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Autore: Carmaux_95    14/05/2018    1 recensioni
13 maggio.
-E’ la festa della mamma.-
-Oh.- se ne era dimenticato, ma dopotutto erano anni che non festeggiavano la festa della mamma a casa Harrington.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dustin Henderson, Steve Harrington
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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HAPPY MOTHER’S DAY

“GRRR”

Steve si svegliò di soprassalto, bruscamente riportato alla realtà da quel rumore un po’ distorto. Si rigirò nel letto, affondando la testa nel cuscino, e allungò una mano verso il comodino. Dopo un paio di tentoni riuscì ad agguantare il walkie talkie e lo trascinò mollemente verso il proprio volto.

“Non lo fare mai più.” biascicò, la faccia ancora sepolta nel morbido cuscino.

“Perché?”

“Mi hai fatto venire un infarto.”

“… con così poco?”

“Stavo dormendo.”

Una breve pausa, durante la quale Dustin, evidentemente, controllò l’orologio: “Sono le dieci!”

“Ero stanco! E domani mi…”

“Devo alzare presto, lo so, lo so. Non hai fatto altro che ripetermelo oggi.”

Steve si mise a pancia in su, sbadigliando. “Cosa c’è Dustin?”

“Volevo solo provare se i walkie talkie funzionassero bene.”

Quel pomeriggio Dustin lo aveva accompagnato, o forse sarebbe stato meglio dire che lo aveva trascinato tirandolo per la giacca, al piccolo negozio di elettronica dove anni prima lui stesso aveva comprato il medesimo walkie talkie. Dopo quasi un’ora durante la quale il bambino aveva cercato, invano, di convincere l’amico a compare anche un paio di cuffie con tanto di microfono, Dustin era uscito soddisfatto. Steve dal canto suo, il sacchetto, appeso al polso, appesantito dal nuovo acquisto, sapeva che se ne sarebbe pentito presto.

Ma non pensava così presto.

Aprì bocca per rispondere ma Dustin lo anticipò. “Spero che funzionino così bene anche durante i tuoi turni di lavoro.”

La mattina dopo Steve aveva appuntamento dal meccanico per sistemare la macchina: a partire da quella sera avrebbe cominciato a lavorare come fattorino. Non era un gran lavoro a dire il vero, ma se non altro gli permetteva di mettere da parte qualche soldo semplicemente guidando e consegnando cibo. E la cosa, nel complesso, non gli dispiaceva, al contrario: gli piaceva guidare, soprattutto la sera.

Quando lo aveva raccontato a Dustin, il bambino aveva risposto con entusiasmo ma solo ora Steve si rendeva davvero conto del perché gli avesse fatto comprare quella ricetrasmittente: per tenergli compagnia durante i lunghi turni di consegna.

“Se vuoi puoi venire con me qualche volta.”

“Davvero?” riconobbe lo stesso entusiasmo.

“Se tua madre è d’accordo. A proposito, le è piaciuto?”

Era stata una giornata piena: dopo la tappa al negozio di elettronica Dustin si era bloccato davanti ad una cartoleria. Era rimasto lì impalato per cinque minuti buoni, fino a quando Steve non aveva deciso di chiedergli se si sentisse bene.

-E’ la festa della mamma.- gli aveva risposto dopo un altro minuto di silenzio.

-Oh.- se ne era dimenticato, ma dopotutto erano anni che non festeggiavano la festa della mamma a casa Harrington: o i suoi genitori non erano in casa o, nel raro caso fossero presenti, più spesso che altro litigavano.

-Volevo prenderle un biglietto, ma questi non mi piacciono.-

-Perché non lo disegni tu?- gli aveva suggerito l’amico infilando le mani nelle tasche dei jeans. -Cosa ci scriveresti dentro?- gli aveva chiesto poi, genuinamente incuriosito. Sapeva che Dustin adorava sua madre e, da un certo punto di vista, lo capiva. La signora Henderson lo aveva accolto in casa, quasi adottandolo come un fratello maggiore per il piccolo Dusty. E si rendeva conto che il bambino stesso lo considerava tale, il fratello maggiore che non aveva mai avuto, una figura alla quale fare affidamento ma con la quale poteva permettersi anche qualche capriccio e sfogo.

-Non so ancora di preciso…- il bambino si tolse il cappello e si scompigliò i capelli passandoci una mano in mezzo. -Penso che la ringrazierei perché è sempre gentileaffettuosa, rassicurante, protettiva… una cosa così… ma io non sono così bravo a disegnare…- rispose tornando a riflettere su quanto suggerito da Steve.

“Le è piaciuto molto! Grazie del consiglio.”

Steve sorrise. “Fammi sapere: se va bene, domani ti passo a prendere alle sette.”

“Perfetto!”

“Buonanotte Dustin.”

“Buonanotte.”

Il liceale appoggiò l’apparecchio sul comodino e si rivoltò nel letto, con un sospiro di stanchezza.
Aveva appena chiuso gli occhi quando sentì gracchiare nuovamente:

“Auguri.”



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Micro-angolino:
Dedicata per forza di cose a Leila91, la sorella che non ho mai avuto. ^^
  
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