Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: thembra    20/05/2018    4 recensioni
...Quella corolla era l’amore che c’era stato e che tutt’ora esisteva fra la donna più insolente e indifferente che lui avesse mai conosciuto e suo padre...
Sia lui che Inuyasha non avrebbero mai più potuto dimenticare le ultime parole esalate dalle labbra del loro fiero padre morente.
Tre, e tutte uguali.
Rin…Rin…rin
Genere: Erotico, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Rin, Sesshoumaru
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“Avessi saputo che c’eri anche tu ti avrei riportato la giacca …”
 
Girandosi appena verso la soglia della porta finestra Inuyasha sorrise appena.
 
“Non fa niente me la darai la prossima volta …”
 
Espirando sbuffò del fumo di sigaretta dal naso tornando ad osservare la luna piena.
Titubante la ragazzina gli si avvicinò ma anziché mettersi comoda come lui, che stava sbilanciato in avanti coi gomiti appoggiati sulla balaustra Kagome strinse appena il rivestimento in legno mantenendo un po’ di distanza.
Levando un sopracciglio Inuyasha la guardò perplesso.
Come mai stava così sulla difensiva?
 
“Era molto buono il tuo curry …”
“Grazie ”
“Devi dirmi come fai a bilanciare così bene i sapori, quando lo cucina Sango risulta troppo saporito e nonostante mi piaccia un sacco poi faccio una fatica immensa a digerirlo … ”
“… se vuoi te la scrivo …”
“Nh …”
 
Portando la sigaretta alla bocca inspirò poco convinto.
Che razza di discorsi si metteva a fare con …
 
“-sata?”
“Uh?”
 
Cosa gli aveva appena chiesto?
 
“Se non vuoi dirmelo fa lo stesso  ma ecco …”
 
Aveva la faccia un po’ imbarazzata e demoralizzata, come se si fosse appena resa conto d’aver detto qualcosa di sbagliato o fuori luogo o … che fosse questo il motivo della sua titubanza?
 
“Non ho seguito la domanda ero distratto … che hai detto?”
“Oh, volevo sapere se, ecco … anni fa, all’inizio del mio apprendistato al tempio ho letto in un antico testo che voi demoni potete reincarnarvi …”
“Da quel che so anche voi umani …”
“Si ma uhm, ricordate qualcosa della vostra vita passata?”
“… no.”
“Davvero?”
“Per quanto mi riguarda questa potrebbe essere la prima volta che esisto … ”
“Non conosci la leggenda della sacerdotessa Kikyo?”
“Mai sentita nominare, perché dovrei?”
“Beh … Ad un certo punto si incrocia con quella di un mezzo demone che sembra te in tutto e per tutto.”
“Davvero?”
 
Interessato da quelle parole Inuyasha si girò verso di lei concedendole tutta la sua attenzione.
 
“In quell’epoca buia, la Sengoku se non sbaglio, demoni ed umani combattevano per il dominio sulla Terra e nonostante il vostro potere fosse immenso lo divenne anche quello degli uomini. Ebbene pare che in questa parte del Giappone esistesse il villaggio protetto dalla sacerdotessa Kikyo che era famoso per essere uno dei più sicuri della regione. Nessun demone osava attaccare queste terre, solamente uno sciocco  mezzo spettro che tuttavia non feriva le persone o le coltivazioni ma ce l’aveva proprio con Kikyo …”
“Davvero?”
“Anche se nel testo non è chiarito cosa questi volesse da lei, pare che ce la mettesse proprio tutta nei suo tentativi di attacco ma inevitabilmente  i suoi sforzi finivano in fallimenti …”
“Allora non può trattarsi di me, io non sbaglio ma-“
“Oh ma che bella collana! ”
 
Sibilando la vocale mancante si scansò evitando che gli toccasse i grani del rosario che ancora era costretto a portare.
 
“Simpatica vero? Me l’ha donata una tizia schizzata senza un minimo senso della moda che si cre-”
“Aaaaa”
“Hiiii”
 
Sbiancando Inuyasha cacciò un gridolino stridulo preparandosi a finire spiaccicato a terra.
 
 “CCiù!”
“…”
“Hih hih …”
“Scema … toglimela adesso.”
“Neanche per sogno.”
“Non puoi costringermi a tenerla …”
 
Allungando le labbra in un sorriso bastardissimo Kagome espirò solamente una parola. Era tornata sicura di sé e lo guardava con una luce scherzosa negli occhi.
 
“Dici?”
“Eccome se lo di-”
“Insomma voi due, non ce la fate proprio ad andare d’accordo?”
 
Con voce risa, Rin apparve sulla soglia tenendo in mano un piccolo vassoio sul quale erano posizionate tre tazzine quasi piene di caffè fumante una zuccheriera ed alcuni biscottini.
Sbuffando a sua volta Inuyasha scompigliò i capelli alla ragazza al suo fianco avvicinandosi al tavolino posto nell’angolo del terrazzo per sedersi con Rin.
 
“Naaaah che dici? Siamo amiconi ormai, pensa che già ci scambiamo i vestiti!”
“Lo sguardo di Rin si fece attento mentre quello di Kagome precipitò a terra!”
“Ma che dici scemo?”
“Non mi hai appena detto di aver scordato la mia giacca?!”
“Ma non, si cioè no tu … io …”
 
Benché fosse divertita dal comportamento della sua amica Rin decise di finirla lì.
 
“Pfffft dai Kagome vieni a sederti o il caffè ti si fredda …”
 “E finiranno i biscotti … crunch buoni!”
 
Se solo avesse potuto spiaccicarlo a terra quel dannato spettro l’avrebbe fatto ma non voleva rovinare casa a Rin perciò, segnandosi questo affronto nella memoria decise che gliela avrebbe fatta pagare più avanti.
 
“Kagome i tuoi occhi brillano di una luce sinistra …”
“Sarà il riflesso della luce Rin …”
“Se lo dici tu …”
“Piuttosto Inuyasha …”
 
Masticando sonoramente il suo biscotto Inuyasha la guardò appena rallentando le mandibole fino a bloccarle nell’esatto momento in qui Kagome finì di parlare.
 
“Ho ancora la macchina dal meccanico dopo lo scherzetto dell’altra volta, mi accompagni tu dopo al tempio?”
“Uggh!!”
 
Per poco il poveretto non si strozzò.
 
“Di che parli Kagome?”
“Sono sicura che lui lo sa … allora, amicone?”
“No-non cc c’è pro-problema KakaKagome!”
“Molto gentile e grazie!”
 
E piantandosi in faccia l’espressione più angelica che potesse esistere Kagome prese a sorseggiare elegantemente il suo caffè.
 
“Ottimo come sempre Rin”
“A ah grazie!”
 
Non ci stava capendo niente ma andava bene così.
Erano anni che non passava una serata così piacevole, fantastica proprio per la semplicità con la quale era trascorsa. Chiacchierando di tutto e di niente, mangiando cose buone in compagnia di … osservò brevemente Inuyasha mentre cercava di fregare l’ultimo biscotto al cocco dal piattino di Kagome che ignara sorseggiava il suo caffè, gli occhi ambrati del demone trovarono i suoi in un attimo fugace e il fiato le mancò quando questi, sollevando appena un angolo della bocca le fece un brevissimo occhiolino prima di portare a termine la sua missione con successo.
Non possedevano più quella scintilla di odio rabbia e gelosia che molte volte in passato aveva visto in essi, erano limpidi e caldi come quelli degli …
…amici.
 
“Dannato spettro il mio biscotto!!!”
“Non so di cosa diavolo tu stia parlando …”
“Era qui un attimo fa e adesso non c’è più …”
 
Sbuffando un sorriso Rin si estraniò dall’ennesimo battibecco di quei due accomodandosi contro il fresco cuscino della seggiola da giardino levando gli occhi alla luna.
Taisho la vegliava.
Le aveva mandato due angeli.
 
... grazie mille amore mio …
 
 
Quasi due ore dopo salutò entrambi stringendosi le spalle all’improvviso senso di nostalgia che la avvolse nel vederli allontanarsi.
 
Erano anni che non dormiva da sola e fu tentata di richiamare indietro Kagome ma, vedendola già intenta a bisticciare con Inuyasha decise di lasciarla stare. D’istinto sorrise e poco importava se non l’avrebbero vista. Quello che stava succedendo fra loro sarebbe stato bellissimo.
 
“Farete scintille ragazzi!”
 
Non appena l’auto nera sparì oltre la discesa che portava alla città Rin rientrò chiudendo bene la porta dopo essersi accertata che il cartello di chiusura fosse ben visibile.
L’avevano contattata in molti in quei giorni ma lei non aveva il tempo e neanche la voglia di dedicarsi al ryokan. Ora Shippo era la sua priorità.
 
 
 
…………………….
 
 
Il lampeggiante rosso della sirena illuminava ad intermittenza l’interno dell’abitacolo dell’auto dentro ai quali erano confinati da quasi venti minuti mentre la pattuglia controllava che i suoi documenti fossero a posto e soprattutto, che il macchinario del  test dell’etilometro che lo dava per pulito non fosse rotto.; le mani incrociate sul volante picchiettavano contro il ruvido rivestimento nell’attesa che le chiavi gli fossero restituite.
Sbuffando dopo aver controllato che il poliziotto fosse abbastanza lontano Inuyasha si rivolse ad una mortificatissima Kagome.
Quasi gli venne da ridere a vederla così.
Dopotutto quello che era loro successo aveva davvero del tragicomico.
L’istinto di buttarla sul ridere fu talmente forte che si costrinse a serrare le mandibole pur di non parlare. Non era arrabbiato anzi, dentro stava ridendo come un matto ma voleva tormentarla ancora per un po’.
 
“Senti …”
“Mi dispiace moltissimo non so cosa mi sia preso davvero io … pagherò la multa e …”
 “Non abbiamo più finito il discorso prima …”
“Discorso di prima?”
“Mi stavi raccontando della sacerdotessa e del mezzo demone no?”
“Oh … beh non c’è molto altro da dire a parte che si allearono per combattere un demone molto potente e furbo e …”
“E?”
“Si insomma … beh lo sai …”
“Come posso saperlo se non l’ho mai sentita ‘sta storia?” Concentrandosi sulla buffa espressione di lei notò che oltre all’avvilimento c’era dell’altro, era rossa d’imbarazzo altro che! “Che è quella faccia?”
“Alla fine si sposarono ecco!”
“Ah!”
“Uh?”
“Però!”
“Solo però!?”
“Che altro dovrei dire?”
“Non ti sembra familiare? O che so … credi davvero che sia possibile per umani e demoni … di innamorarsi?”
“Lo stai davvero chiedendo a me? Ti ricordo che mia madre era umana, scema …”
“L’avevo dimenticato … scusa …”
“E anche fra papà e Rin, adesso ne sono certo, era vero amore …”
 
Sul punto di rispondergli in maniera sarcastica Kagome si morse la lingua. Il tono con cui Inuyasha le stava parlando tradiva rammarico e reale, profondo dolore. Quello sciocco era davvero pentito di come si era comportato.
Sorridendo gli diede un buffetto sulla spalla.
 
“Vuoi parlarmi di lei?”
“Nh?”
“Tua madre, Rin dice fosse bellissima e gentilissima, insostituibile …” traendo un profondo sorriso Kagome trovò il coraggio di guardarlo prima di proseguire. “Mi racconta sempre di quando la andava a trovare all’orfanotrofio, della bambolina che le regalò dopo che la sorprese ad osservare sognante quella che una coppia di genitori adottanti aveva regalato alla loro nuova figlia; lei e Taisho l’avevano anche portata allo zoo una volta, conserva ancora il gorilla che tuo padre vinse per lei allo stand del tiro al bersaglio è il preferito di Ship-”
“…”
 
Tacque immediatamente quando la mano artigliata di Inuyasha le ghermì la spalla ma non per paura, semplicemente l’espressione che quel mezzo demone le stava mostrando adesso era straziante.
Rimase immobile lei ad osservare il ragazzo deglutire più e più volte per mandar via il groppo alla gola, la luce rossa illuminandolo dall’esterno ne colorava di nero i lineamenti facendolo sembrare un’ombra fluida ed elegante.
Adesso grazie all’empatia poteva anche sentirla la sua pena ed era seconda solamente a quella che aveva sentito in Rin quando l’aveva conosciuta. Con gli occhi lucidi provò a chiedergli perdono.
 
“Non avrei dovu-”
“No … è che … ci parlavano spesso di lei, di quanto fosse stata sfortunata e come fosse triste e cupa. Papà in particolar modo non poteva credere che nei suoi occhi non ci fosse rimasto neanche un briciolo di speranza, era terrificante per lui anche solo pensare che una così piccola creatura dovesse essere condannata a vivere col gelo nell’anima. Io e Sesshomaru non potevamo capire … e in seguito nonostante avessimo subito la medesima perdita ci rifiutammo di farlo … che idioti!”
“Non tormentarti ormai è passata …”
“…”
“E poi sono sicura che Rin ha già dimenticato tutto, probabilmente rivedervi a fatto bene anche a lei.”
“Tu … credi?”
“Si. Lei è sempre stata convinta d’aver fatto qualcosa di sbagliato, di aver incrinato quello che era il vostro equilibrio e credo che in un qualche modo si senta anche responsabile per la morte di Taisho … si rammarica del vostro allontanamento, è convinta di avervelo portato via.”
“Lei crede questo?”
 
Ecco a cosa erano dovute le sue scuse di quel pomeriggio davanti alla foto.
 
“Non ha colpa di nien-”
 
Tok Tok
 
L’improvviso rumore distrasse i due dal loro dialogo portando la loro attenzione sul vetro sul quale cozzavano i ripetuti colpi di nocca di uno dei due agenti.
Aprendo la portiera Inuyasha attese l’epilogo di quella stupida vicenda, Kagome dal canto suo tornò a tremare come una foglia.
 
“Signorino No Taisho i suoi record stradali sono impeccabili, mai una multa o un richiamo per guida pericolosa quindi per stavolta la passerete liscia.”
“Grazie agente.”
“Ma si ricordi che se vuol far provare il brivido del gimkana alla sua ragazza” kyah “esistono i circuiti appositi quindi si astenga dal trasformare le stradine di città in percorsi da brivido siamo intesi?”
“Sicuro agente, non cercherò più di impressionare la mia ragazza con simili e pericolosissime trovate … grazie di cuore per la comprensione …”
 
Guardandolo poco convinto l’agente sbuffò lanciandogli il mazzo di chiavi confiscato in precedenza sbottando uno ‘sparite prima che cambi idea’ voltandosi poi per far ritorno alla sua autovettura.
 
Ridacchiando Inuyasha fischiò via la sua tensione incrociando poi lo sguardo di Kagome ancora sconvolto e imbarazzato.
 
“La prossima volta che vuoi mandarmi a cuccia dolcezza almeno accertati che non stia guidando ok?”
“S-si”
 
Il mezzo spettro mise in moto e ripartì e stavolta il viaggio terminò nel più totale dei silenzi.
Kagome, troppo imbarazzata per l’accaduto e per il modo in cui Inuyasha era stato al gioco senza smontare l’ipotesi del poliziotto, non riusciva neanche a guardarlo in faccia e passò tutto il tempo cercando di darsi un minimo di compostezza ma il cuore che le pulsava a mille nel petto le pompava in circolo eccitazione e … felicità?
Coprendosi il viso con le mani esalò un gridolino mortificato strappando una risata ad Inuyasha che dal canto suo, ricordò che alla fine non aveva più risposto alla domanda che lei gli aveva fatto prima.
Cominciando a fischiettare leggermente cambiò marcia svoltando verso il distretto del tempio Higurashi trovandosi a pensare che si, infondo non sarebbe stato impossibile.
L’auto nera sfrecciò via nella notte vegliata da un’immensa e limpida luna piena.
 
 
 
 
“… credi davvero che sia possibile per umani e demoni … di innamorarsi?”
 
 
 
 
 
 
 
TH
 
Arieeeeeeeeeeeeccomiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!

Grazie di cuore a Maria76 per le bellissime parole, come sempre mi gaso da matti a leggere le tue recensioni e spero di sentire ancora che ne pensi della storia. =)

Shivax23 Sesshomaru qui non c'è ma dal prossimo capitolo ci sarà la tanto attesa svolta che non vedevo l'ora di inserire nella storia e che porterà a qualcosa di davvero fotonico!!! HIh Hih hih!!! ma non ti dico cosa!!! muahh ahh ahh ciauz!!!

Serin88 Grazie della recensione e del tempo che hai dedicato nel farmela!
Sesshomaru come ho già detto non è presente in questo capitolo ma ci sta, dal prossimo entrerà in full action.
Sono contenta che ti piaccia l'interazione InuKag (il mio terrore è di andare troppo OOC non tanto l'andarci perchè sono sicura che vado OOC, ma proprio l'andarci troppo, frenami semmai questo dovesse accadere ne? XD) e pure il carattere di Inuyasha (cerco di essere credibile, spero di riuscirci ^__^''
Per quanto riguarda Rin, beh è Rin, la mia preferita in assoluto, la mia eroina nonostante piccola piccola ma non credere, fra poco anche lei .... XD XD
A presto e grazie!!!


Grazie a tutti che leggete, commentate seguite ricordate etc... chuuuu!!! XD
saludo!
  
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