La passeggiata dopo il ristorante era molto tranquilla, dopo che Hinata gli aveva detto dove le sarebbe piaciuto andare dopo cena. Per tutto il tempo si ritrovò a fissare i suoi sguardi, cercando di capire cosa stava pensando, ma il suo volto non era esattamente il più rivelatore. Senza contare che neanche lui era l'uomo più chiacchierone del mondo. Hinata ( *feltro drenato), pensava solo alla frustrazione che era certa le sarebbe venuta il prossimo anno a causa di quest'uomo.

Hinata guardò Kakashi ancora una volta, rendendosi conto che avrebbe dovuto portarlo all'idea di partecipare alle loro nozze, che erano imminenti, dal momento che non sembrava che Kakashi avesse alcuna intenzione di volerlo fare. Quasi si lamentò ad alta voce ma non voleva dare l'impressione che ciò fosse motivo di ansia per lei. È stata una serata molto bella e confortevole. Non voleva rendere le cose più imbarazzanti.

Ma che scelta aveva?

"Kakashi-"

"Perchè ci consideriamo amici? "

Era un piccolo hotel molto bello. “Naturalmente" l'uomo era stato una parte della sua vita, quella parte eterna della sua vita. Se lei non pensava a lui come ad un amico, non c'era modo che sarebbe stato con lei in quel momento.

Kakashi si fermò nel suo cammino e la guardò in un modo che lei potesse presumere che egli fosse incuriosito.

"Perché? "

"Perché?" Hinata ecco... "Non pensi che lo siamo?" Ora era pronta per iniziare una discussione. Aveva un po' di rabbia repressa che aveva bisogno di tirare fuori, ma Kakashi non era mai stato uno di quelli che dava semplicemente quello che voleva. L'uomo era il re dei giochi mentali.

"Suppongo che dipenda dalla vostra definizione di amici. "

"Ho avuto l'impressione che ci fosse una sola definizione. "Una nota ironica, insinuata nella sua voce la irritò. Questo era probabilmente, il suo punto di vista in primo luogo.

"Che mentalità semplice. "

Una vena sulla testa di Hinata incominciò a pulsare. "Mi stai dando della semplice? "

"Certo che no". Disse Kakashi col suo occhio che si assottigliava mentre sorrideva. "Sto semplicemente dicendo che tu sai bene quanto me, che ci sono amici e “amici”. "Kakashi scostò un ciuffo dalla sua fronte, facendo ridere Hinata, nonostante tutto.

Sì, sapeva che c'era una differenza. Ha considerato sia Naruto che Kiba suoi amici, tuttavia, il sentimento dietro esso era differente. Sorprendentemente però, nel mentre, pensava di non doversi sentire giù. Non poteva, almeno non mentre Kakashi stava dando una spiegazione piuttosto motivante.

"Qualunque cosa, Kakashi." Ridacchiò.

"Non hai mai risposto alla mia domanda." Insistè Kakashi.

"Hai fatto una domanda?" Sulla sua vita, se le avesse fatto davvero una domanda, non riusciva a ricordare.

"Ho chiesto perché ci consideriamo amici."

La domanda la fece riflettere. Perché Kakashi l'ha considerava sua amica? Era perché erano nella stessa squadra per quella missione e per le future? Perché non avevano ancora tentato di uccidersi a vicenda? Beh... Lei ci aveva già provato dato che stava leggendo “uno di quei suoi libri” in sua presenza, quindi se lo meritava. La sua fronte era corruciata e si mise in silenzio, sprofondando nelle profondità dei suoi pensieri, fino a quando si rese conto che così complicava di più le cose.

"L'amicizia non ha bisogno di un motivo. È proprio così. "

Kakashi le diede uno sguardo imperscrutabile e disse: "Hai ragione e un'amicizia del genere può sopravvivere a tutto. "

Con le sue parole tutta la tensione che Hinata sentiva verso il loro imminente matrimonio sparì. Un sorriso sulle labbra apparve e il resto della loro passeggiata proseguì con serena tranquillità.

Hinata compì l'impresa di chiedere a Kakashi di sposarlo, il giorno seguente.