[Piccolo racconto scritto senza troppe pretese e in modo molto semplice. Nasce come sceneggiatura inventata per un corto. Non volevo lasciarlo abbandonato nel pc e quindi eccolo qua. Spero vi piaccia e che si colga facilmente il messaggio :) Buona lettura.]


In una grande città, un pomeriggio una donna decide di fare una passeggiata vicino casa insieme al figlioletto di cinque anni.
Per strada la donna incontra una sua vecchia amica e, entusiasta, si ferma a parlare con lei. Dopo averle presentato il figlio, di nome Max, la madre lo lascia gironzolare nei dintorni capendo che è seccato di doversi fermare.
Max vede un bambino della sua stessa età starsene tutto solo. Incuriosito, si avvicina a lui e inizia a parlargli, facendo subito amicizia. I due cominciano a ridere e scherzare insieme, poi a giocare e rincorrersi.
La madre, spazientita dal chiasso del figlio, lo richiama. Max allora le presenta il suo nuovo amichetto Lucas, ma non ottiene la reazione che desidera. La madre nota che con lui non c'è nessuno e capisce che il figlio si è creato un amico immaginario. Si sforza, perciò, di sorridergli senza insistere sul fatto.
Max indica l'amico, cerca di farglielo vedere ma lei non crede alla sua esistenza.
È il momento di andare via. La madre saluta l'amica e tenta di far tornare in sé il figlio. Intanto Lucas, il nuovo amichetto, si allontana dai due che stanno discutendo e cammina verso la strada, dove le macchine passano a gran velocità incuranti dei rischi.
Max vede Lucas, ormai in mezzo alla strada, e cerca di raggiungerlo per salvarlo, ma la madre prontamente lo afferra per un braccio prima che scenda dal marciapiede.
La madre, spaventata, sgrida il figlio per il pericolo che ha corso. Max scoppia a piangere gridando il nome dell'amico, ma osservando la strada non lo trova né vede segni di un incidente.
La madre cerca spiegazioni chiedendo al figlio chi sia questo Lucas. Il ragazzino pian piano smette di piangere ma è confuso. Non ricorda nessun bambino con quel nome e non si spiega come mai sua madre glielo chieda.
Accanto a loro, su un palo, ci sono dei fiori e una fotografia di un bambino della stessa età di Max.