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Autore: evil 65    15/05/2018    18 recensioni
Dopo essere morto nel tentativo di salvare suo figlio dalla furia dell'Imperatore, Darth Vader , alias Anakin Skywalker , si ritrova catapultato indietro nel tempo, nei mesi successivi alla distruzione della Prima Morte Nera.
Armato di nuovi propositi e della capacità di usare sia il Lato Chiaro che il Lato Oscuro della Forza , l'uomo darà il via ad una sanguinosa rivoluzione , nel tentativo di creare un nuovo Impero e preparare la Galassia all'arrivo di una brutale razza di creature provenienti dalle regioni sconosciute : gli Yuuzhan Vong.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Chelli Lona Aphra, Mara Jade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa è la prima fan fiction che scrivo ambientata nell'universo di Star Wars.
Ho già esperienza con l’uso del personaggio di Darth Vader. Essendo il mio antagonista cinematografico preferito , l’ho utilizzato praticamente in quasi tutte le mie storie.
Questa fan fiction conterrà sia elementi del nuovo canone, sia elementi presi da Legends.
Saranno presenti personaggi come Mara Jade, la mano dell’Imperatore , e Darth Lumiya , l’apprendista di Vader e il fantomatico Grand’Ammiraglio Thrawn.
Oh,e tra i protagonisti ci sarà anche Aphra ! Chi non ama Aphra ?
Spero che lascerete una recensione, i vostri commenti mi aiuteranno a migliorare e mi daranno la spinta necessaria per continuare la storia.
Ed ora...buona lettura !



Prologo

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La tempesta fece calare sul pianeta l’oscurità prima del tempo.
Lampi frequenti illuminavano i resti di quella giornata : pezzi d’ossa, membra organiche  e metalliche strappate via dai corpi a cui appartenevano, pezzi  di macchine che avevano servito l'Impero e altri appartenenti a quelle che avevano perseguito solo i loro spietati scopi.
Sui resti organici e metallici si muovevano solo le nuvole e i torrenziali rovesci di pioggia. Anche gli uccelli e gli insetti erano fuggiti.
In mezzo a quella devastazione, si stava svolgendo una scena singolare.
Due giovani umane erano stese nel fango, cosparse di lividi e bruciature. Davanti a loro, apparentemente fuoriuscito dall’incubo di una mente distorta, si ergeva l’imponente figura di uno Yuuzhan Vong.
Rivolto verso la ragazza e la sua sorellina, l’alieno corazzato alzò la spada.
 Quelle fragili creature avevano perso tutto. La loro casa ,la loro famiglia…ogni cosa. I suoi simili erano stati molto scrupolosi nell’assicurarsene, come avevano fatto con  tutti gli avamposti che avevo visitato da quando erano giunti in questa galassia. Sarebbe stato un atto di pietà togliere loro la vita in un solo e rapido colpo.
La lama sollevata in aria luccicò, colpita dalla luce del sole che filtrava debolmente dalle nubi. La ragazza chiuse gli occhi e si morse il labbro inferiore.
La sua espressione dimostrava che non avrebbe mai voluto essere in una simile situazione. Stava semplicemente accettando il suo triste fato, inerme com’era.
Se la giovane donna avesse avuto un qualche tipo di potere, l’avrebbe sicuramente usato sulla creatura davanti a lei e sarebbe scappata via. Ma la ragazza non aveva un tale potere. Quindi esisteva un’unica conclusione : sarebbe sicuramente perita qui.
La lama calò ….Eppure lei non percepì alcun dolore.
La ragazza aprì gli occhi.
La prima cosa che vide fu la spada , che si era fermata nella sua traiettoria.
La seconda cosa che entrò nel suo campo visivo fu l’alieno che la brandiva. Si era fermato, come se fosse stato congelato da una forza esterna. E l’attenzione della bestia non era più rivolta alla ragazza. L’alieno  dimostrava chiaramente di essere in un stato di shock.
Come se fosse guidata dallo sguardo di quel mostro, la ragazza girò il volto verso la stessa direzione.
Poi… vide la disperazione. E il buio. Pura oscurità, sottile come un foglio, ma di un insondabile profondità. Era emerso dagli alberi della foresta circostante. Una scena che evocava misticità ,con un’apprensione indescrivibile.
Un demone? Questo è ciò che la ragazza pensò, dopo averlo visto…
Poi, il suo cuore batté ancora una volta, e il suo pensiero venne confermato. Qualcosa uscì dalle tenebre. E in un istante si rese conto di cos’era. O meglio…chi era.
La Ragazza lanciò un grido acuto. E allora…lo vide. Un’esistenza che ogni abitante della galassia conosceva assai bene.
Globi rossi ondeggiavano come torbide fiamme all’interno delle orbite cave di un casco nero come la notte.
Nelle sue mani guantate reggeva un cilindro argentato.
Era come se fosse la Morte stessa, avvolta in un abito corvino, nata in un mondo di tenebre, fosse  giunta su questo pianeta.
Il vento smise di soffiare.
Sembrava come se il tempo si fosse fermato prima della tempesta. La ragazza aveva dimenticato di respirare, come se la sua anima fosse stata rapita.
In questa situazione, in cui il senso del tempo sembrava essere svanito, la giovane donna cadde in un terrore così profondo che si ritrovò incapace di muoversi.
“ La Morte personificata è venuta dall’aldilà per portarmi via” fu l’unico pensiero che le passò per la testa.
Tuttavia, ben presto notò qualcosa che non andava. Il Vong aveva smesso di muoversi.
“ Urghh … ”
Si udì un gemito.
Chi era? Poteva essere venuto da se stessa, così come dalla sua sorellina che tremava, o l’alieno con la spada alzata davanti ai suoi occhi.
Molto lentamente, le dita guantate  indicarono non le ragazze, ma l’alieno, come se stessero cercando di afferrare qualcosa.
Voleva smettere di guardare, ma era troppo spaventata per farlo. Sentiva che sarebbe stata testimone di qualcosa di molto più terrificante, se avesse distolto il suo sguardo.
La Morte fece il gesto di stringere, e accanto alla ragazza si udì un rumore disgustoso.
Aveva paura di evitare lo sguardo della Morte, ma ,spinta dalla curiosità, spostò gli occhi e vide il Vong esanime sul terreno. Non si muoveva più.
Era morto. Sì, proprio morto.
Il pericolo per la sua vita era scomparso proprio così, come se fosse stato nient’altro che  un brutto scherzo. Tuttavia, non riuscì a gioire.  La morte aveva appena cambiato la sua forma ,manifestandosi sotto vesti ancor più evidenti.
La Morte diresse lo sguardo verso la ragazza. L’oscurità davanti ai suoi occhi aumentò.
“ Prenderà me, adesso ”.
La ragazza strinse forte la sorellina. Il pensiero della fuga svanì dalla sua mente.
Se l’avversario fosse stato un semplice essere umano, avrebbe potuto avere ancora un briciolo di speranza.
Ma la cosa davanti a lei era un’esistenza che andava oltre la comune esistenza umana.
“ Ti prego, lasciaci morire almeno di una morte indolore ” sussurrò nella sua mente.
Ormai, pregare era tutto quello che poteva fare .
La sua sorellina si aggrappò alla vita, tremante di terrore. Voleva salvarla, ma non era più possibile. Poteva solo chiedere scusa per la sua impotenza. Non si sarebbero più sentite sole, perché sarebbero morte insieme.
E poi, Darth Vader si chinò…e la sua voce parlò.
<< State bene ?>>

                                                                                                                    * * *

Alcuni mesi prima 

Era un posto che non esisteva in nessun luogo. Un mondo che non esisteva da nessuna parte.
Rilasciato dal concetto noto come 'tempo', quel luogo non aveva né mattina né notte, né sole né luna. Solo una pallida aurora illuminava il cielo.
Non c’erano cambiamenti in questo mondo, poiché esisteva solo nella Forza . Il suo oceano non conosceva onde, e le nuvole nel suo cielo non conoscevano flusso.
Incapace di vedere la luna o le stelle, l'uomo, che abitava questo mondo, si lamentò un po'.
Quello fu il motivo per cui l'individuo chiuse gli occhi. Quando lo fece, egli poté vedere i ricordi dei giorni mancati. Ed erano molti,e colmi di dolore e sofferenza.
Non era molto fiero del suo passato. Anche dopo averlo mirato migliaia e decine di migliaia di volte, si era ritrovato incapace di sopportarne la vista.
Come sempre, l'uomo aveva girato la testa verso destra, verso sinistra, in giù verso la terra, in su verso il cielo, confermando che nulla fosse fuori luogo mentre chiudeva le sue palpebre. Poi, iniziò a vedere il sogno, il fantasma conosciuto come ' passato '.
Ora, per amore del suo onore, qualcosa doveva essere detto. Questa era l'unica cosa che restava per lui da fare. Combattere, guarire, essere triste o adirato …non era più necessario per lui.
Era noioso? Poteva solo acconsentire. Era doloroso? Avrebbe probabilmente negato.
Come sempre, i momenti del suo passato sarebbero stati proiettati nei suoi occhi, chiari e distinti. Il suo passato era stato breve e, quindi, le scene erano sempre chiare. Non sarebbero mai svanite, non sarebbero mai state inquinate e mai sarebbero state dimenticate. Era la sua punizione.
<< Svegliati, per favore >>.
Non c’erano cambiamenti in questo mondo. I venti non soffiavano, le onde non s’infrangevano a riva. Era semplicemente un luogo statico. Per questo motivo, se si fosse verificato un cambiamento in questo mondo, sarebbe stata, inequivocabilmente, un'interferenza proveniente dall'esterno.
Darth Vader, precedentemente noto come Anakin Skywalker,  aprì gli occhi. Vedendo l'incredibile, si bloccò. Quanto tempo era passato da quando le sue emozioni venivano influenzate?
<< E' passato molto tempo >>.
Prima che potesse farlo lui, lei sorrise. L'uomo sentì come se il suo cervello fosse stato scosso, e la sensazione gli fece aprire la bocca dalla quale non uscirono parole.
Una bella donna era lì, i capelli morbidi come la luce del sole di primavera. L’uomo la conosceva bene. Ogni volta che chiudeva gli occhi, lei appariva. Non l’ avrebbe mai scambiata per un’altra. Ma perché era qui? Perché era qui ... qui, dove lei non avrebbe dovuto essere?
Con un’espressione addolorata, dolcemente toccò il viso dell'uomo con la mano. Il suo dito fece emettere all'uomo un suono di gioia.
<< Così tante ferite ... così solo, in questo mondo >>.
E’ colpa mia, la ragazza mormorò tristemente.
 Questo non è vero, l'uomo dichiarò. Non hai bisogno di preoccuparti. Questo è il dominio del mio orgoglio. Non c'è perpetuità qui, ne eternità, ne noia, ne disperazione, ne paura. È la mia punizione, dichiarò come un dato di fatto.  
<< Non ti lascerò mai più solo >>.
“ Ah, ma le tue parole, il fatto che tu sei qui, mi portano gioia. Nient'altro che gioia.”
Avrebbe dovuto essere un mondo perfetto e immutabile. Un mondo in cui il tempo fosse congelato. Ma la ragazza era lì. E così era caduto, non era più un luogo di solitudine e rimpianto.  L’uomo non riusciva a contenere la sua felicità.
Poi, la donna gli baciò la testa.
<< Meriti di essere felice. Anche senza di me  >> sussurrò sulla sua pelle, anche se questa non c’era.
Il mondo cambiò.
Il tempo cominciò a scorrere all’indietro. E l’anima di Darth Vader viaggiò con esso.



Com'era ? Spero che abbia suscitato il vostro interesse.
Alla prossima ! 
  
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