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Autore: AidenGKHolmes    11/05/2018    4 recensioni
"Non avrebbe mai immaginato che l’assenza del giovane dai capelli color paglia potesse suscitare un simile effetto in lei: era al concerto del suo cantante preferito, lo stesso che sognava di vedere dal vivo sin da quando aveva poco più di tredici anni, ma con l’arrivo di Adrien nella sua vita, quel desiderio aveva subito lievi modifiche e la presenza di Adrien era diventata via via una parte integrante di quel tanto agognato momento."
[Prequel della long "Numb" e parte integrante della serie omonima]
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Numb'
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EFFETTO FARFALLA

Come un piccolo avvenimento può scatenare un uragano dall'altra parte del mondo

 
 
"Because I fell in love with the girl at the rock show
She said "what?" and I told her that I didn't know"
The Rock Show - Blink 182


 
...


Quella era senza dubbio una delle canzoni preferite di Marinette, che nonostante il viscerale odio nei confronti dei luoghi stracolmi di persone, era più che felice di trovarsi là, in mezzo a quella folla letteralmente in delirio. Jagged Stone riusciva a sortire quello strano effetto sul pubblico e trovarsi nel bel mezzo di uno dei suoi concerti permise a Marinette di comprendere appieno ciò che i ragazzi della sua età, qualche decennio prima, provavano a vedere Freddie Mercury scatenarsi sul palco.
Eppure c’era qualcosa che non andava. Era una sensazione bizzarra, in realtà: si stava divertendo un mondo, ma qualcosa sembrava mancare all’appello, una parte importantissima non sembrava compresa in quell’idilliaco quadro di divertimento ed entusiasmo in cui era stata catapultata.
Fu allora che trangugiò un enorme sorso del suo cocktail, pur non essendo particolarmente amante delle bevande alcoliche. Forse il sapore zuccheroso e particolarmente forte del drink l’avrebbe aiutata a distrarsi dall’assenza di…

“Adrien?! Sì, mi spiace tantissimo che tu non sia potuto venire! Permettimi di dirlo, tuo padre è un vero e proprio stronzo!”

Ad urlare, in modo da farsi udire al di sopra delle grida in visibilio della folla attorno a loro, era stato Nino; voltandosi, infatti, Marinette lo vide armeggiare col telefono, portandoselo tra la guancia e la spalla, cosicché riuscisse a reggere nel frattempo anche i due cocktail acquistati poco prima.

Non avrebbe mai immaginato che l’assenza del giovane dai capelli color paglia potesse suscitare un simile effetto in lei: era al concerto del suo cantante preferito, lo stesso che sognava di vedere dal vivo sin da quando aveva poco più di tredici anni, ma con l’arrivo di Adrien nella sua vita, quel desiderio aveva subito lievi modifiche e la presenza di Adrien era diventata via via una parte integrante di quel tanto agognato momento.

Marinette scosse la testa, nel tentativo di mandar via tutti quei pensieri che, lo sapeva bene, avrebbero avuto l’infausto effetto di rovinare del tutto una serata che fino a quel momento stava procedendo a meraviglia. Alya, che nel frattempo era salita, non sapeva bene come, a cavalcioni sulle spalle di Kim, il quale non sembrava fare alcuna fatica nel sorreggere il peso della migliore amica della giovane dai capelli corvini.

Non le era chiaro il motivo per cui avesse deciso di “osservare il mondo dall’alto”, per così dire, almeno finché non la vide impugnare il suo cellulare, in maniera quasi chirurgica, nonostante il baccano e il movimento attorno a loro. Aveva un vero e proprio talento e Marinette non si sarebbe stupita se di lì a qualche anno fosse stata scelta come fotografa ufficiale per qualche importante evento parigino. Ma per il momento, Alya dava sfogo alla sua passione immortalando immagini delle smorfie di Marinette, alle prese col suo primo cockatail alcolico della sua vita, di un Jagged Stone completamente a proprio agio di fronte ad una folla acclamante… e di qualche piccolo scatto extra.

Incantata com’era nel fissare la sua rockstar preferita, Marinette cominciò ad avvertire un vago senso di stordimento. Inizialmente pensò che fosse dovuto alla gran quantità di decibel sparati nelle sue orecchie come cannonate su un campo di battaglia, ma ben presto si rese conto che quella sensazione di intontimento fosse diversa da quella provocata dal semplice rumore. E guardando il bicchiere semivuoto, capì immediatamente a cosa fosse dovuta. Fu sicuramente grazie all’alcol se l’euforia prese rapidamente il posto di quel leggero velo di malinconia nel quale aveva rischiato di restare invischiata.

Ma in certe condizioni è meglio fare attenzione: commettere sbagli irreparabili è questione di un attimo. Una singola scelta sbagliata e un’intera vita può essere distrutta per sempre.

Marinette, però, non seguì questo principio. Fu proprio per questo che non reagì minimamente nell’istante in cui percepì qualcuno abbracciarla da dietro, cingendo le proprie braccia attorno al suo petto. L’orologio che vide agganciato al polso le fu sufficiente per permetterle di comprendere immediatamente di chi si trattasse.

“Quindi Adrien non viene?” Borbottò infastidita, sospirando a fondo e lasciando che la musica oscurasse pian piano i suoi sensi.

“Come ho detto, Gabriel Agreste è uno stronzo!” Esclamò Nino, il quale a differenza sua non sembrava minimamente dispiaciuto per l’assenza del suo migliore amico. Sicuramente quello era uno degli effetti della vodka alla fragola che aveva ingurgitato durante l’ultima mezz’ora.
Ma quello non fu l’unico effetto che sortì l’alcol in circolo nelle sue vene.

Trasportato dalla foga del momento, Nino cominciò un dapprima leggero ballo sul posto, che proseguì aumentando via via d’intensità, fino a trasformarsi in una vera e propria danza scoordinata, all’interno della quale venne trascinata anche Marinette. Proprio come lui, si sentiva in preda ad una strana euforia. Quella sera, tutto il mondo sembrava stupendo, i timori nei confronti di verifiche ed interrogazioni programmate per la settimana seguente sembravano spariti, così come il senso di inadeguatezza che provava ogni qualvolta si trovasse al cospetto di Adrien. C’era solo lei e la sua voglia di divertirsi.

Dopo gli ultimi riff di chitarra, l’ennesima canzone giunse al termine, ma non quella specie di improvvisato ballo di Nino e Marinette. I due erano vicini, sempre più vicini. Ormai entrambi riuscivano a percepire il calore corporeo dell’altro attraverso i vestiti. Gli occhi blu di Marinette, saltuariamente illuminati dalle luci abbaglianti dei proiettori del palco, erano fissi su quelli nocciola di Nino, che sembrava reggere benissimo il suo sguardo.

Lo stesso, purtroppo, non si poteva dire dell’alcol.

Fu il giovane deejay, infatti, a rallentare il proprio ballo e a prendere l’iniziativa e ad avvicinare la propria bocca a quella di Marinette. La ragazza, tuttavia, dopo un’iniziale istante di riluttanza, decise di non opporsi e di limitarsi a chiudere gli occhi. Il contatto tra le loro labbra fu dapprima momentaneo, ma a quel primo bacio a stampo ne seguì un secondo. E poi un terzo, ben più prolungato ed appassionato, al quale Marinette si abbandonò definitivamente, traendo a sé il giovane dalla pelle abbronzata e portandogli una mano dietro la nuca, senza preoccuparsi di ciò che stesse accadendo attorno a sé o di coloro che avrebbero potuto assistere ad una scena del genere.

E Alya, anche in quel caso, immortalò tutto. La scena era fin troppo surreale per non essere ricordata negli annali con una foto che restasse impressa a fuoco nelle menti di tutti coloro che avessero avuto l’ardore di guardarla: l’impacciata Marinette e il goffo ed impacciato Nino… una combinazione improbabile, sulla quale Alya non avrebbe scommesso mezzo centesimo, specialmente se considerata la pesante infatuazione che provava Marinette nei confronti del figlio di Gabriel Agreste. Che avesse abbandonato l’idea di conquistarlo? Oppure stava cercando di farlo ingelosire? Non lo sapeva, ma non avrebbe certo interrotto il loro amoreggiamento per domandarglielo.

Se solo non lo avesse mai fatto… se solo avesse evitato di scattare quella maledetta foto… forse Adrien sarebbe ancora vivo.


...



Note dell'autore: Ciao! Dopo un discreto periodo di pausa, sono finalmente tornato su questi schermi! Dunque, innanzitutto devo dire questo: inizialmente, quando cominciai a scrivere Numb, non pensavo di renderla una serie, nel senso, la intendevo proprio come long a sè, che una volta chiusa non avrebbe avuto ampliamenti di alcun genere. Invece qualche tempo fa mi sono accorto che le possibilità che mi si sarebbero aperte, svelando retroscena vari ed eventuali, sarebbero state molteplici e dunque perchè non provare a buttar giù qualcosa? 
Ovviamente, per essere capita al meglio, questa storia necessiterebbe prima la lettura di Numb, ma anche letta singolarmente può comunque risultare comprensibile, una volta che si passa a leggere anche la long da cui è tratta. 
Ad ogni modo, so che la coppia non è delle più gettonate, tra il fandom. Anzi, penso che chiunque vorrebbe impiccarmi per i cosiddetti, al solo pensiero di aver immaginato quei due slinguazzarsi gioiosamente, ma credetemi, stavo male anche io nello scrivere certe cose XD
Anyway, non posso ovviamente non ringraziare Haiwan, che mi ha fatto come sempre da beta reader, facendomi notare errori terrificanti che non intendo riportare in questa sede (Ma credetemi, vi si sarebbero rizzati i capelli). Mi hai salvato il portacoda v.v


Come sempre, lasciate una recensione se la storia è stata di vostro gradimento (O una critica, in caso vogliate tirarmi le pietre per la ship qui rappresentata ^^")

Ci rileggiamo presto! 


GK

 
   
 
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