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Autore: Clauridice    14/05/2018    2 recensioni
La malasanità colpisce ancora e noi non possiamo fare altro che rimanere a guardare mentre una giovane vita si spegne lasciandoci nell'angoscia più totale...
Tratta da una storia vera
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Vibo Valentia 19 Gennaio 2007

Ed ecco che la malasanità colpisce ancora, è bastato un piccolo blackout a mandarti in coma a soli 15 anni durante un banale intervento di appendicectomia, durante l'operazione salta la corrente elettrica e in quel momento succede l'irreparabile , gli apparecchi in uso non erano attaccati al servizio di emergenza e la respirazione manuale effettuata dagli operatori sanitari è risultata inutile per evitare la tragedia.
Nella stessa giornata vieni trasferita nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cosenza dove purtroppo ti furono diagnosticati dei seri danni cerebrali infatti gran parte del cervello aveva subito delle lesioni a cominciare dai nuclei centrali, i tuoi familiari sono distrutti, non riescono a comprendere come sia potuto accadere tutto questo, non riescono a capire cosa sia successo davvero in quella sala operatoria, gli fu detto solamente che eri stata colpita da un scarica elettrica alla gamba sinistra, il loro dolore è immane , non riescono a sopportare tutto questo, perché proprio tu? Perché proprio una ragazza nel fiore degli anni con tutta la vita davanti? Perché queste cose succedono solo a Vibo? Perché tu ragazza piena di doti? Perché proprio tu con tanti sogni nel cassetto da realizzare, a volte la vita sa essere spietata proprio con chi non se lo merita proprio com'è successo a te che eri un timido fiore di giovinezza , incantevole ragazza per il tuo portamento di danzatrice,
sì perché tu hai amato tanto la danza, ti sei accostata a lei a soli 4 anni ma il tuo futuro lo guardavi molto più lontano, perché il tuo sogno era studiare per diventare una brava ricercatrice scientifica e invece tutto è stato spazzato via in un attimo.
Da quel giorno passa una settimana e le tue condizioni sono sempre gravi finche i medici dopo aver visto l'elettroencefalogramma piatto hanno dichiarato la morte cerebrale ma prima di andare via hai aspettato la visita dei tuoi compagni di classe giunti sul posto per dimostrarti il loro affetto dopo di che te ne sei andata in punta di piedi lasciando le persone che ti amavano di più nella disperazione più totale.
I tuoi genitori decidono di donare gli organi su tua richiesta di quando eri in vita, ma purtroppo la magistratura si oppone uccidendoti due volte e alla fine il massimo che la tua famiglia riuscì ad ottenere fu la donazione delle cornee che sono state donate a due persone che grazie a te hanno recuperato la vista , ancora oggi i motivi di questo rifiuto sono ancora sconosciuti.
Nel giorno delle tue esequie prima che il tuo feretro entri nella Chiesa Parrocchiale sei stata accolta nel piccolo Santuario Diocesano Stella Maris in Vibo Marina dove sei stata salutata da un numero incalcolabile di gente venuta a renderti omaggio.
Ti abbiamo visto per l'ultima volta.
Com'eri bella con quel vestitino bianco, i guanti, il vangelo sul petto e una rosa tra i capelli, mi si è spezzato il cuore vedere una piccola bambina ragazza perdere la vita in questo modo così banale e assolutamente inconcepibile, ma come si fa a morire così? Come si fa ad accettare una cosa del genere nel 2007? I medici dovrebbero salvare la vita alla gente e invece la malasanità ha colpito ancora, stavolta ha colpito davvero duro , ha colpito senza pietà la tua vita , vita che tu amavi tanto e che a soli 15 anni ti è stata negata per colpa della mano dell'uomo. 
Verso le 15:00
Il tuo feretro è stato accompagnato nella grande Chiesa Parrocchiale dove è stato accolto da un lungo e interminabile applauso, durante le esequie ascolto attentamente le parole del Vescovo che non devono essere ignorate "Alessandra non è morta"! dice si ha ragione tu non sei morta, non sei lontana, sei dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Quando il rito funebre si conclude il tuo feretro passa nuovamente tra la folla commossa, tra applausi e lacrime te ne vai fino alla tua ultima dimora dove ti immagino mentre danzi accompagnata da una dolce orchestra di angeli.
Da allora sono passati 11 anni e io non ti ho mai dimenticata e ogni volta che mi ritrovo a guardare il cielo stellato penso che in mezzo a quella massa luminosa ci sei tu la stella più bella del firmamento.
  
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