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Autore: Harry Fine    21/05/2018    2 recensioni
Papillon è stato ormai sconfitto da anni. E da altrettanto tempo, Ladybug, Chat noir e gli altri portatori sono scomparsi nel nulla, creando le loro famiglie come persone normali. Ma un'ombra proveniente dal passato si profila nuovamente all'orizzonte. E stavolta, toccherà combattere ad una nuova generazione di portatori.
Saranno in grado di sventare la minaccia?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chatte noire e Coleoptere erano rimasti fermi a guardare con sorpresa le due figure che si erano presentate.
Erano una coppia di ragazze sulla ventina ed entrambe erano bellissime. Ma il vero motivo della loro sorpresa era che erano vestite come loro!

La prima era alta, longilinea e dalle forme sode ed eleganti. Aveva una pelle scura che faceva spiccare i grandi occhi azzurri e i lunghissimi capelli neri scendevano a cascata fino alla vita. Aveva lineamenti leggermente indiani e il mento affilato.
Indossava un vestito attillatissimo blu pavone e lungo fino al ginocchio, con uno spacco sulla gonna fino al fianco, maniche lunghe e collo alto. Delle calze nere le fasciavano le gambe e portava degli stivali blu pavone a tacco alto. Una maschera appuntita della stessa tinta le circondava gli occhi.

L'altra, invece, aveva forme prosperose, la pelle chiara spruzzata di efelidi sul viso, occhi acquamarina e capelli biondi ondulati lunghi poco sotto le spalle.
Indossava una tenuta viola scuro che ricordava un tailleur pantalone. La giacca era molto aderente, i pantaloni altrettanto ed erano coperti quasi interamente dai lunghi stivali neri a tacco alto che portava. Anche le braccia erano coperte dai guanti e lei portava una maschera nera attorno agli occhi.

《Chi siete voi?》 Chiese la ragazza gatto, stringendo il suo bastone.
La prima delle due ventenni la guardò con freddezza. 《Noi siamo le portatrici dei Miraculus del pavone e della farfalla. Ci chiamiamo Paon e Mariposa.》 

I due giovani eroi sbarrarono gli occhi.
Quelle erano altre due eroine!? Non era possibile! Non le avevano mai viste!
Ma ottennero conferma quando videro scintillare delle spille appuntate poco sotto i loro colli.  
Quella di Paon era colorata di blu e verde e ricordava la ruota di un pavone, mentre quella di Mariposa era una gemma viola da cui partivano quattro lembi bianchi simili alle ali di una farfalla.

《Che cosa volete da noi in questo caso? E perché ci avete attaccato!?》 Chiese il ramato, ripresosi dalla sorpresa.
Stavolta fu la bionda a rispondere. 《È molto facile, bel faccino. Vogliamo riportare i Miraculus del gatto nero e della coccinella al loro posto. Ovvero nel loro 0scrigno lontano da voi.》

Se prima i due erano solo sorpresi, ora erano sconvolti. 《CHE COSA!?》
《Esatto. Voi due non siete degni di portarli, siete solo due ragazzini. E lo avete ampiamente dimostrato nelle ultime battaglie. Non potete tenere al sicuro i loro poteri. Dobbiamo recuperare i gioielli e riportarli ai custodi prima che il nostro nemico approfitti della vostra inettitudine per impossessarsene.》 Commentò freddamente la giovane in blu.

La mora si inalberò subito. 《Chi vi credete di essere per parlarci così?! Siamo stati scelti per questo compito! Ne siamo degni esattamente come voi!》
《E poi, chi sarebbe questo nemico di cui parlate?》 Chiese Coleoptere.

A quel punto, la ragazza in viola scoppiò sonoramente a ridere. 《Bel faccino, mi deludi. Non mi dirai che non vi siete mai chiesti chi ci fosse dietro a questi continui attacchi. Chi è che crea questi mostri? Chi è che distrugge le case con quel liquido nero?》
Il ramato arrossì. In effetti, lui e la sua partner avevano combattuto per settimane contro quelle creature, ma non avevano mai effettivamente pensato che potesse esserci un mandante dietro le loro azioni.
Solo che poi sentì il penultimo avviso dei suoi orecchini. Tra un minuto, sarebbe tornato Jules davanti a tutti! E capì che la sua compagna era nella stessa situazione. 

A quel punto, non persero altro tempo in chiacchiere. Con il bastone e lo yo-yo dissiparono il muro di farfalle creato da Mariposa e si diedero immediatamente alla fuga. 
Solo che Paon, essendosi aspettata una mossa simile, tirò fuori un lungo arco, facendo comparire delle frecce luminose e scoccandole rapidissima.
Per fortuna i riflessi dei due furono pronti abbastanza veloci per permettergli di scansarsi, ma lei continuò a tirare.

Chatte noire, essendo la più veloce, le evitava scivolando e saltando tra i tetti, mentre Coleoptere utilizzava i volteggi della sua arma.
Entrambi avevano bisogno di un posto dove potersi ritrasformare e far riposare Tikki e Plagg.
Il problema era che avevano meno di un minuto e che quelle due gli stavano alle costole!

《Dividiamoci!》 Urlò lui alla sua compagna, che annuì, scattando velocissima in direzione della Tour Eiffel, inseguita dalla giovane in blu. 
Il ramato, invece, si catapultò dalla parte opposta, ma sapeva che la ragazza in viola era sempre più vicina. Sentiva le ali delle sue farfalle muoversi veloci attorno a lui.
Lanciò di nuovo lo yo-yo e creò l'ennesima breccia tra gli insetti, lanciandosi nuovamente in aria con quello.

Ma l'eroina bionda non lo mollava. Continuava a correre ed evocare farfalle a più non posso. Di sicuro doveva essere una portatrice da tempo.
《Vengo a prenderti bel faccino!》 Urlò, tra il malizioso e il minaccioso.
《Io non credo proprio!》 Ribatté l'altro, nonostante sapesse di essere a corto di idee e vie di fuga veloci.

Almeno finché non entrarono nella zona centrale della città e sui tetti non iniziarono a vedersi comignoli e balconcini. Quelli sì che lo avrebbero aiutato!
Infatti, approfittò di una curva a gomito data da un camino per nascondersi alla vista della sua inseguitrice e saltare verso la strada. 
Caso volle che ci fosse la porta del retro di un ristorante aperta proprio davanti a lui, offrendogli un ottimo nascondiglio.

Ci entrò appena in tempo. I suoi orecchini si esaurirono dopo due secondi e lui tornò ad essere solo Jules dopo un bagliore, mentre un'esausta Tikki cadeva sulle sue mani.
《Scusa se ti ho fatta sforzare tanto Tikki, ma non potevo permettere che ti prendessero》 Sussurrò lui, tirando fuori alcuni biscotti al cioccolato dalla sua borsa e porgendoli alla sua Kwami.
《Non preoccuparti, sto bene. E sono contenta che tu sia riuscito a salvarti.》 Rispose lei, sgranocchiando i dolci.
Il suo portatore, però, guardava Mariposa girare tra i tetti a gran velocità oltre una finestra. Era decisamente agguerrita.

Il ramato trattenne un sospiro.
In quei giorni ne avevano passate di tutti i colori, ma scoprire di doversi scontrare addirittura con altre portatrici, che per altro li vedevano quasi come usurpatori, era stato decisamente frustrante.
Ed era anche preoccupato per Chatte.
Tra le due misteriose eroine, Paon sembrava la più decisa a portare via i loro Miraculus. E adesso era proprio lei che stava inseguendo la sua amica. Doveva correre ad aiutarla appena la sua Kwami avesse finito di ricaricarsi.

Infatti, come lui aveva previsto, l'eroina in nero non se la stava cavando troppo bene.
Il suo anello stava per esaurirsi e lei non poteva combattere o usare il suo cataclisma per sbarazzarsi di quella ragazza dalla pelle scura.
Utilizzava Anche il suo bastone per spostarsi, ma lei non ne voleva sapere di levarsi dai piedi!
E la ragazza gatto era seriamente frustrata. Non aveva intenzione di rinunciare a Plagg, per quanto potesse essere insopportabile, e ai suoi poteri per colpa sua e della sua compare, ma non poteva far valere i suoi diritti in quel momento.

Almeno fino a che lo sguardo non le cadde verso le strade. Lì, vide la sua bizzarra ed insperata ancora di salvezza.
Forte di questa consapevolezza, si girò verso l'eroina del pavone.
《Ti sei finalmente decisa a rendere ciò che non è tuo?》 Chiese lei, gelida.
La più giovane, per tutta risposta, le fece una linguaccia maliziosa e poi le mandò contro il bastone, che si allungò all'istante, irrobustendosi con forza sulla punta.

L'altra, non aspettandosi una mossa simile, parò col suo arco, ma il rinculo creato dallo schianto diede il tempo alla mora di lanciarsi verso il basso, entrando a capofitto dentro uno dei tombini lì in strada.
Ad accoglierla, ci furono solo un pavimento duro e umidiccio e una puzza orrenda, ma preferiva questo ad uno scontro diretto con la portatrice in blu. 
In quel momento esatto, anche il suo anello rilasciò i suoi poteri e lei ritornò Emma.

Plagg le cadde esausto sulla spalla.
 《Cavolo! Che puzza! Ma perché hai scelto proprio questo posto per farmi uscire!?》 Si lamentò.
La ragazza lo ignorò e tirò fuori una confezione di Camembert. Almeno, con tutto quell'odoraccio di fogna, non poteva sentire il fetore del formaggio che il suo Kwami Aveva avidamente iniziato a consumare, restando finalmente zitto.
Ma lei non trattenne comunque uno sbuffo. Che bel modo di finire una giornata. Non nel suo letto a riposare, ma braccata come un animale e nascosta in una fogna! 
Per di più, era inseguita da quelle due matte che volevano rubare i Miraculus a lei e Coleoptere! E se solo pensava all'atmosfera romantica che c'era tra di loro poco prima…
Soffocò a stento un altro sbuffo e si mise in cammino per cercare l'uscita più vicina.


Intanto, Jules aveva ripreso le sue sembianze di eroe e si stava aggirando circospetto tra i tetti, nonostante avesse le palpebre pesanti per il sonno. 
Ormai non aveva la minima idea di che ore fossero, ma temeva che il sole non avrebbe impiegato ancora molte ore a spuntare. 
Ad un certo punto, però, le voci delle due portatrici più grandi lo destarono. A quanto pareva non li stavano più inseguendo, ma erano comunque molto vicine a lui. 
Infatti si nascose e rimase in ascolto.

《Seriamente ci sono sfuggiti entrambi? Cavolo. “Bel visetto” e la sua amichetta non sono poi così tremendi.》
《Non scherzare, Mariposa, sono comunque due mocciosi. Ti rendi conto che non hanno idea di chi stanno affrontando!? Si limitano a menare le mani come animali e distruggere mostri senza valore! Consumano solo l'energia dei kwami!》

《Non transigo sul fatto che siano mocciosi inadatti e che non abbiano idea di come scovare il nostro avversario. Dico solo che sono stati bravi a scappare così.》 Ribatté la bionda, accomodante. 
E a quel punto, Coleoptere non seppe che fare. Quella storia sul loro fantomatico nemico non sembrava una banale scusa. Solo che lui non lo aveva neanche sentito nominare prima dell'arrivo di quelle due.
Tikki non gli aveva raccontato nulla e lui non aveva mai pensato che potesse esserci qualcuno dietro quei mostri, nonostante l'attacco di quel liquido nero che lui stesso aveva ricevuto avrebbe dovuto avvertirlo.
Solo che, ancora una volta, fu strappato dalle sue elucubrazioni, ma fu sollevato dal fatto che fosse stato il passo felpato di Chatte noire.

La ragazza gatto aveva dovuto farsi circa mezzo isolato sottoterra prima di azzardarsi a trasformarsi ancora. 
Per fortuna, era arrivata molto in fretta e il costume sembrava coprire l’orribile odore che le era rimasto addosso. 
Coleoptere le sorrise e mimò di prendere le altre due da dietro, ricevendo un occhiolino d'assenso. Avrebbero puntato sull'effetto sorpresa per colpirle.

Si avvicinarono lentamente, tirarono fuori le loro armi e le lanciarono. Ma niente andò come previsto.
Il bastone e lo yo-yo cozzarono contro l'arco e lo scettro delle loro avversarie, che si erano repentinamente voltate.
《Spiacente. Dovrete diventare più svegli se volete batterci.》 Disse fredda Paon, incoccando la prima freccia. E quello fu il segnale di inizio.

Tutti e quattro portatori si colpivano tra di loro. Il clangore delle armi e le ali delle farfalle riempivano il silenzio. Le due eroine più grandi erano in netto vantaggio. Avevano dalla loro parte l'esperienza e l'abilità, ma i due ragazzi non avevano intenzione di cedere.
Non avrebbero rinunciato a Tikki e Plagg! Avrebbero tenuto al sicuro i loro Miraculus! Solo che sembravano non esserci speranze.

Infatti, per quanto Chatte noire e Coleoptere avessero inflitto vari danni, le frecce della ragazza pavone avevano tagliato in vari punti le tute e la pelle, facendo scendere sottili rivoletti di sangue sui loro corpi.
E Mariposa se ne accorse.
《Paon non esagerare! Vogliamo prendere i Miraculus, non ucciderli.》 Le disse infatti, quasi sperando che quei due si dessero per vinti. Ma ovviamente non accadde.
Entrambi i portatori si rialzarono di nuovo. Erano stanchi, sanguinanti e affannati, ma non avevano comunque intenzione di arrendersi e continuarono a lottare. Ma nessuno fece caso che il cielo si stesse schiarendo. 

Solo che Paon decise che era il momento di farla finita e caricò l'ennesima freccia, mirando dritto contro il ramato, ancora per terra dopo uno dei tanti colpi delle farfalle. Solo che Chatte stavolta fu più veloce.
《Cataclisma!》 Urlò, arrivandole contro e toccando l'arco con gli artigli.
Questo esplose con la forza di una bomba, scaraventando i quattro portatori lunghi distesi per terra.

E solo allora videro che il sole era già sorto. Tra non molto, Parigi si sarebbe svegliata e tutti loro sarebbero stati visti lottare alla luce del giorno.
Mariposa prese per un braccio la sua compagna di squadra. 《Andiamo via. Torneremo un'altra volta a prendere i Miraculus.》
L'altra annuì, anche se riluttante, ed entrambe corsero via tra i tetti.

Ma la ragazza gatto non si preoccupò di loro. Corse immediatamente verso il suo partner, ancora accasciato per terra.
《Stai bene, Coleoptere?》
Lui annuì. 《Sono solo un po' ammaccato. Mi… dispiace di non essere stato d'aiuto.》

《Non dire idiozie! Tu sei sempre fantastico quando combattiamo. E anche ora lo sei stato.》
《Certo, mentre mi facevo stendere come uno stupido. Ho lasciato te da sola e se non mi avessi protetto, Forse quelle due hanno ragione su di me. Magari dovrei restituire il Miraculus e darti un partner migliore.》

《Ma che stai dicendo!? Tu sei il compagno perfetto e io e te siamo una squadra! Tu sei intelligente, maturo e mi proteggi sempre. Senza di te probabilmente sarei morta alla prima battaglia. E dimostreremo a quelle due che siamo degni di questi Miraculus. E poi, dove lo troverei un altro bel tipo come te?》 Chiese con un occhiolino, per farlo ridere.
Lui lo fece di gusto, nonostante fosse arrossito parecchio. 《Grazie Chatte. Sei davvero un persona speciale.》

Stavolta toccò a lei imporporarsi. 《Non… non c'è problema. Comunque… credo che adesso dovremmo riposare un po'》.
Lui annuì. D'altronde, anche se nessuno dei due lo mostrava, erano entrambi doloranti e stanchi morti.

Si salutarono velocemente, per poi precipitarsi verso le loro case. Nessuno dei due aveva più le energie necessarie per muovere un passo o anche solo pensare di andare a scuola.
Infatti, appena rientrarono nelle loro stanze, fecero appena in tempo a ritrasformarsi prima di crollare addormentati sui loro letti.

Ma Tikki e Plagg erano ancora sveglissimi e molto preoccupati. I vari tagli riportati dai loro portatori erano considerevoli e stavolta non erano stati quei mostri a cui erano abituati a procurarglieli, bensì le eroine del pavone e della farfalla! 
Questo voleva dire che i difensori dei Miraculus erano di nuovo sul punto di combattere tra loro. E questo non poteva succedere nell'attuale situazione!
Dovevano avvertire subito Adrien e Marinette!
   
 
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