Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Love_Fandom    29/05/2018    0 recensioni
~tratto dal capitolo~
«ehy elfettina » disse un ragazzo mettendomi con le spalle al muro.
«la..lasciami a..andare» dissi spaventata cercando di non balbettare.....
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi chiamo Maryka Moon.
Ho i capelli neri e gli occhi del colore dell'alba.
Ho sedici anni.
Ho le orecchie a punta per via della mia natura.
Sono un'ibrida metà elfa e metà demone.
Mio padre é un demone e mia madre era un'elfa, é stata uccisa davanti ai miei occhi quando avevo sei anni.
Da quel momento mio padre mi prese con se.
«Maryka muoviti devi andare.» urlò mio padre dal piano di sotto.
«arrivo papà»urlai a mia volta.
Mi vestii velocemente con una maglietta nera corta, un paio di jeans neri, e la mia adorata giacca di pelle rigorosamente nera.
Scesi le scale e andai incontro a mio padre che si trovava davanti alla porta con aria impaziente.
«Andiamo» dissi uscendo insieme a lui ed entrando in macchina.
Dopo un paio d'ore arrivammo ai cancelli della Elf Academy School,
Scuola per ragazzi soprannaturali.
«siamo arrivati tesoro»disse mio padre.
Io guardai il cancello valutando quali vie di fuga ci fossero, ma alla fine non ne trovai nessuna.
Non volevo andare lì volevo stare con papà.
Come se mi avesse letto nel pensiero,
«dai tesoro non essere triste, ci vedremo per le ferie e quest'estate.» disse papà.
Io feci un sorriso tirato ed uscii dall'auto.
Mio padre mi aiutò con le valigie e mi accompagnò attraverso il cancello.
Davanti al portone c'era una donna di mezz'età con i capelli biondi striati di grigio e gli occhi azzurri, con un sorriso cordiale dipinto sul viso.
Arrivammo davanti a lei.
«salve signor Damon, signorina, prego seguitemi, sono la signora Nicolet vicepreside di questa scuola.»si presentò lei guidandoci attraverso il dedalo di corridoi fino ad un corridoio di un rosa antico, io storsi il naso non mi é mai piaciuto il colore rosa.
«questa é l'ala femminile.»ci informò lei. Anche se non era molto difficile capirlo.
Arrivammo alla fine del corridoio.
«questa sarà la sua stanza signorina» disse la donna cordialmente, indicando l'ultima porta alla fine del corridoio.
Io annuii.
E lei se ne andò, lasciandoci le chiavi della stanza.
Aprii la porta ed entrai nella stanza insieme a papà.
La camera era abbastanza semplice: un letto di una piazza e mezza, un banco laccato di nero, e una finestra enorme che si affacciava davanti al bosco, con davanti un divanetto.
Mentre guardavo la camera mio padre mise in un angolo le mie valigie.
«ora devo andare tesoro, questi sono gli orari delle lezioni, ci vediamo tra qualche mese, ciao » disse papà consegnandomi dei fogli per poi stritolarmi in un abbraccio.
«ciao» lo salutai.
Appena uscì dalla camera sentii un enorme vuoto nel petto.
Già mi mancava.
Mi distesi sul letto sospirando, non ne posso già più di stare qui.

Mi distesi sul letto sospirando, non ne posso già più di stare qui     

(Foto stanza)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Spero che questa mia iniziativa vi
piaccia.

Scusate per eventuali errori grammaticali.

Al prossimo capitolo.......

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Love_Fandom