GUSTI
I:
Cosa ti piace del nostro paese? E non dire la pasta, per favore.
Tom
potrebbe
rispondere tante cose. Inevitabilmente, però,
l’associazione prodotta dalla sua
mente conduce non verso un oggetto,
una cosa, ma verso un chi.
Eccola,
quindi, che si staglia nitida e chiara quasi gli fosse seduta di
fronte, al
posto dell’intervistatrice sua conterranea.
Rannicchiata
sulla sedia, indossa un paio di pantaloni della tuta e la felpa che
entrambi
adorano, quella del Tour Europeo della
Peste Nera, compresa di date e luoghi riportate sul retro;
il mollettone
tra i capelli impedisce alle ciocche di posarsi sul viso e
d’infastidirla come
sta capitando con gli occhiali che, a volte, scivolano lungo il dorso
del naso.
Tra le mani – dalle unghie smaltate di un lilla tenue
– un libro, immancabile se
associato alla sua figura.
Tom
passerebbe ore ad osservarla, in
silenzio, gustandosi ogni minima espressione facciale; sa che ad un
certo punto
lei alzerebbe lo sguardo per cercarlo e gli sorriderebbe in modo
diverso ogni
volta. Sa che la vedrebbe arrossire, la sentirebbe ridacchiare o ridere
fragorosamente, sa che farebbe finta di ignorarlo erigendo una barriera
con il
libro costringendolo – si fa per dire – a
punzecchiarla per attirare la sua
attenzione – e ci riuscirebbe solo portandole la tazza Tardis.
Sa che
allora lo ringrazierebbe con un dolce sorriso e un bacio, prima mandato
e poi
dato seriamente, per poi scaldarsi con un sorso di tisana o
tè proseguendo la
lettura, perché “I libri
non vanno mai
lasciati a metà, Tom.” direbbe, e lui
l’amerebbe ulteriormente per questo.
La
ama e gli
manca. Il cuore si stringe appena quando la visione svanisce lasciando
dietro
di sé solo la flebile eco del proprio nome pronunciato da
quelle labbra che
tanto vorrebbe baciare.
Invece
è
costretto a rimanere seduto accanto Letitia e a pensare ad una risposta
che, ancora
una volta, conduce alla donna che gli ha rapito il cuore e con cui
vuole passare
il resto della vita.
No,
riflette
Tom, la pasta sarebbe l’ultima cosa alla quale penserebbe.
T:
Le persone. Sì, le persone, la cultura, l'Italia
è una terra antica. Ha
alle spalle una lunga storia, non solo quella romana ma anche quella
più
recente, l'arte, l'architettura. È un posto così
bello, vario e caloroso, uno
dei miei posti preferiti al mondo.
Intervista
Avengers: Infinity War
CANTUCCINO
DELL’AUTRICE
Ohibò,
buon
pomeriggio a tutti. Non sono propriamente tornata, anche se devo
ringraziare
questa intervista prima letta e poi “vista” su
YouTube (in realtà ho smesso
dopo il primo minuto e mezzo perché, e mi scuso con
l’intervistatrice, le domande
erano penose e ho provato imbarazzo per lei!) che comunque mi ha
permesso di
scrivere questa flashfic su Tom e questa donna, nella quale vi potete
immedesimare. Non ci sono descrizioni di sorta, perciò
questo breve “scritto” (questa
“cosa”, anzi) non
sarà collegato alla serie di Tom e Adele, che spero di
riprendere a breve; chissà che il rewatch di qualsiasi
serie/film in cui recita
Tom mi aiuti a sbloccarmi! Chissà!
Nel
frattempo ringrazio chi leggerà e se vorrete lasciarmi anche
una mini
recensione di qualsiasi tipo mi renderete felice.
Un
saluto,
spero che la prossima sia più soddisfacente… e
non tra un anno hahah.
P.S.
Tom Hiddleston non mi
appartiene e questo scritto non è a scopo di lucro.