Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: GiulsOakenshield    02/06/2018    2 recensioni
Anna è una normalissima ragazza di diciannove anni, cresciuta in un convento di suore da suor Jude che la trovò all'interno della loro chiesa abbandonata in un confessionario. Anna cresce leggendo i libri che le regala la suora, pieni di avventure ed eroi e sogna di poter un giorno intraprendere anche lei un'avventura come quelle descritte nei libri. La sua monotonia viene interrotta quando la sera del suo compleanno alcune visioni iniziano a tormentarla e tutto quello che aveva visto e vissuto fino a quel momento vengono stravolti. Un passato dimenticato da anni e un grande segreto la circondano, riuscirà a recuperare le cose perse nella sua memoria e sopravvivere all'avventura che tanto desiderava ? Chissà se un certo nano e una certa Compagnia riusciranno ad aiutarla o al contrario la ostacoleranno.
A volte ciò che si desidera si realizza grazie l'intensità con cui la si desidera, a volte si è semplicemente destinati.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Galadriel, Nuovo personaggio, Sauron, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Eruannie di Imladris'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6

CAPITOLO VI

 

Stavano correndo il più veloce possibile verso gli alberi in modo che la luce del giorno li avvolgesse e impedisse ai goblin di attaccarli. Il fine udito di Eruannie la fece bloccare e rimanere in ascolto di tutti i rumori che in quel momento la circondavano. Qualcosa si stava muovendo ai piedi della montagna e si stava avvicinando a loro, qualcosa di grosso e chiassoso.

- Svelti! Muoviamoci e allontaniamoci da qui prima che gli orchi ci raggiungano con l'arrivo della notte! - Gandalf incalzò la Compagnia allungando il suo bastone verso Eruannie, ancora persa ad ascoltare il silenzio della foresta.

Ricominciarono a correre nel mezzo degli alberi ancora radi per poi inoltrarsi sempre di più, fino ad arrivare a uno spiazzo circolare dove si gettarono a terra esausti. La lotta con i goblin e la corsa che ne era seguita li aveva prosciugati di ogni energia.
- Fili, Kili, Ori, Nori, Dori... - lo stregone iniziò a contare i membri della Compagnia per assicurarsi che ci fossero tutti e che nessuno fosse rimasto indietro.
- Dov'è Bilbo ? - sussurrò improvvisamente Eruannie, notando l'assenza dell'amico.

- Dove avete lasciato il mio scassinatore, nani sprovveduti ?! - da sotto il cappello a punta si riusciva a intravedere la preoccupazione che si faceva lentamente strada sul volto dello stregone.

- Maledizione, mezz'elfa ! Il tuo unico compito era quello di tenere d'occhio lo hobbit e non sei nemmeno riuscita in questo! - la voce di Thorin giunse alle orecchie di Eruannie come uno schiaffo.
- Non mi è mai stato assegnato questo compito, ma mi affligge molto che lo hobbit si sia perso... - lei sapeva che il piccolo mezz'uomo non era un grande combattente e se qualche orco lo avesse trovato sarebbe andato incontro a morte certa, ma non voleva ancora perdere le speranze.

- Andiamocene ora o non arriveremo in tempo per il dì di Durin! - Dwalin affiancò l'amico mettendogli una mano sulla spalla e attirando l'attenzione su di sè.

- No! - esclamarono Gandalf ed Eruannie, scambiandosi poi un'occhiata soddisfatta per il sostegno reciproco.

- Non lascerò il mio scassinatore da solo in questa foresta, lo attenderemo! - Fili e Kili non se lo fecero ripetere due volte e si gettarono a terra esausti.

- Svegliateci quando arriva Bilbo. - farfugliò il moro, ormai vicino al regno dei sogni.
- Farò il primo turno di guardia, voi riposatevi. - Eruannie impugnò il suo arco e si appollaiò sul ramo più basso di un albero vicino allo spiazzo.
- No, bambina mia. - Balin si avvicinò alla mezz'elfa e le indicò un piccolo giaciglio vicino a un albero.
- Hai fatto tu l'ultimo turno prima di cadere nella città degli orchi, devi riposare o sarai un peso per la compagnia. - quella frase non voleva essere un insulto o un modo per ferire la sua persona, bensì era il modo che il nano dalla barba bianca aveva per preoccuparsi della sua vecchia amica.
La mezz'elfa scese dal ramo e scambiò un'occhiata con il nano più anziano della Compagnia prima di andare a sistemarsi nel giaciglio indicatole da Balin.
- Kili, fammi spazio! - sbottò Fili a un tratto, mentre il fratello si scioglieva a terra occupando anche la parte dell'altro.
- Dannato zuccone! - il biondo dovette spingerlo contro all'albero vicino facendosi aiutare da Eruannie. Il fratello era davvero esausto e non ne voleva sapere di svegliarsi.

Quando ebbero finito di sistemare il nipote di Scudodiquercia si poterono finalmente godere un meritato riposo, ma i pensieri di Eruannie erano tutti rivolti al povero Bilbo.
“Chissà dove si sarà cacciato quel mezz’uomo…” chiuse gli occhi e cercò una posizione comoda per dormire. La solita sensazione che precedeva una visione la colse e sperò solo che durante quella visione non ci fosse un’incursione degli orchi.

Nel momento in cui riaprì gli occhi si ritrovò adagiata in un letto a baldacchino con tende porpora e lenzuola di seta che le solleticavano la pelle. Si rese conto di essere nuda ma non provava vergogna, solo un grande senso di gioia. La notte prima Thorin era andato a trovarla nelle sue stanze, si erano baciati a lungo e non avevano impiegato molto a raggiungere il letto e a concedersi l’un l’altra.

Era stata una serata perfetta, lei ricordava di come lui l’aveva spogliata lentamente e di come lei aveva ridacchiato mentre le mordeva il lobo dell’orecchio. Si erano abbracciati e lui si era gettato in lei, con tanta foga che l’aveva fatta gemere. Erano scoppiati a ridere pensando che qualcuno potesse averli sentiti. Eruannie si girò su un fianco e ammirò il nano che dormiva beato a pancia in giù nel suo letto, un braccio sul suo fianco come per impedirle di andarsene. Con un dito sottile iniziò a tracciare il profilo del viso di Thorin, le sue guance arrossate e con una leggera peluria, le sue labbra sottili, quelle labbra! Si avvicinò furtivamente e vi depositò un bacio, poi un altro e un altro ancora.

-      Sarebbe bello svegliarsi così tutte le mattine…- con il braccio che teneva ancora intorno al fianco della mezz’elfa la tirò a sé e la baciò con fervore, insinuandosi nella sua bocca e tirandola più vicino. Erano mesi che andavano avanti con quegli incontri notturni, ma fino ad allora non si erano mai concessi il lusso di dormire insieme per paura che qualcuno li scoprisse.

-          Mmm principe Thorin, sei già pronto per un altro round?- si era staccata con pigrizia da quel bacio passionale e ora guardava il suo amante con occhi bramosi.

-          A quanto pare non sono l’unico…- sospirò a un soffio da lei, portandosi di nuovo alla sua bocca e ricominciando a baciarla con trasporto. Eruannie sapeva che prima o poi qualcuno li avrebbe sorpresi e che il re non ne sarebbe stato contento; aveva altri piani per il principe, alleanze da stringere e a Thorin non era permesso sposarsi per amore, ma solo per questioni di affari.

-          Ti amo, Thorin.- disse decisa osservando gli occhi glaciali del nano. Non poteva credere di averlo detto ad alta voce, lei, Eruannie, la mezz’elfa dal cuore impenetrabile, lei che rispondeva sempre con irriverenza agli uomini che cercavano di mostrarsi superiori a lei, si era sciolta come neve al sole dopo pochi mesi passati in compagnia del nano.

-    Ti amo anch’io, Ann.- e ricominciarono da dove si erano interrotti, le mani bramose scendevano in posti proibiti e non accennavano a fermarsi. Thorin si posizionò sopra di lei e spostò le labbra sul suo collo, scendendo verso la spalla sinistra e proseguendo verso il seno.

-   Eruannie..- sospirò tornando a baciarle le labbra.

-     Eruannie, svegliati, è il tuo turno…- quando riaprì gli occhi non era più tra le braccia di Thorin, non si stavano più baciando e solo in quel momento si rese conto di quanto lo aveva amato, di come i sentimenti in quella visione erano così veri e potenti e le lacrime iniziarono a invaderle il viso.

Thorin si ergeva sopra di lei e la osservava incuriosito, non pensava che svegliandola avrebbe generato una reazione del genere. Si abbassò leggermente per poter parlare senza che gli altri lo sentissero.

-      Ti ho solo svegliata…- ovviamente non poteva sapere quello che passava per la testa della giovane, che cullata ancora dalla passione della visione afferrò il nano per le spalle e lo tirò a sé, prima abbracciandolo e poi baciandolo.

Thorin, che in un primo momento non rispose per la sorpresa, la strinse e iniziò a ricambiare il bacio sdraiandosi sopra di lei e tenendole ferma la testa con una mano, come se avesse paura di perderla.
Le stelle sopra di loro illuminavano la notte, uniche testimoni del loro ricongiungimento.

-  Aspetta, cosa fai? – il nano bloccò la mano di Eruannie che era scesa verso le sue brache nel tentativo di slacciarle.

-  Mi ricordo…- singhiozzò lei, ricominciando a baciarlo e a litigare con i lacci dei pantaloni.

-   La prima volta che ci siamo detti che ci amavamo, mi ricordo delle notti passate insieme e mi ricordo di come facevamo questo…- continuò nel suo vano tentativo di spogliare Thorin ma il nano la bloccò ancora. Ululati in lontananza, urla e luci che si fecero strada nel buio della notte.

- L’Orco Pallido…- sussurrò lei con un groppo di paura che le bloccava il fiato. Si alzarono di scatto e iniziarono a urlare per svegliare i compagni, dovevano muoversi o li avrebbero colti di sorpresa.

-          Fili, Kili, svegliatevi! – urlò il nano, correndo alla sua postazione e svegliando tutti gli altri.

Presero le armi e iniziarono a correre nel folto del bosco, in cerca di una via di salvezza. Quando finalmente gli alberi iniziarono a diradarsi si ritrovarono su un dirupo, le scelte erano due: suicidarsi combattendo o suicidarsi buttandosi di sotto.

Nel giro di pochi minuti si ritrovarono circondati dai lupi cavalcati da orrendi orchi. Eruannie sguainò la spada e li osservò con disprezzo “razza di guasta feste, sul più bello dovevate interrompermi, eh?!”. Lanciò una rapida occhiata ai suoi compagni, ancora intontiti e leggermente confusi. Doveva pensare alla svelta, prima che gli orchi attaccassero. Alle loro spalle si stagliavano tre abeti abbastanza alti perché i mannari non li raggiungessero.

-          Gandalf, falli arrampicare su questi alberi, presto! Io li distraggo e poi vi raggiungo…- lo stregone non se lo fece ripetere e iniziò a far salire i nani sugli alberi, sperando che la giovane non facesse idiozie.

-          Sapete, farvi un bagno ogni tanto non sarebbe male, potreste uccidermi con la vostra puzza! – Eruannie guardò il nemico con disprezzo e uccise il primo orco che osò attaccarla, erano tanti ma sperava di dare qualche chance ai suoi compagni.

-          Sali, presto! – l’ordine di Thorin la fece sorridere ma non si fermò, voleva che si mettesse al sicuro in cima a uno di quegli alberi prima che Azog lo provocasse e la sete di vendetta non lo pervadesse.

-          Vai prima tu, io sono più agile di te nell’arrampicarmi sugli alberi…- spinse il nano verso il sempreverde e si posizionò davanti a lui aspettando l’attacco di qualche altro orco, ma il Profanatore si fece strada in mezzo alla folla, un ghigno stampato in faccia.

-          Vedo che ti dona il braccio nuovo – l’orco osservò la mezz’elfa che si frapponeva fra lui e il nano.

-          Ah, Eruannie! E così le voci sono vere, la fattucchiera di Imladris è tornata. Il tuo amato Scudodiquercia non ti ha ancora ringraziata come si deve per il tuo tradimento? – la donna lo osservò con disgusto e sputò nella sua direzione in segno di sfida. Il ghigno sparì dalla faccia dell’orco che fece un rapido movimento del capo e un suo servitore attaccò Eruannie. La giovane parò tutti i colpi della creatura e alla fine lo infilzò con la spada, scaraventandolo di lato. Più orchi iniziarono ad attaccarla e i suoi amici dall’alto degli alberi lanciavano pigne infuocate per aiutarla. Con la coda dell’occhio vide Thorin su un pino che cercava di raggiungerla e Dwalin che lo tratteneva insieme a Balin. Sapevano che tenere il loro re lontano dall’Orco era di vitale importanza, se fosse morto combattendo Azog prima di riconquistare la Montagna Solitaria tutte le speranze sarebbero morte con lui.

Abbatté l’ennesimo orchetto da quattro soldi che si era scagliata contro di lei e si passò una mano sulla fronte per togliere il sudore.

Era esausta ma sapeva che a Gandalf sarebbe venuto in mente qualcosa di più intelligente che non fosse salire su degli alberi e dare fuoco a delle pigne in mezzo a un bosco.

-          Gandalf! Non voglio morire arrostita, pensa a qualcosa mentre tengo occupato questo imbecille! – sperò solo che lo stregone non si fosse dato fuoco mentre appiccava l’incendio.

L’Orco Pallido si avvicinò lentamente a lei e la guardò con disprezzo.

-          Scudodiquercia è così codardo da far combattere te al posto suo? Se è questo ciò che vuole lo accontenterò, un riscaldamento prima del vero combattimento è sempre utile…- il ghigno tornò sul volto dell’orco. Eruannie non riuscì più a contenere la rabbia, si ricordò di quando aveva decapitato il suo caro vecchio amico, di quando il suo esercito aveva quasi distrutto il loro e la voglia di porre fine alla vita di quell’essere disgustoso la inghiottì. Si gettò su di lui con la spada alzata, ma l’orco parò tutti i suoi colpi finché non riuscì a graffiargli una guancia.

 Il tempo si fermò. Azog le bloccò il braccio con cui teneva la spada e lo strinse tanto forte che la ragazza dovette lasciar cadere la spada al suolo per il dolore. La guardò con astio negli occhi e le inflisse un colpo al viso, talmente potente che la testa di Eruannie si piegò dall’altra parte, sputando sangue dalla bocca.

-          Tutto qui? – sapeva che provocarlo non le avrebbe giovato, ma se così facendo fosse riuscita a concedere più tempo ai suoi compagni lo avrebbe fatto volentieri.

-          No! Lasciala stare! – Kili sembrava non resistere più a quella macabra scena, voleva intervenire ma lo stregone lo bloccava sul ramo.

Azog la prese per la testa e le tirò un pungo nello stomaco che la fece piegare e con un ultimo colpo in faccia la fece volare ai piedi dell’albero.

Prima di svenire Eruannie vide una figura correre contro il profanatore e sentì delle braccia avvolgerla, decise che poteva concedersi qualche minuto per riposare gli occhi e svenne.

-          Thorin! – i gemiti dei due amanti riempivano la stanza, le loro figure danzavano nel letto del principe. Poi l’oscurità li avvolse ed Eruannie si ritrovò immersa nel buio, sola.

-          Sciocca ragazzina, pensavi di poter affrontare da sola l’Orco Pallido? Allora non sei così intelligente come si dice…- ancora quella voce, la voce di quell’uomo che aveva cercato di prosciugarle i poteri le riempì ancora una volta la testa. Non sapeva chi fosse, sapeva solo che era pericoloso e il fatto che potesse entrarle nella mente la faceva inorridire.

-          Dimmi chi sei e perché riesci a parlarmi in questo modo, te lo ordino! – più che un ordine quella frase sembrò una supplica. Sentiva il dolore della lotta con Azog farsi strada in lei e si ritrovò a pensare che forse i suoi amici erano riusciti a fuggire dal mostro.

-          Tu ordini a me? – la risata dello sconosciuto rimbombò nella testa di Eruannie che si portò le mani alle tempie e iniziò a piangere.

-          Ti prego basta, cosa vuoi da me? – la risata cessò e il silenzio calò di nuovo nella sua mente.

-          Oh, lo scoprirai, mia cara! Lo scoprirai molto presto! – e di nuovo l’oscurità l’avvolse.

 Angolino autrice:

Dehehehe non pensavo che passasse un anno dall'ultima pubblicazione! ^__^ '''

Perdonatemi, comunque ora ci sono, non so quale sarà la frequenza con cui pubblicherò considerando che sono nel pieno della sessione estiva, ma mi impegno a essere più presente sulla scena :D

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: GiulsOakenshield