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Autore: Mlix_97    21/05/2018    0 recensioni
Sono da sempre una fan Calzona e, sebbene mi sarebbe piaciuto vedere la continuazione della relazione fra Carina ed Arizona, dopo questo finale di stagione mi sono immaginata questa reunion.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Si stava lasciando alle spalle Seattle portandosi dietro – tra tutte le cose - una leggera confusione dovuta alle parole di April e Richard: davvero doveva essere aperta alla “Possibilità di Callie”? Davvero non era una catastrofe che la facesse sorridere con dei semplici Sms, dopo tutto quello che era successo?
La sua ex moglie. Calliope Torres, la donna che aveva amato in un modo che non credeva possibile e che poi le aveva frantumato il cuore in così tanti pezzi che non credeva sarebbe stato più possibile rimetterli insieme.. Calliope Torres, la madre di quella meravigliosa creatura che la faceva sentire fiera ed orgogliosa ogni singola volta che la chiamava mamma, sebbene prima di vedere quei piccoli occhi neri non aveva mai pensato di poter essere una madre o, peggio, una buona madre! Quegli occhi neri e profondi che ogni giorno le ricordavano quelli di Callie, di come l’avevano guardata piena di amore, desiderio, passione e poi gelosia, rabbia, dolore.. Gli occhi della donna che aveva amato e che un giorno le aveva portato via tutto: figlia, casa, amici, cuore e dignità.
L’aveva lasciata “nuda” davanti a tutti i suoi amici e colleghi, voleva così tanto vincere quella maledetta causa per l’affidamento fino ad arrivare a ferirla ancora e ancora riaprendo ferite che ancora si dovevano chiudere, rimarcando le cicatrici, rinfacciandole tutto il male che si erano fatte negli anni, screditandola anche ai suoi stessi occhi.. Tanto che ad un certo punto, Arizona stessa, pensava di non valere nulla come moglie, madre e donna e la sua unica certezza, per molto tempo, era stata solo la chirurgia.

Callie aveva lasciato il suo ospedale, il suo lavoro da primario di ortopedia, la loro casa ed Arizona, per una donna che conosceva da poco più di qualche mese e che aveva la fama di aver ucciso Derek Shpeherd.. Maledetta Perfect Penny! La bionda sentiva ancora la rabbia di quei momenti, se solo ci ripensava: tante volte si era chiesta cos’avevesse quella Penny in più e cosa le potesse dare che lei non avrebbe potuto.. Quante volte aveva immaginato quella “ruba famiglie” seduta al suo posto, vicino a sua figlia sul divano o a tavola.. Mentre lei era a casa da sola a mangiare gli avanzi della sera precedente lasciati da De Luca.
Si era ripetuta più volte che il posto occupato da “Perfect Penny” non era più suo e non aveva il diritto di reclamarlo, fino a convincersi che non ne aveva nemmeno più bisogno, che poteva farne a meno e trovare la sua felicità da qualche altra parte perché, aveva sentito dire, il destino è sempre dietro l’angolo e se un bel giorno decidi di andare a cercarlo, visto che non fa visite a domicilio, ti concede una seconda possibilità..
La seconda possibilità di Arizona Robbins erano state una serie d avventure da una notte – o due – e basta, fino ad Eliza Minnik. Con lei pensava di aver trovato un po’ di serenità ma alla fine dovette arrendersi all’idea che la serenità non faceva per lei e rimase di nuovo da sola, a cercare avventure fugaci per ingannare la solitudine ed il tempo. Così aveva conosciuto Carina de Luca: il suo corteggiamento serrato unito a quel sexy accento italiano avevano saputo come farla capitolare e la sexy dottoressa degli orgasmi era quasi perfetta, non fosse stato per quella parte di lei a cui non piacevano i bambini, la famiglia e la stabilità.. Dopo la loro rottura, nei giorni a seguire, Arizona aveva pensato spesso a lei ma ormai era tardi per tornare indietro: aveva già deciso e tutto era pronto per la sua nuova vita.
La Dottoressa Herman aveva già iniziato a costruire il loro “impero” a New York ed Arizona non avrebbe potuto essere più felice di così in quanto, almeno, a livello lavorativo si sentiva realizzata ed entusiasta! La suo progetto di ricerca – con l’aiuto di Carina – si era concluso egregiamente e quello era “solamente” il secondo capitolo di un qualcosa che neanche lei riusciva ad immaginarsi.. Si sentiva piena di gioia pensando a quante madri avrebbe potuto salvare in quel modo, madri come lei che tutto ciò che più desiderano per i propri figli è il loro bene e la loro felicità..
E Sofia adesso sembrava felice, lo era davvero all’idea di poter tornare a New York ed avere entrambe le sue mamme vicine.. Certo, le sarebbe mancata Zola, la sua amica del cuore, ma quello era solo un piccolo prezzo da pagare per tutto il resto!

Pensierosa, Arizona osservava la città scomparire sotto le nuvole, quella Seattle che aveva imparato ad amare negli ultimi tredici lunghi anni e che era stata lo scenario di momenti che avrebbe portato per sempre con sé.. Forse, era il posto in cui si era fermata più a lungo in tutta la sua vita e solo perché era abituata a trasferirsi lasciandosi tutto alle spalle, non significava che non stesse lasciando ugualmente un pezzo di quel cuore malandato e rattoppato che ormai la caratterizzava.

Passò tutta la durata del volo e del viaggio in taxi ripetendosi che non era giusto quello strano sentimento che le suscitavano quei messaggi, che Richard ed April non potevano parlare perché non sapevano tutto.. Callie l’aveva ferita e ne portava ancora tutte le cicatrici pulsanti e doloranti. Non poteva permettersi di essere ferita e permetterle di ferirla un’altra volta, non poteva offrirle una seconda possibilità dopo quello che aveva passato e provato.. Nella sua mente era ancora vivo il ricordo di quelle sere in cui avrebbe solamente voluto odiarla e perché l’aveva fatta illudere che il suo destino non era fatto da avventure fugaci con donne di cui a volte non ricordava nemmeno il nome e spesso sparivano prima dell’alba lasciandola da sola fra le lenzuola. E Arizona temeva di essere distrutta un’altra volta e ritornare al suo destino.. Non voleva più provare quella sensazione di vuoto ed inappartenenza che tanto l'aveva accompagnata nei momenti più bui.

Continuava a ripetersi che non voleva illusioni e non voleva darne nemmeno alla sua ex moglie: voleva mantenere solo il minimo rapporto per il bene della piccola Sofia.. E gliel’avrebbe detto subito, in modo da mettere subito le cose in chiaro!

Sofia corse verso la porta dell’appartamento della Latina, avendo vissuto lì qualche mese, ricordava bene dove fosse e cosa fare! Arizona rimase qualche passo indietro, rallentata dalla gamba e dalla paura di scoprirsi ancora una volta fragile davanti alla sua ex moglie.
Bussarono alla porta, Arizona leggermente più incera di Sofia, anche se non lo diede a notare; aspettarono qualche secondo e quando si sentì la porta aprirsi, Arizona fece due passi indietro. La loro bambina si buttò fra le braccia della madre lasciandosi stringere per qualche secondo e poi corse in quella che doveva essere la sua cameretta, lasciando le sue madri da sole.
Rimasero in silenzio, scrutandosi a vicenda dalla testa ai piedi: la bionda si sorprese ad osservare minuziosamente ogni curva e tratto della mora, come la prima volta che si erano incontrate.
Si morse leggermente il labbro maledicendosi mentalmente perché non ci doveva cascare, non più.

“Vuoi entrare?”
Arizona annuì afferrando saldamente il manico della sua valigia. “Lascio le cose di Sofia e vado in albergo, sono molto stanca e..”
“Puoi fermarti qui, se vuoi. Almeno per cena.. O per una notte” Callie la interruppe rivolgendole uno di quei sorrisi che sapeva l’avrebbero fatta sciogliere.

Arizona si affrettò ad uscire dal bagno per chiudersi nella stanza degli ospiti ma appena aprì la porta si ritrovò davanti Callie con in mano le lenzuola per il suo letto. I loro occhi si incrociarono e Arizona capì che ci era cascata, un’altra volta.. Sperava solo che fosse l’ultima e per sempre!





La mia prima storia dopo tanto tempo, siate gentili, se riuscite!

..Dedicata alla mia migliore amica di sempre.

   
 
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