Dunque non m'ami
Dunque è vero che non m'ami.
M'invento un orgoglio che poi
nemmeno è sufficiente
a preservarmi un poco
dalle vuote parole che
pronunci, ma senza posa.
Se domando al riflesso sul
vetro di un bar, ambedue
desolati, come fanno
quelle, così turpi! Vanesie!
A ferire tanto a fondo
il petto, non è perché io
vado realmente cercando
risposte, ma solamente
per una ormai logorata
compassione, quale mancò
a quel dio che scelse per
me un animo d'occasione.
Dunque è vero che non m'ami.
Se dico quello che dico
non è certo perché sia
sopportabile lo strazio. Si
chiuderà anche questo squarcio.