Immobile, osservava il suo avversario; nessuna certezza delle sue carte, ma il suo volto ne parlava, fin troppo. Uno sguardo noncurante verso l'alto, sicuro di vincere, beffardamente accompagnato dalle punte della bocca. Jolly cosa darei per pescarne uno per distruggere dda facci i minchia ca si mise Scrutava il rivale come per prendere la mira, cercando di dedurre se il suo fosse un bluff oppure no. Non hai come non puoi evitarlo per quanto ti dimeni mentalmente puoi solo aumentare il mio divertimento O bluffa o vince tanto vale proseguire posso farcela con queste carte punto poco più di prima e lo tengo a bada Finita questa partita andrò al Moulin Rouge lì sì che i soldi si spendono bene Rodeva attendendo, non poteva perdere ancora: era quasi a secco e doveva partire con Franca per la Spagna. Puntare voleva dire rischiare di perdere tutto, ma non osava indietreggiare per ferito e sprezzante orgoglio. Non desiderava altro che dare una lezione a quel ragazzino ed assicurare un bel viaggio alla sua carissima amata. Rilancio di 500! Sparò cercando di ostentare sicurezza, appena dopo aver pescato un 5 e guardatolo come asso. Non vengo. Aveva capito il patetico bluff, ma aveva l'aria di chi già sazio rifiuta gentilmente un'altra portata. Ti ritiri davvero?? Strabuzzò gli occhi; si maledisse subito dopo, temendo d'aver causato un moto di rivalsa in lui. Improvvisamente Lui calò le carte: aveva una misera coppia di 2. Daisuke se la rise, velando un esteso sollievo. Rilancio di 3000. Annunciò Goemon. Entrambi pensavano avesse desistito da tempo, atono com’era stato. Esterrefatto non poté che tirarsi indietro anche lui, pur inveendovi irosamente e volendo rompergli il muso. Tieni! Prendi e non fiatare! Che è la cosa che ti riesce meglio. L'amico sorrise, Arsène scoppiò in lacrime fragorose Me ne vado. Affermò lapidariamente Jigen. Non lo rividero per un bel pezzo.