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Autore: angelo_nero    02/06/2018    7 recensioni
Piccolo scorcio di vita all'interno della Capsule Corporation. Ambientato dopo il Torneo del Potere ma non ci sono spoiler riguardanti Super. Una routine condivisa da Vegeta e Bulma. [VegeBul]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bulma si aggirava per la casa grande casa a cupola alla ricerca del marito momentaneamente scomparso. Era convinta che si fosse alzato prima di lei e fosse sparito chissà dove a fare chissà cosa, nonostante sapesse che avevano ben più di un impegno quel giorno. Fece capolino in salotto poi in cucina ma di lui nessuna traccia. Lo andò a cercare, allora, nella camera gravitazionale, dato che nel novanta percento delle volte in cui spariva si trovava lì, pronta a dargli una strigliata come si deve qualora lo avesse beccato ad allenarsi proprio in quel momento.
Però anche l’amata camera era vuota, lei stava  stava esaurendo le idee. Sospirò fermandosi un attimo a pensare a dove potesse essersi cacciato quel testone. Alla fine decise di provare al piano superiore, sperando di trovarlo nella camera che condividevano. Si affacciò sulla porta, trovando la stanza vuota e in ordine. Il rumore dell’acqua aperta si sentiva forte e chiaro proveniente dall’uscio del bagno lasciato aperto.
-Vegeta?- lo richiamò
-Sono qui.-
L’azzurra quindi entrò nel bagno adiacente, trovando il compagno seminudo, coperto solo da un paio di jeans scuri a vita bassa, davanti allo specchio intento a rasarsi il viso. Per lei Vegeta era sempre sexy ma lo spettacolo di quell’uomo che si toglieva la poca barba di un paio di giorni le piaceva assai. Si sedette quindi sul bordo della vasca e rimase ad osservare i suoi movimenti meccanici, di chi quel gesto lo compie ormai da anni. Poté tranquillamente dire che le sembrò un uomo come tutti, davanti alla superficie riflettente con un rasoio in mano e il viso cosparso di schiuma da barba.
-Hai intenzione di rimanere lì a fissarmi?- le chiese incrociando il suo sguardo nello specchio.
-Sì.- gli disse.
Vegeta scosse la testa tornando a prestare attenzione alla propria immagine riflessa. Passò la lama su una guancia, trascinando via una striscia bianca di schiuma rivelando la pelle al di sotto. Ripetè il gesto ancora una volta, lanciando ogni tanto uno sguardo di sottecchi attraverso lo specchio alla moglie seduta alla sua destra. Cosa ci fosse di interessante per lei nel guardarlo farsi la barba non lo aveva mai capito e non lo capirà mai. Ricordava bene che la prima volta che lo aveva visto lo aveva guardato stralunata, come se lui, in quanto Saiyan, non avesse bisogno di eseguire tale routine terrestre. Eppure la barba cresceva anche a lui dall’età di sedici anni, era pur sempre un uomo nonostante la singolare appendice che, una volta, ondeggiava alle sue spalle.
-Ti toglierai mai questo vizio?-
-Non credo.- borbottò l’azzurra occupata a seguire i suoi gesti.
Il rasoio passò ancora sulla pelle abbronzata, rivelandone la superficie liscia al di sotto. Ora aveva una guancia totalmente priva di schiuma. Bulma seguì i suoi gesti incantata mentre lui voltava il viso ora da una parte ora dall’altra, per arrivare meglio in ogni punto.
-Hai mai pensato di lasciarla crescere?- gli chiese a brucia pelo.
-No, e non ho intenzione di farlo.- le rispose andando a occuparsi dell’altra guancia.
Bulma inclinò la testa di lato, ignorò il modo piccato in cui le rispose essendoci abituata.
-Non mi sono mai piaciuti gli uomini con la barba, sai?- gli disse senza reale interesse. -Quando Yamcha per un periodo aveva deciso di farla crescere ho minacciato di mollarlo se non se la fosse tolta prima di subito.-
Vegeta alzò un sopracciglio per niente interessato a quel particolare, chiedendosi per quale motivo la moglie l’avesse tirato fuori. Non aveva molto senso parlargli del suo ex.
Continuò con la rasatura, facendo scorrere la lama lungo il collo. Non gli cresceva chissà quanto velocemente, però a lui dava fastidio anche quella leggera spruzzata di un paio di giorni. Anche perchè la barba gli ricordava suo padre e non aveva alcuna intenzione di assomigliargli di più di quanto già non lo facesse.
Bulma amava guardarlo mentre si radeva, lo trovava un qualcosa di sensuale, intimo e naturale. Lui però era sempre stato molto riservato su un po’ tutto ciò che lo riguardava, gli ci erano voluti mesi affinché si lasciasse osservare da lei. All’inizio doveva chiederglielo, bussando alla porta mentre era all’interno o poco prima che entrasse in bagno, ricevendo molto spesso un “no” secco. Con il passare del tempo Vegeta aveva iniziato a sopportare questa sua mania e a lasciare la porta aperta mentre si toglieva la barba, in modo che se lei avesse voluto sarebbe potuta entrare. Non gli piaceva gran ché essere osservato, però a lei lo lasciava fare.
-Quando sei uscito dalla stanza dello Spirito e del Tempo dopo tre giorni con la barba lunga ho temuto il peggio.-
L’uomo sciacquò il rasoio sotto il getto corrente d’acqua calda prima di continuare la sua opera.
-Avevo semplicemente dimenticato la mia roba, prima di entrarci.-le rivelò senza guardarla.
-Ovvio, tu e Son-kun eravate talmente impazienti di allenarvi da dimenticare tutto il resto.- borbottò Bulma ricordando la velocità con la quale i due si erano chiusi all’interno della stanza speciale.
Incrociò le braccia al petto, la donna, ricordando il pessimo odore emanato dai due una volta usciti. Neanche il tempo di una doccia si erano concessi, chissà se avevano dormito quantomeno.
Per fortuna poi, dopo una ramanzina sul loro odore non proprio buonissimo, i due erano filati in bagno a darsi una sistemata e Bulma aveva tirato un sospiro di sollievo quando Vegeta era tornato pulito, profumato e sbarbato.  Quella volta si era persa quei minuti richiesti dall’operazione, rimanendo fuori con gli altri in attesa.
Lo fissò intensamente, perdendosi a studiare quella strana creatura che aveva sposato e da cui recentemente aveva avuto un secondo bambino. Passò con lo sguardo sulla sua schiena possente, costellata da piccole e grandi cicatrici sui muscoli ben definiti, fino al punto dove della coda recisa non rimaneva altro che una sensibile cicatrice tondeggiante. Poi fece scivolare gli occhi sui glutei marmorei, scendendo giù sulle gambe muscolose sulle quali scivolava morbido il tessuto dei jeans, fino ai piedi scalzi.
-Hai finito di farmi la radiografia?-
Bulma sussultò e arrossì, colta in flagrante nello star ammirando il corpo perfetto del marito mentre egli terminava la sua operazione di rasatura. Si alzò dal bordo della vasca avvicinandosi al compagno. Lo abbracciò da dietro, cingendogli la vita con le braccia e poggiando la testa sulla sua schiena. Lo sentì rabbrividire leggermente a quel contatto e sorrise stringendolo ancora più forte, premendosi contro di lui. Si sporse poi oltre per osservare il suo riflesso nello specchio.
Vegeta si sciacquò il viso dagli ultimi residui di schiuma e verificò allo specchio la propria opera, constatando la mancanza di punti saltati e di graffi sanguinanti. Si asciugò il viso con l’asciugamano di spugna a lui riservato spostando poi lo sguardo puntandolo in quello azzurrissimo della donna che lo abbracciava. Aprì l’armadietto davanti a sè, ripose gli oggetti utilizzati e prese una boccetta quadrata.
-Faccio io.- disse Bulma fregandogliela dalle mani, prima che lui potesse anche solo provare a dirle di no.
Bulma si staccò da lui per permettergli di voltarsi e si versò qualche goccia del liquido sulle mani. Le strofinò tra loro sotto lo sguardo non proprio contento del Saiyan prima di posargliele con delicatezza sul viso. Massaggiò un po’ i suoi tratti duri con la scusa di spalmare per bene il dopobarba su tutto il volto. Quando ebbe finito gli schioccò sulle labbra un bacio a tradimento, senza dargli il tempo di rendersi conto della situazione e reagire di conseguenza, tant’è che rimase con le mani a mezz’aria a metà tra un abbraccio e il lasciarle lungo i fianchi.
Prontamente si staccò e gli sorrise, lasciandolo ancora più stupito di prima. Poi uscì dalla stanza fermandosi però un secondo sulla porta.
-Sbrigati a metterti qualcosa addosso, non voglio fare tardi.- gli disse voltandosi a guardarlo.
Vegeta rimase immobile sul posto, con un’espressione indecifrabile sul volto e poche spiegazioni per troppe domande.

 

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AngoloAutrice:
Buonsalve gentaglia, come ve la passate?
Si lo so, è molto più corta delle mie solite storie ma era nata come una flashfic peccato che io non possegga il dono della sintesi (sigh) e quindi è venuto fuori sta cosa.
Ieri sera, anzi, ieri notte alle due io non avevo di meglio da fare che mettermi a scrivere sta cosa, dopo aver ripensato alla scena di GT in cui Vegeta si toglie i baffi (apprezzata molto dalla sottoscritta in quanto gli stavano una cacca). Quindi perchè non far partorire al mio cervello roba nuova con due long in corso? :D Vabbè si io sono masochista però, me le cerco ;__;
Bando alla ciancie ciancio alle bande(?), io mi ritrovo molto in Bulma dato che amo guardare il mio uomo che si fa la barba. Lo trovo mooolto sexy come azione, per quanto naturale sia 
¯_(ツ)_/¯   
Vabbè dopo tutto ciò io torno a sbattere la testa su Planet Vegeta, perchò ho un capitolo da completare e i miei doveri di autrice mi chiamano *inserire musichetta trionfale*
Hasta Luego,
angelo_nero.


 

 
  
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