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Autore: Pmaradona10    17/05/2018    2 recensioni
One shot incentrata sulla coppia Constantine-Zatanna, ispirata prevalentemente dal fumetto Hellblazer e dalle storie attualmente pubblicate dalla DC Comics.
"-Mi ami? E perché? Perché ho ucciso tuo padre?-
-Perché sei l’unico uomo su questa terra che paga interamente per le conseguenze delle proprie azioni-"
Un ringraziamento particolare va a AThousandSuns che grazie alle sue drabble mi ha dato la convinzione e l'ispirazione per scrivere questa fanfiction.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ti odio, John Constantine-

-Davvero? E te ne accorgi solo ora? Dopo quasi 10 anni che ci conosciamo?-

-Ti ho sempre odiato. Solo che non te l’avevo mai detto-

-E come mai solo adesso decidi di dirmelo in faccia?-

-Perché ho appena ripensato a tutte le cose che hai fatto. Hai causato la morte di quasi tutti i tuoi amici ed ex fidanzate, mi hai costretto più volte a salvarti la pelle, facendomi persino mettere a rischio la reputazione di Zatanna Zatara più di una volta, e cosa ultima ma assolutamente non meno importante, sei stato coinvolto nella morte di mio padre-

-E dunque mi odieresti per questo motivo? Andiamo, Z, tutte queste cose che si dicono sul mio conto sono false. E lo sai benissimo anche tu, in fondo mi conosci-

-Proprio perché ti conosco penso invece che siano vere. Cosa ti fa pensare che io non ci creda?-

-Che ora tu sia qui con me. E che abbiamo appena fatto l’amore-

-E proprio per questo ti odio-

-Io non ti capisco, Zee, mi salvi la vita per l’ennesima volta, mi ospiti a casa tua a cena e in maniera del tutto illogica le nostre labbra sono a contatto, i nostri vestiti a terra e i nostri corpi uniti. E mi odieresti?-

-Ti odio John, perché è impossibile che dopo tutto quello che hai fatto io sia ancora attratta da te-

-Che ci vuoi fare, Zee, saranno i capelli biondi…-

-…-

-Non penserai che abbia usato la magia? Se dici di conoscermi bene, sai benissimo che non è nel mio stile usare la magia per queste cazzate-

-Quindi io sarei una cazzata?-

-Non dovresti pormi tali interrogativi se appena un secondo fa hai detto di conoscermi bene. E comunque credo di sapere come è successo il tutto. In realtà dentro di te tu sai benissimo che io non c’entro nulla con tutte le cose di cui mi hai accusato, ma voi supereroi siete troppo orgogliosi per poterlo ammettere...-

-Non c’entri nulla? Cosa mi dici di Gary Lester? O di Kit Ryan?-

-Ah, già, Kit… aspetta, tu come l’hai conosciuta?-

-Consta…-

-Aspetta, non dire nulla! Era il periodo in cui quei fattoni di Nigel Archer e del Signore delle danze mi organizzarono la festa per i miei quaranta anni a casa sua, ma lei non c’era. Ti ricordi?-

-Mi ricordo solo che mi arrivò un biglietto a casa con su scritto “per la sig.na Zatanna Zatara”. Dovetti usare la magia per riuscire a capire che si trattava dell’invito alla tua festa del cazzo-

-Però ti sei divertita o no?-

-E’ un po’ un parolone. Diciamo solo che le cose sono filate lisce fino a quando Nigel non è andato a casa sua a prendere quella pianta di cannabis-

-O meglio, fino a quando Swampy non ci ha ricavato dei pezzi d’erba perfetti-

-Già… cazzo, ora che ci penso, come facemmo a convincerlo? E come fece Nigel a girare per Londra con una pianta di marijuana senza essere beccato da tutti quei poliziotti che circolavano per le strade sotto la Thatcher? Non eravamo mica in California…-

-E’ stato un po’ per magia-

-Constantine! Poco ci è mancato che qualcuno di noi non ci rimanesse secco con quei cannoni enormi che facesti! O forse qualcuno ci è davvero rimasto e non me lo ricordo… dalle due fino alle sei ho un vuoto completo di memoria-

-Onos omissirouf-

-Cosa?-

-Questo era quello che continuavi a ripetere quando io, te ed Ellie andammo a fumare in cucina, ricordi? Continuavi a sfottermi riguardo Kit dicendo “Come è questa Kit John? E’ quella giusta?”

-…-

-Beh, se chi tace acconsente, allora vuol dire che la droga non ti ha del tutto rimosso i ricordi-

-Non pensavo a questo. Anzi un po’ si. Ma pensavo soprattutto alla fine di merda che hai fatto fare a Kit e al motivo del mio odio nei tuoi confronti-

-Davvero?-

-Già. Sai cosa odio di te? Che non appena io ho iniziato a parlare di tutti i tuoi amici tu hai subito cambiato discorso-

-Io sì, ma loro no, fidati. E poi figurati, se ricordare uno dei pochi bei momenti che abbiamo passato insieme, non legati a delle battaglie, ti da così fastidio, allora forse sono stronzo io...-

-Aspetta, Constantine. Non starai mica cercando di fare il sentimentale? Cosa vorresti fare ora? Smezzare una sigaretta o una canna in due a letto stando abbracciati? Proprio come quei film romantici del cazzo americani o quei videoclip di canzoni d’amore per ragazzine?-

-In verità l’ultimo videoclip che ho visto è stato quello di una canzone dei Pink Floyd, quindi non ho avuto occasione di farmi una cultura in fatto di canzoni moderne. Comunque, se hai dell’erba, una canna con te me la rifaccio volentieri-

-Ma smettila. E poi lo sai benissimo che io non fumo neanche le sigarette, figurati gli spinelli-

-Veramente? Hai smesso? Ma se ci siamo fumati tutte quelle sigarette assieme-

-John dai, fumavo solo quando andavamo a quelle feste che organizzavano i nostri compagni del gruppo di studi tantrici a San Francisco. Ma la mia frase collaudata “John andiamo a fumarci una sigaretta?” era solo per sottrarti all’euforia della festa ed avere un momento di intimità con te-

-Allora non mi odi?-

-Certo che ti odio, ma all’epoca no-

-E allora mi amavi?-

-Vaffanculo-

-Eh certo, all’epoca avevi occhi solo per Batman-

-Ma che dici, John! Con Bruce è stato qualcosa che non può manco essere definita storia. Avrò avuto 15 anni, non ricordo neanche se alla fine riuscii ad avere quel bacio che tanto sognavo-

-Stai arrossendo? Inutile che ti volti dall’altra parte cercando di nasconderti! Scommetto che facevi la stessa cosa ogni volta che lo vedevi!-

-Fottiti, John-

-Allora ecco a cosa si riferiva tuo padre quando quella volta mi disse “Niente da fare, Constantine, porta i tuoi incantesimi new-age fuori da questa casa”. Ora si spiega la frase del buon vecchio Giovanni!-

-Che vuoi farci John, mio padre… aspetta! Ci hai provato di nuovo a cambiare discorso, bastardo! Ma ora ti sei fottuto da solo! Parliamo di quella famosa sera, ti va?-

-…-

-E ora perché ti siedi ai piedi del letto? Non vorrai andartene e sottrarti alla mia domanda?-

-Zatanna, la lotta contro la Brujeria è stata la seconda fase della mia vita, dopo quella di Newcastle, di cui ho più rimpianti. Te lo giuro sull’anima della mia nipotina, che se potessi tornare indietro, cambierei un mucchio di cose. Ho commesso degli errori, i quali non perdono mai occasione di ricordarmelo. Sai quante volte tormentano i miei sogni? Ma ti ripeto, e ti prego di credermi, che gli errori che ho commesso non sono stati in nessuna maniera volontari. Io sono solo un uomo, Zatanna, un uomo che conosce qualche trucchetto e sa usare bene le parole, ma fondamentalmente un uomo. Tu sei un’eroina, Z. Batman è un eroe. Io no-

-Non è necessario avere superpoteri per comportarsi da eroe, Constantine, sai che con i tuoi poteri avresti potuto salvare mio padre e tutti i tuoi amici?-

-Sai bene cos’è successo quella notte a Newcastle. Quando provi ad aiutare qualcuno, ma non fai altro che peggiorare la situazione, è la cosa più di merda che esista. Soprattutto se “peggiorare la situazione” significa condannare all’inferno una bambina di 6 anni. Per questo tendo a non aiutare quasi più nessuno, è più facile e meno doloroso stare male per aver abbandonato gli altri a sé stessi, piuttosto che stare male e soffrire per essere stati la causa del dolore degli altri-

-John…-

-E’ inutile che mi abbracci da dietro, Zee, non me lo merito. Io aiuto gli altri solo quando sono sicuro di non fallire. Non mi metto mai in gioco. E tuo padre? Si sacrifica per te consegnando la sua anima ad un eterno oblio. Aveva ragione, Batman fa per te, non io. Voi siete eroi, io solo un uomo-

-Per questo ti amo, John Constantine-

-Mi ami? E perché? Perché ho ucciso tuo padre?-

-Perché sei l’unico uomo su questa terra che paga interamente per le conseguenze delle proprie azioni-

-…-

-Promettimi una cosa, John Constantine. Sai bene che quando ne avrai bisogno, io per te ci sarò sempre. E vorrei che fosse lo stesso per te-

-Vuoi farmi diventare un eroe? E magari mi farai entrare nella Justice League? Beh almeno non tutto il male viene per nuocere, finalmente potrò vedere più spesso Wonder Woman-

-Come sarebbe a dire? Non ti basta averla vista nella battaglia di oggi?-

-Beh poche ore sono troppo poche per poter ammirare una così bella ragazza-

-Ah sì? E cosa avrebbe lei che io non ho?-

-Ahhahahahaha-

-Cos’hai da ridere adesso?-

-E’ che ho di nuovo cambiato discorso e tu non te ne sei accorta-

-Ti odio, John Constantine. Odio te e la tua sfacciataggine infernale-

-Il mondo è infernale, Zee, ricordi?-

-Beh? E ora cos’hai da guardare? Non mi posso alzare? Non è mica la prima volta che mi vedi nuda all’impiedi-

-No, però credo sia la prima volta che ti dico in faccia quanto tu sia figa-

-Umpf, Constantine!-

-Senti una cosa, ma se io dovessi rifiutare la proposta che mi hai fatto, tu cosa faresti? Ti infileresti il corpetto, le calze a rete, gli stivali, la giacca e, col cilindro in testa, raggiungeresti i tuoi colleghi supereroi?-

-Eh certo, perché io sono una supereroina, mica una donna normale che ha appena fatto l’amore col suo fidanzato-

-Fidanzato? Allora mi ami? Peccato, perché io non è che provi chissà quale affetto per te-

-Constantine, tu sei un uomo che indossa una maschera pur non essendo un supereroe. Credi che io non abbia sentito quello che tu oggi dicevi a Circe quando mi aveva immobilizzato? “Non toccarla! Non devi toccarla!”. Che romantico, potresti anche fare a meno di recitare la parte del tipo disinteressato e spaccone, so benissimo che non sei così. Così come io non ti odio veramente, anzi per fare una citazione: “ti odio e ti amo”-

-E tutta quella prosopopea di prima? Tutta quella polemica sul fatto che io cambiassi discorso?-

-Oh niente, era semplicemente per farti ammettere il tuo vero essere. Sapevo che avresti provato a cambiare discorso, sin dall’inizio. Era tutto premeditato per farti ammettere la verità su di te da te stesso: in realtà tu vorresti essere un eroe, ma il fato avverso e la tua sfiducia nei confronti dell’umanità ti hanno portato ad evitare qualsiasi rischio, a non aiutare quasi nessuno, eccetto le persone che ti stanno veramente a cuore, sia perché tu tenga veramente a loro e sia per non avere altri fantasmi tra le palle-

-Ehh, credi davvero di conoscermi meglio di chiunque altro?-

-Sono Zatanna Zatara, in 10 anni che ci conosciamo dovrei averti capito meglio di tutti. Ma so che tu non lo ammetterai mai, sei troppo orgoglioso per farlo-

-Però avrei una domanda: era tutto premeditato per arrivare a quella confessione?-

-Sì-

-Anche il sesso?-

-Secondo te?-

-Secondo me tu non sei davvero convinta di aver fregato John Constantine, ma sotto sotto ci speri-

-Se non ti ho fregato prima, lo faccio adesso, rivestendomi-

-Aspetta! In realtà devo ammettere che non mi aspettavo per niente il tuo piano. Ecco fatto. Sono perdonato?-

-Non ancora… però ecco cosa potresti fare. In quel mobile c’è una bottiglia di scotch e dei bicchieri. Vediamo se hai mantenuto l’abilità nel fare i tuoi
famosi drink-

-Certo che l’ho mantenuta! Cosa credi, mi sono tenuto allenato, Zee-

-Ah, John, un’altra cosa-

-Si?-

-Fammelo doppio-
   
 
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