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Autore: didi_95    22/05/2018    4 recensioni
SPOILER PER CHI NON HA VISTO INFINITY WAR
< Io... sono Groot. >
Per la prima volta il significato di quelle parole gli fu oscuro... solo per un attimo.
Il tempo che bastava al suo cuore per spezzarsi in tanti piccoli frammenti appuntiti.
Il tempo che bastava per realizzare che tutto era cambiato, probabilmente per sempre.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Thor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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< Io... sono Groot. >

Per la prima volta il significato di quelle parole gli fu oscuro... solo per un attimo. 
Il tempo che bastava al suo cuore per spezzarsi in tanti piccoli frammenti appuntiti.
Il tempo che bastava per realizzare che tutto era cambiato, probabilmente per sempre.
"Papà"
E poi di Groot non c'era più alcuna traccia, neanche una sola foglia.
< NO... non è possibile, non può essere. No... >
Le parole si persero nell'aria, soffocate in un singhiozzo più grande di lui.
Affondò gli artigli nel terreno, cercando qualcosa a cui aggrapparsi, un pensiero, un'imprecazione, qualunque cosa pur di scacciare il dolore.
Non c'era più nemmeno la rabbia, non c'era spazio neanche per quella.
Per la prima volta dopo tanto tempo si ritrovò ad odiare il suo corpo, con non meno astio rispetto al passato, prima di incontrare loro.
Non ne fu sorpreso... odiarsi era sempre stato facile.
Non puoi fare altro se sei il risultato di esperimenti genetici su di un procione.
Eppure, dopo Groot, Quill, Gamora e perfino Drax, l'odio verso sé stesso era svanito.
Non tutto in una volta si intende.
Tuttavia era accaduto, solo grazie a loro.
La cenere che stringeva tra le zampe era tiepida e si mescolò in fretta alle sue lacrime.
Oltre al battito sordo del suo cuore che gli pulsava nelle orecchie, sentì altre imprecazioni sconcertate, seguite da lamenti simili al proprio.
E lì capì.
Quel megalomane viola ce l'aveva fatta.
Avevano perso.
Un'altra consapevolezza si fece lentamente strada nella sua mente, troppo lentamente.
Un secondo singhiozzo gli squassò il petto.
Perché quella sadica lotteria avrebbe dovuto scegliere di lasciare lui in vita piuttosto che i suoi amici?
Perché io?
Nel profondo lo sapeva... era di nuovo solo.
E la risposta alla domanda che ancora fluttuava a caratteri cubitali nella sua mente arrivò subito dopo: perché sopravvivere a tutti loro era molto più difficile che morire.
Con gli occhi della mente vide sé stesso sgretolarsi, così come era successo a Groot, quasi assaporò la pace che ne sarebbe derivata; ma lui era vivo... e continuò a soffrire, le spalle tremanti sotto il lieve strato di pelliccia.

< Rocket... >
L'orecchio sinistro del mammifero si drizzò vigile al suono di quella voce, insensibile alla sofferenza del suo proprietario, abbandonato sul un cumulo di odiosa cenere nera.
Thor si maledisse ancora una volta per aver fallito.
Alla perdita di Loki, Heimdall e del suo intero popolo, se n'erano aggiunte molte altre.
Si sedette accanto a quello strano coniglio guerriero, desideroso di tirargli su il morale.
Istintivamente iniziò a protendere la mano destra con l'intento di accarezzarlo, ma poi si rese conto di poter sopportare un occhio solo anche se per poco tempo ma non una sola mano; così si limitò a giocherellare goffamente con Stormbreaker aspettando un qualunque segno di vita.
Dopo qualche minuto di assoluto silenzio, si decise a parlare.
< Sai coniglio, la morte non è la fine. I nostri morti vanno in un posto bellissimo, dove si beve si cant... >
Il coniglio gli saltò al collo con un ringhio sordo, impedendogli di continuare la frase.
< MALEDICO IL MOMENTO IN CUI TI ABBIAMO STACCATO DALLA NOSTRA NAVE COME UN MOSCERINO SCHIACCIATO SUL PARABREZZA. NON OSARE DIRMI SE E COME DEVO PIANGERE I MIEI... >
Il ringhio si interruppe di colpo e le gengive gli si abbassarono, tornando a nascondere i denti aguzzi.
Il suo sguardo era fisso su Stormbreaker, più precisamente sul suo manico.
Poi, un'unica parola insieme ad un'unica nuova lacrima, gli sfuggì come un sospiro:
< Figlio... >

E la speranza tornò a brillare nei suoi occhi.
 
   
 
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