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Autore: Robigna88    08/06/2018    1 recensioni
Quarta parte della serie The Family Business.
Crossover tra The Originals/TVD/Supernatural/Constantine/Arrow
-"Sei la donna più forte che conosco, puoi farcela. Ti amo."- Queste sono le ultime parole che Elijah Mikaelson ha detto a sua moglie poco prima di chiudere gli occhi e cadere nel sonno profondo all'interno della Chambre de Chasse creata da Freya per tenere la sua famiglia al sicuro. Queste sono le ultime parole che Allison ha sentito pronunciare da suo marito prima che chiudesse gli occhi lasciandola sola con il cuore spezzato.
-"Sistemeremo tutto.-" Questa è invece la promessa che Allison ed Hayley si sono fatte e che hanno intenzione di mantenere.
Da quelle parole sono passati cinque lunghi anni e molto è cambiato; la piccola Hope ha sette anni, è bella, sana e amata e le due donne stanno ancora provando a mantenere le promesse fatte. Per farlo sono pronte a qualunque cosa perchè la famiglia viene prima di tutto. Le conseguenze delle proprie azioni, però, tornano sempre a bussare e a volte marchiano l'anima... per sempre.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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30.

 

 

 

 

 

Castiel sorrise compiaciuto e riprese il suo pugnale per terra guardando Allison con espressione quasi fiera. Dalla notte in cui sosteneva di aver sognato il futuro, la donna si era impegnata tantissimo ed era diventata capace di gestire ogni aspetto del suo potere in sole due settimane. Lui non sapeva cosa avesse visto di preciso – lei non aveva voluto dirlo, sostenendo che era tutto molto confuso – ma qualunque cosa fosse, era servita da stimolo e le aveva dato la giusta spinta. Aveva perfezionato il volo, aveva imparato ogni tipo di sigillo, aveva imparato a dosare la sua energia, a tenere sotto controllo la sua grazia. Le emozioni non erano più un ostacolo o un pericolo, ma un punto di forza che le permetteva di esprimersi al massimo.

Quando le aveva chiesto cosa le avesse fatto cambiare idea riguardo al suo essere un Arcangelo, aveva risposto che non l’aveva cambiata e che sperava ancora di poter tornare a essere semplicemente Allison la cacciatrice, ma visto che non poteva cambiare quello che era successo, allora tanto valeva accettarlo e usarlo per proteggere le persone che amava.

Ogni giorno parlava al telefono con la piccola Hope, con Elijah, con Matt e Hayley e con il resto della famiglia Mikaelson, ma non era mai tornata a New Orleans durante quel lungo periodo di allenamento. Castiel doveva ammettere che, per quanto molte cose degli Originali non gli piacessero, si erano rivelati tutti incredibilmente di supporto e avevano fatto il possibile per non distrarla.

E ora lei era pronta a tornare da loro, a tornare da quel marito che amava così tanto da non sembrare possibile, da quel fratello redento che sapeva scaldarla con i suoi abbracci, in quella città che non le piaceva ma che, volente o nolente, era la sua casa oramai. E da quella dolce bambina che la faceva sorridere, che credeva in lei e in cui lei credeva.

La sua partenza era prevista per il giorno seguente, ma in realtà sarebbe andata un po’ diversamente. Fu Marcel a telefonarle, e le sue notizie gettarono un velo di terrore su tutti i progressi che avevano fatto. Le comunicò che Hope era posseduta da Inadu, da dodici ore circa e le comunicò che Klaus e Elijah si erano lanciati all’attacco radunando tutto l’esercito di quella maledetta decidendo che lo avrebbero fatto saltare in aria.

“Distruggere il suo esercito non risolverà nulla” disse lei afferrando la sua giacca.

“Ci farà guadagnare un po’ di tempo. Allison, devi tornare, per Hope ma anche per Elijah e Klaus, si faranno ammazzare. Credimi, Inadu e il suo esercito non scherzano. Hai visto cosa è successo ad Elijah, è quasi morto.”

Allison annuì guardando Castiel che le fece un cenno di assenso. Sembrava volerle dire che era pronta, lei ci si sentì. “Dove li hanno radunati?”

“Alla palestra. Se i miei calcoli sono giusti, stanno per fare la loro mossa proprio ora.”

“Ci vado subito” riattaccò e fece un grosso respiro dando una rapida occhiata a Dean e agli altri appena tornati. “Cass.”

“Li aggiorno io. Tu vai, noi ti raggiungeremo in auto.”

Lei annuì, poi volò via.

 

 

 

 

 

***

 

 

 

 

 

“Nessuno minaccia la mia famiglia. Nessuno!” Klaus spezzò il collo di uno di quei perfetti soldatini e deglutì a vuoto digrignando i denti. “Ditemi come liberare mia figlia da quella possessione e forse vi lascerò vivere.”

Qualcuno rise, dal fondo della sala e avanzò con passo sicuro fino a guadagnare quasi il centro. Guardò in alto, verso Klaus ed Elijah e battè le mani. “Sempre così teatrali voi Mikaelson.”

Elijah scosse il capo. “Dominic” gli disse. “Proprio non ne vuoi sapere di rimanere morto, vero?”

“Sono il braccio destro del male che credete di poter combattere e a differenza vostra, lei è leale. Uccidi il mio corpo e lei lo riporterà in vita.”

“E che succedesse” parlò qualcun altro e sia Elijah che Klaus si guardarono intorno. Conoscevano quella voce, il maggiore dei Mikaelson meglio di chiunque altro. Dominic sembrava ricordarla anche, perché abbassò gli occhi cercando di non tradire emozioni. “Se non rimanesse più nulla da riportare in vita?”

“Allison Morgan!” esclamò il braccio destro di Inadu. “La cavalleria è arrivata” si voltò a guardarla e rimase immobile mentre lei avanzava verso di lui, gli altri si fecero di lato per farla passare. Una strana sensazione di timore si fece largo tra i presenti. Si iniziò a respirare nell’aria, i fratelli Mikaelson si guardarono per un istante, poi tornarono a concentrarsi su Allison. Emanava un’energia ancora più forte di quella che si poteva percepire quando era partita più di un mese prima, il suo corpo e i suoi occhi non tradivano alcuna paura né alcuno smarrimento. Sembrava avere il pieno controllo di tutto e Elijah sorrise mettendo le mani nelle tasche.

Lei ricambiò il sorriso per un istante, poi tornò a concentrarsi su Dominic. “Potresti farmi un favore? Di’ a Inadu che le suggerisco di trovarsi un nuovo corpo, o meglio ancora di sparire. Se rimarrà sarò costretta ad ucciderla ma la scelta è sua. In ogni caso ha solo ed esclusivamente stanotte per lasciare Hope; quando il sole sorgerà, se mia nipote non sarà libera, sana e salva con la sua famiglia, mi assicurerò che il tuo leale capo sparisca dalla faccia della terra, di lei non rimarrà neppure uno sbiadito ricordo. Sai dove trovarmi quando avrai la tua risposta” gli toccò la fronte e Dominic sparì. Si sollevò un vociare agitato, Allison alzò gli occhi verso suo marito e suo cognato. “Che ne dite di qualche fuoco d’artificio?”

“Oh a noi piacciono i fuochi d’artificio.” Klaus annuì. “Dobbiamo forse coprirci gli occhi?”

“E perdervi lo spettacolo?” Allison scosse il capo. “No, non fatelo” allargò le braccia e dal suo corpo si irradiò una luce brillante. Pochi secondi e dell’esercito di Inadu non rimase più nulla.

 

 

 

 

 

***

 

 

 

 

 

“Ciao guerriera” la salutò Klaus stringendola in un abbraccio veloce. “Grazie di essere venuta.”

Lei ricambiò la stretta, sentì il corpo del suo amico ibrido tremare, di tensione suppose, e paura per le sorti di sua figlia. “Hope viene prima di ogni altra cosa, avreste dovuto telefonarmi subito.” Si strinse forte a Elijah quando la raggiunse, e lui la baciò accarezzandole con dolcezza i capelli.

“Chi è stato ad avvertirti?” le domandò, gli occhi scuri fermi dentro quelli nocciola della donna che amava più di ogni altra cosa al mondo.

“Marcel” replicò lei, rendendosi conto solo in quel momento che neppure Hayley le aveva telefonato. O Matt... “Dove sono Hayley e mio fratello?” domandò. “Stanno bene?”

“Da quel che ne sappiamo sì” suo marito si allontanò poco ma le prese la mano. “Inadu li ha fatti prigionieri. Non abbiamo ancora capito perché. Non vuole ucciderli, altrimenti lo avrebbe già fatto, ma non li lascia neppure andare.”

“Vuole attirare la mia attenzione” ragionò Allison. “Mio fratello e la mia migliore amica prigionieri, Hope posseduta. Sa che andrò a liberarli, tutti e tre.”

“Cosa potrebbe mai volere da te?” le chiese Klaus. “Ha già il tramite che tanto desiderava: la mia Hope.”

“Vuole il mio potere. Aggiunto a quello di Hope la renderebbe un essere imbattibile.”

“Può prenderlo?” Elijah cercò il suo sguardo. Lo trovò sicuro come mai prima.

“Non credo” Allison scosse il capo. “Anche se per assurdo ci riuscisse, non penso che sarebbe in grado di gestirlo. È troppo persino per me in alcuni momenti, e io ci sono nata così.”

Klaus annuì. “Ne hai il pieno controllo ora? Del tuo potere?”

“Sì ce l’ho. Ho il pieno controllo di ogni cosa.”

“Bene!” esclamò l’ibrido. “Quindi cosa facciamo per riprenderci i nostri familiari?”

“Voi nulla, al momento” Allison respirò a fondo. “E io neppure fino a quando non avrò un quadro completo di tutto. So che hai paura” disse rivolta al suo amico. “Ma Hope è il tramite perfetto, Inadu ha bisogno di lei e non lascerà che le accada nulla. Quanto a Hayley e a Matt invece, prima riusciamo a liberarli e meglio è. Sapete dove sono?”

Elijah annuì. “Vuoi andare da loro?”

“Sì, è esattamente quello che voglio fare. Devo vedere cosa succede per sapere come combatterlo.”

“È pericoloso, Allison. Tu sei potente, ma anche Inadu lo è.”

“Suppongo che sarà uno scontro alla pari allora” donna prese una delle mani di Klaus e strinse più forte quella di Elijah. “I Winchester sono in viaggio per raggiungerci, ora vi manderò alla tenuta, e andrò a fare ciò che devo. Fidatevi di me, okay?”

“Lo facciamo sempre” le disse Elijah. Lei li spedì a casa, poi volò esattamente dove voleva andare.

   
 
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