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Autore: Classicboy    17/05/2018    1 recensioni
[Be more chill]
Una Swap AU, cioè una storia in cui i ruoli dei personaggi sono invertiti.
La mia visione di come sarebbero le cose durante la canzone I love play rehersal, in cui invece di assistere al disastroso tentativo di Jeremy di corteggiare Christine abbiamo il disastroso tentativo di un impacciato Jake a corteggiare l'amante del teatro... Chloe Valentine?
Secondo capitolo di una serie.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Gender Bender
- Questa storia fa parte della serie 'Be more swap'
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Autore: Classicboy

Titolo storia: I love play rehersal – swap version

Rating: Verde

Genere: Generale, commedia, romantico, lieve angst

Personaggi: Swapped!Jake Dillinger, Swapped!Chloe Valentine, Swapped!Michael Mell, Swapped!Mr. Reyes (Mrs. Reyes) (personaggi secondari: Swapped!Rich Goranski, Swapped!Jeremy Heere, Swapped!Jenna Rolan, Swapped!Christine Canigula, Swapped!Brooke Lohst)

Note: Swap!AU, probabile OOC, Genderbend

Note autore: Dopo un silenzio di qualche mese ritorno con il, di fatto, terzo capitolo della saga, in cui facciamo conoscenza diretta con una Christine!Chloe, un po' pazza, un po' eccentrica e decisamente amante del teatro. Mi ci è voluto un po' per stilare il capitolo, e non è che ci abbia prestato più di tanto attenzione, forse anche per questo ricalca molto la versione regolare. Ho cambiato qualcosa qua e là ma è rimasto più o meno lo stesso. Inizialmente volevo far portare in scena ai ragazzi uno spettacolo diverso rispetto a “Sogno di una notte di mezza estate”, ma alla fine dopo una breve ricerca mi sono detto che era meglio lasciare così, nel caso in cui abbiate un suggerimento su un'eventuale altro spettacolo che potrebbero portare invece del “Sogno” allora ascolto più che volentieri i vostri suggerimenti. Come potrete notare c'è stato anche un altro cambiamento: non avevo intenzione di sostituire mr. Reyes con lo Squip, ma lasciarlo così com'era mi pareva... brutto, ecco. E proprio per questo diamo tutti un caloroso benvenuto a mrs. Reyes, la professoressa di teatro della Middlebourgh High! Spero che apprezzerete ^.^ Io ora vi lascio, se avete suggerimenti su come cambiare le cose, o su chi debba essere lo Squip del nostro Jakey D, fatevi avanti! Più commenti ci sono, prima magari scriverò “the squip enters” XD Ci sentiamo gente, buona lettura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I LOVE PLAY REHERSAL - SWAP VERSION

 

Jake se ne stava di fronte alla porta del teatro, la mano tesa pronta ad afferrare la maniglia. Al suo fianco Rich lo guardava con un'aria a metà tra l'annoiato e l'incuriosito.

Alla fine il più alto si voltò: “No, non ce la posso fare. È stato bello sognare, ma ora è il caso di tornare coi piedi per terra”
“Amico...”
“Oh, andiamo Rich! Lo sai come sono fatto - abbassò le spalle sconsolato - Direi che l'evoluzione non è per tutti...”
Il biondo si limitò a sospirare scuotendo la testa, prima di aprirsi in un lieve sorriso e dargli un paio di pacche sulle spalle: “Ehi, Jakey D, va tutto bene. Non sei costretto a farlo... ma ricordati che se ti tiri indietro adesso continuerò a prenderti in giro per il resto della tua vita ricordandoti questa cosa per imbarazzarti”

Jake sbuffò levandosi la mano dell'altro dalla spalla e capendo l'antifona. Si mise di fronte alla porta, guardò per un'ultima volta verso il migliore amico che si limitò a sorridergli alzando il pollice, per poi guardare di nuovo di fronte a sé. Chiuse gli occhi e prese a sussurrare: “Forza, ce la puoi fare. Forza, ce la puoi fare. Forza, ce la puoi fare...” sempre più veloce fino ad aprire la porta di scatto urlando un “Forza!”.

Il giovane si bloccò non appena vide che, seduta da sola in un circolo di sedie, che lo guardava con un'espressione confusa, se ne stava Chloe.

Jake arrossì di botto, prima di alzare la mano e balbettare cercando di assumere un'aria sicura e da figo: “E-ehi!”

Chloe rispose incerta al saluto con un leggero sorriso: “Ehi?”

“Avanti, non startene lì impalato, dì qualcosa di intelligente!” pensò esasperato il ragazzo con una voce che ricordava molto quella di Rich.

“È-è qui che ci si trova per le p-prove di teatro?”
Chloe aggrottò le sopracciglia, prima di esclamare seria: “Oh no, questo è il punto di incontro per gli allenamenti di nuoto”

Jake assunse un'espressione confusa.

“Era uno scherzo” si affrettò ad intervenire la castana mentre assumeva un'aria preoccupata.

“Oh... e io... sono Jake” cercò di recuperare il più alto. Vedendo che però la battuta non sortiva effetto il giovane iniziò ad annaspare.

“Stai bene? - domandò preoccupata Chloe. Quanto era carina quando era preoccupata! - Sembri nervoso”
“C-come? N-no, è-è che...”

“Sei sicuro? Stai sudando parecchio, hai la febbre?”
“N-no, io sudo sempre... così... tanto...”

Il castano abbassò la testa pregando che la terrà lo inghiottisse seduta stante per la figuraccia appena fatta.

“Tranquillo - lo rassicurò Chloe con un sorriso - Ho capito tutto”
“D-davvero?”
“Certo: sei vergine! - per poco Jake non si strozzò con la sua saliva, prima che la ragazza avesse modo di continuare - La prima volta alle prove”

“Oh, tu... tu pensi che io sia agitato per le prove di teatro?”
“Certo, per cosa altro sennò?”

Jake proruppe nella più falsa e isterica risata liberatoria che gli fosse mai capitata in vita sua: “Già, hai centrato in pieno, sono agitatissimo”

“È tutto okay - lo rassicurò la ragazza prima di dare un colpetto sulla sedia vicino a sé per invitarlo a sedere - A dire il vero non posso fare a meno di essere un pochino gelosa. La prima volta non si dimentica mai. La prima volta a prove” si affrettò a chiarire la giovane.

Dopodiché sospirò prima di guardarsi attorno nella stanza vuota con aria sognante: “Venire qui è il momento migliore”
“Della tua giornata?” domandò timidamente Jake incuriosito mentre si sedeva al suo fianco.

“Della mia vita”

Si voltò a guardarlo e Jake per qualche secondo rimase imbambolato a fissare il largo sorriso della castana. Era luminoso, pieno di vita, felice e decisamente contagioso. Nonostante la pessima mattinata appena trascorsa il ragazzo non poté fare a meno di trovarsi a sorridere a sua volta.

“Io amo le prove di teatro! Sono divertenti, sono istruttive, e ogni volta che ci vado... mi sento come se dovessi volare! E poi quando finiscono... divento triste e depressa. M-ma non depressa nel senso “mi-taglio-le-vene” depressa! G-giuro che non sono una emo autolesionista, lo giuro! Guarda le mie braccia” e gli mise sotto il naso gli avambracci dopo aver tirato su le maniche. Jake rimase un attimo confuso a guardare prima il volto della ragazza e poi le braccia.

Stava per aprire bocca quando Chloe continuò: “Vedi, uso le parole per enfatizzare i concetti. Enfatizzo molto le cose, è il modo per dire quanto mi piacciano! Certo, talvolta non aiuta che adori un sacco di cose, eh eh, ma cosa ci posso fare? Voglio dire, trovo fantastiche la primavera o cose così! Inoltre soffro leggermente di disturbo dell'attenzione e...” si fermò di colpo come persa nel suo mondo, colta da un pensiero improvviso.

Dopo qualche secondo si riscosse, prima di assumere un'aria confusa: “Scusa, dove ero arrivata? Oh già, adoro le prove di teatro! Anche perché sei sempre equipaggiato con battute e indicazioni di scena. Nelle prove la vita è più facile, tutto ciò che devi fare in fondo è seguire il copione, no? E sai sempre cosa aspettarti! Insomma, ciò che sto cercando di dire è che a volte la vita non funziona come negli spettacoli teatrali, ad esempio l'unico modo in cui posso essere davvero al centro dell'attenzione è quando sono sul palco ad interpretare Giulietta oppure Blanche Dubois”

Jake era ormai sommerso dalla velocità e dalla quantità delle chiacchiere della ragazza, al punto che se fosse stato in un fumetto quasi di sicuro avrebbe avuto gli occhi a vortice.

“Che tra l'altro - aggiunse Chloe rivolgendo di nuovo la sua attenzione al castano - Se me lo posso dire da sola quello è stato uno dei miei ruoli migliori in assoluto, l'hai visto?”

Jake boccheggiò per un paio di secondi, ma la giovane era già andata avanti: “Quello che voglio dire è che ero davvero autoritaria in quel ruolo, o almeno credo. Mi ha fatto pensare che in fondo non ci sono molti ruoli femminili davvero forti nel teatro di questi giorni, soprattutto in quello scolastico! Non trovi? Secondo me senz'altro! E per quanto ci provi davvero non riesco a dire tutte le ragioni per cui io ami così tanto le prove di teatro. Voglio dire: mi metto a piangere ogni volta che inizia, e poi se ci pensi bene molti essere umani sono solo una persona per tutta la loro vita, e sinceramente il solo pensiero che sia così anche per me mi da i brividi. Ci sono così tante cose che vorrei fare. Ma perché ti sto dicendo tutto questo?” si bloccò di colpo la ragazza fermandosi a guardarlo.

Jake non sapeva cosa dire sperando solo che l'altra non notasse quanto era rosso in viso.

Chloe scrollò le spalle prima di sorridere: “Beh, immagino che sia perché una parte di me lo vuole fare”

“D-davvero?” riuscì a balbettare il ragazzo senza riuscire a nascondere un sorriso di felicità.

“Certo! E c'è anche una parte di me che vuole fare questo” e gli urlò in faccia mentre faceva una strana smorfia.

Jake arretrò d'istinto, prima di assumere un'aria tremendamente confusa. Ma cosa diavolo...?

“Per tornare alle prove - proseguì indisturbata lei come se non fosse successo nulla - Ogni volta che ci vado la mia mente è tutta un “bzzzz” e il mio cuore fa un grande “wow”, perché sanno che siamo a prove e che presto inizieranno. Molto presto”

Chloe gli sorrise, facendogli capire che aveva finito il suo lungo monologo.

Jake tossì, prima di azzardare la domanda che sin da prima lo tormentava: “E... e dove sono gli altri?”

Il sorriso della ragazza si scurì mentre assumeva un'aria abbattuta: “Manchiamo di iscrizioni e abbiamo perso un po' di membri di recente per cause varie”
Jake si illuminò. Ma questo significava che erano solo loro du...!
Non riuscì neppure a finire il suo pensiero che la porta venne aperta di schianto e nella stanza entrarono le ultime cinque persone che il giovane avrebbe mai e poi mai voluto vedere in vita sua alle prove: Jeremy, Michael, Christine, Jenna e Brooke.

Ma cosa ci facevano lì?! Questo non era un luogo per ragazzi popolari come loro!

I ragazzi si sedettero con fare rumoroso quasi ignorando gli altri due, mentre esclamavano cose come “che la festa abbia inizio!”, “woo-hoo!” o la domanda di Jenna che lasciò Jake parecchio perplesso: “Questo teatro è sempre stato qui?”

In quel momento fece il suo ingresso una donna dall'aspetto trasandato che andava ormai per la quarantina, con indosso un paio di occhiali e con gli spettinati capelli castani ormai tendenti al grigio topo raccolti in una treccia disordinata.

La nuova arrivata alzò gli occhi al cielo: “Oh, per fortuna sono arrivati i ragazzi popolari - dopodiché riportò la sua attenzione sul gruppo di adolescenti - Benvenuti, io sono mrs. Reyes, forse mi potrete riconoscere dalle lezioni di teatro o per il mio vero lavoro a tempo pieno al Hobby Lobby”

A quelle parole Michael reagì con un sorriso mentre annuiva, facendo segno di aver capito doveva l'aveva vista prima. Gli altri invece non parevano più di tanto interessati e si limitarono ad ignorarli, con Jenna che si sedeva in maniera scomposta, mettendo i piedi sulla sedia di Jake, seduto davanti a lei, con Brooke al suo fianco che controllava spasmodicamente il cellulare. Poco distante invece Jeremy e Christine chiacchieravano tranquillamente tra di loro ignorando completamente l'insegnante. Da quando quei due erano amici? Jake non lo sapeva.

Mrs. Reyes continuò: “Sapete, ho da sempre avuto un sogno: quello di portare sul palcoscenico il classico senza tempo di Shakespear 'Sogno di una Notte di Mezza Estate'...”
“Sì!” esclamò Chloe con gli occhi che le luccicavano per la gioia.

“E oggi quel sogno è morto”

“Aspetta, che?”
“Per poi rinascere! Solo... leggermente cambiato. Vedete, il preside mi ha dato un ultimatum: o aumentiamo la nostra popolarità oppure tutti i nostri fondi verranno dati a qualcun altro. Il team di disc golf per essere precisi” commentò con tono piatto.

A sentire quelle parole Michael si lasciò sfuggire un “evvai” con il pugno in aria, facendo capire che quello era solo un altro dei milioni di club di cui faceva parte il moro.

“Ed è proprio per questo - continuò la donna - Che il nostro “Sogno” non sarà ambientato in una ridente foresta rurale, ma in un futuro post apocalittico. Invece di fatine svolazzanti noi avremo mosche. Quelle degli zombie!”

A sentire quelle parola la cricca dei ragazzi popolari si lasciò sfuggire commenti di apprezzamento. Jeremy e Michael si scambiarono il cinque con un sorriso complice sul volto, Jenna prese a fare dei movimenti come se stesse tagliando con l'accetta degli zombie e Christine assunse un'aria sorpresa e colpita. Solo Brooke sembrava non essere troppo convinta, ma venne facilmente ignorata, come al solito.

Chloe si alzò e si avvicinò all'insegnante: “M-ma come? Professoressa, non le interessa niente di Shakespear?” domandò incredula.

Lei la prese per le spalle e la guardò negli occhi: “L'uomo è morto, lascialo andare” per poi abbracciarla e allontanarla.

“Molto bene, e ora facciamo cinque minuti di pausa così che io possa mangiarmi la mia barretta dietetica alle fibre”

I popolari subito uscirono con urla compiaciute, tra cui quella di Jeremy che esclamò “Ehi, il teatro è facile”. Riuscì anche a sentire mrs. Reyes domandare a Brooke “Allora, cosa questa storia di Michael e Madeline?”.

Parlando di Michael...

La perfezione scolastica personificata non era uscita, ma era ancora nella stanza e osservava incuriosito in direzione di Chloe.

La ragazza stava mettendo via le sue cose, ancora shockata delle intenzioni dell'insegnante di voler deturpare un classico. Presa com'era dai suoi pensieri non si accorse neanche di Michael e quasi gli andò addosso alzandosi.

“Ehi” la salutò lui con un sorriso rilassato anche se leggermente impacciato.

“E-ehi” rispose rossa in viso l'altra, per poi abbassare la testa imbarazzata e fare per andarsene.

Ma il ragazzo la fermò: “Tu eri nello spettacolo l'anno scorso, vero?”
“Vuoi dire Romeo e Giulietta?”
“Sì! Tu eri la ragazza che moriva!”
“Vuoi dire Giulietta?”
“Sì - Michael sorrideva, per poi scostare la testa ed esclamare - Diavolo, se è stato deprimente”

Vedendo tuttavia che Chloe aveva assunto un'aria triste si affrettò ad aggiungere: “Ma tu... tu eri brava” e le lanciò un sorriso perfetto.

A sentire quelle parole Jake spalancò gli occhi assumendo un'aria spaventata, capendo le implicazioni di quella frase, mentre Chloe rimaneva ferma per un paio di secondi ad ammirarlo, come se lo avesse visto allora per la prima volta.

Lui tese la mano: “Sono Michael”
“Lo so” rispose quasi in stato catatonico Chloe persa nell'osservare il più alto.

“Forte - a quel punto si portò la mano dietro la testa e assunse un'aria che doveva essere imbarazzata ma che lo faceva assomigliare ad un cucciolo di cane che chiedeva le coccole - Senti, posso... dire una cosa stupida? Quando ti ho visto morire nello spettacolo l'anno scorso... è stato il momento più triste che abbia mai vissuto da un pezzo a questa parte. È stato come se tutta la mia vita, tutte le pressioni del dover essere il migliore e tutto tutto il tempo... tutto ad un tratto fossero diventate minuscole. E poi alla fine, quando ti sei alzata per fare la tua... danza della vittoria...”
“Inchino, si chiama inchino”
“Giusto! Mi ricordo di aver pensato “però, sono davvero felice che quella ragazza non sia morta... prima che abbia avuto modo di conoscerla”. Stupido, vero?” domandò mentre assumeva l'ennesimo sorriso perfetto.

“N-no, non è stupido affatto!” si affrettò a rassicurarlo Chloe, per poi perdersi di nuovo nei suoi occhi castani.

“Forte. Ehi, alcuni di noi pensavano di uscire dopo le prove oggi. Dovresti unirti a noi - dopodichè si schiarì la gola e recitò - Separarmi da te è una così dolce...” e si fermò di botto, assumendo un'aria meditabonda.

“Pena?” lo aiutò lei dopo un minuto buono vedendo che l'altro non riusciva proprio a ricordarsi la parte

“Come vuoi” esclamò il ragazzo scrollando le spalle e assumendo di nuovo il suo sorriso da conquistatore. Fece un ultimo gesto di saluto alla ragazza per poi uscire ignorando bellamente Jake, che se ne era rimasto seduto poco distante per tutto il tempo.

Il castano si alzò, mordendosi le labbra. No, non poteva essere. A Michael Mell piaceva Chloe! No, non poteva permetterlo, doveva impedire che la castana si innamorasse dell'altro, altrimenti...!

Si avvicinò in fretta, esclamando: “E-ehi! Ho sentito che l'umanità a smesso di evol...!”
“Scusa Jake, hai detto qualcosa?” lo interruppe lei voltandosi. E al ragazzo sembrò che qualcuno gli avesse appena dato un pugno in pancia. L'espressione sul volto di Chloe in quel momento... lui la conosceva. Era la stessa che assumeva lui ogni volta che pensava a lei.

Era troppo tardi: ormai Chloe si era innamorata persa di Michael.

Il ragazzo deglutì, prima di scuotere la testa e mormorare: “Niente, lascia stare” per poi superarla e uscire in fretta dalla stanza.

In fondo lui nella vita non chiedeva molto, no? Chiedeva solo che Chloe notasse finalmente la sua esistenza.

 

   
 
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