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Autore: terryoscar    23/05/2018    19 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Una strana giornata               
Palazzo  Jarjeyes
“Oscar, tuo padre vuole che tu prenda marito.”
“Si lo so nonna, è l’ultima follia del mio povero padre.”
“Povero dici!? Ma se non fa altro che preoccuparsi per te!”
“Nonna non ti credevo cosi ingenua, e mai possibile, che non ti renda conto che lui si preoccupa solo per rafforzare il suo casato?”
“Ma non dire sciocchezze Oscar, ho sentito benissimo quando ti ha detto: mi sta bene chiunque basta che tu metta la testa a posto e ti sposi!”
“E secondo te nonna sposarsi significa mettere la testa a posto? Secondo me siete matti tutti e due!”
“Ma Oscar cosa dici? Io e tuo padre matti?”
“Si certo nonna,  troverei più divertente, dare filo da torcere ad Alain e tutti i sodati della guardia che a un marito. Ti immagini!?  Questo fantomatico marito, tutti i giorni rischierebbe di oltrepassare la mia lama, e poi magari ci dovrei dormire  anche  insieme AH!AH!”
“Ma come ti salta in mente dire  una cosa simile,e poi come parli?  Che linguaggio scandaloso!”
“Il mio linguaggio sarà anche scandaloso, ma la sostanza non cambia. Comunque mettetevi tutti l’anima in pace, a palazzo Jarjeyes, non ci sarà nessun matrimonio, e mio padre dovrebbe essere felice per la mia decisione, risparmierebbe un mucchio di soldi per un matrimonio mal riuscito o peggio ancora per una figlia già vedova in partenza  AH!AH!”
“No basta non voglio più ascoltarti.”
“Anch’io nonna non voglio più parlare di questa storia, a proposito dov’è finito Andrè!? Dobbiamo allenarci con la pistola.”
“Dovrebbe essere nella sua stanza.” 
“Va bene nonna prendo le pistole e vado.”
Ho preso le armi che erano appoggiate sul camino e mi accingo ad andare in camera di Andrè, come sempre quel pigrone si fa sempre attendere, devo essere sempre io a tirarlo giù dal letto.
 
 
“Anne è possibile che tutte le mattine mi tormenti con questa storia? Vuoi capire che tra te e me non  potrà mai esserci niente?”
“Andrè ti prego non parlarmi così, tu mi piaci e lo sai, perché ti fai pregare? Dai ti prego ... almeno dammi un bacio.”
Tento di alzarmi dal letto, ma Anne mi blocca, vedo che mi guarda in modo strano e preoccupata mi dice: “Andrè allora è vero quello che si dice di te a palazzo!?”
“Si dice cosa?”
“Be vedi … non ti si vede mai con una donna e allora …”
“Cosaaa? Cosa sono queste insinuazioni?”
“Be Andrè non puoi negarlo, dopo tutto è la verità, a parte la padrona e lei non conta, non ti si vede mai con una donna, anche se qui dicono che  non si è ancora capito che genere di rapporto tu abbia con lei, e soprattutto lei che tipo di persona sia. Ho reso l’idea Andrè?”
“Anne smettila di dire sciocchezze, non è come tu pensi, ma come vi saltano in mente certe certe cose, addirittura le male lingue dicono che io e Oscar siamo due persone equivoche? E’ assurdo!”
“Non è assurdo Andrè, lei si veste e si comporta come un uomo, tu … tu .. mai con una donna. Dimmi come non si può pensare in maniera diversa?”
“Nooo … non è possibile, questa poi … non credevo che a palazzo invece di lavorare si sparlasse degli altri!”
La vedo sorridere e avanzare verso di me felice, mi dice: “Oh Andrè caro lo sapevo che erano tutte dicerie, sarebbe stato un vero peccato con un ragazzo bello come te; allora  ho qualche speranza?”
“Anne sta lontano da me ti prego.”
“Non mi deludere, dai Andrè non fare così, e poi non credo di essere così male!”
Anne mi sta addosso, non sente ragioni ha tutta l’intenzione di baciarmi, ma io la respingo.
“Lasciami Anne …”
“Cosa fai Andrè altrimenti chiami aiuto?”
“Non fare la spiritosa, non mi fai ridere per niente.”
“Andrè, ti prego …”
Anne tenta di baciarmi, ma io l’afferro per le braccia per allontanarla da me, ma lei è una furia si è avvinghiata al mio corpo e non c’è verso di staccarla.
Sento qualcuno che si sta avvicinando alla mia stanza, riconosco i passi, sono quelli di Oscar.
“Anne lasciami sta arrivando qualcuno …”
Tento di staccare la sue mani che sono avvinghiate  al collo, ma è troppo tardi la porta si è spalancata, vedo Oscar in viso che è a dire poco fuori di se e per giunta è armata di pistola.
“Dannazione Grandièr, cosa succede qui dentro, mi sembra di essere entrata in uno di quei bordelli che solitamente perlustriamo a Parigi!”
 
 
Vedo lo sguardo di Andrè spalancarsi all’inverosimile, invece la sgualdrinella non si scompone più di tanto, si alza lentamente da lui, mentre io sono fuori di me avrei voglia di … di cosa? Dopo tutto Andrè non è mica il mio fidanzato, però mi infastidisce ugualmente e urlo ancora e senza rendermene conto alzo il braccio puntando inavvertitamente la pistola nella loro direzione e dico: “Allora Andrè, pretendo una spiegazione cos’è questa storia?”
“Oscar ti prego metti giù quell’arma potrebbe partire un colpo.”
“Andrè, per chi mi hai presa credi che non la sappia usare?”
Gli dico adirata, mentre gesticolo con la mano.
“E poi non ha nemmeno il colpo in canna adesso te lo faccio vedere …”
“No Oscar ti prego non farlo, la pistola è carica …”
 
 
Vedo Oscar con aria di sfida che sorride e mi dice: “Andrè non preoccuparti per dimostrarti che ho ragione punterò a quella mela che è sul tavolo.”
“No Oscar, non farlo …”
“Non faccio in tempo a convincerla che spara e la mela va in frantumi, vedo Anne fuggire dalla mia stanza che urla:  “Ho mio Dio la padrona è impazzita”
Vedo Oscar soddisfatta che mi dice: “ Visto Andrè? Lo mandata via.”
“Oscar ma sei impazzita?”
“Andrè sapevo benissimo che la  pistola era carica, per chi mi hai preso per una principiante? Dimentichi che sono un ufficiale, e le armi le conosco più di qualunque altro e poi invece di rimproverarmi dovresti ringraziarmi, visto che ti ho liberato da quell’oca, che a quanto mi è sembrato di capire voleva fare di te il suo piatto preferito! E adesso sistemati la camicia e raggiungimi sulla collina che ho voglia di allenarmi!”
 
Sento dei passi, vedo avvicinarsi velocemente  mio padre e la nonna, guardo Andrè: “ Ci mancava anche questa, mi tocca  ascoltare la solita ramanzina, devo inventarmi qualcosa.”
“Oscar, cosa è successo?”
“Veramente padre e che Andrè e io, dobbiamo allenarci e …”
“Bambina mia e lo volevi fare in casa?”
“Nonna dai non incominciare  … e che ho visto una mela nel piatto, la tentazione era tale che  non ho resistito.”
Vedo mio padre furioso che mi dice: “Oscar ormai sei adulta quando smetterai con i tuoi colpi di testa? Hai lasciato la Guardia Reale per andare a comandare  quei zoticoni di soldati, e adesso ti metti a sparare anche in casa?”
“Padre quei zoticoni come li avete appena chiamati, sono brave persone, niente a che vedere con quei fantocci imbellettati della Guardia Reale, e poi cosa avete in contrario se sono diventato il comandante della Guardia Metropolitana di Parigi?”
“Come sarebbe a dire, cosa  avrei in contrario? Tuttooo!
Ti pare poco che tu mia figlia pattugli le strade, devi portare ordine tra gli ubriaconi e sopratutto non mi va che perquisisca continuamente i bordelli!”
“Ma padre di cosa vi preoccupate, io neanche faccio caso a certe cose, e poi era l’unico posto disponibile e ho dovuto accontentarmi.”
 
 
Vedo Oscar davvero infervorata ha ancora le pistole in mano, mi avvicino  “Da qua, è meglio che le dia a me!”
“Tranquillo Andrè, non ho nessuna intenzione di sparare.”
“Non importa, dalle a me.”
“E va bene, tieni.”
Il generale non si arrende, continua: “ Oscar devi lasciare il tuo incarico …”
“Non ci penso affatto padre, e poi perché mai dovrei rinunciarci?”
“Per la semplice ragione che è giunto il momento che tu smetta con questa vita, sei cambiata moltissimo da quando presti sevizio in quella caserma, sei diventa più … più …”
“Più come padre? Sfacciata?”
“Basta Oscar, lascia tutto e trovati un marito, uno qualsiasi purché riesca a sopportare il tuo caratteraccio!”
“Cosaaa? Caratteraccio?”
Vedo Andrè ridere sotto i baffi, lo fulmino con gli occhi, gli dico fuori di me: “Anche tu la pensi come mio padre?”
“Io non ho detto nulla Oscar …”
“Meglio così, Andrè non voglio più ascoltare sciocchezze, andiamo ad allenarci!”
Sento la voce di mio padre, ma non mi volto e non mi va di discutere ancora.
“Oscar aspetta dobbiamo parlare, io non voglio che tu rimanga per tutta la vita da sola.”
Sorrido e non resisto: “ Padre io non rimarrò da sola, ho Andrè al mio fianco.”
 
 
Guardo Oscar e non capisco cosa voglia dire, sento il generale che fuori di se dice: “E allora sposalo, almeno sono certo che sarebbe l’unico in grado a resisterti e a tenerti accanto!”
Penso: Magari signor generale, ma Oscar è innamorata di un altro che neanche la vede e per questo che è diventata così irascibile!”
 
 
Ma guarda un po mio padre che cosa ha detto! E’ così secondo lui nessun uomo tranne Andre, ma lui non conta, riuscirebbe a starmi accanto? Questa poi, è l’ennesima cattiveria che potesse dirmi!”
 
 
Siamo sulla collina, ci prepariamo con i nostri allenamenti, Oscar mi guarda con occhi maliziosi e mi dice: “Allora Grandièr, a quanto pare ti ho salvato da quell’arpia.” “Ma cosa dici Oscar, quale arpia?”
“Parlo di Anne è inutile che fingi di cascare dalle nuvole, ancora un po e quella ti avrebbe fatto la festa!”
“No, non è possibile, tuo padre ha perfettamente ragione quando dice che sei irriconoscibile, mi sembra di sentire parlare Alain.”
“Ma cosa dici Andrè, quella ti salta addosso e io sarei la strana? Suvvia Andrè trovane un’altra, e poi non mi dire che la pensi come mio padre che dovrei sposarmi, e magari dovrei chiederti di farmi da padrino nei miei duelli con il mio probabile  marito AH!AH! … E poi Andrè lo hai sentito mio padre!? Pur di vedermi sistemata gli starebbe bene chiunque, anche tu … non è un assurdità?”
La guardo serissimo, le chiedo: “ Perché sarebbe un assurdità? Non ti starei bene per caso?”
“AH!AH! Ma cosa dici Andrè, ma se siamo legati da una profonda amicizia, come potrebbe essere diversamente e poi mi sembrerebbe quasi un incesto!  AH!AH!”
“Ridi, ridi pure  Oscar …  forse è meglio che cominciamo ad allenarci, tanto oggi la giornata è cominciata in uno strano modo!”
 
 
Appartiene a AIZRAM_G
La scena tra Andrè e la cameriera e il titolo della storia
   
 
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