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Autore: Le VAMP    10/05/2018    1 recensioni
Ora tu mi parli di questa sensazione che ti pervade e confonde; cosa ci posso far se non riesco a frenare le mie flebili risa?
Presto, vieni qui accanto a me, che ho da dirti cose molto importanti!
["Cos’è, cos’è questa sensazione?
È come un treno che mi passa dentro senza stazione
E dimmi qual è, qual è la mia direzione?
Sto viaggiando senza biglietto né limitazioni"
-Il mio corpo che cambia, Litfiba, 1999]
[#Esperimento stilistico n.1 - Songfic: dialogare col testo di una canzone]
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora tu mi parli di questa sensazione che ti pervade e confonde; cosa ci posso far se non riesco a frenare le mie flebili risa? 
Presto, vieni qui accanto a me, che ho da dirti cose molto importanti! 
__________
"Cos’è, cos’è questa sensazione? 
È come un treno che mi passa dentro senza stazione 
E dimmi qual è, qual è la mia direzione? 
Sto viaggiando senza biglietto né limitazioni" 
-Il mio corpo che cambia, Litfiba, 1999 
[#Esperimento stilistico n.1 - Songfic: dialogare col testo di una canzone]


Dialogo tra una madre e il suo giovane figlio –
L’ardore degli anni d’oro

 

Cos’è, cos’è questa sensazione?
È come un treno che mi passa dentro senza stazione

Quella sensazione tanto estranea;
quel terremoto in petto che ti scuote, cosa può esser, o figliolo, se non lo stesso cuor che esplode? 

Dov’è, dov’è il capostazione?
Sto viaggiando senza biglietto e non ho direzione

E non pensar mai che sia tutto finito. Quel momento in cui crederai d’esser giunto al punto d’arrivo, alla vetta più alta, o magari la più profonda fossa in cui potresti esser caduto: quando vorrai mollar tutto, convinto solo del male nel mondo allora ti accorgerai di stare ancora viaggiando.   

È lei, è lei che prende la mia mano
e mi accompagna in questo lungo viaggio
andiamo lontano
Ecco cos’è tutto il mio stupore
non è facile guardare in faccia la trasformazione

E quella compagna poi chi è?
Che fa tanto dolci i suoi occhi per te; che quella notte t’ha proposto di restare: com’è stato veder altro corpo che non fosse il tuo, e come invece unire i binari per giungere alla medesima destinazione, sapere poi che anni prima era quella bambina con cui stavate sempre a bisticciar?
Che non sai rispondere lo accetto e mi accontento, ma non dire di non ricordar solo per imbarazzo: dimenticar è peccato, poiché andato avanti non potrai più tornare indietro.

È il mio corpo che cambia nella forma e nel colore
è in trasformazione
è una strana sensazione
in un bagno di sudore
È il mio corpo che cambia
e cambia e cambia e cambia e cambia...

E cambierà, giorno dopo giorno, come l’animo e il cervello; e con quello poi vivrai e sosterrà il corpo tuo intento a sperimentare e sopportare sera dopo sera.  

Cos’è, cos’è questa sensazione?
È come un treno che mi passa dentro senza stazione
E dimmi qual è, qual è la mia direzione?
Sto viaggiando senza biglietto né limitazioni

Quante sensazioni ancora poi con quegli altri con cui ti vedi, che tanto speri che ti passino quando ti mettono alla prova!
Attendi ancor, ragazzo mio, attendi quell’amico per cui non dovrai mostrar nulla; quale mai sarà il motivo per cui non mi ascolti più?  

È il mio corpo che cambia nella forma e nel colore
è in trasformazione
è una strana sensazione
in un bagno di sudore è il mio corpo che cambia
e cambia e cambia e cambia e cambia
e cambia e cambia e cambia e cambia...

Quella volta in cui vedesti madre e padre unirsi e non capivi cosa fosse;
quella volta in cui ti feristi con le lame per quella curiosità verso il piccolo oggetto; quella volta in cui tu, ragazza, piangesti per il terror dello strano fiume di sangue!
Quella volta in cui voi cercavate qualcuno da imitare, e osservavate tutto e tutti con più attenzione, con i vostri occhietti vispi, per capire come funzionassero le cose:
quelli, piccoli miei, era l’inizio di tutto;  
E la fine è ancora lontana.

_____________________

Il mio corpo che cambia” è stata disprezzata dai fan storici dei Litfiba, canzone per la quale, da quanto ho letto, si sono addirittura sciolti per un periodo, perché anche loro la ritenevano fuori dal loro stile e commerciale.
Per quello che mi riguarda...fossero tutte così le canzoni commerciali! Almeno da quello che sento. E pensare che l’hanno scritta nel ’99, il mio anno di nascita: sono commossa cazzo.
Con questo testo che... Beh; oltre a percepirci qualcosa di veramente epico, quasi “magico” se interpretato in un certo senso, mi ha fatto fare tante di quelle risate...
Mi sto riferendo alle numerose interpretazioni che sono state date: dalla gravidanza, al passaggio di mezza età; dal viaggio LSD, dall’amplesso sessuale, a quello omosessuale (insomma quel “bagno di sudore” ha dato da pensare ahahah, e anche il treno che passa senza stazione a quanto pare) e leggere i vari commenti di persone che erano sicuri di quello che dicevano, delle loro risposte, e si “scannavano” credendo di aver fatto la loro scoperta. È stato veramente divertente (
un esempio). :)

Io sono una di quei poveri pirla che ha interpretato il testo come la trasformazione del corpo (e anche della vita!) degli adolescenti. Si, di quell’età deprimentissima e allo stesso tempo particolarmente intensa della vita, che io per esempio ho vissuto immersa in inutili complessi mentali uno più triste dell’altro; ma che se penso a questa fase della vita in maniera oggettiva…mi fa una tenerezza! :D
Intendo nel senso positivo: non sono ironica! 

Se penso ai ragazzini e alle ragazzine che cominciano ad avvicinarsi piano a quegli strumenti che finora gli sono stati sconosciuti: rasoi, assorbenti; e che iniziano a farsi domande, e poi che sentono tutte le loro certezze che piano piano crollano e se ne devono costruire delle altre, che cercano dei punti di riferimento.
Conoscono l’altro. Finalmente che smettono di fare queste battaglie “maschi contro femmine”, perché iniziano a capire qualcosa...
Dai che teneri quando cominciano questi primi approcci col termine “fidanzatino/a”.
Col tempo li vedi iniziare a formare gruppi con altri, o quei gruppetti che poi si lasciano subito, o quei bei gruppi che poi durano fino a quando si fanno di quarant’anni e passa quando poi li presentano ai loro figli (e quanti di questi amici storici mi ha presentato mio padre).
E poi se ne vanno.
Prendono il volo, lasciano la casa vuota, e si fanno la loro vita...eh, ne so qualcosa: fa tutto parte della metamorfosi, che in fondo non è ancora finita.
La cosa più bella di tutte poi è percepire che tu fai parte del “gruppo dei giovani”; sapere di essere conosciuti nella società come “i giovani”: mi basta vedere tutti gli altri ragazzi in metro con questi zaini, tutti gli studenti come me per rendermi più allegro il viaggio, anche se non ci parlo nemmeno.
Troppo bello.
A questo punto visto che ci sono mi appello anche a “
My Generation” dei The Who –che tra l’altro in “A Silent Voice” hanno utilizzato come opening; mizzeca che goduria; e alla canzone di Celentano “Il tempo se ne va”, che un padre dedica alla propria figlia in crescita (in poche parole nel testo che ho scritto più o meno ho fatto il contrario :) )...bellissima canzone su cui spero prima o poi di riuscire a scrivere qualcosa). Inoltre richiamo alla memoria quel bel pezzo di film del '68, su Romeo e Giulietta, coi brani di Nino Rota e alla regia quel mostro di Zeffirelli, un testo che già dalle parole in italiano, "Ai giochi addio", il lyrics inglese si concentra sugli aspetti della giovinezza, "What is a youth?" .

Comunque, anche io mi voglio “commercializzare” con questi testi; e l’ho pensato proprio perché fosse di portata universale; dico a chi legge:
oltre a pensare, leggendo questo brano, ai vostri fratellini o sorelline, o cugini a cui badavate da una vita, o a nipoti, pensate anche ai personaggi di fantasia a cui vi siete legati.
Chiaro no; quelli provenienti da libri, film, fumetti, serie d’animazione, videogiochi: magari riuscite a sviluppare una sorta di empatia nel vedere questi personaggi comportarsi come persone...
Ragazzi, la gioventù è questa; è unica!

E niente, mi gaso con poco.

EVVIVA I GIOVANI!!

   
 
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