Anime & Manga > Twin Princess
Ricorda la storia  |      
Autore: Anila Any Sty    05/06/2018    3 recensioni
''Sentì passi furtivi, poco percettibili, ma anche chiari per il silenzio e la potente presenza che si celava dietro di lei. Fine si girò notando la figura imponente del ragazzo, e fu come se tutti i pensieri appena avuti svanissero nel nulla.
Lo guardó, e capii che l’aveva seguita, si era allontanata anche fin troppo per poter essere trovata così facilmente.''

[Redmoon, con accenni Bluejewel]
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Shade
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cobalto. L’unico colore presente nella sua mente, ed apparente ai suoi occhi. É facile predire il processo della sua infatuazione. Queste sfumature sono presente ovunque, persino nei suoi sogni.

Fine non avrebbe mai immaginato di provare cosí tanto.

Era cosí impossibile, ma cosí reale. Il mistero che cela dietro alle sue sfumature, le espressioni presenti, quel presente azzurro intenso, piú forte degli occhi celesti di sua sorella, un magnete di attrazione, quasi astratto, dove lei, opposta, ha dovuto cedere.

Quello sguardo era rivolto a lei di tacito richiamo, dovuto alla solitudine. Sembrava quasi solenne. E Fine non poté far altro che desiderare, a pensare, ad avere anche solo una occasione, di avere addosso gli occhi di lui, posati, con un’espressione che solo lei poteva decifrare, che poteva comprendere, che poteva amare. Ci sono stati momenti in cui si sentì i suoi occhi posati su di lei, ma quando si girò, si rese conto di aver solo immaginato. Si chiese perché fosse fatta così, perché non potesse essere adatta per lui.

Osservò sua sorella scendere dalla gradinata insieme al resto del salone. Fine odiava fare le scale, smise con queste entrate di scena in mesi precedenti, preferiva introdursi senza presentazioni e trovarsi direttamente davanti al tavolo del buffet, dove la sua natura golosa non è cambiata nonostante gli anni passati.

Rein era così uguale, ma allo stesso tempo così diversa da lei. Il suo viso era la definizione di bellezza, con molta più cura e più trucco di Fine, con le sue labbra di ciliegia evidenziate dal rossetto e le guance rosee, non mancava mai di illuminare la giornata di qualcuno, con capelli turchini e occhi del medesimo colore che contrastavano le sfumature rubino di Fine.

Il ticchettio dei suoi tacchi aggiungeva ritmo alla musica classica leggera che continuava senza interruzione. I suoi occhi scrutarono la stanza con determinazione alla ricerca di qualcuno quando i suoi occhi incontrarono quelli di Fine, sorrise, per poi girare la testa verso il suo fidanzato Bright. Era uno splendido ragazzo, molto appariscente e adorato tra le donne, nonché l’amico d’infanzia delle gemelle. Fine era molto felice della loro relazione, che sapeva di innocenza ed aveva un lato molto fiabesco, come le storie che venivano raccontate da sua madre in piccola età.

I suoi occhi si spostarono su una figura particolare, notò l’espressione di Shade verso sua sorella. Era così evidente. Era attratto da lei, sempre ad osservarla tra e braccia di Bright, come se cercasse qualcosa, un momento, una occasione. Fine sapeva, sapeva della sua infatuazione verso Rein, sapeva anche che lui era a conoscenza dei suoi sentimenti, sapeva che avrebbe dovuto rinunciare a lui, sapeva tutto.

Amare senza essere ricambiati era un tormento. Perché nella lotta per essere forti, nell'obbligo di guardare da lontano, c'era l'isolamento. Era chiusa dietro una maschera, piena di allegria e lo stile solito alla sua normale personalità giocosa e impertinente, nascondendo ciò che trovava repellente di sé stessa, senza mostrarsi a lui.

Decise di uscire e chiarirsi le idee. Ad ogni passo la sua mente divenne più chiara, più risoluta, come se la crescente distanza fisica e mentale tra loro fosse diventata una voragine emotiva. Mentre la flebile luce lunare le accarezzava la pelle, ricordandole la sua infatuazione, ponendo una fine alle sue speranze. Aveva sepolto i ricordi in un denso strato di ghiaccio dentro di sé, lo ha amato fin dall’inizio, sapeva tutto di lui, sapeva di Eclipse. Ogni lato di lui lo attraeva, e sapeva anche che le sue azioni erano dovute per cause nobili.

Si fermò bruscamente per chiudere gli occhi e respirare a pieni polmoni, si irrigidì per pensare solo al suo futuro da qui in poi. Un futuro che avrebbe modellato, costruito, diretto. Poi, a ogni passo, si sentiva più responsabile, al comando della propria mente, del corpo e dell'anima. Era una ragazza che camminava nel suo stesso destino, un destino che era nelle sue mani.

Alzò lo sguardo sul suo riflesso avvicinandosi ad una fontana abbastanza lontana dal palazzo, i suoi occhi, che brillavano sulla trasparenza dell’acqua opposta al cielo quasi marcato di ossidiana, rappresentavano unicità, qualcosa che non era gradito. Aveva i capelli mossi, ed il leggero vento fece in modo che pendessero da più onde creando una figura leggiadra. La sua pelle rosea è stata accentuata con un leggero trucco ed una sfumatura rosa tenue sulle sue labbra sottili. E lungo il suo corpo sinuoso c'è un vestito rosso con sfumature rosa che raggiunge la punta dei piedi, stretto ai fianchi presentando il suo corpo in un modo elegante ma femminile. Si era messa un paio di semplici tacchi rossi, che brillavano come uno specchio nella luce bianca. Si guardò meglio, per poi allontanarsi ancora. Non voleva tornare indietro.

Sentì passi furtivi, poco percettibili, ma anche chiari per il silenzio e la potente presenza che si celava dietro di lei. Fine si girò notando la figura imponente del ragazzo, e fu come se tutti i pensieri appena provati svanissero nel nulla.

Lo guardó, e capii che l’aveva seguita, si era allontanata anche fin troppo per poter essere trovata così facilmente.
 
Le sue emozioni non erano facilmente nascoste sul suo viso innocente. Il suo dolore era evidente nella piega della sua bella fronte e nella curvatura delle sue labbra carnose. Ma i suoi occhi, i suoi occhi hanno mostrato la sua anima. Erano di un rosso selvaggio, impertinente, ma fottutamente amabile, un oceano di dolore senza speranza, ma allo stesso tempo pieno di grinta e voglia di lottare fino alla fine. Mentre la guardavo negli occhi, io sapevo, tutta la bellezza dell'universo non poteva nemmeno sperare di competere con questa semplice cosa: la passione. La passione ha trasformato i suoi occhi in sfere del fuoco più luminoso, e in loro ho letto chiaramente che avrebbe combattuto fino all'ultima lacrima per la sua vita. Non avrebbe lasciato che il mondo la rompesse. Certo che avrebbe potuto piangere, ma non avrebbe mai permesso che prendessero il suo vero sé. Si aggrappava a sé stessa con passione. La passione che l'ha resa bella.
Non potevo distogliere lo sguardo da lei, non potevo smettere di guardarla da lontano, ed immaginare. Immaginare un mondo distorto, diverso, solo mio e suo, con lei al mio fianco.
E mi resi conto che anche lei provava lo stesso, ma era diverso, io ero diverso, io ero Eclipse. E le ho fatto del male, quindi mi allontanai, preferivo rifiutarla. Sapevo che mi aveva riconosciuto, sapevo di averle fatto del male, tutt’ora sono a conoscenza di questo fatto. Finsi una presunta attrazione verso la sorella. Era impossibile che volessi una persona ordinaria come lei. Più la guardavo, più pensavo a Fine.

 
‘'Come hai fatto a venire qui?’’ Chiese Fine, nonostante sapesse già la risposta. Si diede della sciocca, per essere quasi sotto ipnosi. Era possibile che riesca sempre a farle questo effetto?

‘’Non si nota?’’

‘’No, Shade. Dovresti tornare alla festa.’’ Protestò. Voleva restare sola, o si sarebbe messa a piangere.

‘’Torna con me, allora.’’ Rispose lui, rompendo immediatamente le barriere di Fine.

Si avvicinò a lei. Il suo sguardo scivolò di lato. La tirò contro il suo petto. Il suo naso le solleticò l'orecchio. Fine emise un piccolo sussulto e si contorse a disagio. Non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Sentiva solo il calore del duo corpo, così maledettamente piacevole.  Il colore delle sue guance cominciò ad abbinarsi ai capelli. Non le dispiaceva essere gestita così intimamente. Sentì le sue labbra sfiorare dolcemente il suo collo esile. La sua faccia si scaldò. Ha evocato abbastanza coraggio per incontrare il suo sguardo. I suoi occhi brillavano. Lui sapeva del suo effetto su di lei! Stava cercando di farla sentire così.

‘’Non toccarmi!’’ Fine si girò quasi in lacrime, cosciente delle sue parole. Non voleva cascarci, non voleva stare con una persona che non la ama, non voleva soffrire così tanto.

Shade la ignorò, avvicinandosi abbastanza da farle sentire il corpo attraverso i vestiti, le mani allentate al suo fianco. Sentì i suoi respiri diventare più profondi, la sua postura cambiare, ma lei rimase vicina. Cominciando dalle ginocchia, Fine lasciò che le sue mani tocchino delicatamente, spostandole lentamente verso la sua vita e poi facendo una pausa per la sua reazione. Fine si gira, avvicinando i suoi occhi sui suoi, perdendo resistenza, un rosso ardente nello spazio cobalto, sembrava estremo, sembrava impossibile. La sua mano destra si alzò sui suoi capelli, rimboccando le ciocche dietro l'orecchio. Fine si mosse, avvicinandosi, e Shade non ebbe bisogno di altri inviti. Si baciarono, assaporando ogni momento, perso in una trance inebriante di passione.

"Sei bellissima." Sussurra. Fine si sentì suo respiro caldo nelle sue orecchie.

‘’Perché?’’ Protestò leggermente Fine. Tutto di lui sembrava essere incomprensibile. Non capiva cosa gli passasse per la testa, cosa volesse, cosa amasse.

‘’Ti voglio per me.’’
 
La vidi uscire dalla sala come se niente fosse. Mai che non la controllassi. La guardavo quasi disperatamente, guardandola mangiare innociente, ricordandomi una bambina, ma allo stesso tempo trovando difficile vederla in quella prospettiva, Mi sollevavo spesso quando rifiutava le richieste di altri ragazzi. Dove mi saliva un moto di rabbia, e soddisfazione allo stesso tempo. E con istinto, creato dalla curiositá, la seguii da lontano, vedendola fermarsi e guardarsi attorno con naturalezza, ammirando panorami e piante, ammirando sé stessa nella fontana con malinconia.
Era bellissima.
Triste allo stesso tempo.
Non voglio vederla cosí.
E io non ne posso più.
Di amarla da lontano.
Ho bisogno di lei.

 
 
Un tocco ed era finita. Sentì una leggera scossa elettrica penetrarle la pelle, gli ormoni che si chiudevano dal suo cervello più alto e l'ascesa del suo lato animale. Da lì in poi era tutta passione, intensa, inebriante. Era la sua liberazione, la sua fuga, la sua droga... non che fosse facile, lo sapeva abbastanza bene da evitare di lasciare che un uomo le mettesse le mani addosso. Eppure, con la chimica, con il vero amore, troppi dei suoi interruttori sono stati azionati per rendere possibile la retromarcia. Se fosse stata colpita, tutto quello che poteva fare era andare a fare un giro e pregare che il suo istinto fosse giusto.
 
Le loro mani si intrecciarono mentre si baciarono a tentoni, con passione e poi, teneramente. Sollevò leggermente il vestito di Fine. Lei non si rifiutò, presa da questa presunta illusione, sentendo le piccole scintille di elettricità statica che danzano sulla sua pelle, facendole capire che era tutto vero, reale.
Le sue labbra premettero contro quelle di Fine con passione, amore e affetto mentre le sue mani calde vagano su tutto il suo corpo nudo lasciando una scia di scintille nella loro scia. Tornó ancora indietro sfiorando delicatamente le sue labbra per la seconda volta mentre i loro corpi nudi premerono insieme. Le massaggiò lentamente il seno mentre si baciarono, facendole inarcare la schiena e gemere piano nella sua bocca. Lui sorrise nel bacio mentre le dita di lei accarezzarono suoi capelli, mentre l’altra mano era occupata a dare piccoli graffietti alle spalle.
 
 
Sembrava essere l'unica medicina sana che esista, quella che mette la sua mente in una frenesia di scintille. Il semplice tocco della sua mano la portó a muoversi in modi che non ha mai imparato, ma che conosceva molto bene. I sentimenti le oscillano la testa all'indietro mentre Shade le bacia il collo e spinge il suo corpo su quello di Fine; avvolgendole i sensi e rubando le sue preoccupazioni. In quel momento era solo viva nel presente, tutti i pensieri del passato e del futuro si sono sciolti. Questa cura la guarí, e anche ne fu dipendente, e si sentí anche al sicuro, soprattutto per l’impressione data da lui nell’essere ugualmente dipendente da lei.

Le sue dita dipinte scavano la terra, l'erba intorno è umida e un campo di rose rosse incorniciano la scena. Mentre Shade spinse verso l'interno tutto quello che lei riuscì a vedere fu il suo viso, con il cielo dello stesso colore dell’amato, e c’era la luna, una mezzaluna lattea. I loro respiri si alzarono in botti visibili, e nonostante il vento leggero lei provò solo caldo.

‘’Shade?’’

‘’Che c’è?’’

‘’Ti amo.’’

‘’Anch’io ti amo, piccola.’’ Sorrise, e Fine lo amò mille volte più di prima.



 


Angolo autrice

Salve a tutti! Dopo quattro anni sono tornata con una nuova Fanfiction per voi! 
Grazie a tutti quelli che sono passati a leggere questa mia piccola storia!
Sono tornata con questa entrata in scena, ho avuto in mente questa oneshot da un po' di tempo...
Che ne dite? Puó andare? Dovrei continuare a scrivere? É decente almeno? *Paranoica*
Insomma... pendo dalle vostre labbra!
Ci risentiamo presto eh! ^^

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Twin Princess / Vai alla pagina dell'autore: Anila Any Sty