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Autore: salamandergirl    12/06/2018    0 recensioni
[NDA: La storia sarà revisionata e conclusa! Consiglio di partire a rileggerla dal primo capitolo perché cambieranno alcune cose. Grazie a chi aspetta il continuo da anni e spero di migliorarla e concluderla.]
[CAPITOLI MODIFICATI 1/15]
[ACEXOC]
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"Quando gli chiesi a quel ragazzo di portarmi via con lui non mi aspettavo la vita meravigliosa a cui sarei andata incontro, a tutte le avventure che avrei affrontato e a tutte le persone che avrei conosciuto. A quei tempi ero solo una ragazzina orfana che aveva solo conosciuto odio e rancore ma che continuava a sperare, sperare in un qualcosa di meglio.
Grazie per aver preso la mia mano tremolante, grazie per avermi fatta diventare una figlia di Barbabianca, grazie per avermi amata.
Se è per te non mi importa essere considerata un demone da tutti, se è per te morirò con il sorriso sulle labbra. Morirei per te Ace."
Genere: Avventura, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marco, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Shanks il rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15
 

Akane camminava accanto a Satch continuando a chiedergli quando sarebbero giunti al fantomatico campo di “Hana no Akane”, curiosissima di vedere questi fiori con il suo medesimo nome.
-Tranquilla scricciolo si trova all'estremità a Nord dell'isola. Ancora una decina di minuti e lo vedremo.-
Disse sistemandosi in un veloce movimento i propri capelli pettinati in stile Pompadour, la rossa si chiedeva sempre come fosse possibile che rimanessero sempre acconciati in quel modo anche dopo una battaglia.
Al loro seguito si trovava Ace che cercava di cacciar via un Law deciso nel seguire il proprio oggetto di studio a tutti i costi.
Anche se quella specie di torcia umana voleva rovinare il suo piano, così inizio un battibecco dove il ragazzo dal cappello maculato si divertiva nel far infuriare il corvino tramite commenti sarcastici.
Satch osservava la scena con la coda dell'occhio sospirando e cercò di accelerare il passo superandoli con Akane e e sperando che i due si perdessero, non poteva permettere che la missione andasse a rotoli per colpa di una supernova troppo curiosa
-Satch mi sa che abbiamo perso Ace e Law.-
-Vedrai che ci ritroveranno, ho detto ad Ace dove era il posto, pesino un imbecille riuscirebbe a raggiungerci.-
Sentenziò ridendo e lasciando preoccupata Akane poiché lei sapeva benissimo che Ace era capace di perdersi anche nella sua stanza da letto.
Dopo altri cinque minuti di camminata videro davanti a loro un'enorme specchi d'acqua dove all'interno galleggiavano dei fiori rossi, del medesimo colore dei suoi capelli.
Akane sentiva l'esigenza di immergersi tra quei meravigliosi fiori di Loto color rosso, Satch non disse nulla e continuò a seguirla con lo sguardo e Akane si tolse gli stivali e i vestiti pronta a immergersi nell'acqua.
Sentiva un'attrazione magica verso di essa come se tra lei e l'acqua ci fosse un collegamento, inizio a muoversi con cautela, mettendo prima un piede aspettando l'impatto con l'acqua fredda … cosa che non avvenne poiché l'acqua era calda e così Akane si convisse ad entrarvi subito.
Quando l'acqua arrivò a metà della sua vita Akane si voltò di nuovo verso Satch ma non lo trovò, anzi il luogo era totalmente mutato.
Intorno a lei era tutto buio e soltanto la luce della luna illuminava l'acqua dove era immersa,i suoi capelli galleggiavano a filo dell'acqua formando dolci onde rosse.
-Satch … Ace … -
Provo a chiamarli con un filo di voce, incerta se fosse il caso di urlare perchè in fono di sentiva tranquilla, protetta in quel luogo.
-Piccola Akane, bentornata da me.-
Sussurrò una voce e davanti a lei apparve una luce bianca luminosa che Akane subito capì di chi si trattasse.
-Dea Sheeiren.-
Accolse quella luce nella sua mano e le sorrise dolce e la luce si trasformò in una piccola figura di una donna con delle lunghe ali fini e trasparenti dove al di sotto partiva una lunga coda che ricadeva dalla sua mano fino a immergersi nell'acqua.
-Piccola Akane benvenuta nel mio regno, e qui dove vivo in pace e armonia tra i fiori che portano il tuo nome.-
Disse la piccola figura alzando le mani al cielo cercando di enfatizzare quello che stava dicendo.
-Come mai sei giunta qui? La tua casa galleggiante è molto lontana da qui.-
-Vorrei … vorrei chiederti delle altre informazioni su di me. E sei l'unica, mia Dea, alla quale posso rivolgermi in aiuto.-
La piccola Dea si alzò in volo arricciando la coda per pochi centimetri per poi rilasciarla in riposo.
-Dimmi tutto ciò che vuoi sapere, tenterò di rispondere ad ogni tua domanda.-
Akane si sentiva il cuore che batteva all'impazzata, ora lei poteva togliersi dalla mente ogni cruccio, ogni piccola domanda rimasta ma qualcosa la bloccava e non capiva cosa era.
-Io so la storia della mia gente ma … vorrei sapere di più su mia nonna venerabile Dea.-
La piccola creatura le tocco con una piccola manina la fronte.
-Forse sarà meglio farti vedere qualche immagine mentre ti racconto della più grande, potente e ultima sacerdotessa della luna.-
Detto ciò una luce bianca le avvolse e Akane si ritrovo catapultata in mezzo a un villaggio dove vi era un via e vai di gente.
Donne e uomini dalla pelle candida come la neve giravano a piedi nudi sulle strade composte da sabbia bianca vestiti con pellicce varie, Akane camminava tranquillamente per l'isola con fare sognante mentre cerva con lo sguardo una persona che non poteva conoscere in alcun modo ma appena la vide capì subito che era lei.
Una giovane donna da fisico esile e asciutto camminava vestita da delle pellicce lavorate meglio di quelle che avevano indosso le donne del villaggio e componevano un vestito che le giungeva fino ai piedi, i capelli erano raccolti in una coda che le scendeva morbida sulla spallla destra fino alle ginocchia e la frangia copriva due occhi argentati dal taglio felino.
-Lei è Maya.-
Akane si volto trovandosi sula spalla sinistra la Dea che osservava tutto nostalgicamente, il popolo che tanto amava era uno splendore e l'amavano più di ogni alta cosa … era terribile rivederli solo in un ricordo attraverso la piccola Akane.
-Maya è stata l'ultima mia sacerdotessa, votata alla protezione del mio tempio e aveva ogni potere legislativo e giuridico. Lei faceva le mie veci, parlava a nome mio e sebbene io non la consigliassi spesso lei aveva sempre svolto i suoi compiti in maniera efficace e benevola. L'amavo tanto Maya e mi faceva sempre rammentare come mai tanti secoli prima io avessi donato il mio cuore a questa popolazione e come ma decisi di benedirli tutti loro. Ma tornando a noi … -
Akane ascoltava attenta le parole della Dea e intanto seguiva Maya che correva ne bosco, i piedi della donna sfioravano appena il terreno sabbioso sembrava che volasse ad ogni passo come una ballerina.
-Maya possedeva il potere di comandare a proprio piacimento i quattro elementi della natura, un potere assai raro ma non così insolito tra le tue genti. Maya però aveva commesso un errore che avrebbero pagato tutti gli abitanti dell'isola.-
Dettò ciò Akane smise di correre poiché anche la ragazza davanti a lei l'aveva fatto perché troppo preoccupata ad abbracciare un uomo dalla pelle ambrata, gli occhi d'oro e i capelli corti biondi.
-Si era innamorata perdutamente di un figlio del clan del sole … Zaccaria. Tuo nonno proveniva dal popolo benedetto da mio fratello Helios, perciò hanno questi tratti molto luminosi ma visto che mio fratello aveva (e a tutt'ora poteri minori dei miei) non pote donare loro poteri e immortalità ma solo una vita lunga e prosperosa che può giungere dai 800 ai 1000 anni.-
Maya e Zaccaria si baciavano teneramente davanti al tramonto sussurrandosi parole d'amore e di conforto per la loro costretta lontananza.
-Come esistono altri Dei oltre a te?-
-Certo piccola Akane, molti hanno dimostrato la loro benedizione a piccole popolazioni altri in zone più ampie e alcuni in anonimato.-
-Tua nonna rimase incinta di Zaccaria ed ebbe tua madre Saphira, non c'è altro d'aggiungere se non che il suo spirito tra poco si ricongiungerà al suo amato dopo secoli.-
Nuovamente Akane e la dea furono circondate dal buio.
-Quanti anni aveva mia nonna e mia mamma?
-Molto giovani entrambe, tua nonna morì a 584 anni e tua mamma sui 100.-
-Wow … raggiungerò mai anche io quell'età?-
-Certo, tu cara sei immortale. A meno che il tuo sangue venga prosciugato dal tuo corpo ma finchè una sola goccia del tuo sangue scorrerà nelle tue vene sarai viva … il tuo tempo nel mio regno sta finendo piccola … Vuoi scoprire che potere hai? Ti basti sapere che è lo stesso di tua nonna che poi è passato a sua madre e che puoi è passato a te. -
La rossa si osservò intorno notando che il lago dove era immersa con le gambe stava sparendo così come il cielo pieno di stelle.
-Dea devo sapere come eliminare i pirati della luna. Hanno sterminato tutta la mia gente! Devo vendicare le loro anime e ucciderli prima che prendano il mio sangue.-
La Dea perse la sua forma tornando ad essere una sfera di luce bianca che svolazzava davanti al torace di Akane.
.Quei uomini Akane … sono terribili più di una volta li hai affrontati e non ne sei uscita vittoriosa. Ma se il tuo desiderio di vendetta è così forte devi uccidere il loro capitano, quando lui sarà morto tutti gli altri membri della ciurma lo seguiranno nella tomba.-
-E come posso ucciderlo?-
-Devi pugnalarlo al cuore con il coltello con la testa di serpente … esatto Akane con lo stesso pugnale che possiedi tu.-

Ora anche la luce della sfera diminuiva drasticamente.
-Buona fortuna Akane.-
Detto ciò il buio inghiotti la mente della ragazza facendole chiudere gli occhi.
***

Satch stava seduto a gambe incrociate mentre il corpo di Akane rimaneva a galla sul filo dell'acqua, ormai era passata un ora e il sonno di Akane non sembrava avere termine.
Ace si trovava sulla sua imbarcazione, persi di vista Satch e Akane il ragazzo aveva deciso di tornare indietro accompagnato dal fidato amico a 4 zampe e ad un alterato chirurgo della morte per aver perso il suo nuovo passatempo, sbuffo spazientito e si mise a osservare il cielo azzurro con i gabbiani che volavano sopra la sua testa e mai come allora sentì la mancanza dei suoi compagni e della Moby Dick.
-Speriamo che Akane se la stia cavando, Satch non mi ha detto un granché su ciò che doveva accadere in quel lago.-
Sospirò e spostò lo sguardo al cielo alla vastità dell'oceano, come era bello quello specchio d'acqua che si estendeva fino all'orizzonte, con l'angolo dell'occhio vide Law seduto sul “ponte” del sommergibile giallo.
“Certo che quello li se si mette in testa una cosa arriva fino in fondo.”
-Hey Law non hai di meglio da fare che aspettare Akane?-
-Non ho di meglio da fare.-
Disse ghignando sapendo di dare fastidio al famoso Ace, infati il ragazzo sbuffò spazientito tornando a guardare il calmo oceano che infrangeva le sue onde sulla barca e ogni tanto a un'onda leggermente più forte faceva muovere dolcemente la barca, il vento accarezzava le guance di Ace facendolo così cadere in una sorta di tranquillità e facendo salire a galla pensieri creduti sepolti da tempo.
Gold D. Roger, il re dei pirati a capo della ciurma “Pirati di Roger” e trai tanti titoli c'era anche quello di “inutile padre” datogli proprio da Ace.
Ace aveva ripudiato Roger come padre e aveva cercato di sostituirlo con Barbabianca. Si Barbabianca era il suo unoco padre.
“Io merito di esistere anche se nelle mie vene scorre questo sangue maledetto?”
Questa era la domanda che incessantemente si rivolgeva quando era da solo e se non era tra le braccia di Akane, chissà cosa avrebbe pensato la bella rossa sapendo questa verità.
Forse avrebbe reagito come il suo Babbo: con una risata e chiedendogli se fosse rivelante quella sciocchezza oppure l'avrebbe odiato?
Ma questa domanda poteva morire sul nascere perchè Akane non avrebbe mai dovuto saperlo, non poteva rischiare di allontanarla dalla sua vita.
Lei che con il suo sorriso sapeva migliorargli la giornata in pochi attimi, lei con il suo profumo alla vaniglia che emanava la sua pelle diafana, lei che con i suoi capelli rossi che adorava intrecciare tra le sue dita quando Akane era addormentata, lei che con i suoi occhi argentati stupiti ad ogni meraviglia del mondo.
Sorrise ripensando alla sua donna, l'unica che amava così tanto oltre a sua madre.
Sua madre … già Portgas. D. Rouge.
Suo nonno Garp gliela aveva descritta come una donna snella dai lunghi capelli rosa, e come lui aveva le lentiggini sul viso.
Doveva molto a lei dato che aveva sacrificato se stessa in modo che lui potesse nascere senza che il Governo Mondiale sapesse della sua nascita.
Era per lei che aveva cambiato cognome, era nato con il nome “Gold D. Ace” e aveva deciso di cambiarlo in Portgas in onore di ella.
-Aceeeeee!-
Quella voce melodiosa lo richiamò dai suoi pensieri e sorrise aprendo gli occhi, Akane era li davanti a lui con i capelli bagnati che ricadevano sul suo corpo minuto fino alle natiche.
-Piccola sei andata a fare un bagnetto?
La ragazza rise andandogli incontro ed abbracciarlo.
-Ho incontrato la Dea Sheeiren! Ho visto mia nonna e mio nonno innamorati e ho scoperto come mettere fine alla maledizione del mio sangue Ace!-
Dichiarò fiera di se stessa sorridendo al che Ace le prese il volto e le diede un casto bacio sulla bocca.
-E' stupendo piccola, torniamo a casa così durante il viaggio mi racconterai ogni dettaglio.-
Ace guardò verso il sommergibile ma era sparito, a quanto pare Law si era stufato e si era volatilizzato, era ora di tornare dal Babbo.

   
 
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