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Autore: Mana    09/06/2018    0 recensioni
Morgan viene abbordato in spiaggia da un affascinante sconosciuto che considera un po' grande per lui... e se le avventure estive non fossero fini a se stesse? Quante cose si nascondono dietro a ciò che ognuno di noi mostra agli altri ogni giorno?
[Se tu volessi fidarti di me...]
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 51
Fidarsi (Morgan)

«Morgan, io...»
Mi volto verso di lui, sorridendo maliziosamente. Oggi mi sento sicuro di me.
«Sì?» chiedo contento del fatto che debba sforzarsi di trattenersi.
Lui però non risponde e si avvicina per baciarmi. Sono un po' sorpreso, perché credevo che prima avremmo parlato. Dopo un attimo, tuttavia, rispondo al suo bacio; Alan, sentendomi fremere, mi avvicina di più a sé, prendendomi tra le braccia, senza fare altro. Non dico nulla e resto immobile, non voglio rovinare questo momento, anche se fa un caldo pazzesco.
«Vorrei che venissi a vivere con me.» spara tutto in una volta.
Io sollevo il viso per guardarlo negli occhi e capire se dice sul serio, ma la sua espressione è determinata, anche se ha gli occhi languidi, vogliosi.
«Mi piacerebbe moltissimo!» rispondo entusiasta, riprendendo a baciarlo.
E poi ci lasciamo andare a tante effusioni, ma lui mi impedisce di andare oltre ogni volta che cerco di muovermi di più verso di lui o di toccarlo meglio...
«Aspetta.»
«Cosa c'è?» soffio impaziente, chiedendomi come faccia ad avere tutto questo autocontrollo.
«Ho fatto delle analisi.» dice lentamente. «Vedi, per ora non ho bisogno di curarmi. So che in questi mesi ti sarai informato sulla mia malattia. Forse avrai capito che, finché le cose vanno avanti così, non avrò problemi. La mia vita alla fine è normalissima.»
«Ma... !» tento invano di interromperlo.
«Tranquillo, mi ricordo della nostra promessa.» continua accarezzandomi una mano con la propria. «E infatti se ci sarà qualche problema, ti prometto che farò tutto il necessario, tutto ciò che reputerà giusto fare il mio medico.»
«Ho capito.» annuisco.
«E naturalmente pensavo di far domanda per qualche scuola nella città in cui sarà la tua università, che ancora non so quale sia...»
«Vorrei studiare psicologia, o qualcosa del genere. Sai, è difficile decidere alla mia età. Però per ora è questo che voglio provare a fare.»
«Ottimo.»
«E ora baciami e non parlare più.» sussurro per indurlo a fare ciò che voglio, mentre intrufolo le mani sotto i suoi vestiti.
«Agli ordini, Morgan...» ribatte finalmente con un tono sensuale...
---
«E così vivrete insieme?»
Mia madre sembrava dubbiosa, un po' preoccupata. C'erano anche la madre di Alan e i nostri padri, dal momento che avevamo deciso di comunicare insieme la notizia alle nostre famiglie.
«Prima però ci godremo le vacanze.» aveva risposto Alan, facendo capire che avremmo trascorso l'estate a Sundale.
«Esatto.» avevo confermato io entusiasta. Onestamente, non vedevo l'ora.
E ora che siamo arrivati in spiaggia, dopo aver mollato le nostre cose a casa sua, posso godermi finalmente le tanto meritate vacanze.
«Ti ricordi quando ci siamo conosciuti?» mi chiede Alan, da sotto l'ombrellone.
«Sì. Ricordo. Ero così imbarazzato! Non credevo che un tipo come te potesse interessarsi a un ragazzino come me.»
«E infatti ero un bel maniaco.» scherza lui, ridendo. «E pensavo che sarebbe stata solo un'avventura estiva.»
«Beh, poi hai cambiato idea, però!»
«C'è voluto parecchio tempo.» annuisce, allungando un braccio per prendermi la mano. «Sei cresciuto splendidamente.»
Non facciamo nient'altro, siamo distesi sui nostri asciugamani sotto l'ombrellone e ci teniamo per mano. Solo questo piccolo ed intimo gesto, che da solo basta a farmi sentire profondamente felice. Mi godo quella temperatura calda, placida, insieme all'aria fresca del mare, e sono quasi mezzo addormentato quando sento di nuovo la voce di Alan.
«Ora mi fido di te.» dice pianissimo.
Apro gli occhi e vedo che mi sta guardando, con uno splendido sorriso sul volto. Credo proprio di amarlo profondamente. E voglio stargli vicino.
«Anch'io.»
Più tardi, mentre torniamo a casa, faccio partire il cd con le nostre canzoni.
Alan sorride nel riconoscere quella canzone, Something pretty, poi comincia a cantare.
«Here I am, where I've been
I've walked a hundred miles in tobacco skin
And my clothes are worn and gritty
And I know ugliness
Now show me something pretty...»



Fine~
   
 
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