Videogiochi > Fire Emblem
Ricorda la storia  |      
Autore: sakichan24    29/05/2018    0 recensioni
[Fire Emblem the Sacred Stones]
Una riscrittura del primo capitolo dal punto di vista di Valter.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Valter volava velocemente in sella alla sua viverna. Era stata un’ottima idea imparare a cavalcarla: grazie a lei poteva coprire in pochissimo tempo grandi distanze e ciò gli permetteva di poter essere presente in luoghi molto lontani tra loro in poco tempo. L’imperatore Vigarde era molto soddisfatto delle sue prestazioni come generale.
Si sporse appena dal dorso della viverna e vide sotto di sé le montagne che segnavano il confine tra Graze e Renais.
Ci stava mettendo meno tempo di quello che aveva presvisto, ma era comunque troppo.
Spronò la viverna, affinché andasse più veloce, e fissò lo sguardo davanti a sé, pensando con un ghigno appena accennato alla sua missione.
Finalmente giunse alla capitale di Renais: a giudicare dai movimenti dei soldati di Graze attorno al castello, doveva essere già caduta. Fece vagare lo sguardo nei prati circostanti per individuare eventuali fuggitivi, ma vide solo qualche domestica e alcuni servi che correvano qua e là alla ricerca di un riparo.
Divertente da guardare, senza dubbio, ma non abbastanza interessante.
Poi vide qualcosa che catturò la sua attenzione: una figura dai capelli azzurri era appena uscita dal castello, accompagnata da un cavaliere coi capelli rossi. Stando a quello che gli altri generali e l’imperatore Vigarde gli avevano detto, doveva trattarsi proprio di lei.
Fece atterrare la sua viverna proprio davanti ai due.
La ragazza fece un passo indietro, visibilmente spaventata, mentre il cavaliere si spostava davanti a lei per proteggerla.
- State indietro, principessa Erika! Penserò io a lui.
La principessa Erika. Allora non si era sbagliato affatto.
La guardò: era decisamente giovane, più di quanto si aspettasse. Aveva la carnagione abbastanza pallida e tutte le curve già al posto giusto. La sua donna ideale, insomma
L’espressione di terrore, sgomento e spaesamento insieme le stava benissimo: il generale pregustava già il momento in cui si sarebbe aggiunta anche l’umiliazione.
D’altra parte, all’imperatore serviva il bracciale, dubitava che avrebbe preteso anche la ragazza per sé. Da quel punto di vista, Valter sentiva di avere campo libero.
- La principessa Erika di Renais, - ripeté ad alta voce, - oggi deve essere il mio giorno fortunato.
Sbirciò l’espressione della ragazza: aveva gli occhi dilatati per la paura e sembrava parecchio confusa. Probabilmente si stava chiedendo come mai Valter desiderasse proprio lei.
- Dunque, tu sei morto, - continuò poi, spostando lo sguardo sul cavaliere, - e lei viene con me. Fate i bravi.
Erika si avvicinò a Seth di riflesso, per cercare protezione, mentre il cavaliere estraeva la spada e la puntava contro il generale.
- Non so chi tu sia, ma non ti permetterò mai di prendere Erika!
Valter si divertiva molto di più quando le sue prede resistevano. La loro morte aveva un sapore del tutto diverso: c’era molta più eccitazione nell’uccidere una persona che aveva cercato fino all’ultimo di salvarsi piuttosto che una che si era consegnata al proprio destino senza fiatare.
Imbracciò la lancia.
- Io sono Valter, uno dei generali di Graze, - annunciò, - adesso vediamo cosa puoi fare contro di me.
E attaccò subito, senza lasciar tempo al cavaliere di prepararsi. Non che fosse un atto dovuto: quella era la guerra.
La sua lancia trapassò l’armatura del cavaliere all’altezza della spalla e affondò nella sua carne, macchiandogli gli abiti di rosso. L’uomo urlò, tentanto inutilmente di colpire Valter con la sua spada.
Finalmente il generale cominciava a divertirsi.
- Seth! - strillò la principessa, in preda alla disperazione.
Doveva essere il nome del cavaliere, sarebbe stato meglio tenerlo a mente.
- N-Non preoccupatevi per me, principessa... Andate! - balbettò Seth.
Questa affermazione suscitò l’ilarità di Valter. Dove pensava che potesse andare quella principessa tutta sola, soprattutto quando la Pietra Lunare era davanti a loro? Avrebbe potuto far fuggire la principessa per poco, solo per dare l’illusione a quel cavaliere che lei si fosse salvata. Per poi ovviamente bloccarla e rapirla alla prima occasione.
Ma Erika non accennava a muoversi.
- Sai, - le disse allora Valter leccandosi appena le labbra, - un po’ di sangue starebbe bene anche addosso a te. Quando l’imperatore Vigarde avrà avuto quello di cui ha bisogno, ci penserò io a te.
Erika aprì la bocca per rispondere, ma non ci riuscì. La crudeltà di quell’uomo la spaventava troppo.
Il generale decise di non indugiare più e fece alzare in volo la sua viverna, per poi scendere su Erika.
Seth approfittò di quel momento: era esattamente quello che sperava che accadesse.
Col braccio non ferito afferrò il polso di Erika e la tirò a sé, facendola salire sul suo cavallo, per poi spronarlo e partire più velocemente che poteva.
Valter non ci avrebbe messo nulla a scendere di nuovo in picchiata su di loro, finire il cavaliere e prendere la principessa, ma si fermò.
Non gli piaceva la caccia troppo facile. Poteva dare un po’ di speranza vana a quei due, facendo credere loro di essere fuggiti. Avrebbe pensato a loro in un secondo momento, si sarebbe divertito di più.
Prima avrebbe dovuto chiedere a Vigarde cosa fare di Erika, ma non c’era motivo che l’imperatore gliela negasse, ne era sicuro. L’idea dell’espressione che la giovane avrebbe fatto quando avrebbe posseduto il suo corpo eccitava non poco il generale, a dir la verità.
- Erika, Seth... Ci rivedremo presto. - mormorò a voce bassa, alzandosi di nuovo nel cielo.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Fire Emblem / Vai alla pagina dell'autore: sakichan24