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Autore: Spensieratezza    29/05/2018    6 recensioni
Spin off della storia "il quinto mondo." e sesta storia del ciclo delle fiabe.
Castiel e Gabriel raccontano a Dean e Sam, lo sbocciare della loro storia d'amore, iniziata in Paradiso, ma non rivelata mai veramente, fino a quando non si sono rincontrati dopo la presunta morte di Gabriel, nel mondo delle fiabe
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più stagioni
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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In Paradiso, anni e anni fa…


“Fratello, perché ti piace così tanto scendere su quel pianeta? Qui in Paradiso siamo nella nostra casa, con i nostri fratelli, abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno..”

Gabriel aveva scosso la testa, guardandolo con un sorrisetto.

“Vorrai dire che qui in paradiso abbiamo tutto quello che pensiamo di avere bisogno, invece sulla Terra, ho trovato anche quello di cui non pensavo di aver bisogno, ma di cui avvertivo comunque la mancanza, fratello.”

Castiel l’aveva fissato con sguardo triste.

“Perché dici così, fratello? Non ti trovi bene qui con noi?”

Gabriel gli aveva accarezzato una guancia, su quel viso androgino fatto di una sostanza liquida che somigliava all’acqua.

“Siamo i tuoi fratelli. Dovresti stare qui, non andare a mischiarti con una specie così diversa da noi.”

“Attento, fratello. Ora stai parlando quasi come Lucifero. Non vorrai che nostro padre ti senta e decida di punire anche te.”

Castiel fece una smorfia.

“Io non sono come Lucifero. Non odio né vorrei far del male agli umani, però forse…Lucifero aveva ragione, nel dire che siamo troppo diversi da loro.”

Gabriel sorrise ancora. “Sai, Castiel, la pensiamo in maniera simile a Lucifero, il nostro caro fratello perduto, anche se non abbiamo niente della sua rabbia. Tu la pensi in maniera simile a me, è per questo che, sarai sempre il mio preferito!

Detto questo, Gabriel spalancò le sue grandi ali. Erano color bronzo ed erano magnifiche e regali.
 
Prima di spiccare il volo aldisotto delle nuvole, Castiel lo fermò, toccandogli gentilmente un’ala.

“Aspetta..dimmi..perchè ti piace così tanto la Terra. Cos’ha di più del Paradiso. Cosa ci trovi di tanto bello?”

“La passione che la sua razza trasmette.”

Castiel restò a fissarlo sorpreso.

“La razza degli umani, è piena di passione, fratello. Cibo, lussuria, divertimento e io intendo goderne ogni privilegio..e poi è piena di bellezza. Sai, ho sempre sostenuto che tu fossi bello, mi sono sempre chiesto come sarebbe vedere la tua bellezza, se avesse anche dei tratti somatici che lo sottolineassero.” Disse Gabriel, studiando il suo viso, androgino, come una forma d’acqua.

Castiel mise il broncio e il suo viso sembrò incresparsi.

“Non ho bisogno di un corpo. Non priverò un altro essere umano, del libero arbitrio. È una violenza. Io non lo farò. MAI.”
Gabriel sorrise.

“Per sempre è tanto, tanto tempo, fratello…e il tempo tende sempre, a cambiare le cose.” Disse, prima di spiccare il volo e lasciando Castiel perplesso e disorientato.
 
 
 
 
 
*

“Per favore, calmati ora.” Disse Castiel, accarezzandogli dolcemente le guance.

Gabriel sospirò, aspettando che la rabbia lasciasse piano il suo corpo, che scivolasse via.

“Perseguitato..come fecero ai tempi con nostro fratello Lucifero, solo per essermi vendicato di un umano, che sarebbe morto comunque, in meno di un anno. Questa è la giustizia celeste, divina. Ma se pensano che io sia come mio fratello che mi lascerò calpestare, si sbagliano.”

“Ti prego, non parlare di Lucifero, non ad alta voce. Per il tuo bene, ti prego di non farlo.”

“Castiel, tu non dovresti accudirmi così. Sarai anche tu a pagare nel caso..”

“Non ti troveranno mai qui. Questo è un posto che ho creato in paradiso, per te. Un posto creato da un angelo, per amore di un’altra creatura, rimane sigillato agli altri, se l’angelo non consente di condividerlo a loro.”

“LORO capiranno che mi stai nascondendo. Non puoi tenermi qui per sempre.”

“è vero, ma vorrei farlo solo il tempo necessario per farti sentire il mio amore..”
 
Gabriel si imbarazzò e gli voltò le spalle.

“Non credo tu sappia di cosa stai parlando davvero, Castiel.”

“Perché? Perché sulla Terra, hai imparato che l’amore gli umani lo vivono diversamente? L’amore, quello vero, non ha niente a cui spartire con la violenza, i tradimenti, gli inganni e neanche è pura passione, Gabriel, è una cosa di sentimento. Non sono io a non saperlo,sei tu che l’hai dimenticato.”

“Un angelo che fa ad un altro angelo la morale, che cosa bizzarra.”

“Sei sicuro di non volerti spogliare di quel tramite? Ti aiuterà ad essere più leggero.”

“Forse, ma non sono sicuro di quello che potrebbe capitare ad un cadavere, se sentisse la potenza del paradiso. Potrebbe liquefarsi e non ho voglia di perdere tempo a cercarne un altro.”
 

Castiel gli sorrise. “Va bene, fratello. “
“Cosa..cosa stai facendo?”
“Sdraiati con me.”

Dicendo così, si sdraiarono sul letto di soffici nuvole. Poco distante a loro, c’era un’oasi d’acqua e una casetta di sole, che Castiel aveva creato.

Gabriel si accucciò contro Castiel.

“Che cosa vuoi fare?” gli chiese.

“Farti sentire il mio amore.” Rispose l’angelo.

Gabriel strinse un po’ le labbra.

“In questa forma, posso sentire l’amore, solo in una maniera in cui tu non capiresti..” disse voltandogli le spalle.

Dal corpo di Castiel si sprigionò una forza angelica e pura che pervadeva il corpo di Gabriel.

“L’amore, lo sentono tutti allo stesso modo, caro fratello, sono i pregiudizi e i preconcetti delle altre specie, ad avvertirlo come un qualcosa di scandaloso o vergognoso. Lasciati andare, so che anche nella tua forma umana, tu puoi sentire lo stesso, l’amore di un angelo.”
 

Gabriel lo sentiva. Lo inebriava e lo riscaldava. Lo faceva sentire bene. Ancora imbarazzato, non poteva fare a meno, di sentire il brivido della possessività e della gelosia farsi strada in lui.

“Tutto questo, è per me, Castiel?”

Ma Castiel, ancora angelo, ancora non abituato alle debolezze umane e al loro bisogno di conferme, sempre alla ricerca di un’esclusiva che era tanto evanescente, quanto illusoria, non gli rispose in quel momento, ma si limitò ad abbracciarlo più stretto, per fargli sentire il suo calore.
 
 


*

“Sei bellissimo.” Gli disse Gabriel, quando vide Castiel dentro i panni di Jimmy, che camminava sulla Terra.

“Grazie per essere venuto. Volevo che tu lo vedessi.”

“Che ti vedessi. Da questo momento in poi, devi pensare a questo corpo come se fossi tu, Castiel.”

I due stavano passeggiando nel parco. Castiel si fermò, guardando il rfiume e le papere nuotare in esso.
“Non so se posso riuscirci, Gabriel. Qui non posso volare, perché non è sicuro farmi vedere, non ci sono laghi infuocati da attraversare, per portare in salvo anime dannate…”

“Alludi al salvataggio di quella pover’anima di Dean Winchester?”
“Sì. “

“Se non vuoi stare sulla Terra,non sei obbligato a farlo. Non lasciarti influenzare da quello che dicono gi altri angeli. MAI. Io non lo faccio.”

“Se decidessi di stare qui..tu..mi aiuteresti ad ambientarmi?” chiese Castiel.
Gabriel sembrò tentennante.

“Basta che mi prometti di non fraternizzare troppo con i tramiti di Michael e Lucifero.” Disse.
 






















Note dell'autrice: 

ragazzi ho deciso di mettere l'avvertimento incest (dopo averci pensato a lungo ) perchè comunque gli angeli si ritengono fratelli e considerano Dio loro padre, anche se sono stata molto combattuta sulla questione!

pensandoci bene, sam e dean compaiono brevemente nella storia, quindi l'avvertimento può andare bene sia per gabe e cas, sia per sam e dean ^^

ok innanzitutto non allarmatevi ahha non sarà un'altra long, ci ho pensato davvero da tanto tempo e non trovo giusto relegare la storia di gabe e cas, a un trafiletto in mezzo a tutto il marasma che è stato "il quinto mondo" credo debba essere esaltata come una storia a sè.

ps la bomba che avevo promesso, arriverà alla fine di questa storia!
   
 
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