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Autore: Altair4    21/05/2018    0 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ṡénza era seduta sul letto con la fronte appoggiata sulle ginocchia, i suoi capelli argentei ricoprivano le sue braccia incrociate sulle gambe, era così ormai da un tempo indefinito, Krio era arrotolato vicino a lei in religioso silenzio. Sentirono bussare alla porta, Krio drizzò le orecchie.
         -Ṡénza, sono Tril, posso entrare?-
         -Vieni-
Tril entrò nella stanza, era serio, si sedette accanto a lei e Krio.
         -Come stai?-
Ṡénza alzò la testa, buttò indietro i capelli e rispose a bassa voce.
         -Sto bene…-
         -Non è vero, sei più pallida del solito, il che è un dire, visto che sei pallidissima di natura-
         -Mi sento così stanca…-
         -Devi tornare su Xiar, hai bisogno di riposo-
         -Forse dovrei…è arrivata mia madre, non è vero?-
         -L’hai percepita?-
         -Sì…-
         -Sta atterrando in questo momento. Vuoi che venga con te su Xiar?-
         -No Tril…tu devi andare su Reugian con Cleria ad incontrare l’altro tuo genitore…la vita è così breve…-
         -Non voglio andare…-
         -Perché? Io avrei tanto voluto conoscere mio padre…James…-
         -Anche se lo perdessi subito dopo il vostro incontro?-
         -Sì, perché almeno porterei con me il ricordo del suo sorriso, del tono della sua voce…mia madre mi ha detto che gli piaceva scherzare, anche nelle situazioni più tristi cercava sempre il lato comico…come David…-
         -Detto così sembra una bella cosa…-
         -Lo è credimi! Che effetto ti ha fatto incontrare il tuo genitore Xiariano?-
         -Non lo so…è un misto di emozioni…appena l’ho visto ho provato tanta rabbia…ma poi quando mi ha detto che assomiglio ad Aril mi ha fatto quasi piacere…mi sono sentito desiderato…-
         -Andresti se venissi con te?-
         -Non puoi, devi riposare la mente, hai avuto troppe emozioni, hai visto troppe morti, per uno Xiariano è una forte fonte di stress-
         -Appunto! Reugian è un posto così bello e pacifico…mi farebbe piacere tornarci-
         -Tua madre non la prenderà bene-
         -Mia madre deve capire che sono un’adulta e che tornare su Xiar mi farebbe solo non pensare a tutte le brutture che ho visto qui…e poi?-
         -Come preferisci…ma non so se me la sento di andare su Reugian-
Ṡénza appoggiò una mano sulla guancia di Tril, il suo amico aveva preso l’abitudine di mostrarsi in forma Xiariana con i suoi occhi azzurri tempestati di pagliuzze dorate invece che completamente neri, ma lei non si lasciò incantare.
         -Scusami Tril, devo solo vedere una cosa dentro di te-
         -Non è che proprio mi faccia piacere…troppo tardi immagino-
Ṡénza era già dentro la sua testa, poteva sentire il conflitto che si stava consumando dentro di lui, ma scorse anche la curiosità di rivedere il suo genitore Kreosiano: era come un tassello mancante, una domanda che non sapeva nemmeno di porsi praticamente ogni momento ed a cui non aveva ancora dato la risposta: “chi sono veramente io?” Per cui Ṡénza disse ad alta voce:
         -Tril chi sei?-
         -Come chi sono?-
         -Hai capito bene la domanda, chi sei veramente?-
         -Non lo so…e tu che sei un ibrido come me, lo sai chi sei?-
         -Lo sto imparando ogni giorno, ogni volta che affronto qualcosa di importante, ogni volta che riesco a vedere un lato di me che non conoscevo…devi andare su Reugian, Tril, prima di tutto per te stesso!-
         -Ci…penserò…-
         -Non hai molto tempo, Feidor sta arrivando qua…vuole davvero che vada su Xiar…ma prima vorrei venire con te su Reugian-
         -Ecco io…-
La porta si aprì, Feidor aveva annunciato telepaticamente il suo arrivo e non si era preoccupata minimamente che sua figlia e Tril stavano parlando di argomenti importanti.
         -Mamma…-
         -Scusaci Tril, devo parlare un attimo con mia figlia, ti prego di lasciarci sole-
         -Va bene…tornerò dopo…-
Tril uscì dalla stanza, ma non gli era affatto piaciuto il tono di Feidor, per cui rimase ad origliare.
         - Mdala so che hai chiuso il caso, anzi i casi-
         -Sì… Xronodor era il mandante dell’omicidio di Fertel ed ha anche ucciso Shara con le sue mani. Quel mostro voleva eliminare chiunque ostacolasse il suo piano criminoso, infatti ha cercato di far incriminare a Cleria e Tril con l’aiuto dello sciamano Rol…-
         -Come avete scoperto che è stato Xronodor ad uccidere la venerabile Shara?-
         -Abbiamo trovato delle tracce della sua armatura Paichiana sulla spada con cui è stata uccisa Shara, ma era quasi scontato…-
         -Non credi allora che sia il momento di tornare su Xiar?-
         -Lo farò, ma prima voglio andare su Reugian con Tril-
         -Ma cara…sei molto provata…lo sento…potresti avere qualche crisi…non è il caso di..-
         -Cosa succede? Perché sei così insistente, mi avevi detto che mi avresti lasciata libera di decidere e perché Kara non vuole parlarmi?-
         -Ho chiesto io a Kara di non parlarti…-
         -Ma perché? E perché ha acconsentito?-
         -Ha acconsentito perché sono tua madre. Kara si è messa in testa un’idea che non mi piace, vuole che eserciti quel potere terribile con cui hai ucciso i Paichiani, secondo lei devi cominciare a far pratica da subito-
         -Interessante…-
         -Dice che devi metterti alla prova e devi imparare a governare quel potere…credo che sia impazzita e con lei tutti gli altri Xiariani, tu devi fare in modo che quello che è accaduto non si ripeta più!-
         -E come faccio se non mi esercito ad usare quell’energia?-
         -Tu…tu dovevi vedere il tuo sguardo quando ti ho trovato in mezzo a quei cadaveri…Kara non c’era, non ti ha vista…non ha visto quello che è successo…-
         -Quindi per te sono una specie di mostro senza controllo?-
         -No…non dico questo-
         -Non capisci che di questa cosa orribile devo farne qualcosa di utile? Altrimenti non mi perdonerò mai!-
         -Invece capisco…infatti penso che dovresti farlo con la meditazione, invece Kara pensa che dovresti andare su Tripsyon…e poi venire a meditare su Xiar…-
         -Tripsyon…il pianeta cavo?-
         -Esattamente. Kara ritiene che lì potresti esercitarti senza fare del male a nessuno…ma secondo me perderesti il tuo tempo-
         -Certo è strano, mi sarei aspettato da Kara un commento del genere…non è meglio educare prima la mente?-
         -…lei dice che ha visto la tua potenza…ritiene che non ce la faresti solo con la mente, il tuo lato terrestre ti condiziona…invece io sono convinta che…-
         -Cosa ha visto?-
         -La sua mente ti ha “metaforicamente” visto brillare da Xiar come una supernova…e dice che hai cercato di trattenerti moltissimo…potevi fare danni ancora più grandi…-
         -Ricordo lo sforzo immane di trattenermi…credevo di non esserci riuscita…-
         -Non voglio che tu diventi un’arma di distruzione di massa e non capisco perché invece Kara lo voglia!-
         -Se sarò in grado di controllare la mia forza non la userò come arma di distruzione di massa…-
         -Kara mi ha dato la possibilità di parlarti senza la sua influenza…ma accetterò la tua scelta…e poi volevo stare un po’ con te prima di ritornare incorporea e…vedere cosa si prova ad essere una madre terrestre…-
         -E’ un po’ tardi, ormai sono un’adulta-
         -Quando ti ho dato alla luce sono morta e quindi sono uscita dal mio corpo, ma ti ho visto…eri bellissima…sei bellissima, per me sei ancora quel batuffolino candido e argenteo…chiedo così tanto?-
Ṡénza guardò Feidor stupita, sembrava davvero una mamma terrestre, forse suo padre James l’aveva avvicinata così tanto al suo modo di pensare da essere umano da averla cambiata nel profondo. Sembrava addirittura gelosa del rapporto che la stessa Ṡénza aveva con Kara, per cui non riuscì a respingerla.
         -No mamma, non chiedi tanto…perché non vieni anche tu su Reugian? E poi deciderò come procedere…vorrei che Tril rivedesse l’altro suo genitore, sono sicura che, se andiamo con lui, si farà coraggio e verrà, è solo un po’ fifone…poi Geistor deve andare là comunque-
         -Va bene cara…faremo così…ma sei sicura che Tril…-
La porta si spalancò e Tril entrò un po’ infastidito.
         -Non sono un fifone…andremo su Reugian!-
Poi girò i tacchi e se ne andò pestando i piedi come un ragazzino capriccioso.
 
Quel pomeriggio Ṡénza camminava sovrappensiero per i meandri del palazzo, di lì a poco sarebbero partiti per Reugian, Prescilla aveva organizzato una festa di addio. Ṡénza invece avrebbe preferito andarsene senza tante cerimonie, non era certo nell’animo per affrontare quel baccano Verano. Senza sapere come, si ritrovò in una sala molto bella, sempre tappezzata da quel simil-marmo che ricopriva tutte le stanze in pietra del palazzo e vide al centro due strani oggetti a forma di parallelepipedo, uno più grande dell’altro, entrambi intarsiati con disegni dei Lyr e dei Raha.
Sì avvicinò e sopra l’oggetto più grande si formò un ologramma di Fertel e Gilta, sull’altro quello di Shara: erano delle tombe, era appena entrata in una sorta di mausoleo Verano. La regina aveva avuto pietà di Gilta e l’aveva sepolta a lato del suo amato come una Verana della famiglia reale. Sentì una presenza alle spalle.
         -Non temere Ṡénza, sono Amarilla-
         -Regina…vedo che ha perdonato Gilta…in un certo senso…-
         -Sì…se lo merita…ha scelto la punizione più dura…-
         -Ho cercato di salvarla…ma non sono stata abbastanza rapida…secondo me era più giusto l’esilio, anche se avrebbe sofferto terribilmente…-
         -A me invece piace pensare che morire per mano del veleno che trasforma in sciamani, l’abbia in qualche modo fatta elevare di livello, per cui ha scelto il suo destino…adesso sarà insieme a mio figlio nell’aldilà che spetta ai Verani…-
         -E’ molto bello questo pensiero…spero tanto che abbia ragione…-
         -Ne sono praticamente certa!-
         -Sentirla dire questo mi fa stare meglio, ne avevo proprio bisogno- Disse Ṡénza sospirando.
         -Credo che l’universo, anzi i vari universi abbiano il loro equilibrio, noi forse non possiamo comprendere a pieno, ma sono convinta che siano mossi dalla perfezione che li ha formati e quindi il destino di ognuno di noi dopo la morte non può essere ingiusto, ma perfetto-
         -Mio padre è morto ed è andato in un altro universo…lontano da mia madre…-
         -Sono sicura che ci sia un disegno e che presto saranno insieme…certo sarà un “presto” cosmico che per noi è vicino all’eternità, ma in fondo se siamo eterni dovranno aspettare molto poco, sarà un niente…-
         -Spero che abbia ragione su tutto-
         -Sono arrivata a queste conclusioni da poco, non sono ancora saggia come vorrei, ma Prescilla mi guida e so che un giorno lo sarò-
         -Prescilla vi adora…-
         -Prescilla mi ama, lo so che lo sai…ma non posso ricambiare che con il mio affetto di amica…-
         -Io non volevo…-
         -Non preoccuparti non hai detto nulla di male…ma adesso vieni manchi solo tu alla festa, sai che Prescilla ci tiene…e forse così non penserai troppo…-
         -Come desidera-
Ṡénza e la regina Amarilla percorsero il corridoio in silenzio e giunsero in una sala illuminata da luci sciamane, un tavolo a ferro di cavallo era imbandito con i migliori cibi Verani. Tril e Cleria insieme ad un gruppetto di nanerottoli biondi ballavano in cerchio al ritmo di un tamburo.
         -Vedo che quei due sono già brilli-
         -In po’ di birra di bacche fa bene all’anima-
         -Ma mia madre?…ah eccola-
Feidor era in un angolo con un bicchiere in mano che conversava con Nestor e Geistor, sembravano molto seri, poi Prescilla li trascinò sulla pista da ballo e li vide unirsi un po’ impacciati a quel girotondo festoso che si muoveva a tempo. I tre Xiariani erano buffissimi, si vedeva che non sapevano divertirsi, forse Feidor era quella che almeno riusciva a muoversi in modo più armonioso e cominciò a ridere come mai l’aveva vista ridere. Ṡénza non poteva credere che sua madre potesse essere così. Mentre Ṡénza si perdeva ancora una volta nei suoi pensieri, Tril si avvicinò a lei e la trascinò letteralmente a ballare, non oppose resistenza, avrebbe potuto benissimo lanciarlo lontano visto il suo stato d’animo, ma si lasciò convincere e cercò di imitare gli altri. Come sempre le succedeva con la coordinazione dei movimenti, imparò a muoversi nel modo migliore possibile.
         -Se ti vedesse Treodor cercherebbe subito di conquistarti- Disse Cleria birichina.
         -Treodor si è rassegnato e poi ha ottenuto quello che più voleva, per cui non gli servo più-
Cleria guardò Ṡénza sbalordita, la prese per un braccio e la portò fuori dal baccano.
         -Ho capito bene?…tu e Treodor…-
         -Sì… poco prima che partisse, quando mi ha riconsegnato il mio bracciale…-
         -…te lo avevo detto che ottiene sempre quello che vuole…ma tu come stai?-
         -Sto bene…è vero quello che dicono di voi Paichiani…-
         -Non ti sarai innamorata di mio fratello?-
         -No Cleria, ma un po’ mi manca, mi ero abituata alla sua presenza-
         -Se può farti piacere l’ho visto molto triste, non credo che volesse che finisse così…in fondo al suo cuore ti voleva veramente come moglie, ma non so se saresti stata l’unica…-
         -E’ quello che penso anche io-
         -Vieni, torniamo a ballare aiuta a non pensare!-
Dopo qualche ora di festeggiamenti Tril sedeva tra Ṡénza e Cleria completamente ubriaco, vicino a loro i tre Xiariani sempre con un contegno da veri ambasciatori.
         -Vi voglio bene...a tutti quanti! Tutti quanti siete, nanerottoli e non!-
         -Ehm Tril…hai bevuto più di tre boccali di birra vero?- Chiese Ṡénza ridacchiando.
         -No o meglio…non lo so…ma vi voglio molto bene, vi sposerei tutti!-
         -Ehi che stai farneticando!?- Disse Cleria allarmata.
         -Tu per prima però!-
         -Ed io che ho fatto a meno di qualche rozzo Paichiano per avere un compagno monogamo e mi ritrovo un ermafrodita zuccone a cui piacciono tutti!-
         -Ma io parlavo di matrimonio spirituale! Spiegaglielo Feidor, è roba Xiariana!-
         -In pratica Cleria, lui vorrebbe ricreare Xiar anche qui e saremmo tutti uniti…è proprio ubriaco non c’è altro da aggiungere…sapete pilotare la Bluer per lui?- Rispose Feidor concreta.
         -Sì mamma, non preoccuparti è molto maneggevole-
         -Bene allora direi di andare-
         -Ma no, perché? E’ ancora presto…mi mancheranno i nostri bei nanerottolini biondi…gli voglio tanto bene!- commentò Tril dispiciuto.
         -Amore torneremo a trovarli non preoccuparti…- Disse Cleria ridendo.
         -Ed i Terziani? Loro non andiamo a salutarli?-
         -Tril…li abbiamo salutati noi per voi…su’ non fare lo sciocco infantile, dobbiamo partire- Lo ammonì Fiedor.
         -Va bene…uffa…-
         -Se penso che mi sono affidata a lui tutto questo tempo per la sua esperienza di ambasciatore, mi viene da ridere- commentò Ṡénza.
         -Sono ubriaco e quindi non conta-
Tril si accasciò su una spalla di Cleria che lo sorresse e lo fece sedere.
         -Bene ora è partito del tutto…-
         -Sveglialo, dobbiamo salutare Prescilla e gli altri…-Disse Feidor.
Prescilla abbracciò i suoi nuovi amici con le lacrime agli occhi, non le sembrava vero che fosse tutto finito. Invece la regina mantenne un contegno regale, dette loro la mano alla maniera terrestre e consegnò loro delle spille che sembravano d’oro bianco con il simbolo dei Lyr e dei Raha.
         -Non è abbastanza per esprimere la nostra gratitudine, ma il simbolo di essa. Sappiate che sarete sempre i ben venuti. Vi auguro che i vostri sogni si avverino-
Poi Ṡénza, Cleria, Krio ed un Tril traballante e piangente si avviarono alla Bluer, mentre Feidor, Nestor e Geistor si apprestarono a salire sulla loro nave di cristallo. Insieme partirono con destinazione Reugian e divennero due puntini luminosi nel cielo Verano.
         -Mia regina, sentiremo la loro mancanza fisica, ma potremo dialogare con loro quando vorremo grazie a Kara-
         -Sì Prescilla lo so…ancora non posso credere a tutto quello che è successo…Vera non sarà più la stessa…-
         -Tutti i mali non vengono per nuocere, sono sicura che il nostro popolo non conoscerà la guerra per lungo tempo-
         -Devo ancora una volta darti ragione…e adesso devo pensare alla piccola che cresce dentro di me…-
         -Avrà sicuramente un futuro radioso-
Mentre Vera spariva dai monitor della nave e Tril riposava nella sua cabina, Cleria e Ṡénza bevevano una tisana nella cucina, ai loro piedi riposava Krio.
         -Mio fratello mi ha risposto, le sonde sono velocissime…-
         -Cosa racconta?-
         -Guarda tu stessa-
Cleria appoggiò una specie di sfera azzurra sul pavimento e questa proiettò sopra di sé l’immagine di Treodor, aveva una mano appoggiata sull’elsa della spada e l’altra tra i suoi bei capelli mogano.
         -Ciao sorella, allora…qui tutto bene, abbiamo trovato i genitori e la sorella di Gilta, stanno bene, sono al sicuro e nessuno li imprigionerà più, anzi abbiamo deciso che diventeranno i nuovi capi del clan dei Ghu, è la giusta punizione…-
         -Purtroppo quando ho mandato la sonda non sapevo che Gilta si sarebbe uccisa…- Commentò tristemente Cleria, la registrazione di Treodor continuò senza ulteriori interruzioni.
         -…stiamo ricostruendo il pianeta da tutti i punti di vista, se tu, Tril e…Ṡénza volete venire a dare una mano siete ben accetti, ma non vi metto fretta, spero che Tril vada su Reugian, è importante che la sua famiglia si riunisca, anche un Paichiano come me ne capisce l’importanza. Insomma Tril non fare il coglione codardo e vai da Aril! Poi…Ṡénza se mi stai ascoltando…è stato bellissimo…sei sicura che non vuoi riprovare? Sento la mancanza di quella tua pelle liscia e di quei rigonfiamenti da umana…mi manca tutto di te…pensaci…ora basta smancerie, tenetemi informato e mi raccomando non fate troppe cazzate senza di me! Ah, dimenticavo, Pacor vi saluta!-
         -Non ho mai sentito mio fratello così mieloso…-
         -E quello lo chiami essere mieloso?-
         -Ti assicuro che per il suo standard lo è…conoscerti lo ha reso un po’ più sensibile, credo che aspetterà un po’ prima di ricontattare le sue tante fidanzate…forse deciderà di sposarsi se lo rifiuti-
         -E’ il suo destino, no? In realtà è quello che vuole, cioè circondarsi di femmine-
         -Sì…certo…ma tu gli mancherai davvero-
         -Lo andrò a trovare…si dovrà accontentare della mia amicizia…-
         -Non saresti male come cognata…-
         -Il problema è che sarei solo una delle tue tante cognate-
         -Ma se diventasse monogamo, gli daresti un’opportunità?-
         -Non credo, soprattutto finché non andrò a liberare David…-
         -E se David non volesse essere liberato? Non è una forzatura? E poi chi ti dice che soffrirà per te per anni…-
         -Perché ho letto la sua mente-
         -Puoi prevedere come cambierà il pensiero di un umano? Loro non hanno mai ripensamenti?-
         -Non voglio vivere con il dubbio, compirò un viaggio nel tempo ed andrò a condizionarlo-
         -Aspetta un attimo! Tu puoi condizionare le menti?-
         -Sì…almeno credo…come credi che abbia convinto Tril a venire su Reugian?-
         -Lo hai condizionato?  E con me l’hai mai fatto? Sei un arma pericolosa!-
         -Già proprio così, sono una terrestre sanguinaria…se non posso condizionare la mente del nemico le trafiggo a morte con i frammenti di Proteallo! Cleria vuoi piantarla? Stai farneticando. Non sono un’arma…non voglio esserlo…non ti ho mai condizionato…e per quanto riguarda Tril ho solo assecondato un suo desiderio, ma so che posso spingermi oltre-
         -Perché allora non hai condizionato Xronodor?-
         -Non ne ho avuto né l’occasione, né il tempo…quando ero su Paico non ero consapevole del potenziale…è come se questo potere diventasse sempre più chiaro e più facile da usare ogni giorno di più-
         -Ok allora prova su di me, fammi fare qualcosa che non farei mai!-
         -Dici sul serio?-
         -Certo! Come fai ad essere sicura che il tuo potere possa condizionare David se non provi mai? Pensa se tornassi nel passato, lo incontrassi e non potessi fare nulla? Avresti rischiato la vita per nulla, per andartene subito dopo averlo rivisto-
         -Cleria…basta così, mi hai convinto…vediamo un po’…cosa potrei farti fare? Aiutami, dammi un suggerimento-
         -Uffa! Devo pensare a tutto io?-
         -Ci sono! Ti farò comportare come una tipica donna del passato, un qualcosa che tu non potresti mai essere-
         -Cosa vuoi dire con “una donna del passato”?-
         -Se te lo spiego, poi non so se ti ho condizionato bene…-
         -E se poi non tornassi più come prima?-
         -Hai ragione…fammi fare una prova più semplice-
Ṡénza si ricordò di cosa le aveva detto Krio, il suo amico pseudofelino aveva paragonato la sua voce al canto dei Lorati, animali canterini di Paico, così decise che tutte le volte che Cleria avesse detto o udito una parola chiave ne avrebbe imitato il canto.
         -Cosa mi farai?-
         -Non posso spiegartelo- Rispose Ṡénza quasi intonando un ritornello canzonatorio. Poi guardò Cleria negli occhi e aggiunse:
         -Quando pronuncerò il nome di Tril, tu avrai una certa reazione che ti comanderò con la mente…sei pronta?-
         -Sì…-
Ṡénza chiuse gli occhi, si concentrò al massimo, entrò nei ricordi di Cleria e cercò quel canto di cui aveva parlato Krio. Nella mente della Paichiana, scorse qualche immagine di Treodor da bambino, sorrise dentro di sé nel vederlo così piccolo ed indifeso, poi trovò quello che cercava. Con stupore assisté attraverso gli occhi di Cleria ad uno spettacolo mozzafiato. Era su una roccia che dava su una valle fiorita, degli strani insetti e volatili erano ovunque con i loro ronzii e cinguettii. Poi due bellissimi animali con ali di cigno, il corpo di scoiattolo e dal manto argenteo volarono verso di lei producendo la melodia più bella che Ṡénza avesse mai sentito. Sembrava un suono simile a quello umano, la viola ed il flauto traverso insieme. I Paichiani non studiavano musica perché non occorreva, c’era già sul loro pianeta chi padroneggiava quell’arte senza il minimo sforzo, come il semplice atto di respirare. Dopo aver ascoltato con meraviglia quel concerto insolito, cominciò a condizionare Cleria e la rese capace di produrre quel suono. Ṡénza aprì gli occhi, la Paichiana la fissava con i suoi rosa intensi.
         -Hai già fatto?-
         -Sì…cosa sta facendo Tril?-
         -Lui è…-
Cleria smise di parlare e cominciò ad emettere con maestria quel suono celestiale dei Lorati, Krio alzò le orecchie radar e con la coda cominciò a dialogare con Ṡénza.
         -Allora è di questo che parlavi?-
Krio felice alzò ed abbassò la coda come risposta affermativa, mentre Cleria si toccava la gola incredula e con le lacrime agli occhi. Quando riprese fiato disse:
         -Coma ci sei riuscita? Avevo rimosso quel ricordo…era una vita che non pensavo ai Lorati…non si incontrano più facilmente…ma come li conoscevi?-
         -Me ne ha parlato Krio…dice cha la mia voce glieli ricorda…-
         -In un certo senso…hai un tono di voce più dolce di noi Paichiani e anche di Tril…-
Appena nominò il suo compagno ricominciò a cantare che sembrava pagata. Ṡénza soffocò una risata, ma non la interruppe, era un suono così dolce e toccante che non avrebbe lasciato indifferente nemmeno la più dura delle pietre granitiche. Quando Cleria finì l’ultimo gorgheggio si trovò davanti Tril con gli occhi fuori dalle orbite.
         -Cosa sta succedendo qui? Da quanto hai questa splendida voce? Non me ne hai mai parlato…-
         -Vedi Tril…- Cleria non riuscì a finire la frase che ricominciò da capo la sua nenia angelica. Ṡénza e Krio cominciarono a ridere così forte che Cleria li avrebbe volentieri pestati a sangue ma non riusciva a smettere di cantare.
         -Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo? Comincio a preoccuparmi-
Cleria smise di cantare, guardò tutti con sguardo furente e se ne andò di corsa nella sua cabina.
         -Stavo esercitando il mio potere mentale…Cleria stessa mi ha chiesto di condizionarla…era una cosa innocente-
         -Non avevo mai sentito un canto così bello, ma in pratica cosa succede, non riesce a smettere di cantare?-
         -Se qualcuno o lei stessa pronuncia il tuo nome attacca a cantare-
         -Ora capisco…puoi liberarla dal condizionamento, vero?-
         -Sì tranquillo, lo faccio subito se vuoi…-
         -No, aspetta a quando saremo arrivati su Reugian…è così affascinante quando canta-
         -Allora vai subito a consolarla prima che torni e ci faccia fuori a mani nude come una vera Paichiana-
Tril andò subito nella sua cabina che era diventata anche quella di Cleria, pensò di trovarla stizzita sul letto mentre faceva in mille pezzi qualche suo souvenir, invece era tranquilla, giocherellava con il modellino di Paico.
         -Amore…stai bene?-
         -Sì…-
         -Non ti arrabbiare, hai una voce stupenda, mi sono innamorato ancora di più di te, come se fosse possibile…-
         -Oh…Tr…amore-
Cleria stava per chiamarlo per nome ed avrebbe ricominciato a cantare nuovamente, per fortuna si corresse in tempo, afferrò Tril con l’intento di abbracciarlo ma caddero sul letto e finirono per baciarsi ridendo.
Ṡénza si asciugò le lacrime, era tanto che non rideva così, poi tornò seria e pensierosa, era stato uno scherzo da ragazzi condizionare Cleria in quel modo, forse era pronta per incontrare di nuovo David, ma era fondamentale parlare con Kara e sua madre glielo stava impedendo.
         -Krio…puoi aprire il tuo terzo occhio per me? Ho bisogno di un consiglio, ho bisogno di sapere cosa ne penserebbe Kara di questo mio potere-
Krio mosse la coda, non sempre riusciva ad accedere a quel livello superiore.
         -Lo so che costa fatica e tu non hai ancora dormito…ti prego solo un tentativo-
Ṡénza appoggiò la sua fronte a quella di Krio ed il miracolo si ripeté nuovamente.
         -Kara non può parlare con te, ha promesso…sai come sono gli Xiariani in questi casi-
         -Va bene…ma tu cosa ne pensi? Credo che anche un tuo consiglio potrebbe essermi utile-
         -Secondo me dovresti andare su Reugian per riposare e dopo su Tripsyon per imparare a governare il tuo potere distruttivo e quando sarai pronta andare dal David del passato-
         -Ma non riesco a non pensare a lui, devo assolutamente liberarlo!-
         -Viaggerai nel tempo, per cui in realtà hai tutto il tempo che vuoi, lui non soffrirà quanto soffrirai tu…nessuno ti potrà liberare dal ricordo di lui…-
         -Non importa, il solo pensiero che sta male per me non mi fa vivere serenamente, devo andare…-
         -Allora lo fai per te?-
         -Per entrambi…sono passati più di cinque anni…lui sta soffrendo per me…-
         -Questi cinque anni non conteranno più nulla dopo che sarai andata indietro nel tempo, verranno cancellati dalla sua anima-
         -Non puoi capire…mi sento anche colpevole per essermi concessa a Treodor…-
         -Ci sono dei momenti che invidio la vostra capacità di amare, non è lo stesso per me, ma quando vi vedo soffrire così per amore allora l’invidia passa…dal mio punto di vista non hai fatto nulla di male, eri fragile, hai cercato conforto e lui non aspettava altro, del resto tu resterai per sempre lontano da David, pensi di restare sola per sempre?-
         -Non lo so…ma non mi importa cosa impone la logica, andrò su Tripsyon quando avrò liberato David, questo è poco ma sicuro…vorrei sapere da Kara se sono pronta per farlo-
         -L’unico modo è tornare su Xiar, anche da qui Kara non lo potrebbe capire, ne sono quasi certo. Perché non vai a riposare? Anche oggi è stato un giorno lungo-
         -Va bene…vado a controllare le coordinate e ti raggiungo-
Krio si avviò verso la cabina di Ṡénza, forse avrebbe potuto prendere quella di Treodor, ma decise che la sua amica aveva bisogno di un contatto, di qualcuno che le stesse vicino, senza secondi fini. Ṡénza raggiunse la plancia della nave, le coordinate erano giuste e non c’erano fenomeni astrali avversi lungo il cammino, stava per andarsene in cabina, quando ricevette una comunicazione, era Feidor.
         -Cara sei ancora sveglia?-
         -Non per molto, sto andando a riposare, è successo qualcosa?
         -No, volevo solo salutarti…-
         -Bè mi hai sentito…ora vado…-
         -Mdala…-
         -Potresti chiamarmi Ṡénza?-
         -Come desideri M… Ṡénza-
         -Ti farà piacere sapere che dopo essere stati su Reugian tornerò con te e Nestor su Xiar-
         -Questa è davvero una bella notizia…allora buon riposo-
         -Anche a te…-
Ṡénza chiuse il contatto, questo improvviso interesse della madre le dava fastidio, allo stesso tempo non ce l’aveva fatta a dirle il motivo per cui voleva tornare su Xiar, non avrebbe approvato di sicuro il suo pericolosissimo viaggio per andare da David, ma ormai era solo questione di tempo.
 
 
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
L’avventura su Vera è terminata ma sia Tril che Ṡénza hanno il loro appuntamento con il destino, il primo dovrà conoscere il suo genitore Kreiosano, Aril e la nostra mezza terrestre deve mettersi ancora una volta alla prova per salvare il suo David, in entrambi i casi è la continuazione di un viaggio per capire loro stessi. Perché Ṡénza non vuole solo salvare il suo David dall’infelicità ma anche capire cosa può fare, fino a che punto può spingersi mentalmente, non solo fisicamente. Non servirà a molto il pallido tentativo di sua madre Feidor di proteggerla…
Alla prossima
Ciaux
Altair
   
 
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