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Autore: JohnSilver    05/06/2018    2 recensioni
Una piccola favola ambientata in un sogno di una bambina, la cui esperienza giornaliera ne determinerà i tratti principali
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La piccola Susy era appena tornata nella sua dolce casa dopo una lunga giornata di scuola. Aveva imparato a fare le divisioni, scoperto il significato della parola 'subacqueo' e visto, da un libro di figure portato dalla maestra in classe, tante figure di animali che non conosceva. Non riusciva a ricordarseli tutti, ma le erano piaciuti particolarmente la giraffa, la balena, il cammello, le tartarughe di mare ed il riccio. L'insegnante aveva anche fatto cenno a degli esseri giganteschi, noti come dinosauri, che abitavano il nostro pianeta prima di noi e di cui l'unico rappresentante attuale può essere considerato il famigerato coccodrillo. Al sol pensiero di grandissime fauci pronta a divorarla, la piccola Susy era ricoperta da brividi, anche se si sforzava di tenere testa alle sue paure. L'indomani sarebbe stato il suo ottavo compleanno. Non era tanto ferrata in matematica, ma sapeva che l'otto era vicino al dieci e doveva cominciare a fare la bambina grande, pronta a sacrificare i suoi pupazzi di stoffa preferiti per dedicarsi all'economia, alla politica e a tutte le cose importanti di cui parlavano sempre i suoi genitori. Non c'era spazio per piccoli timori o fantasie da piccoletti. Perciò, una volta varcata la porta della propria dimora, cercando di darsi il tono più elevato possibile, Susy si rivolse così alla propria mamma: < Madre, sono proprio lieta di rivederti. Oggi è stata una giornata super educativa! La maestra ci ha fatto fare tante cose, poi a ricreazione ho giocato con le bambole insieme a Sammy. Che bambina che è ancora, l'ho fatto solo per farla contenta, in fondo le voglio bene, mi ha anche regalato questo cappellino verde da mettere sulla mia bambolina preferita...n..non che mi interessi, sia chiaro >. La mamma, con un dolce e caldo sorriso che solo la bocca di una madre saprebbe dare al proprio figlio, le rispose: < Ma quanto siamo diventate grandi! Il tempo passa così velocemente che non riesco proprio a stargli dietro. Ti avevo comprato una cosa bellissima con cui giocare per il tuo compleanno, ma penso che devo riportarla indietro allora, e magari cambiarla con..mmh..una collana di perle o un diamante!> Con questo piccolo accenno al suo regalo di compleanno, la brama della bambina si accese come un fuoco. Non sapeva che farne di collane o oggetti preziosi, ma non voleva neanche smentire la sua presunta maturità. Perciò rispose: < Ormai quel che è fatto è fatto, devi abituarti al pensiero che sto crescendo. Lo so è dura, ma tra un anno avrò 9 anni, e l'anno dopo 10. 10 Mamma! Accetterò il tuo regalo con piacere, ma tieni a mente che non sono più la bambina di una volta! E detto questo, ho bisogno di un pisolino, me ne vado in camera a riposarmi >. Diede le sue attrezzature scolastiche alla madre e corse subito verso la sua stanza, immergendosi subito tra tutti i cuscini che aveva nel proprio letto, come sempre le era piaciuto. Piano piano gli occhi le si fecero pesanti, ed entrò in quel vasto mondo leggero e colorato dei sogni, dove la fantasia prende forma e tutto diventa possibile. La piccola Susy si trovò in una grandissima vallata verde, dove un dolce vento fresco dal sapore di fragola accarezzava dolcemente le foglie rosee degli alberi di ciliegio. Sotto uno di questi, vi era un piccolo riccio che sembrava stordito ed impaurito nello stesso momento. La bambina allora corse verso di lui e disse: < Ma guarda che bel riccetto, cos'è successo? Sei per caso caduto dall'albero ed hai sbattuto il musetto? > Il piccolo animale, facendosi coraggio, rispose: < Poveri tutti i miei aculei, è proprio così. Mi stavo facendo allegramente i fatti miei sul ramoscello più alto di quest'albero quando la signora Giraffa mi ha fatto uno scherzo, sbucando all'improvviso davanti ai miei occhietti! Guarda la! Si vedono le sue gambe! Quanto vorrei dirgliene quattro! > Susy prese a cuore la faccenda del riccetto, e siccome era una bambina cortese pronta ad aiutare sempre un amico in difficoltà disse: < Posso prenderti con me e scalare l'albero per portarti davanti al muso della giraffa, così potrai vendicarti! Che maleducata! Lei,grande e grossa, perde tempo a spaventare un piccolo essere indifeso come te! Su, sali in spalla! > Subito Susy cominciò a scalare l'albero con grande agilità, ma si accorse che l'albero in realtà era più grande di quanto apparisse, e sembrava crescere sempre di più. Così, dopo una buona mezz'oretta di scalata, esausta si fermò su un ramo e disse: < Oh piccolo riccettino mio, qui non si arriva mai! A terra sembrava un albero abbastanza piccolino, sarà cresciuto tutto d'un tratto mentre lo scalavo? Guarda come siamo alti, che bella vista che c'è però! > < Non bisogna mai guardare solo da una prospettiva mia cara bambina dai capelli come l'oro, è la prima cosa che ci insegnano nella scuola per riccetti! Si proprio così, prima della lezione su come affilare i propri aculei o su come cadere senza sbattere il musetto...anche se forse non facevo tanta attenzione a quest'ultima!> < E come dovrei fare? Io solo una cosa vedo ed in una determinata maniera, mica sono più persone! > < La fantasia ed il gioco ti permettono di essere quello che vuoi, nel momento che vuoi pur rimanendo te stessa. Prova, io lo faccio sempre! > Susy allora chiuse gli occhi,ed  immagginò di essere una grande aquila, che libera ed incontrastata vola nel cielo. Vide la superficie dell'albero e la testa della giraffa che sbucava da uno dei cespugli, poi scese in picchiata fino ad atterrare su di un ramoscello dove una bambina ed un altro animaletto si stavano riposando. Aprì le palpebre, e con grande sorpresa vide un grosso pennuto che la guardava con occhi grandi e severi. Allora quasi urlò per la sorpresa: < Manca poco! L'ho visto tramite gli occhi di quest'uccello..come non lo so...ma l'ho fatto! > La grande aquila aprì le ali e afferrò i due compagni portandoli sulla cima dell'albero. Qui videro il volto gigante della giraffa che fu contentissimo di vedere il piccolo riccio. < Allora sei sano e salvo! Che paura che ho avuto, volevo salutarti ma penso di essermi avvicinato troppo velocemente e,così facendo, ti ho spaventato! Per sdebitarmi, farò fare a te e alla tua amica lo scivolo sul mio grande e lungo collo! Divertimento assicurato, e alla fine la mia amica tartaruga vi prenderà con il suo gusciocanotto! Allora? Che dite? > Susy ed il riccetto non fecero una minima obiezione, e subito saltarono in testa alla giraffa e cominciarono la loro lunga discesa. Dietro all'albero di ciliegio, c'era un enorme oceano blu calmo e limpido, e sotto la giraffa si intravedeva una tartaruga gigante che sopra al suo guscio aveva un canotto di salvataggio. Una volta finita la discesa, atterrarono sofficemente su di questo, e subito la tartaruga si immerse sott'acqua. < Quindi..quindi ora siamo come dei su..su..com'era quella parola? Subacquei!> Disse la bambina, compiaciuta. < E quante gobbe ha il fondo del mare, sembra quasi un cammello!> Una di queste  si levò dal terreno e si scoprì essere una grande balena  che riposava sul fondo del fiume. Maestosa si librò davanti al nostro trio. Ma ecco che subito un un coccodrillo altrettanto gigantesco arrivo e comincio ad attaccare la balena mordendola. < Dobbiamo fare qualcosa, o la balena morirà! Ma cosa? Siamo così piccoli in confronto! Ci mangerebbe con un attimo!> < Ricorda, usa l'immaginazione! Come posso rendere piccolo qualcosa di tanto grande?> Disse il riccetto. < Mmmh...dividendolo! Se io lo divido per mille, chissà quanto diventerebbe piccolo! > Subito dopo aver detto ciò, il coccodrillo smise di azzannare la sua preda e, con una sorta di imbarazzo, si rimpicciolì fino a diventare piccolo come una lucertolina e scappò per la vergogna. La balena allora ringraziò i nostri eroi ed insieme esplorarono le meraviglie dell'oceano. Ridendo e scherzando con i suoi nuovi amici, Sust cominciò a notare che tutto diventava sempre più luminoso e accecante, fino a che tutto non venne ricoperto dalla luce del sole mattutino, che penetrava dalla finestra della sua stanza. Sul bordo del letto c'era la mamma con tre pupazzi in mano: un riccetto, una tartaruga ed una balena. < Buon compleanno dormigliona, mi stavo un pò preoccupando, visto che hai dormito quasi un giorno intero! Chissà che sogno lungo e bello c'avrai fatto! >

   
 
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