Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: LatazzadiTea    11/06/2018    2 recensioni
Dal testo: Maya non riusciva ancora a crederci: era in viaggio verso Izu. Verso un sogno che si realizzava, ma di cui ancora non conosceva il finale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Tutto in una notte"


                                                                       Prologo.




Era stato un inizio di primavera freddo e piovoso; le tenui giornate di fine aprile che puntualmente accompagnavano il risveglio della natura e la fioritura dei ciliegi, che solitamente incorniciavano i viali e gli scorci più caratteristici di Tokyo, sembravano ormai un ricordo lontano dell'anno precedente. Era come se quei giorni non volessero tornare, come se anche la sua vita, come la natura, avesse avuto un improvvisa battuta d'arresto.

E in effetti, la sua esistenza si era veramente fermata il giorno in cui aveva deciso di porre il suo dovere davanti a tutto. Sperò che il sole caldo e gentile che attendeva gli si posasse nuovamente addosso, dando nuova spinta alla sua esistenza triste e solitaria. Masumi Hayami si nascose nel soprabito, quel vento dispettoso lo aveva fatto rabbrividire. Tagliò l'angolo, ed entrò nella Hall del piccolo albergo a conduzione famigliare in cui risiedeva ormai da più di una settimana. Certo, era abituato a ben altro, ma incredibilmente, ora che in qualche modo aveva trovato una sua dimensione, tutto quello a cui aveva rinunciato non gli mancava più. Era finito in quel luogo perché aveva lasciato la sua casa, un posto in cui non ricordava di essere stato mai veramente felice.

Era lì perché era davanti a un bivio, e doveva riflettere bene prima di prendere la decisione più importante della sua vita. Non voleva e non poteva sbagliare ancora. Era davvero stanco, entrò e chiuse l'ombrello, riponendolo al suo posto. La vecchia signora Shimamory, la direttrice, come ogni sera, al suo rientro gli consegnò la posta. Scorse apatico le buste ringraziando l'anziana proprietaria per la sua gentilezza, e dopo un breve inchino si diresse verso la sua camera: un letto, un tavolo con due sedie e un bagno.

Aprì la finestra, la vista nonostante tutto era piacevole malgrado affacciasse su una strada alquanto rumorosa e trafficata. Si accese una sigaretta appoggiandosi al davanzale per pensare: quel pomeriggio era arrivata una telefonata nel suo ufficio, Hijiri aveva fissato l'incontro con Maya ad Izu per quel fine settimana. Era giovedì, la notte del venerdì successivo sarebbero dovuti già essere insieme. Sospirò pensando a quanto quell'incontro fosse folle, quanto necessario. Maya stava per affrontare la sfida più grande della sua vita, in un momento tanto delicato la sua piccola rosa scarlatta avrebbe dovuto essere serena e pensare solo a se stessa. Aveva lottato così tanto per realizzare il suo sogno e e invece di godere appieno dei risultati che aveva raggiunto, soffriva per colpa sua.

Maya aveva combattuto strenuamente in quegli anni per raggiungere il suo obbiettivo, e ora le mancava un piccolo passo per vedere ricompensati tutti i suoi sforzi. L'ammirava per questo, in effetti, la sua forza era stata la prima cosa cosa che aveva davvero amato di lei. Da quando era diventato il figlio del grande produttore Eisuke Hayami, per lui la strada era diventata una linea retta. Al contrario di quella di Maya la sua vita era stata semplice, e quello che gli era mancato in termini di affetto, dopo la tragica morte di sua madre, gli era stato compensato altrimenti. Aveva avuto tutto: le scuole migliori, abiti firmati, auto di lusso. Era cresciuto nella bambagia, e solo qualche anno prima non si sarebbe mai nemmeno sognato di mettere piede in posto simile.

Era stata quella ragazzina a cambiare tutto. Con la sua risolutezza Maya era riuscita a dargli la forza di cambiare la sua vita, a instillare in lui il desiderio di vivere una vita piena e felice malgrado le avversità, e di farlo fino in fondo. La sua piccola Maya poteva sembrare una ragazza come tante, ma non lo era, a dispetto di molte aveva coltivato il suo sogno andando dritta alla meta. E dal primo momento che lo aveva capito, lui aveva desiderato aiutarla più di ogni altra cosa. Il primo mazzo di rose scarlatte era stato in realtà un modo per ringraziarla. Dopo tanti anni passati in quel mondo patinato in cerca di un emozione, Maya era finalmente riuscita a trasmettergli qualcosa. Grazie al suo talento si era sentito investire da una tempesta di sensazioni mai provate prima.

Il Famoso Masumi Hayami della grande Daito Art prodaction, che fino a quel momento era stato un uomo cinico e disincantato dalla vita, grazie a quella ragazza si era finalmente sentito vivo per la prima volta. All'inizio, e in modo del tutto naturale si era sentito in debito verso di lei. In Maya aveva in qualche modo rivisto se stesso: figlio di una madre vedova e ancora giovane, con un bambino piccolo da crescere e mille problemi da affrontare. L'aveva conosciuta nella stessa situazione, solo che lei non aveva avuto la fortuna di essere adottata da un uomo ricco e facoltoso; si era dovuta dar da fare molto presto per aiutare la madre che già non godeva di buona salute. Ricordava ancora tutto con chiarezza, le soddisfazioni, i drammi, i successi e le sconfitte.

Malgrado tutto però, da quando era entrato nella sua vita Maya non aveva fatto altro che odiarlo. In lui non aveva visto altro che un avido affarista senza scrupoli, un veste scomoda dietro cui aveva comunque deciso di nascondersi per poterla aiutare. Pur di vederla felice, avrebbe accettato il suo odio per sempre. Quanto si era sentito amareggiato invece, quando aveva scoperto che Maya si era invaghita di un ombra. Di un uomo che in realtà non esisteva, se non dietro una maschera.

Quegli anni infine erano volati via in un lampo, e lei era diventata una donna. Una bella donna. Non se ne era reso conto prima, ma quella sera sull'Astoria lo aveva visto coi suoi occhi. La vista di quell'esile corpo avvolto in un morbido abito da sera, lo aveva scosso. Quella dolce ed innocente creatura fra le sue braccia era cresciuta, meravigliosa, unica e pura come una rosa scarlatta in mare di erbacce. Mentre ballavano nella grande sala dei ricevimenti della nave poi, i loro cuori avevano finalmente iniziato a battere allo stesso ritmo di quella musica.

Si passò nervosamente una mano fra i capelli chiari, maledicendo se stesso, e quella proverbiale razionalità che l'avevano spinto a non ascoltare i propri sentimenti. Aveva scelto un altra, come compagna della sua vita. Shiori era la donna perfetta come moglie dell'uomo che sarebbe diventato presidente della grande azienda che aveva promesso di condurre. Quegli ultimi avvenimenti però, gli aveva fatto capire quanto l'impegno preso con Shiori Takamiya fosse stato un errore. Aveva provato ad affezionarsi a lei, che pur essendo una donna bellissima ed affettuosa, non era riuscita a prendere il posto di Maya nel suo cuore.

Così, ora che aveva la speranza di essere ricambiato, doveva rivedere le sue scelte sbagliate e porvi rimedio.

Anche se con colma cautela, vista la situazione. La gelosia di Shiori l'aveva spinta a fare cose terribili ai danni di Maya, riuscendo perfino a compromettere ai suoi occhi l'immagine del suo ammiratore segreto. Colui che l'aiutava e le donava rose scarlatte da ben sette anni, l'ombra di cui Maya si era innamorata, era stato trasformato dalla follia di quella donna in un essere abbietto. . Incapace di accettare la realtà, Shiori era arrivata addirittura a ferire se stessa. Anziché arrendersi, aveva voluto distruggere tutto. Non avrebbe mai potuto passare il resto della sua vita con una persona simile, né amarla in nessun modo. Non aveva potuto dirle che la sua fidanzata aveva cercato di togliersi la vita, gettando tutti nella più cupa disperazione. Tutto questo però, non era bastato a fermarlo. Non era stato sufficiente ad allontanare da lei ogni suo pensiero. Con che coraggio l'avrebbe affrontata? Con che faccia l'avrebbe guardata di nuovo negli occhi?

Avvolto nelle ombre della notte, Masumi portò la bottiglia di liquore alle labbra bevendone un lungo sorso. Presto a Izu si sarebbero rivisti, solo allora si sarebbe rivelato spiegandole ogni cosa: solo così avrebbe potuto guardare avanti.



 
   
 
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