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Autore: BALTO97    06/06/2018    5 recensioni
cosa può arrivare a fare una ragazza per vendicarsi della persona che ha sterminato la sua famiglia ? semplice , portargli via a sua volta la persona a cui tiene di più , sia questa la moglie , il marito o ... il fratello .
fiction del concorso fanheart3
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutti <3
Sono molto felice di presentarvi la fiction con cui ho partecipato al concorso “fanheart3”
 
Questa storia la dedico al mio gruppo SPNfamily
Veronica ,Cinzia , Marilyn , Laura  siete davvero le migliori amiche che una persona possa desiderare !  grazie per avermi sostenuto ed esserci sempre nel momento del bisogno  . posso contare su di voi quando ho bisogno di ridere o di una spalla su cui piangere .
Vi voglio bene
Un bacio Nikygio <3

Sam non avrebbe saputo dire come fosse successo, ma era successo. E ora si ritrovava in auto a schiacciare l’acceleratore così forte che avrebbe potuto bucare il telaio, pregando di arrivare in tempo per salvare suo fratello. 


Tutto era cominciato tre giorni prima, quando avevano trovato un caso su alcuni ragazzi ritrovati senza i cuori. 
La risposta era scontata: licantropo.


Appena arrivati in città parlarono con le famiglie e gli amici delle vittime.

“Nostro figlio era un bravo ragazzo.” aveva detto una madre in lacrime.
“Chi può fare una cosa del genere?” avevano chiesto le due madri mentre stringevano al petto la foto dei loro figli.

Scoprirono che i ragazzi non frequentavano la stessa scuola, nè praticavano lo stesso sport. L’unica cosa che li accomunava era l’amicizia con una ragazza, una certa Abby. 

I fratelli provarono a saperne di più su questa ragazza, ma la sua storia li sconvolse. 
Leggendo il fascicolo della polizia, scoprirono che una notte, la famiglia di Abby fu brutalmente uccisa da colpi di arma da fuoco. Sulla scena del crimine l’unico corpo non pervenuto fu proprio quello di Abby che venne subito data per dispersa.
La polizia la cercò, prima come ostaggio poi come cadavere. Dopo circa 3 anni le ricerche furono interrotte e il caso rimase in sospeso e Abby inserita nella triste lista delle persone scomparse.

Sam e Dean tornarono al motel e il minore si mise subito a fare ricerche online su questa ragazza e la sua famiglia.

“Hey! Dean.. senti un po’.” disse dopo un’ora di ricerche. “A quanto dicono i registri della polizia, dentro i corpi furono ritrovati proiettili d’argento” lesse.
“Quindi erano dei licantropi.” affermò il maggiore.
“Credi che la figlia scomparsa , fosse solo riuscita a scappare e ora sia tornata per avere vendetta?” chiese Sam girandosi per osservare il fratello.

“Possibile! Hey... c’è allegata una foto della famiglia.” disse Dean indicando lo schermo. 

Quando l’aprirono Sam spalancò gli occhi e sussurrò un appena udibile: “Non è possibile!”

“Sam che succede?” chiese preoccupato il maggiore quando il fratello si alzò dalla sedie e iniziò a camminare nervosamente per la stanza.
“Io li ho già visti!” affermò il giovane passandosi una mano nei capelli con fare frustrato.
“Ricordi quando ti sei ammalato di polmonite e sei dovuto andare prima in ospedale e poi restare a casa di Bobby per guarire?” chiese.
Dean annuì. Ricordava ancora i rimproveri di suo padre per non avergli detto che non stava bene ed essere andato lo stesso a caccia per poi svenire nel bel mezzo delle lotta, facendo quasi morire d’infarto lui e Sam.

“Papà e io ci occupammo di una caso…Una cosa semplice, un branco di licantropi” 
Iniziò a raccontare, ricordando quanto fosse emozionato all’idea di poter finalmente far vedere a suo padre che era in grado di badare a sé stesso e che era perfettamente in grado di guardargli le spalle proprio come faceva Dean.

“Scoprimmo dove abitavano alcuni membri e aspettammo la sera” disse.
“Entrammo in casa e papà fece subito fuoco uccidendo con un colpo solo il padre, poi legò la mamma e il figlio per farsi dire dove fosse il resto del branco. Mi disse di andare di sopra a cercare l’altra figlia.” raccontò Sam.
“Io lo feci e quando andai al piano superiore ricordo di aver sentito dei rumori… un colpo forte alla testa, il dolore e poi più niente. Quando mi svegliai papà aveva ucciso la donna e il ragazzo e ricordo ancora il suo sguardo.”
Nel raccontare quella storia, gli sembrò quasi di rivedere ancora gli occhi di suo padre e un senso di vergogna lo invase. “Era così deluso da me.” affermò.
Dean si sedette accanto al fratello. 
Anche lui aveva visto quello sguardo sul volto di suo padre e sapeva bene che non esistevano parole per confortare quel malessere che scaturiva al ricordo.

“Mi riportò da Bobby. Provai a dirgli che potevo ancora aiutarlo a trovare il branco, ma mi disse che avevo causato già abbastanza guai e andò via” finì.

I fratelli restarono per qualche minuto in silenzio, senza dire nulla. Il biondo mise una mano sulla spalla del fratello in un muto gesto di conforto che valse più di mille parole. 

“Vado e prendere la cena!” disse Dean per alleggerire la tensione.
Circa 15 minuti dopo Sam stava facendo ancora delle ricerche al computer quando gli arrivò un messaggio da un numero sconosciuto. Incuriosito prese il telefono, ma quando lesse il testo il suo cuore si raggelò all’istante.

“Ho preso tuo fratello” diceva.

Due secondi dopo comparve la foto di Dean legato per i polsi, sospeso sopra una cisterna piena d’acqua, con una ferita sanguinante sulla fronte e privo di sensi.

“Se lo rivuoi vieni a prenderlo Sammy!”



Nel frattempo, in un vecchio fienile abbandonato, Dean si stava risvegliando. La testa gli doleva da impazzire e le sue braccia gli lanciavano stilettate di dolore. 
Batté un paio di volte le palpebre e riuscì a mettere a fuoco il fienile: l’ambiente era freddo, umido e ogni cosa era ricoperta da un strato di polvere e fuliggine.
Il cacciatore si accorse che i suoi piedi non stavano toccando terra e alzando gli occhi capì anche perché le braccia gli dolevano tanto.
I polsi erano legati con una corda spessa attaccata ad un gancio sul soffitto e il suo corpo penzolava sopra quella che sembrava una cisterna piena d’acqua.

“Ben svegliato” disse una voce un attimo dopo e dall’ombra uscì una ragazza che Dean riconobbe subito.
“Abby!” esclamò con voce gracchiante il biondo.
“E’ bello vederti sveglio” aggiunse la ragazza camminando sul pavimento di legno impolverato che scricchiolava ad ogni passo, avvicinandosi ad una leva.
“Non vedevo l’ora di provarlo!” detto questo tirò la leva. 
Dean non ebbe neanche il tempo di prendere fiato che si ritrovò completamente immerso nell’acqua ghiacciata. Iniziò a dimenarsi furiosamente per quanto poteva mentre i suoi polmoni bruciavano per la mancanza di ossigeno. 

Dopo un tempo infinito sentì le corde stringergli di nuovo i polsi e il suo corpo finalmente uscì dall’acqua. 

“Fanculo stronza!!!” Dean respirò affannosamente tossendo l’acqua.
La ragazza rise sadica guardando il corpo fradicio di Dean scosso dai tremori.
“Prega che tuo fratello arrivi presto!”
Abby mise una mano sulla leva e la fece scattare di nuovo.


Sam era arrivato al capanno e, armato di proiettili d’argento, stava camminando lungo il muro, quando si trovò davanti una porta semiaperta. Si abbassò appiattendosi contro il muro e si sporse per vedere all’interno.
Sentì le risate di Abby, ma di Dean nemmeno l’ombra. Stava per farsi prendere dal panico quando Dean fu sollevato, grondante d’acqua, tossendo e respirando faticosamente.
Sam non riuscì a resistere un minuto di più, diede un calcio alla porta, che cadde al suolo con un tonfo sordo sollevando un polverone.
“Lascialo stare mostro!” urlò entrando tenendo alta la pistola puntata verso il cuore del licantropo.

Sia Dean che la ragazza si voltarono. Dean sussurrò il nome del fratello mentre Abby sorrise sadicamente.
“Benvenuto alla festa, Sammy!” disse tenendo lo sguardo fisso sul cacciatore.
“Ci sei mancato!” aggiunse abbassando di nuovo la leva. Il corpo del maggiore precipitò immediatamente nell’acqua.

“DEAAAAN !” urlò il giovane prima di sparare un colpo in direzione delle ragazza, ma questa fu più svelta e schivò il proiettile.
“Sei ancora troppo lento, Sammy!” lo canzonò ridendo.
“Non chiamarmi così!” affermò a denti stretti mentre il suo sguardo slittava dal licantropo al fratello che si stava dimenando sotto il pelo dell’acqua.
Il giovane sparò un altro colpo, ma ancora un volta Abby si spostò ridendo ma poi divenne seria.
“Ora basta giocare!” 
Detto ciò prese un piede di porco accanto a lei e lo tirò con forza inaudita contro la fronte del moro. Fu talmente veloce che Sam non se ne rese conto. Cadde a terra con un tonfo e la pistola gli sfuggì di mano.

Abby ruggì e aprì la bocca mostrando i denti affilati. Mise le mani in avanti, pronta ad attaccare. Gli artigli lunghi e neri erano già pronti per affondare nelle carni del cacciatore steso a terra.

Sam, contemporaneamente, si toccò la fronte dolorante, macchiandosi le dita del suo stesso sangue. Girò appena la testa sbattendo gli occhi un paio di volte e vide la pistola.

Abby con un balzo si avventò sul corpo di Sam, ma mentre stava per affondare i suoi artigli nel torace del cacciatore, il giovane prese il coltello dalla tasca e glielo conficcò nel fianco. La ragazza urlò dal dolore ma comunque sia sembrava voler mantenere il suo sopravvento e con un gesto crudo si strappò il coltello. Stava per riavventarsi su Sam quando, voltandosi, si ritrovò davanti la canna della pistola.
“Game over, stronza!!”

Il rumore dello sparo rimbombò per tutto il fienile e un secondo dopo il corpo di Abby si afflosciò senza vita sul pavimento, lasciando che il sangue defluisse dal buco al centro della fronte e si spargesse sul pavimento.

Dopo essersi ripreso dal colpo, Sam spostò il corpo del mostro e corse verso la leva con il cuore in gola.

Il corpo di Dean emerse dall’acqua ma non respirò affannosamente, non tossì o sputò acqua: era inerme, immobile.

“DEAN!” urlò il giovane precipitandosi dal fratello e slegandolo. I polsi erano lividi per colpa della corda che li aveva stretti. Il maggiore scivolò senza peso nell’abbraccio del fratello. “Ti ho preso Dean, ti ho preso.” disse Sam stringendolo e sedendosi a terra, tenendo Dean appoggiato contro il suo petto. 
Dean era pallido, troppo pallido e le sue labbra erano blu.
“Dean?” lo chiamò accarezzandolo. Scattò quando sentì le pelle fredda come quella di un cadavere.
“No no no!” Sam gli mise un dito sotto il naso, ma il fratello non stava respirando. “DEAN SVEGLIATI!” Urlò scuotendolo, ma niente. “Non farmi questo” sussurrò mentre il panico cresceva.

Appoggiò Dean a terra e gli diede due schiaffi sul viso, ma non funzionò.
“Dean ti prego! No!” 
Con un gesto veloce e duro, gli strappò la maglietta e iniziò a fare delle compressioni a mani unite sul torace dove la pelle era pallida, fredda e livida .

Contò fino a trenta poi si spostò e soffiò aria nelle bocca di Dean. Il sapore di sangue lo invase e il senso di angoscia crebbe dentro di lui.
Tornò alle compressioni ignorando le lacrime che gli solcavano il viso e ricadevano sul corpo immobile del maggiore.
“Andiamo! Ti prego!” disse prima di tornare a donargli il suo respiro.

Stava per tornare alle compressioni quando accadde qualcosa che gli fece fermare il cuore: il corpo di Dean si inarcò e tossì con un’espressione dolorosa dipinta sul viso.
“Dean!” lo chiamò il giovane sorridendo.

Sam lo prese e lo fece sdraiare sul fianco.
“Coraggio Dean, va tutto bene” lo rassicurò mentre il maggiore vomitava acqua e sangue.
“Stai bene! Stai bene!” disse, dandogli delle dolci carezze sulla schiena, poi fece delle leggeri pressioni con il polso sulle scapole per aiutare il fratello.

Quando il corpo di Dean smise di tramare il giovane lo sollevò e lo strinse tra le braccia.

“Stai bene!” ripeteva stringendolo.
“Sammy...” borbottò il maggiore contro la sua spalla spostandosi appena.
“Cosa?” chiese il giovane guardando il fratello che nonostante il pallore ancora cadaverico sul viso era vivo e lo stava guardando.
“Stai sanguinando….” sussurrò Dean guardando la ferita sulla fronte del fratello.

Sam lo guardò, guardò suo fratello. Dean era appena scampato alla morte ancora una volta e nonostante fosse bagnato fradicio e dolorante era preoccupato più per lui che per sé stesso.
In un’altra occasione gli avrebbe urlato contro di smettere di essere così apprensivo, ma ora non riusciva ad essere arrabbiato con Dean, non poteva! 
Così, rise di cuore lasciando defluire tutta la paura, l’angoscia e la preoccupazione.

Circa un’ora dopo, i due fratelli erano tornati nella camera del motel. Sam si era medicato la ferita sulla fronte, mentre Dean, dopo essersi asciugato e aver indossato abiti più pesanti che aveva con in più una felpa del fratello, stava dormendo sotto 3 strati di coperte che il moro aveva personalmente sistemato assicurandosi che il fratello fosse al caldo. 
Sam si accertò ancora una volta che Dean dormisse poi, facendo meno rumore possibile, prese il diario di suo padre dal borsone. Aprì la pagina del caso e con un sorriso fiero in volto scrisse : Samuel Winchester.
Il giorno dopo, i fratelli, montarono sulla fedele Impala e lasciarono il paese sapendo che nessuno, in quella piccola comunità, sarebbe mai venuto a conoscenze dalle verità: Abby sarebbe continuata a essere la ragazza scomparsa e mai trovata, vittima innocente di un mondo crudele e senza pietà. 
Per Sam e Dean, invece, quello era un altro caso chiuso, altre vite salvate e un altro mostro ucciso.

Non importava che agli occhi della gente il loro padre potesse sembrare un brutale assassino. No!, nei loro cuori era un eroe che si batteva per difendere gli innocenti dal male. Era un mentore che gli aveva insegnato che cacciare i mostri e salvare la gente era ed è il business di famiglia!
 
 
Ciao !!!
Grazie mille per aver letto la mia storia !
Vorrei dire che se questa storia vi ha ricordato ( a grandi linee ) una mia fiction già pubblicata “la gola del diavolo” è perché in origine avevo intenzione di inviare quella al contest ma , purtroppo, ho sforato non di poco il limite imposto per le pagine così , invece che tagliare delle parti nella storia , ho scritto questa mantenendo la mia idea di una storia che fosse il più simile possibile ad un episodio ,   dove fosse Dean quello in pericolo e Sam il “salvatore” mantenendo un livelle alto di bromance.
 
Un grande bacio e un abbraccio a chiunque abbia avuto il tempo e di leggere e magari anche recensire <3
   
 
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