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Autore: PabloX    28/05/2018    0 recensioni
Situato dopo la settima stagione di Buffy e la quinta di Angel, si svolge circa un anno dopo la fine di quest’ultima. Buffy si è ritirata dalla sua attività di Cacciatrice, e bada all’istruzione di Dawn mentre Willow, Kennedy, Xander e naturalmente Faith continuano a vigilare sotto la guida di GIles sull’umanità. Intanto a Los Angeles Lorne ha riaperto la sua attiività di karaoke per umani e non. La Angel investigation è chiusa ma Angel vive ancora all’Hyperion Hotel, pensando ancora a Buffy….
Trama: Dopo essersi svegliata in un luogo a lei sconosciuto Faith non ricorda più chi è. Il suo unico indizio è un biglietto da visita della Angel Investigation e si reca quindi a Los Angeles dove Angel e Lorne avranno il loro daffare a farle tornare la memoria. La Cacciatrice Oscura inizia ad aiutare Angel nella sua missione, ma i due dovranno fare fronte ad una minaccia più grande del previsto. Giles e gli Scoobies saranno chiamati in loro soccorso ed anche una riottosa Buffy li aiuterà. Ma un temibile nemico si profila all’orizzonte….
Genere: Azione, Commedia, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Angel, Faith Lehane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Disclaimer: i personaggi delle serie - Buffy the vampire Slayer - ed -Angel  - appartengono a Joss Whedon, David Greenwalt la WB, UPN e la Fox, l'autore scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright. La canzone “Basket case” è dei Green Day.  Dall’album Dookie- Reprise records. All’intero dell’opera sono compresi personaggi creati dall’autore. E’ quindi vietata la riproduzione dell’opera su altri siti senza il consenso scritto dell’autore.
 
INTRODUZIONE A FAITH RITORNO A LOS ANGELES

Un paio di mesi fa mi trovavo in una fumetteria di Milano e mentre cercavo qualcosa di interessante da acquistare mi capitò sotto gli occhi un fumetto dal titolo Angel e Faith. Possibile? Un fumetto dedicato al Buffyverse e per di più ad Angel e Faith, la mia coppia preferita? Poi mi sovvenne che il prmo capitolo lo avevo anche acquistato, e allora acquistai i successivi. Il fumetto mi è piaciuto totalmente a metà, parafrasando quel famoso allenatore di calcio, però mi spinse a rivedermi le puntate di Angel dove c’era Faith, prima Five by five, poi quelle della quarta stagione, quelle puntate che mi avevano fatto innamorare di lei, che neppure conoscevo come personaggio (avevo inizialmente snobbato colpevolmente BTVS, ma la visione di ANGEL mi portò sulla retta via) e poi a rivedermi le puntate della terza e quarta stagione di B… volevo dire, di Buffy.
Poi mi venne in mente che avevo persino scritto delle fan fiction sul Buffyverse, anzi proprio su di lei ed Angel secoli or sono (diciamo una dozzina di anni fa, tra il 2005 ed il 2007 . Alcune le avevo stampate, ma le altre? Erano ancora nel computer o si erano perse? Per fortuna, nonostante, almeno tre cambi di Mac, le fan fiction erano lì, insieme ad altre fan fiction scritte da chissà chi e da me conservate e dimenticate- E allora mi sono rimesso a leggerle, con curiosità ma anche timore, credendo di dovermene pentire ed utilizzare quella funzione che si chiama “vuota il cestino”, ed invece dopo qualche paragrafo mi ero di nuovo innamorato di Faith e, scusate il narcisismo, delle mie fan fiction.
Ora detta questa patetica pappardella, arriviamo al sodo, cioè di cosa parla questo racconto, cose vi dovete aspettare? e cosa non vi dovete aspettare?
Innanzitutto diciamo che quello che scrissi era una specie di sceneggiatura per un telefilm, che ho poi modificato per renderla più leggibile: la struttura originale prevedeva il riassunto con brevi flashback, sullo stile di “negli episodi precedenti” una introduzione, la sigla con nomi degli attori, e poi il racconto. Questo era basato soprattutto su dialoghi ed azione, e qui e là lo spazio per qualche riflessione, ma senza eccedere.
Personalmente non ho mai trovato interessanti le FF basate su interminabili e dettagliati discorsi filosofici che i personaggi compiono. Nel mio racconto troverete poco di questo, ma tanta azione, dialoghi e colpi di scena come se piovesse. Insomma tutto quello che ci si può aspettare da un TvShow di azione. Ma devo fare una avvertenza: il racconto è dedicato a Faith, e voleva essere un mio rendere omaggio ad un personaggio che nella serie non è stato sviluppato a sufficienza, anche per via di alcun impegni e decisioni prese dalla amabile e adorata Eliza Dushku, che però, giustamente forse, prese altri impegni comparendo meno di quello che produttori e fans dello show avrebbero desiderato e, pare, programmato. Quindi la protagonista è lei, e le cose sono viste dal suo punto di vista. Quindi Buffy comparirà, ma come vedrete, sarà un personaggio decisamente secondario e, per dirla tutta, non è che faccia una gran bella figura. Beninteso, io adoro Buffy, però è anche giusto che Faith abbia il suo spazio, e sappiamo che due galli(ne) nel pollaio non vanno d’accordo… Per il suo personaggio mi sono ispirato alla Buffy delle ultime stagioni, abbastanza stufa di fare la cacciatrice e un po’ distaccata dal suo vecchio gruppo, che, nell’antefatto della mia storia, ha trovato in Faith la sua nuova “leader non leader”.
Per quanto riguarda la nostra (la mia, ma spero alla fine anche vostra) cacciatrice Oscura, ho utilizzato un arteficio narrativo iniziale, quella di renderla pressoché priva di memoria. Perchè questa scelta? Credo che sia stato fatto per due ragioni. La prima di poter presentare questo personaggio anche a chi non conosceva approfonditamente il Tv Show o non lo conosceva affatto. Ed il secondo per liberare Faith di questo senso di colpa che, secondo me, ne limita molto il personaggio e l’azione, soprattutto nella settima stagione di BTVS, Quindi avrete una Faith più sbarazzina, divertente, sexy e ribelle di quella, troppo “buonista” per i miei gusti, e che di nuovo si scontrerà con Buffy (non in modo cattivo) e che di nuovo vuole essere una cacciatrice senza se e senza ma.
Rileggendo (e correggendo) il testo mi sono molto divertito, perciò ho pensato di pubblicarlo dopo tanti anni. Spero che vi divertirete altrettanto e vi piacerà altrettanto.
Non ho altro da aggiungere , a parte…Five By Five !



In questa puntata : Dopo essersi svegliata in un luogo  a lei sconosciuto Faith non ricorda più chi è . Arriva a Los Angeles dove incontra Angel e Lorne, che avranno il loro daffare a farle tornare la memoria.
La canzone “Basket Case” è dei Green Day dall’album Dookie



 
FAITH RITORNO A LOS ANGELES

CAPITOLO 1

 SENZA MEMORIA


Notte, da qualche parte in qualche luogo: Una persona cammina in un cimitero: è una giovane donna. La donna entra in una cripta. Un raggio di luna le illumina il volto: è Faith. Nell’Oscurità si agitano delle ombre. Ombre inquietanti,  dalle forme demoniache.
Faith afferra un candelabro e accende un lume: Vede una figura farsi avanti: E’ un uomo di mezza età, ben vestito:
-   Ben tornata, ti aspettavo: ho un dono per te-   dice l’uomo.
 Le consegna una scatola nera elegante: Faith la apre. Dentro c’è un coltello dalla forma singolare. Faith guarda l’uomo: L’uomo la guarda con un misto di tenerezza e disprezzo.
 -   Non mi riconosci sono io, Larry Wilkins, il sindaco, il tuo sindaco….-  
-   No! Urla Faith e la scena cambia improvvisamente: lei ora è bambina ed una donna, scarmigliata e mal vestita le sta urlando contro:
 -   Piccola peste, ti insegno io a stare al mondo e a rispettare tua madre!-  
 La piccola Faith spaventata si rifugia sotto al tavolo da cucina ma una mano la afferra.
-   Nooooo!Nooo, vai via, viaaa!-   Urla a squarciagola: viene afferrata e trascinata fuori. La donna la guarda con uno sguardo folle, gli occhi fuori dalle orbite: -  adesso pagherai piccola peste!.-  le urla fuori di sè
Ma una figura improvvisamente appare; è una ragazza bionda e minuta. Incomincia a colpire la donna una due tre volte, fino a che questa non cade a terra: La ragazza si rivolge a Faith: -   chi non muore si rivede eh? -  
Faith si accorge di essere di nuovo grande, non sa cosa dire, ma prima che possa dire o fare qualcosa la ragazza estrae un coltello. E’ lo stesso coltello che le aveva consegnato il Sindaco.
La ragazza bionda le dice: -  Ti sei dimenticata qualcosa, sono venuta a ridartelo -   ma il suo sorriso si trasforma in un sogghigno gelido e crudele: cerca di colpire Faith. Faith scappa, apre la porta, infila un corridoio nero e stretto, la ragazza bionda le è alle calcagna. -  Aspetta Faith noi siamo amiche, fatti pugnalare, è per il tuo bene -   .
Faith gira un angolo, c’è la donna di prima che la fissa e le dice: -  E’ per il tuo bene-   
Faith continua a correre, vede il sindaco alla sua sinistra che le urla -   non puoi sfuggire al tuo destino, piccola mia-   La ragazza bionda le è ancora alle costole, ma Faith vede una luce alla fine del tunnel la raggiunge, guarda in basso ma c’è il vuoto, la ragazza le è addosso.
 Tieni Faith-   le urla con un ghigno, e la colpisce con il coltello: Faith si sposta, salta all’indietro, precipita nel vuoto….
****
Fath si svegliò, sudata nel suo letto, le sembrava di aver urlato. O forse era stato solo quell’incubo.
Non ricordava dove fosse. Né chi fosse. Chi erano quelle persone che aveva sognato? Un raggio di luce entrava dalla finestra, e illuminava debolmente la stanza dove si trovava. La stanza era disadorna, decisamente spartana. Vicino al letto dove Faith era distesa, c’era un piccolo comodino, poco più in là una sedia, e un armadio piuttosto piccolo. Faith si alzò, cercò di guardare fuori dalla finestra. Non riuscì a riconoscere il luogo , né a ricordarsi il motivo per cui era lì. Aprì l’armadio e trovò dei vestiti: Una magliettina rossa, un giubbetto di jeans, dei pantaloni di pelle, degli scarponcini militari: Non un granché femminile pensò, ma vide che gli calzava tutto a pennello e decise di vestirsi. Si avviò alla porta e provò a girare la maniglia: Chiusa. Quella dannata maniglia era chiusa. Non sapeva dov’era, né perché fosse lì, e non ricordava, in quel momento, nemmeno la sua identità. Ma capiva che doveva essere prigioniera. Doveva aver avuto un incidente o forse qualcuno l’aveva rapita.
Fuggire, doveva fuggire. Per andar dove? Si frugò nelle tasche e trovò un biglietto da visita malconcio ma leggibile: Angel Investigations-  aiutiamo gli indifesi.
Non sapeva chi fossero ma se aiutavano gli indifesi….in quel momento lei lo era ed era l’unico aggancio con il mondo esterno, insieme a qualche monetina che aveva trovato nella stessa tasca.
Aprì la finestra. Si trovava a qualche metro d’altezza dal suolo. Era intorpidita, ma non abbastanza da non riuscire ad issarsi e a calarsi furtivamente dalla finestra. Atterrò pesantemente e andò a finire col sedere per terra.  Nessuno pareva essersi accorto di lei, ammesso che ci fosse qualcuno.  Ormai l’oscurità della notte stava calando rapidamente.
Poi vide dei fari. Una macchina si avvicinava. Si nascose dietro un piccolo cespuglio: vide degli uomini che parlottavano ma non riuscì a capire il senso delle parole, Udìi, o le parve di udire, le parole -  prigioniera -   e -  cacciatrice-  .  Se quelle persone erano lì per lei e lei era la prigioniera, allora era meglio che si fosse sbrigata a cambiar aria. Scivolò furtiva nella notte: scavalcò un muretto di cinta e corse via nell’oscurità.
****

Faith giunse ad un incrocio stradale: c’era un cartello con l’indicazione  per Sunnydale. Quel nome le ricordava qualcosa, ma non sapeva dire cosa. Sull’altro lato della strada c’era l’indicazione per Los Angeles: Si frugò in tasca ed estrasse il biglietto da visita sgualcito. L’indirizzo era Los Angeles, quindi la direzione era quella giusta: ma come faceva ad arrivare fin laggiu? E come avrebbe trovato quel posto? Era l’unico appiglio che le rimaneva: Guardò meglio il biglietto: c’era un indirizzo di telefono: vide una cabina sull’altro lato della strada. Aveva qualche spicciolo, poteva bastare per una telefonata, forse due. Entrò nella cabina e fece il numero. Aspettò trepidante che qualcuno rispondesse.

Il telefono suonò all’improvviso nello studio ormai abbandonato dell’Angel Investigation: Una mano dal colorito verdastro alzò stancamente il ricevitore: -  Angel investigazioni, aiutiamo gli indifesi, e anche i disperati, e forse persino i rompiscatole che non hanno ancora capito che qui è chiuso…-  
-  Cosa?-   rispose Faith sorpresa
Lorne comprese che all’altra estremità del telefono qualcuno aveva veramente bisogno di aiuto.
-  Chi è ? Serve aiuto?-  
-  Sono ..sono…un’amica, ho bisogno di aiuto, qualcuno mi deve aiutare, credo di essere stata rapita, insomma sono scappata da una casa e l’unica cosa che ho trovato è stato un biglietto con il vostro indirizzo…vi prego aiutatemi-  
-  D’accordo, piccola, ti posso aiutare, ma aiuterebbe se mi dicessi dove ti trovi e magari il tuo nome-  
-  Mi trovo ad un incrocio della statale 17, l’incrocio per Sunnydale, c’è qui davanti una tavola calda si chiama Mario’s Bar…e il mio nome..è…-    Faith scavò nella memoria. Non ricordava nulla, ma le venne in mente la ragazza del sogno. L’aveva chiamata Faith: proviamo si disse, tanto un nome vale l’altro….-   Faith, il mio nome è Faith-  
-  Faith?... Ok, vengo subito, tu aspetta, hai capito dolcezza non ti muovere!-  

Lorne attaccò il telefono, e meditò brevemente sul da farsi. Avvertire Angel? E come? Era da un po’ che non si vedevano. No, era meglio non perdere tempo e precipitarsi a salvare la piccola Faith, che doveva trovarsi in un grosso guaio. Con quell’aspetto che si ritrovava non era così semplice girare per Los Angeles. Si mise un po’ di cerone bianco in faccia e indossò un cappello per coprire quelle escrescenze che portava in testa -  quando mai mi deciderò a fare questa plastica-   si disse tra sé e sé.
Prese le chiavi della macchina e si precipitò fuori imboccando l’autostrada.
****

Faith aspettava ansiosamente: Il tipo che le aveva risposto aveva cambiato tono della voce quando le aveva detto il suo nome: quindi doveva chiamarsi veramente così e probabilmente quel tipo la conosceva, oppure era solo un caso del destino.
Una macchina nera  si avvicinò, il tizio al volante abbassò il finestrino: le apparve uno strano viso obliquo dall’insolito colorito e dai lineamenti molto marcati.
-   Ehi Faith sei proprio tu! Le disse l’uomo.
Faith lo guardò perplessa
-   Ci conosciamo?-  
-  Beh direi di sì, ma forse te ne sei dimenticata, dai monta in macchina che andiamo da Angel, almeno lui te lo ricordi no?-  
Faith scosse la testa, confusa. Poi aprì la portiera e salì sul macchinone.
-  No, non mi ricordo chi sei tu, chi sia questo Angel. So solo che mi sono svegliata in un posto in cui preferivo non stare, e che ho voglia di mettere più kilometri possibili tra me e …quelli-  
-  Oh capisco piccola sei fuggita di nuovo dalla galera-  
-  No, quale galera, era una villetta anche abbastanza grande, solo che ero chiusa dentro a chiave e non sapevo che diavolo ci stavo a fare. In più non ricordo nulla o quasi-  .
-  Tu chi sei?-  
-  Il mio nome è Lorne..sono un amico di Angel-  
-  Ho capito sei un amico di Angel..e Angel chi è ?-  
-  Il titolare dell’agenzia.. ma veramente non ti ricordi nulla?-  
-  No, nulla, o quasi, a parte degli strani sogni, devo aver dormito per giorni perché mi sento strana-  
I due stettero in silenzio per un po’. Lorne guidava con attenzione, mentre Faith guardava fisso davanti a sé, cercando di recuperare brandelli di memoria e di capire chi fosse quel tipo, quando mai si fossero conosciuti e chi fosse questo misterioso Mr Angel.
-  Allora, noi ci conosciamo?-   disse alla fine Faith
-  Direi di sì-  
-  E…da quando? Voglio dire bene o male?-  
-  Beh non è che ti conosca molto bene, ti ho vista una volta, e non stavi troppo bene di salute, si vede che i nostri incontri non sono molto fortunati. Però so bene chi sei.-  
-  Ah..bene..e chi sono?-  
-   Sei Faith! Rispose Lorne, che aveva capito che sarebbe stato un po’ complicato spiegarle tutto.
-  Va bene, mi chiamo Faith, però che faccio nella vita?
-  forse è meglio che te lo spieghi Angel-  
-  Uh e che sarà mai, non dirmi che faccio l’agente segreto-  
-  Fuochino-   rispose sardonico Lorne
-   faccio l’agente segreto?-  
-  una specie-  
-  Ah, e combatto contro i cattivi?-  
-  Sì, più o meno -  
-  E questi cattivi chi sarebbero? Mafiosi? spie nemiche? O i tipi che mi hanno rapito?-  
-  Non so chi ti abbia rapito, ma le cose sono un po’  complicate, diciamo un po’ più soprannaturali, se capisci quello che voglio dire-  
-  No, non lo capisco, però mi sto facendo un’idea-  
-  Di che?-   chiese incuriosito Lorne
-  Che tu sei un po’ matto, anzi secondo me sei tutto matto-   rispose convinta Faith
-  uhm, iniziamo bene….-   Commentò quasi tra sé e sé Lorne.
La macchina era giunta ormai davanti al locale di Lorne.
-   cos’è questo locale?-   chiese Faith, sinceramente incuriosita
-   E’ il mio locale, ti piacerà-   
Sembra bello-   disse Faith mentre scendeva dalla macchina.
****

I due entrarono nel locale.
Lorne offrì da bere qualcosa a Faith, poi le disse di attenderla lì, doveva fare un paio di telefonate
-  siediti tranquilla e rilassati, ne hai bisogno-  
Faith si accomodò, si versò un succo di frutta nel bicchiere e sorseggiò. Era ore che non beveva nulla, e una volta passata la prima sete le venne voglia di qualcosa di più stuzzichevole, Ordinò quindi una birra.
Intanto iniziò ad osservare la fauna che stava, pian piano, riempiendo il locale.
Insieme a persone dall’aspetto, per così dire, normale, vedevo dei tipi dall’aspetto decisamente curioso. Anzi alcuni, più che curioso, avevano un aspetto decisamente mostruoso.
Quando Lorne tornò Faith lo investì con tutta la curiosità che quell’esperienza le stava suscitando.
-   ehi amico, ma in che razza di locale mi hai portato?-  
-   Te l’ho detto, il mio locale-  
-   Già ho capito, ma la gente qui è…..-  
-  Strana?-  
-  A dir poco-  -   disse Faith con aria sarcastica-  E adesso che ti guardo bene, pure tu non sei troppo regolare-  
-  Eh sì, è proprio così-   disse Lorne avvicinandosi alla ragazza -  Vedi nell’universo esistono tante razze diverse, uomini, ma anche demoni, vampiri, esseri che vengono da altre dimensioni, Spesso si fanno la guerra. Io preferisco la pace, la musica, la poesia. Perciò ho fondato questo locale, un posto dove tutti possono stare in pace, godersi un po’ di musica e passare una bella serata-  
-   Mi piace-   disse convinta Faith-   non so se sto ancora sognando, o sono impazzita e tutto ciò non esiste, però mi piace, e devo dire che anche tu sei un tipo simpatico-  
Lorne le sorrise
-  Ccerto che quelle cose che hai in testa-   aggiunse Faith-   non ti donano-  
Lorne fece una faccia corrucciata e Faith cercò di riparare -   però non ti stanno nemmeno male-  
-  Ti ringrazio per la bugia, cara-  
-  Ma tu cosa sei, voglio dire, non sembri propro umano-  
-  Io vengo da un posto che si chiama Pylea, ma francamente, preferisco proprio non parlarne-  
-  Già tutti noi fuggiamo da qualche posto, non è vero?-  
-  Proprio così-   confermò Lorne, con aria severa.
-  Ehi, ma si può cantare?-   chiese Faith.
-   Certo, c’è un karaoke, se vuoi provare…-  
-  Oh mi piacerebbe tantissimo, solo che non so cosa scegliere-  
-   Beh, qui c’è una lista di canzoni, puoi scegliere, se non ti ricordi il testo, basta leggere su quello schermo laggiù in basso-  
-  Va bene, vado subito-   Faith si alzò, poi si fermò indecisa-   devo avere un aspetto terribile…-  
-   Oh, non ti preoccupare, vai benissimo così-  la rassicurò Lorne
-   Grazie, Lorne-  

****

Faith prese il microfono e inizò a cantare
“Do you have the time to listen to me whine
about nothing and everything all at once…..”
Angel entrò nel locale quasi di soppiatto. La musica assordante lo disturbava, scrutò nella folla per vedere il suo vecchio amico Lorne. Sul palco si stava esibendo una ragazza scarmigliata dai  lunghi capelli scuri. Dopo un’attimo di incertezza riconobbe Faith. Vide Lorne e gli andò incontro:
-   Allora, come va?-   disse con la sua aria poco espansiva Angel.
-  Bene, direi, me la cavo-   rispose Lorne dissimulando un certo imbarazzo
-   E per lei che mi hai chiamato-   disse Angel indicando con un cenno del capo Faith.
-  Sì proprio così-  .
-  Non mi pare che stia tanto male-  dissse Angel -  almeno a giudicare dalla foga con cui canta-  
“I went to a shrink to analyze my dreams
she says it’s lack of sex that’s bringing me down”
-  Eh sì, quella ragazza è proprio piena d’energia. Energia allo stato puro-   Disse Lorne, non nascondendo una punta di compiaciuta ammirazione.
-  Dov’è il problema allora?-  
-   Tra poco lo scoprirai-   disse Lorne dissimulando a stento una risatina sarcastica.
“grasping to control so you better hold on”
Faith aveva finito il suo pezzo: Umani e creature assortite la stavano applaudendo con convinzione. -  grazie gente, grazie, ci vediamo più tardi-  
Scese dal palco e si diresse verso il demone ed il vampiro.

-  Allora come sono andata?-  
-  Splendidamente mia cara, ho mandato il cameriere a cercare il mio cuore perché me l’hai rapito-  
-   come sei galante!-   rise divertita Faith,poi scrutò attentamente Angel e disse -   E lui è il famoso Angel giusto?-  
-  risposta esatta!-   fece Lorne che non riusciva più a trattenere le risa divertito da come Angel avrebbe potuto reagire.
-  Non mi riconosci Faith?-  
-  No, ma mi pare di capire che ci conosciamo, giusto?
Angel annui solennemente
-  Wow, allora deve essere la mia giornata fortunata, e dimmi bel fusto, quanto ci conosciamo, voglio dire, quanto approfonditamente?
Angel la guardò imbarazzato.
-  Beh Faith lo sai no?-  
-   no, non lo so, il tuo amico qui ti avrà detto che ho dei ..piccoli vuoti di memoria. Comunque se vuoi darmi una rinfrescatina io sono ben disponibile-  disse Faith posando dolcemente la mano sul petto di Angel.
A quel punto Lorne la prese sottobraccio e la trascinò un attimo da parte
-   cribbio Faith non puoi comportarti così con Angel!
-   E perché no, per caso è fidanzato sposato? Non mi dirai che è dell’altra sponda? Sarebbe un vero peccato!-  
-  Niente di questo, Faith è solo che…-  
Angel li aveva raggiunti.
-  forse è meglio che continuiamo la discussione in un posto più tranquillo-   disse Angel.
-  Il mo ufficio è il posto migliore per questo-  confermò Lorne
-   OK-   disse Faith, che continuava a non capire chi fossero e cosa volessero da lei quei due bizzarri individui

Lorne entrò per primo nell’ufficio, fece cenno ai due ospiti di accomodarsi e si sedette nella sua comoda poltrona. Anche Faith si sedette di fronte a lui, mentre Angel si appoggiò alla scrivania, dando quasi le spalle al suo amico verde.
-  Allora, volete un po’ spiegarmi che succede?-  
-  dovresti spiegarcelo tu, Faith-   disse Angel-   Lorne mi ha detto che l’hai chiamato, gli hai detto che avevi bisogno di aiuto, che sei fuggita da una specie di prigione, e che non ti ricordi più nulla. E’ così?-  
-  Sì, mi sono svegliata in una strana casa, c’era un grande giardino, ma la stanza dov’ero era quasi spoglia. La porta era chiusa, c’erano dei tipi strani e l’unica cosa che ho trovato erano gli abiti che ho addosso e questo-   mostrò il biglietto da visita
-  straordinario, ce ne sono ancora in giro-   disse Lorne con un sorrisetto beffardo. Angel lo fulminò con un’occhiata.
-   E questo ti basta per dire che ti hanno rapito?. Chiese Angel
-   Non so, non so cosa sia accaduto, Quello che so è che non ricordo più un accidente di niente, chi sono, cosa ci facevo là che vita faccio. Ho sentito dei tipi che parlavano di una prigioniera e,allora , senza pensarci troppo ho tagliato la corda. Ho trovato quel biglietto da visita ed eccomi qui-   ho fatto male?
-  No, direi di no hai fatto benissimo-   disse Angel con aria pensierosa-   quello che mi chiedo è chi fossero quei tizi, dovremmo saperlo, sia per proteggerti che per noi.
-   adesso che vi ho detto tutto su di me, cioè quel poco che so, dovreste dirmi chi siete voi, e cosa sapete di me-  Angel e Lorne si guardarono reciprocamente, incerti sul da farsi.
-  prego inizia pure tu-   disse Lorne con un ampio cenno delle mani.
-  Bene – iniziò Angel-   Io mi chiamo Angel e questo è Lorne-  
-  Sì-   confermò Faith, annuendo-   Fin qui ci siamo-  
-   Lui è un demone che viene da Pylea-  
-  Mmh, sì me l’ha detto, e tu?-  
-  Io sono… un vampiro,
-  Con l’anima! -  Aggiunse Lorne-   E’ un bravissimo Vampiro te lo posso assicurare-  
-  Ah bene-   fece Faith-   e io chi sarei, una specie di strega?-  
-  No, tu sei una cacciatrice-  
-  Cosa?-  
-  Una cacciatrice-   confermò Lorne cercando di essere convincente
-  Impossibile, a me piacciono gli animali, proprio sono sicura che posso essere qualsiasi cosa, ma non una cacciatrice.-  
-  Sei una cacciatrice di vampiri-   Disse Angel
-  Vampiri e demoni-   precisò Lorne
-  Un attimo, allora voi siete un vampiro e un demone e io sarei una cacciatrice di vampiri e demoni. Quindi i fatti sono due, o mi prendete in giro oppure dite il vero. Nel primo caso siete pazzi e nel secondo, a cui naturalmente non credo, è meglio che, giri i tacchi  e , me ne vada, per cui -  
Disse Faith alzandosi rapidamente e portandosi verso la porta-   vi ringrazio della simpatica serata, del karaoke, della birra ,del caffè , ma credo proprio che me ne debba andare, piacere di avervi conosciuto e a non rivederci a mai più.-  
Angel era scattato e in una frazione di secondo si era frapposto tra Faith e la porta.
-  Faith, capisco che sia difficile accettarlo, hai subito un trauma e non ricordi più nulla, ma ti assicuro che le cose stanno così, e in quanto a noi, non hai nulla da temere-   Angel guardò verso Lorne che annuiva-   ti siamo amici, credo che te l’abbiamo dimostrato.-  
-  No, voi non mi avete dimostrato un bel niente-   Faith stava quasi urlando -   mi avete portato qui, mi avete raccontato un sacco di assurdità, e basta, e ora, se non ti dispiace levati dalla porta se no…-  
Se no cosa? Disse Angel mostrando i suoi canini-   ci credi ora?
La ragazza indietreggiò di qualche passo, il vampiro si fece avanti.
Quasi d’istinto Faith lo colpì con un calcio, Angel fu buttato all’indietro, tornò ad avanzare e di nuovo venne colpito.
Stavolta fu sbattuto contro un mobiletto.
-  I miei preziosi vasi cinesi! -  Urlò Lorne precipitandosi a salvare il salvabile-   ragazzi vi sembra il caso di litigare..proprio qui dentro!
Ancora Angel si fece avanti e riuscì a scaraventare la cacciatrice per terra, ma Faith rapidamente lo colpì da terra e poi si rimise in piedi colpendolo ancora con due rapidi pugni, Angel andò a sbattere contro un altro suppellettile che si fracassò al suolo
-  il mio ufficio, mi stanno distruggendo l’ufficio, qualcuno faccia qualcosa!-   piagnucolò Lorne
Intanto Faith si era scagliata su Angel e lo aveva messo con la schiena a terra.
La ragazza cercava qualcosa, nelle sue tasche poi  le sue mani si strinsero infine attorno al collo del vampiro.
-  Allora adesso ci credi?-   disse Angel tornando all’aspetto rassicurante di prima-   ci credi o no?
L’espressione di Faith mutò dalla rabbia del combattimento allo stupore. Allentò la presa e cercò di calmarsi.
Chi era allora lei? E chi erano quei due tipi, due pazzi, due nemici, o due amici, seppure molto fuori dall’ordinario?
Lorne si avvicinò e le mise una mano sulla spalla-  So cosa stai cercando e credimi ti aiuterei volentieri, ma ormai il danno è fatto-   guardò i vasi e le suppellettili per terra fracassate-   per cui lo polverizzerai un’altra volta.-  
-  Polverizzare?? -  Fece Faith
-  Sì se ti levi di qui sopra te lo spiego-   disse Angel
-  E perché? A me piace stare sopra-   disse Faith,ridendo
-  Beh vedo che piano piano la memoria ti sta tornando-   disse Angel mentre si rialzava e si spazzolava i vestiti.
-  Scusa mi hai aggredito… spero di non averti fatto  male -  
-   Non ti preoccupare era l’unico modo  per farti ragionare -  
-   allora, che vuol dire questo?
-   Quale ragazza avrebbe potuto reagire così ,Faith?-  
Faith stette in silenzio per alcuni istanti. E’ vero, quale ragazza avrebbe potuto reagire così  e mettere per terra un vampiro. Quei due non le avevano mentito. Chi era lei allora?
-  Allora è vero…-  Sì Faith-   Angel le mise una mano sulla spalla.
-  io sono una cacciatrice di vampiri, tu un vampiro…
-   Con l’anima, ricordati, Faith, fa una bella differenza-   proseguì Angel
-   Con l’anima e lui è….-  
-  Un demone disperato dopo che due pazzi gli hanno distrutto l’ufficio-   concluse Lorne con la sua solita ironia.
La battuta del demone strappò un sorriso a Faith.
-   beh, se non c’è altro da dire, io me ne andrei a dormire sempre che ci sia un letto da qualche parte-  
-   certo c’è una piccola stanza di sopra, non è un granchè ma credo che la troverai accogliente-   disse Lorne premurosamente.
-   Sono molto stanca, capirete la fuga, tutte queste rivelazioni… -  
Lorne aprì la porta a Faith-   prego di qui-  
Faith si fermò un attimo sulla porta e guardò Angel
-  Buonanotte. Angel-  
-  Buonanotte Faith, ho ancora molte cose da raccontarti-  
-  Sarò tutte orecchie – concluse Faith con una risatina-   a domani –
****

Faith si addormentò quasi di colpo. Questa volta un sonno lungo e profondo, senza incubi. L’unico sogno che fece era lei che fuggiva dalla prigione, cadeva in una specie di burrone e Angel che le dava la mano e la tirava su. E Lorne che rideva contento.
Dormì circa fino al primo pomeriggio. Un lieve bussare alla porta la svegliò.
-  Avanti!-  
Lorne entrò. – buon giorno Faith, anche se quasi dovrei dire buonasera-  
Faith rise, poi si stirò cercando di allontanare gli ultimi residuati del sonno
-   Devo aver dormito un bel po’-  
-   Proprio così. Ti ho portato un abitino più comodo ed elegante di quegli stracci che avevi indosso ieri. Te li appoggio sulla sedia.-  
-   grazie sei veramente genitilissimo. Ma non li avrai comprati apposta per me?-  
-   No, erano di Cordelia. Li ha lasciati qua. Dovrebbero andarti bene. Io sono di sotto. Se vuoi una bella colazione, sai dove venire-   concluse sorridendo Lorne.
-  Grazie, penso che approfitterò. Tra le varie cose che non ricordo, c’è anche l’ultima volta che ho mangiato.
Lorne guardava i resti sul tavolo dove Faith aveva appena finito di consumare la sua colazione.
-  Certo che ne avevi di fame-  
-   Puoi ben dirlo! Non t’ho detto che non mi ricordavo più l’ultima volta che ho mangiato? Chissà quando è stata, una settimana fa o un mese forse!-  
-  A giudicare da quanto hai mangiato, penso che la seconda ipotessi sia la più probabile -  
-  Guarda qua sono tutta pelle e ossa!-   
Lorne alzò il sopracciglio-   Ho visto di peggio, cara. Ma, cambiando discorso, ancora non ti ricordi niente?
-  Beh, qualche ricordo incomincia a riaffiorare, dopo quello che mi avete detto ma è abbastanza confuso: Anzi direi che è un grande guazzabuglio.
-  Vedrai, che piano piano ti ricorderai tutto-  
-  Lo spero, sai , è come galleggiare in una specie di mondo irreale. Come un sogno prolungato. Non saper più distinguere ciò che è reale e ciò che non lo è. E’ strano.-   disse Faith. Il suo sguardo si perdeva in lontananza, dietro qualche pensiero remoto ed inconfessabile.
-  Immagino di sì -   rispose Lorne, sentendo lo spaesamento dell’amica.
-  Non sapere più chi si è. Quale è il tuo ruolo nel mondo…-  proseguì Faith.
Chi era realmente, questa era la domanda a cui non sapeva dare risposta e che la tormentava.
****

Intanto, a qualche miglia di distanza, in un ambiente cupo e sordido, due strani personaggi confabulavano animatamente.
Si trattava di due demoni: il primo aveva un aspetto imponente, con dei lunghi capelli che gli scendevano lungo le spalle, una piccolo elmo calato in testa, quasi ridicolo in confronto alla enorme massa muscolare che possedeva.
L’altro era invece piuttosto basso, anch’esso dalla corporatura robusta, e dal colorito decisamente più scuro. Entrambi incutevano un sicuro timore
-  Allora, come si chiama questo mezzo demone che ti deve dei soldi?-   domandò il più grosso dei due.
-  Lorne, si chiama Lorne. E’ quel mezzo demone che gestisce quello strano locale, sai quel karaoke dove tutti vanno a cantare. Uno che crede nella pace tra le razze. Patetico –
-  E come mai se è così patetico non ci pensi da solo a farti restituire i soldi-  
-  Semplice. Quello è protetto da un vampiro. Un certo Angel. Un tipo da evitare.Ma so che adesso è via per qualche giorno. In ogni caso con la tua presenza non ci saranno problemi.
-  Puoi starne certo. Se questo ridicolo demone, come si chiama…. Lorne, non dovesse darci quanto ci deve, gli staccheremo la spina dorsale. E se questo vampiro si metterà in mezzo, allora…. la staccheremo anche a lui-   concluse con un sorriso maligno il demone più grosso.
****

Il locale di Lorne era come al solito affollato, Faith ne approfittò per cantare un paio di canzoni. Essere applaudita dalla folla di persone di tutti i tipi che frequentavano quel posto la eccitava, la faceva sentire viva e utile.
Lorne la raggiunse sul tardi.
-  Non ho ancora visto Angel..-   gli disse Faith.-   Non starà ancora dormendo?
-  Neanch’io l’ho visto. So che andava da qualche parte.-  
-   Mi sembri un po’ preoccupato, Lorne, cosa c’è che non va?-  
-  Niente, niente-   rispose Lorne cercando di mascherare il turbamento.
Faith lo squadrò accuratamente
-  Senti io non sono un demone ipersensibile come sei tu, se non ho capito male, ma mi pare proprio che ci sia qualcosa che ti turba-  
Lorne la guardò, scosse la testa, e poi disse-   Al diavolo, non riesco proprio a mentire. Sì c’è qualcosa che non va.-  
-  Riguarda me? Perché se riguarda me, non c’è problema, puoi dirlo tranquillamente-  
-  No, tu non c’entri affatto, anzi, in questa situazione, sei la mia unica speranza-  
-   E cioè? spiegati meglio.-  
-  Vedi poco fa, appena fuori dal locale, sono stato avvicinato da due brutti tipi, e quando dico brutti tipi non intendo l’aspetto fisico, seppure anche quello sia decisamente repellente-   disse Lorne non nascondendo una smorfia di disgusto.-   questi due tizi… insomma devo dei soldi ad uno dei due, sai è stato per abbellire il locale….Questi vogliono indietro i soldi, più gli interessi. Non so proprio dove andare a trovare tutti quei soldi. E mi hanno detto che se non glieli dò subito, mi staccano la testa a morsi. E ci credo che ne siano capaci. E sai preferisco che la mia testa rimanga al suo posto.-  
Faith lo guardò un po’ incredula. Demoni, vampiri…tutto le sembrava così  strano, C’erano dei demoni e dei vampiri buoni, o almeno che lo sembravano, come Lorne e come Angel. E poi c’erano dei vampiri e dei demoni che evidentemente erano come dovevano essere. Feroci, crudeli, cattivi.
E lei era una cacciatrice. Chissà cosa voleva dire. Forse poteva combattere questi esseri. Aveva combattuto contro Angel e l’aveva messo al tappeto. Ma in fondo era stato poco più che uno scherzo, Forse Angel l’aveva presa in giro. Anzi sicuramente era così.
-   Capisco sei nei guai , ma io…cosa posso farci? Sono solo una ragazza che non sa qual è il suo posto nel mondo e..-  
-   no Faith, tu non sei solo una ragazza, tu sei una cacciatrice.-  
Lorne le prese le mani-   Tu non sai quanta forza e potere tu abbia in queste belle mani. Hai visto ieri con Angel..-  
-  Ehi, non credere che mi sia bevuta tutta quella roba lì, voglio dire tu ed Angel siete simpatici e tutto, ma insomma, credo che vi sbagliate-  
-  Ti posso assicurare che non ci sbagliamo. Sappiamo chi sei.-  
-  E cosa dovrei fare, uscire e ammazzare quei demoni?-  
Lorne annuì-   Beh se non vuoi ammazzarli mi basta che li prendi a calci e gli fai capire che è meglio che abbassino le loro pretese-  
Faith scosse la testa-   No Lorne, non puoi chiedermi questo,Anche ammesso che sia come dite voi, che io sia stata una cacciatrice, può anche darsi che ora non lo sia più. Mi farei solo ammazzare e farei ammazzare anche te. Devi chiamare Angel. Solo lui ti può aiutare-  
Lorne la guardò sconsolato. Dov’era finita quella indomita ragazza che era scappata di prigione per aiutare Angel, che aveva rischiato la sua vita per lui, e che poi l’aveva ancora rischiata per aiutare qualcuno che la odiava?
Lorne si allontanò triste. Gli spiaceva per se stesso, ovviamente, Ma gli spiaceva anche per lei, E per il mondo intero, che non poteva più contare su qualcuno che lo proteggesse. Già il mondo, ma in fondo cosa aveva a che fare lui con il mondo? E cosa aveva a che fare con il mondo quella ragazza bruna, così sperduta, così sola?
****

Lorne si era deciso a prendere il toro per le corna. Aveva provato a chiamare Angel. Niente da fare. Convincere Faith? E se avesse avuto ragione lei, se non fosse stata più all’altezza dei suoi compiti? Magari non aveva più quei poteri, forse le sarebbero tornati più tardi. E se l’avesse fatta ammazzare per lui, avrebbe danneggiato tutti senza cavarne alcun beneficio. No, doveva fare da solo. Arrangiarsi in qualche modo. Morire magari, ma evitare di cacciare qualcun altro nei guai. Ci si era messo lui nei guai, e non poteva fuggire sempre.
Aveva preso una piccola ascia e l’aveva nascosto sotto l’elegante soprabito. Aveva salutato gli ultimi clienti ed era uscito fuori. Ad aspettare.
Dov’era Faith? Non l’aveva più vista. Forse era in camera sua a dormire. Ingrata. Le aveva dato la stanza a gratis e quella piccola parassita lo lasciava morire così. Solo per le sue insicurezze.
Ma in fondo era meglio così.
Non dovette aspettare molto a lungo. I due demoni sbucarono dall’ombra
-  Allora, Lorne, sei uscito dal tuo buco-  fece il più grosso.
-  Sono qua non mi vedi?-  
-  Sì purtroppo vedo la tua faccia da vigliacco. Alleato di un vampiro eh? Peccato che il tuo protettore non ci sia. E sai chiamarlo non è stata una mossa molto efficace. Abbiamo isolato il suo cellulare.
-  Già siamo demoni , ma siamo ben organizzati-   aggiunse il basso con un sogghigno-  
-  Allora hai la grana? –
-  Già niente grana niente testa-  
-  Non ho la grana.  Però ho questa-   disse Lorne estraendo  l’ascia e cercando  di colpire il più grosso, ma questi bloccò il colpo e colpì Lorne con un pugno da KO.
Lorne cadde pesantemente a terra.
-  Cosa volevi fare stupido demone, a botte con chi è più forte di te? Adesso ti farò a pezzetti.-  
Qualcosa colpì il demone che arretrò sorpreso.
-  Bello prendersela con chi non sa difendersi-   disse Faith
-   E tu chi diavolo sei? Chiese il demone
-  Dev’essere quella puttanella che si esibiva prima nel locale: certo che il nostro Lorne i soldi li sa spendere bene,quando vuole. ma non li vuole restituire ai vecchi amici. Lascia fare a me capo, liquido la pollastra e poi potrai fare a pezzi quel traditore.
-  Puttanella a chi?-   essere chiamata in quel modo aveva caricato di rabbia Faith e la rabbia era un motore potentissimo per una ragazza di periferia come lei. Faith colpì con colpi potenti e rabbiosi il demone, estrasse il coltello e lo colpì proprio al centro del torace. Il demone cadde al suolo.
Faith rimase attonita per un attimo. Aveva agito di puro istinto, non s’era quasi resa conto di quello che faceva, Aveva ammazzato un demone, Allora era vero. Lei era una cacciatrice.
Dovette tornare alla realtà in un battibaleno. L’altro demone s’era ripreso dalla sorpresa e stava avanzando verso di lei.
-  Non so chi tu sia, sgualdrina, ma so che ora morirai!-   le urlò con rabbia l’enorme demone.
-  Come vi devo dire che non mi piace essere chiamata così -   rispose Faith che lo colpì al volto con un calcio. Il demone arretrò tenendosi il viso, Faith, che sullo slancio era finita per terra si rialzò prontamente. Ma il demone aveva preso in mano l’ascia di Lorne, e si slanciò in avarti-   muori puttana!.-  
 Faith fece appena in tempo a schivare il colpo, il demone sullo slancio finì contro il muro. Quando si girò, Faith gli era già addosso e lo colpiva con una rabbia inaudita-   Allora non ci senti, non hai ancora capito di non chiamarmi a quel modo? Il grosso demone barcollò sotto i colpi della ragazza, perse l’ascia, cercò di riagguantarla, ma prima che se ne rendesse conto, Faith gli aveva ficcato il coltello nel torace. La cacciatrice colpì una, due tre volte fino a che l’enorme demone cadde esanime.-  Allora, l’hai capito che non mi devi chiamare in quel modo? E secondo: lascia stare i miei amici, capito?-   E tirò un ultimo calcio al corpo ormai privo di vita del bestione. Poi si allontanò verso Lorne che la stava guardando, terrorizzato ed ammirato allo stesso tempo.
-  Come stai Lorne?-  
-   Bene, ho preso una botte, ma…la testa è ancora al suo posto. Ti devo la vita, piccola-  
-   Niente è stato un piacere, non credevi mica che ti avrei lasciato far fuori così, senza muovere un dito?-  
-   Beh, io…un dubbio l’ho avuto, Mai stato così contento di essermi sbagliato.-   Lorne le sorrise.
-   Ma tu come stai, non ti hanno ferito quei due delinquenti?-  
-   Five by five-   rispose Faith allontanandosi verso l’entrata.
Lorne rimase solo nella strada, col vestito sporco, guardò i due cadaveri dei demoni che stavano per decomporsi rapidamente. Raccolse la sua ascia da terra. La guardò, guardò la luna rossa sangue nel cielo di Los Angeles. Poi volse il suo sguardo verso Faith, vide la sua magra silhouette entrare nel portone del Bar
-  Bentornata Cacciatrice-   sussurrò alle tenebre che lo circondavano.

Fine della  prima puntata




 
   
 
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