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Autore: LadyChandra    26/05/2018    0 recensioni
Valharya - regione antica posta al centro del mondo, un tempo governata dagli ancestrali e potenti valharyani, oramai ridotti alla stregua di schiavi e pochi superstiti rimasti confinati in arcipelaghi situati a Nord-Ovest della regione centrale, dimenticati, o quasi, dal resto del mondo; da un'antica, occulta e sapiente razza, in questi Lunghi ed Eterni Eoni sofferenti, divenuti null'altro che rezzi delle presunte e primordiali creature dominatrici del continente Lha'ndiel. Valharya, Il Centro del Mondo, è disfatta: scissa in due vasti territori.
Nord - glaciali folate di vento intrise di cangianti stille.
E Sud - torride folate di vento intrise di granuli di sabbia dai colori più variegati a seconda dei magnifici e fatali deserti in cui ci si trova.
Due terreni opposti - l'originale e affascinante motivo del loro disfacimento ottenebrato dalla rivalità fra la misteriosa Casa della luna, i Fengári, e la Casa del Sole, i Seregon.
Dall'eclissi delle ultime sovrane Fengári della Quarta Era e la salita al trono dell'attuale Regina del Nord, le due Casate sono finalmente in pace... e si invoca il nome delle nuove divinità affinché tale Stasi non defluisca nel Caos.
Questa è lo spettacolo che racconta di innumerevoli fazioni, personaggi
Genere: Dark, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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ATTO PRIMO - Frammenti di Ghiaccio e Acciaio e Sangue ATTO PRIMO - Frammenti di Ghiaccio e Acciaio e Sangue La Guardiana dell'Onirico Rubino colava. Cangiante che versava. Petali - deterioravano. Nell'attimo in cui - sorsi di accoramento che offuscavano la mia vista, il lene privilegio di alterare la realtà - le sue ultime vestigi giunsero alla completa cancellazione, annullamento e le ultime astratte, irreali e vaghe schegge di un dolce e persuasivo effluvio a disamorarsi del mio olfatto, presi in grembo la più importante deliberazione della mia vita. Anelito. Affinché la sua epopea sia ricordata e affinché egli, dalla grande divinità e dalla immensa umanità, non sia obliato. Rubino colato. Cangiante versato. Petali - caduti. Membrane, stille, inchiostro, sangue e la fiamma della lugubre passione e del sogno furono i miei unici e veri drappelli, e tuttora, essi, ancora lo sono - acciocché lo scritto che egli non esordì, dalle mie mani venisse plasmato, effigiato e concretato, seguendo, i perduti da lui, lambelli di una crucciata puerizia e giovinezza, e tasselli di una vivace e smarrita, presto, infanzia. Rubino cola. Ancora, ancora, ancora. Cangiante che versa. Ancora e ancora e ancora. Onde, la Danzatrice da lui incendiata, fomentata non si smorzi, eclissi mai. Il petalo deteriora. Anelito. Il petalo cade. Anelito ultimo. — estrapolazione dalla copia trascritta da Séverin Hordrangea de "Anelito Oscuro - Epilogo", di Rosje La Rosa Bastarda, Terza Era Anno 5732 E. T Biblioteca della Sfera
   
 
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