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Autore: Roby_chan_    11/05/2018    2 recensioni
Ohayo minna!
Sì, sono ancora qui e continuo imperterrita con le mie Zervis! Oggi vi porto una sorta di missing moment ambientato poco prima dei grandi giochi magici, ma con leggeri riferimenti anche all’ultima saga del manga.
Dal testo:
Ma quanto tempo gli restava? Quanto tempo aveva prima che la follia e la pazzia prendessero pieno controllo di sè?
Spero di avervi incuriosito ^.^
Buona lettura,
Roby-chan
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mavis, Zeref, Zeref/Mavis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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The last piece
 

C'erano ombre nel suo passato. Ma quale passato non aveva ombre? Forse il suo più di molte altre, eppure anche lui era un essere umano. Anche lui aveva sbagliato e continuava a sbagliare. E quello era solo l'ennesimo errore.
Mavis...
Non doveva. Non poteva permetterselo. Non aveva il diritto di innamorarsi.
La possibilità di ottenere la felicità gli era stata tolta quando lui aveva cercato solo di riottenere quella perduta. La sua famiglia.
Aveva commesso errori in passato. Aveva portato via la vita a molte persone, a molti animali. Mavis non era la prima, e di certo non sarebbe stata l'ultima.
In fondo lui era umano, seppur reso immortale da quella terribile maledizione.
Quanto può resistere la mente di una persona a tutta quell'eternità che gli si presenta davanti? Il corpo non è progettato per vivere tanto a lungo, e se il fisico poteva resistere grazie alla maledizione, non si poteva dire lo stesso per la mente. Quella stessa mente che continuava a fargli scherzi. Gli doleva, lo perforava con un dolore atroce. Non trovava via di scampo. A volte gli sembrava persino di impazzire. O forse lo era veramente? Pazzo.
Fingeva di essere normale, un grande mago oscuro, un perfido calcolatore... ma la realtà era diversa. Era solo un povero piccolo uomo. La sofferenza era diventata parte di lui. Piangeva ancora ogni volta che la maledizione portava via una vita. Almeno questo era un buon segno. Paradossale, ma sempre un buon segno. Significava che non era ancora diventato insensibile. Che la sua mente stava resistendo, seppur a fatica.
Non c'era fine all'infinito. Aveva pensato che forse essendo in due in quell'incontrollato ciclo, forse il dolore sarebbe scomparso, o almeno attenuato. Sciocco. Lo era stato e lo sarebbe stato di certo ancora e ancora. Ma quanto tempo gli restava? Quanto tempo aveva prima che la follia e la pazzia prendessero pieno controllo di sè?
Quanto sarebbe passato prima di scomparire completamente da quel mondo? La sua anima veniva logorata e pian piano, pezzo dopo pezzo, non ne sarebbe rimasta che un mero e minuscolo pezzo. E quando anche quello si fosse dissolto, cosa ne sarebbe stato di lui? Avrebbe continuato a vagare all'infinito, portando con sé vittime innocenti?
No, non voleva. Doveva morire. Ma se nemmeno un altro immortale poteva prendersi la sua vita, se ancora di vita si poteva parlare, quali alternative restavano?
Mavis... sentiva ancora la sua presenza, da qualche parte, seppur debole.
Cosa doveva fare?
Zeref si prese la testa tra le mani mentre silenziose lacrime di disperazione solcavano il suo viso, dipinto di un sorriso folle.
Una guerra. Se il mondo non gli avrebbe concesso di ottenere la felicità, allora nessuno l'avrebbe avuta.
Una risata sinistra invase il sottobosco, costringendo tutti gli animali ad allontanarsi il più possibile da quel luogo.
-Aspettami Mavis. Sto arrivando per distruggere tutto- E se aveva ricevuto quella maledizione come punizione, allora l'avrebbe usata a proprio vantaggio. Non sarebbe rimasto che cenere di quel mondo imperfetto.
 
 
 
Un brivido freddo le percorse la schiena. Stava osservando alcuni dei nuovi membri di Fairy Tail impegnati nel creare il solito trambusto anche a mare. Una lacrima solitaria solcò la sua guancia. Zeref aveva perso. Si era arreso alla contraddizione. E questo voleva dire solo una cosa: Guerra.
 
 
 





Nda:
grazie a tutti quelli che sono passati a leggere questa mia piccola storia, nata un po’ di tempo fa riflettendo sulla situazione del nostro bel mago oscuro.
Beh, ormai sappiamo che il piano di Zeref è quello di cambiare il passato, ma mi piace pensare che prima di ciò ci fosse stato un momento in cui avesse avuto davvero la smania di voler distruggere tutto per colpa della contraddizione, e solo una volta ritornato in sé abbia escogitato il suo nuovo e, diciamo, “attuale” piano.
Voi come la pensate? Avete commenti da fare sul comportamento del nostro mago oscuro, che tra l’altro adoro?
Fatemi anche sapere se la storia vi è piaciuta ;)
Ci risentiamo presto,
Roby-chan
 
   
 
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