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Autore: Anown    26/05/2018    1 recensioni
Cheeveer voleva discutere riguardo ad una gravissima, secondo il bambino, malefatta della terribile, sempre secondo il bambino, sorella.
Mi piace utilizzare bambini nelle storie e farli comportare in modo strano… non ragionate troppo sui motivi.
Due dei personaggi nuovi sono stati utilizzati in una storia precedente ma non serve conoscerla per seguire questa.
Grazie dell'attenzione, mi auguro che qualcuno possa gradire l'oneshot.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harold, LeShawna, Lindsay, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Finita la cena, Leshawna si ritrovò seduta su una sedia a dover ascoltare le lamentele della testolina castana e arruffata che si ritrovava di fronte…
-E' accaduto tutto questo pomeriggio! Allora, ero in giardino a farmi gli affari miei quando...-
"Ma riesce davvero a vedere qualcosa con tutti i capelli che si ritrova davanti agli occhi?" si chiese disattenta la donna.
-C'era questo grosso scarabeo che mi camminava proprio davanti!-
"Devo fargli tagliare i capelli..."
-...Mamma? Ma mi stai ascoltando?- domandò un po' offeso il bambino.
-Ma certo.- rispose la donna prontamente. -Continua pure Cheeveer...-

Diverse ore prima il bambino stava osservando con attenzione il grosso scarabeo lucido... non ne aveva mai visti di più grandi...
-Ehy Cester...- disse una voce alle sue spalle.
-E' Cheeveer.- rispose poco curante il bambino.
-Scherzavo! -
-Non fa ridere… -
-Comunque… Non riesco a trovare tua sorella, non è che sai dov’è?-
-No...- il bambino si girò. -Si può sapere perchè la cerchi, Stiven?- domandò curioso al moretto dagli occhi azzurri -Cos'ha combinato?- sul suo volto era comparsa una smorfia di soddisfazione...
-Eh? In realtà nulla.- rispose l'altro un po' disorientato. Cheeveer sembrò deluso anche se solo un po'. -Deve semplicemente aiutarmi con i compiti di matematica...- Cheeveer si fece ancora più deluso -Sai, per questo tipo di cose tua sorella è davvero geniale.-
-...Non riuscirà a ingannarmi.-
-Cosa?-
-E' da quando è entrata alle elementari che finge di essere diventata buona, ma non riuscirà a ingannarmi... è sempre la stessa malefica sorella che mi metteva nei guai fino ad un anno fa, ne sono sicurissimo!- annuì serio...
-E... non credi di esagerare?-
-Amico mio! Come puoi farti ingannare così?! Eppure eravamo tutti e tre insieme l'anno scorso! Dovresti essere un testimone delle sue malefatte!-
-E' vero che sa essere un po' dispettosa a volte...-
-Non è dispettosa, è malvagia!- insistè il bambino più piccolo.
-Ti assicuro che da quando è in prima è diventata molto più tranquilla.- cercò di rassicurarlo. -E poi stai un po' esagerando con la storia delle malefatte... tutte le volte che è finita nei guai è stato perchè qualcuno la provocava... e non mi risulta che tu sia mai stato messo in mezzo...- gli scompigliò, affettuosamente secondo lui, fastidiosamente secondo Cheeveer, i capelli... era come se volesse atteggiarsi mettendo in evidenza il suo essere più grande e più maturo... quando faceva in quel modo Stiven era proprio fastidioso... -Non è che sei semplicemente arrabbiato perchè noi ora siamo in prima e invece tu sei rimasto all'asilo? Senza di noi ti senti solo?- domandò Stiven.
Cheeveer strizzò gli occhi infastidito ma ci riflettè un po'... nel frattempo Stiven era diventato strano, sembrava aver perso colore e lo stava fissando spaventato...
-Ehy... ma cosa ti prende adesso...?-
-Stiven, sei in ritardo! Come se già aiutarti non fosse abbastanza fastidioso...- esclamò Brooke spuntando alle spalle del bambino paralizzato. -Ma... che cos'hai? Ti senti bene?- disse un po' preoccupata, poi guardò interrogativa il fratellino che ricambiò con uno sguardo confuso.
Stiven cominciò a indicare tremolante qualcosa nelle vicinanze di Cheeveer.
-Ah... C-che schifo...- disse la bambina. Cheeveer guardò vicino al suo piede, tutto quel casino per un innocuo scarabeo?
Brooke lo osservò per un po' disgustata... quasi atterrita ma le bastò puntare un occhio su Stiven per tornare a sorridere... secondo Cheeveer si trattava di un ghigno losco e poco promettente...
La bambina si avvicinò allo scarabeo, lo osservò inizialmente con diffidenza, poi si fece coraggio e lo raccolse.
-Ehy!- esclamò Cheeveer temendo il peggio per il suo piccolo amico... no, non per Stiven...
-Tranquillo Stiven, non è poi così spaventoso!- disse giuliva la bambina dirigendosi decisa verso di lui. Il bambino urlò terrorizzato e cominciò a scappare, lei lo inseguì ridacchiando.
-Ehy! Riporta qui lo scarabeo!- gridò allarmato il più piccolo del trio seguendoli.
Stiven corse subito a casa sua che si trovava accanto a quella dei due fratelli.
-Mamma! Aiuto!- gridò nascondendosi dietro le gambe di una donna bionda che teneva in braccio un neonato con pochi capelli chiari in testa.
-Eh? Che succede tesorino?- domandò affettuosamente la donna.
-Ma saaalve, signora Lindsay! - salutò vivacemente Brooke piombando nella casa.
-Ah, ciao  Bruce! Da quanto tempo, piccolina! -
-S-signora... L-Lindsay, buon giorno!- salutò Cheeveer riprendendo fiato per la corsa. Poi guardando i due bambini con più attenzione la donna si rese conto di cosa teneva in mano la bambina... e saltò sul tavolo insieme ai due figli, anche lei terrorizza, mentre Brooke continuava a ridere guardata male dal fratellino...
-Ah... cosa state combinando voi due?- sospirò la voce di una donna... la bambina la guardò nervosa mentre il fratello aveva l'aria piuttosto soddisfatta.
-L-Leshawna... aiuto!- balbettò la donna bionda tirando per una manica l'amica. La donna fulminò con lo sguardo la figlia che nascose innocentemente le mani dietro la schiena.

-Cheeveer... guarda che ho già dato una punizione a tua sorella per aver spaventato i vicini con uno scarafaggio...-
-Scarabeo!- precisò il bambino. -Non è la stessa cosa!-
"Quando si parla di mele che non cadono mai troppo lontano dall'albero… Aiuto..." si disse la donna cercando di non ridere.
-Comunque dovrà aiutare Stiven con i compiti per il resto della settimana, non ti sembra abbastanza?-
-No, ne approfitterà per vantarsi di quanto è brava!- rispose infastidito. -E poi non dovrebbe essere una punizione anche per Stiven in questo modo? Insomma, lei lo ha spaventato a morte...-
-Non direi... lui era abbastanza d'accordo, ansi mi pare l'abbia proposto lui...- gli fece notare.
-Cos...? E' tanto bravo, ma ha qualcosa che non va quello... come fa a non vedere la malvagità di mia sorella?-
-Suppongo possa essere disperato a tal punto.- "conoscendo Lindsay non mi stupirei... spero non abbia preso dalla mamma. Ma pensandoci anche dal lato del padre..." Leshawna sospirò. -Ma non pensi invece di essere tu a pensare troppo male di tua sorella?-
-...Eh?- non ci aveva mai pensato... Perchè sua madre gli diceva una cosa simile? Perchè tutti sottovalutavano il potenziale dannifico di Brooke?
-Lei non ti ha mai fatto nulla di male...- il bambino aprì inizialmente la bocca per rispondere, poi la richiuse deluso capendo di non poter obbiettare a riguardo. -Ed è davvero migliorata dall'anno scorso, non litiga più così spesso con gli altri bambini... E questo è praticamente il primo dispetto che fa da quando è cominciato l'anno scolastico, guarda che per lei è un bel traguardo, no?- sorrise e anche lei gli scompigliò i capelli... perchè avevano tutti una fissazione per la sua testa?
-Forse sta solo fingendo di fare la brava...- ribattè anche se con molta meno forza di prima. -Non ha fatto altro che mettermi nei guai l'anno scorso...-
-Ah... tesoro mio... guarda che nessuno ti ha mai incolpato per qualcosa che ha fatto lei, rimanevi con tua sorella dalla preside o dalla maestra solo per farle compagnia.- sospirò. Il bambino diventò completamente rosso. -Sei tu che vai nel panico e ti senti preso in causa troppo facilmente...-
-N-non... non è affatto vero!- protestò nascondendo il viso... ogni volta che Brooke faceva qualcosa di male lui in compenso faceva una figura tremenda, continuava a ripetere ossessivamente alla maestra di non essere stato lui e che non aveva fatto niente di male... e negli ultimi tempi si era accorto di quanto il suo comportamento potesse sembrare imbarazzante e insensato visto dall'esterno...
-Propongo di costringerla a non uscire dalla sua stanza per la prossima settimana.- disse serio una volta ripreso.
-Ma come? Non le diamo l’ergastolo visto che ci siamo? - rispose Leshawna scherzando.
-Esatto! Ottima idea! - rispose il bambino un po’ troppo entusiasta...
-Proposta bocciata.- disse secca la madre. -E poi come dovrebbe andarci a scuola?- facendoglielo notare sorrise.
-Magari potrebbe uscire solo per andare a scuola e al bagno!-
-Non se ne parla... e poi dare le punizioni non spetta certo hai fratelli minori...-
-Despota!-
-Oh, e sai cosa significa?-
-Eeeeee... più o meno... Però non è giusto! Non ha avuto nemmeno un rimprovero decente!-
-Ah... a me risulta di averla richiamata e c'eri anche tu… E poi non mi sembra abbia fatto nulla di così terribile, era uno scherzetto innocente.- Cheever la guardava delusissimo. “Tra l’altro Lindsay e suo figlio sono delle prede troppo invitanti per una bambina che ama prendere in giro...”
-Beh, papà non mi sembrava neanche un po’ arrabbiato...-
-Lasciamo perdere...- In effetti l'uomo era intervenuto nella discussione  in modo bizzarro...

-Praticamente è come se si trattasse di una fobia ereditaria...- Intervenne incuriosito Harold. -Non in senso letterale ovviamente… anche se magari una predisposizione c’è. Intendevo solo che un genitore, Lindsay in questo caso, reagendo davanti ad un animale innocuo, lo scarabeo, come se fosse pericoloso o insegnando che è pericoloso rischia di far interiorizzare la fobia anche alla prole. Probabilmente Lidsay...-
-No, Harold, il problema non è… guarda che io le stavo spiegando che...-
-Non ci avevo mai pensato ma deve essere così!- esclamò entusiasta Brooke interrompendo i genitori. -Deve essere per questo che mi faceva schifo lo scarabeo! Fanno schifo anche alla mamma!-
-Sì, può darsi...- riflettè Harold.
-Ora che sono libera dalla paura degli insetti posso usarli per vendicarmi sulle bambine senza fare troppi sforzi! Le altre bambine sono terrorizzate dagli insetti! - disse entusiasta la bambina mentre Harold, finalmente si accorse che la donna lo fissava infastidita.
-Ah! O-ovviamente non intendevo dire che... Ehm... non devi più fare niente del genere e nemmeno spaventare le altre bambine, ricorda che da grandi poteri derivano grandi responsabilità... Ok, Brooke?- Ormai la bambina sembrava troppo distratta.
-Fare cosa? Ah, giusto! Ovviamente non terrorizzerò più i vicini, tranquillo.- aveva annuito serena la bambina.
-Visto?- sorrise Harold.
-Oh… posso usare il potere degli insetti anche contro la mamma! Lei ha il terrore dei ragni! -
-Brooke, i ragni sono aracnidi, hanno otto zampe. Gli insetti invece ne hanno sei. - precisò Harold.
-Tesoro, non è il momento di una lezione di scienze... - intervenì un po’ rassegnata Leshawna.
-Allora terrò a bada la mamma con il potere delle aracnidi! - dichiarò Brooke, ma il suo coraggio dovette scontrarsi con l’occhiata poco rassicurante della donna. -S -scherzavo, mammina! -

-Quei due possono essere davvero una brutta combinazione...- sospirò la donna fra se e se -Fra l’amore per le spiegazioni dilaganti di lui e quello delle informazioni randomiche di tua sorella rischiamo di non uscirne più.- Riflettè la donna. Cheeveer annuì.
-Visto che a Stiven non sembra dare fastidio, non potrei fare cambio fra Brooke e il suo fratellino?- propose il bambino, Leshawna alzò gli occhi.
-Farò finta di non aver sentito...-
-E' un neonato così carino! Sarei un fratello maggiore bravissimo! E poi potrebbe fargli bene essere accudito da qualcuno con una buona memoria... Insomma, Bruce? Sono abbastanza sicuro che il nome di mia sorella non sia quello!- quella era la terza volta in un giornata che gli scompigliavano i capelli...
"Sono troppo lunghi... e magari si lasciasse pettinare senza fare l’inferno..."
-Cheeveer...- lo chiamò seria la madre e lo guardò bene... Cheeveer si sentì un po' a disagio. -A parte lo scherzo, devi smetterla di parlare in quel modo di tua sorella... è sensibile a queste cose...-
-Sensibile?- ripetè dubbioso. -A me non sembra...-
-Cheeveer...-
"Non è giusto... non può richiamare me che non ho fatto nulla!" pensò frustrato il bambino.
-Va bene... ho capito...- disse imbronciato.
-E domani ti porto dal parrucchiere...-
-Ah?!- Cheeveer indietreggiò atterrito e si mise le mani in testa. -No! Il parrucchiere e malvagio! E i miei capelli stanno benissimo così!- disse scappando nella sua stanza.
Ma bambino si bloccò davanti la porta aperta... teneva gli occhi fissi sul pavimento e sui filamenti aggrovigliati color inchiostro che serpeggiavano da sotto il suo letto... prese un bel respiro poi si abbassò per controllare. La sorella gli rivolse un sorriso enigmatico e fece un cenno con la mano riemergendo da sotto il letto. -Ciao...-
-...Ma cosa?!-
-Avevo intenzione di spaventarti per vendicarti di tutte le cose che hai detto su di me...- spiegò con braccia conserte e tono severo. -Poi ho cambiato idea e ho pensato che sarebbe stato immaturo... Visto? Se fossi malefica come mi descrivi non mi comporterei così.-
-Intanto però eri comunque sotto il letto per spaventarmi...- obbiettò il fratello.
-Non sono uscita in tempo! Comunque tieni...- disse mostrandogli la mano sinistra, gli occhi del bambino si illuminarono.
-Lo scarabeo!-
-Non gli ho torso una singola zampetta, è perfettamente in salute... in fondo grazie a lui mi sono salvata dalla fobia degli insetti...-
-Non credo proprio corressi il rischio di avere paura degli scarabei considerando che non ci hai pensato due volte prima di utilizzarne uno per spaventare Stiven...-
-In ogni caso, se avessi tutto il potenziale malvagio che credi l'avrei ammazzato, no?- La bambina sorrise fiduciosa della propria affermazione, Cheever ci riflettè un po'.
-Ti tengo d'occhio...- Brooke sbuffò. -Ma... da parte dello scarabeo... Grazie mille!- ridacchiò il bambino.


Angolo dell’autrice:
Non so perché ma ultimamente mi sono soffermata parecchio su questa coppia e oc legati ad Harold in qualche modo… comunque questa è l’ultima storia di questo tipo che farò… per ora. Nel senso che tendo ad accumulare bozze di storie da pubblicare e questa era l’ultima di questo tipo che avevo…
Mi sono anche concentrata su storie in cui compaiono bambini ultimamente… da una parte, come ho già detto, mi piace farli comportare in modo strano, dall’altra ho studiato di verse cose che hanno a che fare con loro di recente quindi mi vengono in mente spesso.
Spero vivamente che la storia possa esservi piaciuta e vi ringrazio se l’avete letta e siete arrivati fin qui. Se avete un parere da darmi, fate pure, anzi mi farebbe piacere e potrebbe essermi utile.
Beh… ci si vede! 
  
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