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Autore: auroralamberti    12/06/2018    3 recensioni
Mi sono ritrovata a scrivere questo sfogo alle quattro del mattino, con gli occhi pieni di lacrime.
Non ho fatto pause, non ho cancellato frasi, non ho modificato nulla.
Tutto ciò che è stato scritto, è uscito di getto dalla tastiera del mio computer.
E ogni parola, ogni frase, ogni pensiero è frutto del mio cuore distrutto, straziato.
Lui non leggerà mai nulla, e forse sarà meglio così.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Too much to ask.







 
Waiting here for someone
Only yesterday we were on the run
You smiled back at me
And your face lit up the sun
Now I'm waiting here for someone

 
Ricordo perfettamente il giorno in cui ricevetti il tuo primo messaggio. Ero sdraiata sul letto, appena uscita dalla doccia, con il cellulare in mano e le cuffiette nelle orecchie. Ero esausta perché nel pomeriggio eravamo stati a lezione a scuola mentre al mattino ero stata tre ore, a camminare sotto al sole, con i responsabili dell'Hotel dov'ero. E quel messaggio mi ha confusa. “Aurora?” - così, ricevuto dal nulla. Non ti conoscevo, non sapevo a che cosa sarei andata incontro una volta aver risposto a quella fotografia, successiva al messaggio. Quell'immagine tortura ancora i miei incubi peggiori sia per la tua espressione da pazzo psicotico, sia per il povero Edoardo sdraiato accanto a te e ignaro di tutto. Ma devo ammettere che non ho fatto altro che ridere una volta aperta quella fotografia. Ma perché hai deciso di inviarla proprio a me? Perché hai cercato il mio numero di telefono tra quelli del gruppo? Ancora non lo capisco. Con tutte le ragazze esistenti nella tua rubrica, perché proprio me?
Il primo pensiero che ho fatto su di te è stato: “Oh Dio, ma che vuole?” ma non avrei creduto di poter cambiare idea, arrivando a pensare “Non ho mai visto un ragazzo così bello prima d'ora”. E sì, so che è assurdo dato che i miei standard di bellezza sono molto alti, ma con il passare del tempo e dei messaggi, sono giunta a pensare che tu sia uno dei ragazzi più affascinanti che io abbia mai conosciuto nell'arco di diciannove anni. Perché? Non lo so. C'è qualcosa di strano in te: i tuoi occhi sono tremendamente belli e te lo dico senza vergogna. Più di una volta mi sono soffermata a guardarli, anche se forse non te ne sei mai accorto – meglio così. E hai dei capelli morbidissimi, da attorcigliare alle dita e tirare solo per il gusto di darti fastidio. E l'ho fatto. In occasioni diverse, a dir la verità, e che preferirei non ricordare. Hai una voce da orgasmo. Sì, l’ho detto. È la verità, e non lo penso solo io. La tua voce normale è splendida, poi in certi momenti – ti lascio intendere quali – è ancora meglio. Damn it. Poi hai una bella schiena. È stupido, vero? No, sono tremendamente attratta dai muscoli della schiena di un ragazzo e credo che questa sia stata una delle tante motivazioni che mi hanno spinta ad avere una cotta per te. Purtroppo. E hai un viso dolce. Sì, l'ho detto sul serio. Hai dei lineamenti morbidi, uno sguardo tenero e un sorriso ancor più carino perché quando sorridi, ti si creano delle piccole rughe intorno agli occhi e il tuo viso s'illumina ancora di più. Non so perché te lo sto dicendo. Forse è solo per convincermi che dopotutto, non è stato un errore così terribile innamorarmi di te dal punto di vista fisico. Invece dal punto di vista emotivo è stato davvero un errore terribile, il peggiore fatto finora.
Chi avrebbe mai detto che tu, un ragazzo così strano ma tremendamente adorabile, mi avrebbe fatto soffrire come mai prima d'ora? Sì, sono così drastica per un maledetto motivo. Non avrei mai dovuto risponderti. Non avrei mai dovuto salvare il tuo numero di telefono. Non avrei mai dovuto ridere per quella fotografia e avvicinarmi a te, di sera in sera, fino a perdermi completamente nella tua stranezza. “Lasciami nella mia palude a fare schifo” - forse avrei dovuto farlo sul serio, e me ne rendo conto solo ora, dopo quasi un anno da quelle conversazioni così strane fatte alla sera tardi.
Non puoi dire di non aver fatto nulla. Non puoi dire di non avere colpa. Non puoi cominciare a stuzzicare una ragazza così, di punto di bianco, senza un minimo di interesse verso di lei. Perché allora non hai scritto a qualcun’altra? Perché hai contattato proprio me, durante il periodo di scuola? Perché hai avuto il coraggio di scrivere a me, quando sapevi benissimo che tipo di persona ero? E perché hai fatto allusioni esplicite su di me? era solo un modo per vedere se sapevi approcciare con una ragazza? O magari per convincerti che sei in grado di far eccitare qualcuna? Beh, ci sei riuscito. E quindi? E dopo che mi hai ridotta in questo modo, come ti senti? Oh, io ho la risposta. stai bene. E sai perché? Perché non ti importa di me, non ti importa assolutamente di nulla. Ma sai che cosa mi disturba più di tutto? Quei messaggi. Quelle foto. Quegli audio. Quelle parole a casa tua. Quei baci. Quei contatti. Tutto. Non lo capisco e so che non lo capirò mai, dato che non avrai mai il coraggio di spiegarmi seriamente che cosa ti è passato per la testa.

 
And oh, love, do you feel this rough?
Why’s it only you I’m thinking of?

 
E non sopporto i tuoi continui tentativi di spingermi verso Zeno. Riesci a capire che lui è solo un mio amico? Che fra di noi non c’è e non ci sarà mai nulla se non una profonda amicizia e una passione in comune per la letteratura? Vuoi capire che lui non mi piace perché non è te? So che stai facendo di tutto per allontanarmi, per impedirmi di avere questa cotta nei tuoi confronti, ma purtroppo non sei tu a comandare la mia mente. Più mi spingi verso Zeno e più io soffro perché sembri disgustato da questa ‘cosa’ che provo per te. È così disgustoso l’amore? Sempre se così posso definirlo. È così strano che io abbia una cotta per te? Ti faccio così tanto schifo da non aver nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi quando ti parlo? Sì, l’ho notato. E non lo fai con tutti. Hai vergogna a guardarmi perché sai di aver commesso più di un errore? Sono sicura di sì: ti ricordi benissimo certi messaggi che mi hai scritto. E se non li ricordi, te lo scrivo io ora, così magari ti rinfresco la memoria e ti faccio capire che intendo.
Sabato passo a prenderti e mi fai una pompa, va bene?” – non lo scrivi a chiunque.
Ti voglio venire in gola” – sei fortunato che per me questo è un complimento, altrimenti ti avrei seriamente bloccato ovunque e denunciato per molestie verbali.
Vado a letto, domani ho tante cose da fare ma penso che dopo cena riuscirò a trovare un paio d’ore per passare da Ca*******o e trombarti.” – ma ti pare una cosa normale? No, poi sono io che traviso i messaggi e m’invento le cose. Non dici a chiunque di passare da loro per farci sesso. E no, so benissimo che non era uno scherzo. Lo sai anche tu.
Se me l’hai proposto, vuol dire che almeno un minimo ti interesso.” – Avrei potuto dirti la stessa identica cosa, infatti lo faccio adesso. Se mi hai proposto quella cosa, vuol dire che almeno un minimo ti interessavo. Quindi? Come la mettiamo?
Io posso garantirti che tenterò di assolverle (richieste particolari), che sarò discreto e che di me ti puoi fidare. Dimmi una volta per tutte, ci stai?” – Ah no, ma ero stata io a proporti di diventare “scopamici”, giusto? Ero solo io ad avere voglia, tu in realtà eri disinteressato e hai accettato solo perché ti ho scritto ogni sera io. Giusto? É andata così?
A proposito di foto, avrei una richiesta particolare.. Una foto dei tuoi occhi. – io poi ti ho chiesto il motivo, dato che non capivo, e tu hai risposto – Perché sono bellissimi.” – E credo di non esserci mai rimasta così male per una risposta prima. Male nel senso che non me lo aspettavo da te. Hai sempre fatto apprezzamenti sulle mie tette, mai suoi miei occhi. Ma ero lusingata.
Hai bussato alla mia porta.” – è stata la tua risposta alla domanda “perché hai scelto me” e non capisco se avrei dovuto sentirmi lusingata o offesa. Quindi tu chiedi ad una ragazza di essere la tua scopamica nel momento in cui decide di sbucare nella tua vita? No, non sono d’accordo. Che cosa ti ha spinto a chiedere proprio a me? Sei bello come il sole, avresti potuto avere chiunque. E quindi, perché ti sei accontentato di me?
Poi, ad agosto, è successo quello che è successo ed è cambiato tutto. In quel mese, ho capito che provavo qualcosa di più per te e credimi, non appena l’ho realizzato, mi sono arrabbiata furiosamente con me stessa. Ti avevo promesso non sarebbe successo. Avevo promesso a me stessa che mi sarei fatta bastare quel tipo di relazione, ma come si suol dire, “al cuor non si comanda”; forse sarebbe stato meglio se fossi riuscita a comandarlo. Credimi, non ho mai voluto innamorarmi di te. Non l’ho mai desiderato. E me ne vergogno perché sei una persona che, almeno per me, non merita più  niente. Sai quello che hai fatto. Sai quello che mi hai detto. Eppure, eppure non te ne frega un emerito cazzo di me. Non dire di no, non fingere non sia vero.

 
Someone’s moving outside
The lights come on and down the drive
I forget you’re not here when I close my eyes
Do you still think of me sometimes?

 
Nonostante tutto, non mi pento di aver accettato la tua proposta. È stato tutto divertente. Mi hai fatta sentire davvero bene con me stessa e in pace con i miei sensi – citazione della C**ù. È stata un’esperienza utile per me, che mi è servita per maturare i miei interessi in ambito sessuale e soprattutto, mi è stata utile per capire davvero la tua indole, il tuo modo di pensare e di fare. Mi pento solo di aver permesso a me stessa di perdersi nei tuoi occhi, di credere ai tuoi complimenti e di lasciarsi manipolare dalle tue parole. Mi hai fatto trascorrere un anno davvero orribile. E non m’importa di averti rovinato la giornata con queste parole, ma dopo tutto ciò che è successo, te lo meriti. E te lo dico dal profondo del mio cuore. Sono così maledettamente innamorata di te ma così ferita da non riuscire più a distinguere il buono dal cattivo. Forse sto sbagliando a sfogarmi in modo così crudele, ma spero di farti capire attraverso le mie parole che certi comportamenti potevi evitarli perché io ho fatto di tutto per evitare di litigare. Tu hai esagerato. Anche io, non dico di non avere alcuna colpa, ma cazzo. Non ti ho mai detto “fold tutta la vita” in faccia, né mai detto “che palle, sei senza speranza” dopo averti fatto un complimento. Io non mi prendo cotte per persone molto spesso, tu sei una delle poche eccezioni nella vita. E sentirti definirmi così, solo perché ho detto che non potrò mai amare Zeno perché non è te, mi ha ferita. Meritavo parole così? Io non credo. Sei in grado di essere sensibile, quando vuoi, ma ultimamente no. Devo insegnartelo io?
E sì, so che cos’è successo venerdì sera al Ballo. Edoardo voleva solo che mi salutassi ma tu, con la tua solita tenerezza, hai urlato “fold tutta la vita”. Ti faccio così tanto schifo? Mi ero vestita bene solo per te. E dico sul serio. Volevo vederti. Volevo che mi dicessi che ero carina. Volevo che mi salutassi. Che mi rivolgessi un sorriso. Ma tu che hai fatto? Hai deciso di rovinarmi l’intera serata con quattro semplici parole. Ti rendi conto del potere che hai su di me? Puoi migliorarmi la settimana con un sorriso e distruggermela con una smorfia.
Ma nonostante tutto, non sono così arrabbiata. Sono ferita. Sono delusa. Perché ti è così difficile guardarmi negli occhi e dirmi la verità? Se solo ne avessi avuto il coraggio a dicembre, avresti chiuso questa “relazione” in modo da non perdere tempo. Eppure.. Hai voluto mantenere tutto.
Abbiamo trascorso molte sere insieme a parlare per ore. Non voleva dire proprio nulla? Lo facevi solo per tenermi buona e usarmi per studiare inglese? Ormai penso che sia stato proprio questo il motivo e la cosa mi ferisce. Io ti chiamavo su Skype per passare del tempo con te, per ascoltare la tua voce e godermi quel poco tempo che ci rimaneva insieme. Io non ti voglio perdere. Io non voglio dimenticarti. Io voglio solo smettere di stare male per te. Voglio essere libera di rivolgerti la parola e sorriderti, guardarti e passare tempo con te ma tu non vuoi le stesse cose. E a me va bene così, ma diamine. Perché mi stai facendo perdere tempo? Se ti disgusto così tanto, perché non me lo dici e chiudi il rapporto? Perché accettavi di parlarmi su Skype? Perché mi sorridevi ogni tanto? Perché mi facevi ridere? Perché mi hai invitata a casa tua a gennaio? Perché mi hai chiesto di diventare la tua scopamica? Perché mi hai permesso di illudermi con le tue parole? Perché mi hai scritto quelle cose? Perché hai fatto tutto questo?
E ti prego, dimmi che non mi hai usata per inglese. Ti prego, non dirmi che è così perché rischieresti davvero di distruggermi. Farebbe male. Troppo. Che cos’ho che non va? Perché non riesci a parlarmi chiaramente? Io l’ho fatto sia per messaggio sia dal vivo. O almeno ci ho provato, dato che mi ha aiutata a chiarire un po’ la situazione. Ricordi a dicembre? Dopo la nostra chiacchierata, mi hai baciata. Perché? Ero furiosa con te ma è bastato un sorriso, uno sguardo, un bacio ed era tornato tutto come prima. Perché non puoi farlo di nuovo?

 
 
And oh, love, watch the sun coming up
Don’t it feel fucked up we’re not in love?

 
Come sei riuscito a mantenere i sentimenti lontani dai gesti? Come hai fatto a gestire tutta questa situazione senza distrarti? Come sei riuscito ad evitare di lasciarmi entrare nella tua mente? Se conosci un modo, ti prego di insegnarmelo perché voglio imparare. Voglio lasciarmi scivolare tutto addosso senza permettere a nulla di penetrare nei miei pensieri e nel mio cuore, evitare ciò che è successo con te. Ogni volta che ti guardo mi si crea un nodo alla gola. Che cosa saremmo potuti essere? Che cos’avrei potuto dire o fare per evitare tutto questo? Che cos’avresti potuto fare tu? e se ci fossimo parlati prima? E se io non ti avessi risposto al messaggio? E se io avessi deciso di troncare immediatamente la conversazione, quando avevamo cominciato a spingersi verso il baratro? Perché è dovuto succedere proprio quest’anno? Che cos’è cambiato in te, in me?
Da agosto ho avuto numerosi flirt con alcuni ragazzi che avevo conosciuto in vacanza e in piscina ma con nessuno di loro sono riuscita a sentirmi davvero bene. E pensa, uno di loro addirittura mi aveva proposto di partire per una breve vacanza alle terme! E l’ho rifiutato. Sai perché? Perché speravo che qualcosa potesse cambiare fra di noi. Non so come mai ho avuto questo pensiero, questa breve illusione. Forse è stata colpa tua. Mi ricordo benissimo una frase che tu mi hai sussurrato all’orecchio a luglio – o a giugno?
Eravamo sul divano di casa tua. Io avevo la testa appoggiata sulla tua spalla e stavamo guardando un film – o il documentario di Rocco? – quando tu mi hai detto: “Zeno mi ha invitato ad una festa dove ci sono solo 2000.” Allora io ti ho chiesto se avevi pensato di andare, ma tu mi hai risposto semplicemente: “No, perché se ho te non voglio farmi nessun’altra”. questa è stata una delle frasi che mi ha più sconvolto. Era vero? Sono sicura di non aver sentito male. Credimi, me lo ricordo come fosse ieri. Avevi l’espressione così seria che per un istante ci ho creduto. Poi sono scoppiata a ridere e hai riso anche tu. Quindi? Era la verità? Non lo so, non m’importa. O forse sì. Sì, m’importa perché è anche per questo che ho iniziato ad illudermi. Non dici certe cose ad una ragazza dopo che l’hai avuta in ginocchio per te. No, non lo dici! O forse sì? Beh, certo che lo dici se vuoi solo sfruttarla e poi abbandonarla ed evitarla come se avesse la peste.
Un’ultima cosa. A settembre, discutendo del più e del meno, ti avevo raccontato dei continui tentativi di Edoardo di avvicinarci. Tu hai proposto di trovarci dei morosi. Io ti ho detto di no. E tu allora: “Tanto non la troverò mai –riferendoti ad una ragazza – E se anche la trovassi avrei questo conto in sospeso con te.” Allora. Io adesso non voglio essere malata ma.. Andiamo, su! Che cosa cazzo vuol dire una frase simile? Vedi che forse non è tutto frutto della mia testa?
Comunque.
Ad agosto ho conosciuto Emiliano, un musicista di L******. Era in piscina al C*****. Ci siamo scambiati il numero di telefono e abbiamo cominciato a parlare. Ha letto i miei racconti. Ha ascoltato le mie paranoie. E poi ci siamo scambiati messaggi focosi – molto peggio di quelli che ho scambiato con te – ma lui non era te. E questo era il problema. Non mi piaceva abbastanza. Era bello da morire, con un sorriso mozzafiato e una voce da orgasmo ma non era “te”.
Quindi sì. Quando dici che devo pensare a Zeno, o comunque ad un altro ragazzo, devi credermi se ti dico che ci ho provato in tutti modi. Non funziona nulla. E sai come mai? Perché purtroppo mi sono innamorata. E ho sbagliato. E fa schifo, lo so. Ma che ci posso fare? So che finirà tutto nel momento in cui finiranno gli orali, ma per ora fatico a convincermi a toglierti dalla mia testa perché so che ti vedrò, so che probabilmente ripasseremo insieme qualcosa.

 
My shadow’s dancing without you for the first time
My heart is hoping you’ll walk right in tonight
And tell me there are things that you regret
‘Cause If I’m being hones I ain’t over you yet
It’s all I’m asking, is it too much to ask?

 
Il giorno in cui finirò il mio orale della maturità scomparirò del tutto dalla tua vita. Cancellerò il tuo numero, ogni messaggio, ogni foto, ogni ricordo e traccia di te sul mio cellulare o il mio computer perché devo ricominciare. Devo dimenticarmi di te e di tutto quello che mi hai fatto passare. So che farai anche tu lo stesso ma per te non sarà difficile. Per me sì, e credo che farò molta fatica.
Mi dispiace non essere potuta essere migliore. Mi dispiace se ho rovinato il nostro rapporto iniziale con questa cotta. Mi dispiace se sono permalosa e fastidiosa l’80% del tempo ma ti assicuro che l’affetto che provo per te è reale. Mi dispiace se ti scrivevo spesso e insistevo per vederti, ma potevi biasimarmi? Ero cotta di te, desideravo solo passare mezz’ora di tempo con te e guardarti o sentirti parlare. Insomma, mi dispiace per tutto quello che è successo e per ogni cosa che sarebbe potuta succedere se mi fossi trattenuta un po’. Mi dispiace averti risposto male ai messaggi, mi dispiace aver travisato i loro significati e aver esagerato con le minacce – credo di averti minacciato una volta, ma non ero seria. Non mi permetterei mai di fare nulla né a te né agli altri. Non sono così. Posso dire stronzate al momento ma solo per rabbia. Non sono mai seria.
Vorrei solo che capissi una cosa: le parole hanno un peso. Possono ferire più di un gesto. So di essere pesante il più delle volte ma molte altre, non credo di aver meritato messaggi così da scazzato o da bestia furiosa. Ti ho sempre trattato con gentilezza, ti ho sempre aiutato quando ne avevi bisogno – tu no – e ti ho sempre ascoltata quando facevi sproloqui sulla palestra. E sai perché l’ho fatto? Perché quegli argomenti ti facevano brillare gli occhi e mi faceva piacere ascoltarti. Se tu eri contento, automaticamente lo diventavo anche io.
Questo è l’effetto che mi hai sempre fatto e probabilmente, mi farai ancora dopo il Liceo.
Mi mancherà vederti passare in corridoio insieme ad Ita.
Mi mancheranno i tuoi messaggi molesti su Skype.
Mi mancheranno i tuoi commenti acidi a voce o per messaggio.
Mi mancherà studiare con te inglese.
Mi mancheranno i tuoi “tra cinque minuti vado a letto” seguiti da ore di chiacchiere.
Mi mancherà passare in classe tua alla ricreazione.
Mi mancherà osservarti in mensa e sorriderti quando ti giravi dall’altra parte.
Mi mancherai tu.
In tutto ciò, spero di mancarti anche io.
Ricordati di me.














Non so perché ho deciso di pubblicare questo sfogo, ma l'ho fatto.
Ci saranno errori, frasi insensate, punteggiatura orribile ma non importa.
Tutto è uscito di getto, come un fiume di parole dal mio cuore distrutto.
Non auguro a nessuno di passare ciò che sto passando io in questo momento.
L'amore dovrebbe rendere felici lepersone, non rovinarle dall'interno.
Ma si sa, l'amore non si comporta mai in modo normale, in modo sensato.
Ed è questa la sua bellezza.
Però forse le persone dovrebbero imparare a parlare, a discutere.


PS: "fold tutta la vita" significa "non starei con te nemmeno se fossi l'ultima ragazza sulla terra".
 
   
 
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