​Salve a tutti, mi chiamo Gioy, mi sono iscritta da poco e spero che questo capitolo come inizio vi piaccia! Preciso che non mi definisco una vera scrittrice, scrivo come passatempo, ma anche per passione che porto dietro da molti anni, se in caso doveste riscontrare degli errori ditelo subito, questo mi permette di migliorare! Detto questo, buona lettura!
 

Non avrei mai pensato che la vita quotidiana di tutti giorni si sarebbe frantumata in un nano secondo.

Quell'atmosfera che ti fa sentire a casa, ma soprattutto che sprizza di vitalità, tutto questo però si interrompe davanti ai miei stessi occhi in una tragedia.

Le fiamme ardenti avanzano pian piano fino a coprire l'intera città, avvolta tra le urla dei cittadini che tentano invano di sfuggire alle ire e le grinfie pronte a distruggerli.

«Cosa... com'è possibile...?!» esclamo sconvolta per la scena che mi ritrovo davanti mentre mi copro le labbra con una mano tremante non sapendo che fare.

«Helen... non avresti dovuto fare il patto con lui.» sussurra mentre guarda le fiamme dalla finestra, viene illuminata dalla luce che amana con ferocia creando un contrasto soprattutto con i suoi lunghi capelli rossi e ondulati che le ricadono lungo la schiena. L'abito che indossa è molto delicato, quel colore grigio chiaro, nonostante non sia visto di buon occhio, su di lei da una certa eleganza «ascoltami, ormai tra non molto le fiamme arriveranno qui, purtroppo non c'è possibilità che tu riesca a sopravvivere» cammina con passo veloce verso gli scaffali di legno ormai rovinati, con poggiate delle fiale affollate tra loro e fruga frettolosamente guardandone una ad una.

«Non pensare a me Darma. Tu va pure. Me la caverò in qualche modo.» Affermo e vedo le fiamme giungere al nostro palazzo, non abbiamo molto tempo da perdere!

«Scordatelo, magari non sarò in grado di salvarti, ma posso darti un'altra vita.»

«Un'altra vita?» Mi volto guardandola perplessa, come in cerca di spiegazioni, mentre stringo istintivamente la gonna dell'abito di seta color panna opaca ben raffinata e ricamata d'oro.

«Potrai reincarnare, ma dopo minimo 165 anni. Non so fino a che punto potrai ricordare della tua vita precedente, non ho avuto modo di fare esperimenti, magari li avrai vividi, però... cerca in qualche modo di non farti ingannare ancora. Penso che tu sia l'unica che può fermarlo, ma adesso non perdiamo altro tempo» dice seria per poi prendere una fiala con una forma triangolare contenente della linfa blu al suo interno «eccola» dice con un tono sollevato e viene verso di me.

La porta sta iniziando a farsi invadere dalle fiamme, ormai siamo agli sgoccioli!

«Presto! Bevila prima che sia troppo tardi!» Dice autoritaria dopo averla aperta e la porge.

«E tu...?» chiedo preoccupata dopo aver preso la fiala.

«Non preoccuparti per me, mi conosci! Ora bevi!»

Annuisco decisa e bevo tutto d'un sorso, in pochi secondi mi sento come se la testa stesse girando e mi appoggio su un mobile sentendomi improvvisamente debole.

«Bene, sta facendo l'effetto immediato» poggia una mano sulla mia spalla e mi guarda con i suoi occhi color smeraldo penetranti «spero di rivederti nella prossima vita. Mi raccomando, cerca di evitare il patto»

Annuisco debole e mi accascio a terra lasciandomi andare, inizio a vedere tutto offuscato, intravedo solo una luce intensa davanti a me che sbriluccica, non riesco a capire cosa sia, ma ormai è quasi arrivato la mia fine.

Mentre le fiamme avanzano verso di me, chiudo gli occhi ormai allo stremo, ma improvvisamente cado nel vuoto.