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Autore: pampa98    19/05/2018    5 recensioni
[Pre-series]
Dal testo: "L’idea le frullava in testa da settimane ormai. Aveva cominciato a pensarci dopo aver assistito al primo bacio tra Thomas e James e non era più riuscita a farla uscire dalla sua testa. Voleva passare una notte in compagnia di entrambi gli uomini che amava."
[Storia scritta per il drabble event del gruppo Facebook "We Are Out For Prompt"]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Flint, Miranda Barlow, Thomas Hamilton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Miranda trova finalmente il coraggio di proporre di passare una notte tutti e tre insieme.




L’idea le frullava in testa da settimane ormai. Aveva cominciato a pensarci dopo aver assistito al primo bacio tra Thomas e James e non era più riuscita a farla uscire dalla sua testa. Voleva passare una notte in compagnia di entrambi gli uomini che amava.
Tuttavia non era così semplice proporlo. All’inizio aveva aspettato, in quanto sapeva che James avrebbe avuto bisogno di tempo per venire a patti coi sentimenti che provava per i due coniugi, in particolar modo per quelli verso Thomas. Trascorso un tempo ragionevole, aveva pensato di fare la sua proposta, ma  l’evidente disagio sul volto di James quando si trovava in presenza di entrambi i suoi amanti, l’aveva fatta desistere.
James sentiva di star facendo qualcosa di immorale e profondamente sbagliato, mettendosi in mezzo ad un matrimonio, ma si sbagliava. Lei e Thomas si amavano e il loro era probabilmente il matrimonio più felice di tutta Londra. La presenza del tenente non faceva altro che renderlo ancora più bello. Era anche per questo che Miranda voleva passare del tempo con lui e Thomas, in intimità, per fargli capire che non c’era niente di immorale o sbagliato nel loro rapporto.
Tre colpi sulla porta furono ciò che la distolse dai suoi pensieri.
-Posso?-
Thomas comparve sulla porta, vestito di tutto punto e con giacca e cappello tra le mani.
-Stai uscendo, amore mio?-
-Sì,- rispose, avvicinandosi per darle un bacio sui capelli. –Devo vedere Peter per definire la nostra strategia per sconfiggere mio padre a Whitehall. Verrà anche James.-
Miranda sussultò a quell’informazione.
-Avrete modo di restare da soli?- chiese.
Thomas si lasciò sfuggire una risatina. –Nel viaggio di andata e in quello di ritorno dovremmo essere soli sulla carrozza, ma,- aggiunse, rivolgendo uno sguardo carico di significato. –Non sono così svergognato da fare sesso in una carrozza.-
Miranda rise. –Non stavo pensando a quello, pervertito.-
-A cosa pensavi allora?- chiese Thomas, serio.
Miranda gli rivolse un sorriso furbo. Thomas sarebbe riuscito a convincerlo.
-Avrei una proposta da farti.-
 
+ + +
 
-Non sono molto sicuro di questa strategia.-
Erano appena saliti sulla carrozza, quando James cominciò a dire tutto ciò che si era tenuto dentro fintanto che erano stati insieme a Lord Ashe.
-Ricorda che siamo solo all’inizio, James. Sarà dura sconfiggere mio padre, ma onestamente, io sono fiducioso che riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo.-
James annuì, anche se non ne sembrava troppo convinto.
-Un aiuto maggiore sarebbe certamente stato più utile,- proseguì Thomas. –Ma date le circostanze, mi ritengo fortunato di avere almeno Peter al mio fianco. Sempre meglio che nessuno, no?-
-Sì, naturalmente.- rispose James. Poi aggiunse: -Credi che qualcuno tornerà sui suoi passi e si unirà a te?-
Thomas sospirò. –Lo spero. Se riusciremo a dimostrare che le nostre ragione sono giuste e valide, penso che qualcuno deciderà di aiutarci. Fino ad allora, però- disse –Siamo solo noi tre.-
Gli sorrise e James ricambiò.
-A proposito dell’essere in tre,- cominciò Thomas, attirandosi uno sguardo incerto, -Miranda mi ha chiesto una cosa stamani. Ha detto che c’è qualcosa che le piacerebbe fare e, sebbene non ci avessi mai pensato, devo confessare che l’idea intriga molto anche me.-
James era ancora più confuso. –Che cosa ti ha chiesto?-
-Vorrebbe… Vorremmo che tu passassi una notte con noi.-
James lo guardò, stupito. –Ma… E’ già da un po’ di tempo che lo faccio.-
Era vero. Da quando lui e Thomas avevano iniziato una relazione, James aveva trascorso più notti dagli Hamiltons che ai suoi alloggi e, sebbene trascorresse più tempo con lui, non si era dimenticato di Miranda e aveva trascorso molto tempo anche con lei. Non riusciva quindi a capire il senso di quella richiesta. A meno che…
Si sentì avvampare al pensiero di ciò che quelle parole potessero in realtà nascondere.
-A-Aspetta, vuoi dire… con voi contemporaneamente?-
-Esatto.- Thomas si sforzò di non sorridere di fronte a quella reazione.
-E a…- si schiarì la gola, sentendosi ridicolo per quella reazione esagerata. –A voi va bene?-
-Naturalmente,- rispose allegro Thomas. –Non te lo avremmo chiesto altrimenti. Però, James, se non ti va puoi rifiutare. Ti assicuro che lo capiremmo.-
Mentre parlava gli aveva preso la mano. Era la prima volta che si toccavano quel giorno. Nel viaggio di andata, Thomas aveva cercato di evitare troppi contatti per non rischiare di ritrovarsi a possederlo dentro una carrozza, per le strade di Londra, dimostrandosi così uno svergognato che fa sesso nelle carrozze. Miranda glielo avrebbe rinfacciato per anni.
-Se non te la senti o se proprio non ti piace come idea, va ben- -
-Va bene.- rispose James con una rinnovata sicurezza nella voce.
-Sei sicuro?- L’ultima cosa che voleva, era che James si pentisse di quella scelta e decidesse di lasciarli.
James annuì energicamente. –Sì, sono sicuro.-
A conferma di ciò, si sporse in avanti e gli diede un bacio sulle labbra. James aveva incominciato a sentirsi abbastanza sicuro di poter baciare un Lord solo di recente e Thomas ne era enormemente felice.
 
+ + +
 
La serata trascorse nel solito modo: cena alle sette e mezza e poi la loro classica sessione di lettura, durante la quale James e Miranda cercarono in tutti i modi di smontare qualunque teoria passasse per la mente di Thomas, mentre leggevano Meditazioni, naturalmente senza successo.
-Vorrei farvi notare, miei cari, che siete molto sleali. Come potete vedere, io sono uno mentre voi siete il doppio. Questo è uno scontro impari.-
-Si può sapere cos’hai da lamentarti se tanto alla fine vinci sempre tu?- rispose James.
-E’ vero, alla fine sono sempre io quello che ha ragione,- continuò Thomas. –Tuttavia, se anche una volta dovessi essere nel torto, voi avreste il doppio delle ragioni con cui convincermi rispetto a me, dunque la vostra sarebbe una vittoria priva di significato. Dovreste affrontarmi da solo, come degli avversari leali, allora sì che otterreste una grande vittoria.-
-Thomas,- intervenne Miranda, -Abbiamo già provato a sconfiggerti, facendo ognuno uso esclusivamente delle sue risorse, ma non abbiamo ottenuto alcun risultato. Ecco perché dobbiamo unire le nostre forze. Non è vero, tenente?-
-Assolutamente.- Convenne subito James.
-E voi dovreste essere le due persone che mi amano più di tutti.- sospirò Thomas, fingendosi addolorato. James e Miranda risero e presto si aggiunse a loro anche lui.
-E’ proprio perché ti amiamo che vogliamo farti sbagliare, così non dovrai sentirti troppo sicuro di te.- disse Miranda.
-Cerchiamo di proteggerti.- aggiunse James, avvicinandosi di più a lui. Quel divano era grande anche per tre persone.
Thomas annuì, cercando di nascondere il sorriso che si stava allargando sul suo volto.
-Siete bravi ad inventare scuse, ve lo concedo.-
Restarono seduti in silenzio ad osservare le danze delle fiamme nel camino, Thomas al centro e Miranda e James con la testa poggiata sulle sue spalle. Dopo qualche minuto, Miranda si alzò e disse che era pronta per mettersi a letto. Lo sguardo che rivolse ai due bastò per far luce su quali fossero le sue intenzioni.
Una volta soli, Thomas si voltò verso James, il quale si era irrigidito alla menzione del letto. Gli passò una mano tra i capelli e gli portò dietro l’orecchio una ciocca che era sfuggita al suo fiocco.
-Non devi farlo se non vuoi.- gli ricordò dolcemente, ma James scosse freneticamente il capo.
-No, no. Lo voglio. Davvero.- rispose James, -Sono solo… emozionato, tutto qui.- confessò infine.
Thomas sorrise e gli prese il volto tra le mani, costringendolo a guardarlo negli occhi.
-Lo sono anch’io, James. Sarà bello te lo prometto.-
James gli sorrise.
-Se ci siete voi, non potrebbe essere altrimenti.-
Thomas si sentì sopraffare da una miriade di emozioni in quel momento. Si sporse in avanti e catturò le labbra di James con le sue. Fu un bacio lungo e passionale. James si ritrovò a stringere la camicia di Thomas, mentre lui lo attirava ancora di più a sé, facendo aderire i loro corpi. Thomas notò con piacere che non era l’unico a cui stavano diventando stretti i pantaloni. Si staccò dal bacio e si alzò in piedi.
-Pronto?-
-Pronto.-
 
+ + +
 
James fu il primo a svegliarsi. Accanto a lui, Thomas stava ancora dormendo. Aveva un’aria così pacifica sul volto che James sarebbe rimasto a guardarlo per ore. Provò a sollevarsi per mettersi in una posizione più comoda, ma il braccio di Miranda limitava i suoi movimenti. Pazienza, pensò. Le prese la mano adagiata sul suo petto e si rimise giù, con la testa appoggiata sul petto di Thomas.
Sentiva il calore dei loro corpi nudi scaldarlo in ogni parte del suo corpo e della sua anima. Se ripensava agli eventi della notte scorse, si scaldava anche qualcos’altro che sarebbe stato meglio tenere a freno, almeno finchè i suoi amanti non si fossero svegliati.
In quel momento, steso tra le due persone che amava di più al mondo, James non poteva sentirsi più felice.


 
   
 
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