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Autore: Sarasvati    17/05/2018    5 recensioni
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26 prompts challenge: 2/26: DIPENDENZA.
Genere: Drammatico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Sirius/Lily
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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26 prompts challenge: 2/26: DIPENDENZA. 2. L'incapacità di fare a meno di una persona ( d. psicologica ) oppure il bisogno incoercibile di un farmaco o di una sostanza: d. farmacologica; part., la condizione del tossicomane.
Titolo opera: La via di Fuga
Fandom: Harry Potter
Ship:.Lily/James, Lily/Sirius
Parole: 900
Tags: #alcool #depressione #canon #fanon
Warning: Tematica delicata, Alcolismo.
La via di fuga 

Lily comprese che lui non si trovava nel letto accanto a lei quando, nel cuore della notte, i freddi spifferi provenienti dalla finestra le avvolsero la schiena, lasciata scoperta dalle lenzuola scostate. Sollevando la testa, la folta chioma rossa le invase tutto il viso, finché con la mano si liberò gli occhi e poté constatare che erano appena le cinque; la porta della stanza era spalancata, facendo sì che i rumori dei passi dal piano inferiore, giungessero fino a lei.
Venne pervasa da quel senso di nausea a cui ormai era abituata, che la colpiva nell’esatto momento in cui realizzava che James si trovava in salotto, seduto su una logora sedia a dondolo, con una bottiglia di Whiskey incendiario tra le dita.
Con i piedi perlustrò il pavimento alla ricerca delle pantofole e non appena si alzò, si infilò una morbida vestaglia che cancellò immediatamente i tremori causati dal pungente inverno.
Trascinando i piedi si diresse verso le scale che l’avrebbero portata da suo marito, sperando in cuor suo di riuscire a convincerlo ad abbandonare la sua più fedele amica per tornare tra le lenzuola accanto a lei; gli occhi socchiusi faticarono ad adattarsi alla fioca luce proveniente dall’abatjour posta sul comò in salotto, ma in un attimo Lily riuscì a distinguere chiaramente la sagoma di suo marito e insieme ad essa quella della bottiglia davanti a lui.
L’uomo sembrava essere altrove con la mente, non rendendosi conto della sua presenza, lo sguardo fisso verso il muro candido, i biondi capelli arruffati stretti in una sola mano, mentre l’altra reggeva il Whiskey.
Lily lo osservò a lungo, incriminando se stessa per ciò che aveva fatto, per quell’atto colpevole della rovina di James.
Il ricordo di quel pomeriggio di due anni prima la torturava giorno e notte, ancora terribilmente vivido, e avrebbe dovuto conviverci per il resto della sua vita. Aveva scelto di restargli accanto per espiare la colpa, per sentirsi in qualche modo meno responsabile, convincendo se stessa del fatto che forse l’uomo sarebbe caduto in ogni caso in quell’oscuro tunnel, anche qualora lei non avesse violato il loro letto con un altro uomo, mentre in grembo portava la loro creatura.
“James…”
Gli occhi lucidi si posarono su di lei, assenti, ed un sorriso altrettanto distante si palesò sulle sue labbra.
Il giovane scapestrato che fu un tempo pieno di entusiasmo, era ora completamente inerte, anestetizzato da quel liquido magico che annientava ogni doloroso ricordo.
Nei pochi momenti di lucidità riusciva a pensare solamente che quello fosse l’unico mezzo per tenere sua moglie accanto a sé, facendo sì che si prendesse cura di lui e impedendo che il suo vecchio migliore amico la portasse via.
Quel giorno maledetto in cui vide la splendida chioma di Lily adagiata sul petto nudo di Sirius, promise a se stesso che sarebbe stato disposto a qualunque cosa pur di non cederla a lui, ma dopo un’iniziale lotta ad armi pari, il dolore per il tradimento da parte delle due persone a lui più care divenne insostenibile e l’alcool parve essere la sola via di fuga che gli permetteva di offuscare momentaneamente le terribili immagini.
“James vieni con me.”
Lily gli prese la mano gelida e aprì le dita affinché lasciasse la bottiglia, poi lo aiutò a sollevarsi dalla sedia a dondolo e nonostante il peso del suo corpo la travolse, tentò di mantenersi in piedi, lasciando che si appoggiasse alle sue spalle. Sussultò prima di lasciare che il liquido ingerito fino a quel momento, dallo stomaco si riversasse sul pavimento; la donna osservò la pozza per un paio di secondi, chiedendosi per quanto tempo ancora avrebbe potuto reggere quella situazione, ma immediatamente si ricordò che aveva giurato a se stessa che non avrebbe lasciato che suo marito si distruggesse per causa sua.
A fatica lo trascinò su per le scale portandolo verso il bagno, dove con delicatezza gli levò la maglia sporca per fargliene indossare una pulita.
Gli occhi di James di nuovo si posarono su Lily.
“Ti amo.”
La donna lo guardò con dolcezza, con lo stesso sguardo che una madre volge al figlio ammalato, e sorrise posandogli una mano sulla guancia.
Le parole biascicate di James erano le prime che sussurrava dopo un lungo tempo di silenzio, e Lily ne rimase colpita; sapeva che il suo dannato errore aveva rovinato l’esistenza di suo marito, così come anche la sua e quella del loro bambino, che anziché giocare con suo padre era costretto a vederlo perennemente addormentato su una maledetta sedia a dondolo.
Lily aiutò suo marito ad alzarsi, accompagnandolo nel letto e rimboccandogli le lenzuola, guardandolo chiudere gli occhi ed addentrarsi nel mondo dei sogni, dove nessun dolore avrebbe potuto ferirlo, poi si sdraiò accanto a lui, tentando seppure per pochi istanti di cercare quella serenità che lei stessa aveva distrutto.
Gli avvolse le braccia attorno al petto e si addormentò anch’ella, trovando in quel piccolo gesto la felicità di un passato ormai volato via, ma che un giorno avrebbe forse potuto fare nuovamente capolino alla loro porta.


N.d.a. Dopo mesi di assenza, questa challenge mi ha dato l'occasione per tornare a scrivere, ringrazio perciò la pagina Hurt/Comfort Italia. Sono un po' arrugginita, ma spero di tornare presto più in forma che mai! 
-S.
   
 
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