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Autore: IlCerbiattoVolante    14/06/2018    0 recensioni
[Anybody Killa & Blaze Ya Dead Homie (Killaze)]
"C'è una volta in cui sei serio?" domandò Killa ridendo.
"Perché insomma... Io voglio presente non solo Blaze..."
"Vuoi Chris, James?" Sussurrò Blaze mentre erano vicini ad un muro, sempre tenendo Killa vicino al suo viso.
"Sì, voglio per un giorno vedere Chris e non Blaze... Mi manca tanto quel pazzoide senza maschera, quel pazzoide normale, che sta tranquillo e..." continuò Killa, poggiandosi con la schiena al muro, allontanandosi quindi dalla stretta di Blaze.
"Insomma, a me piace quando interpretiamo i nostri personaggi... Ma mi sembra che siamo più loro che noi, ci pensi mai a questo?".
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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"Non vedremo mai il centenario"

"Centenario?"

"Sì, il primo secolo avanzante"

"Beh, il nostro tempo ha percorso comunque due secoli..."

"Per modo di dire..."

Erano ancora lì, a quel mini bar all'aperto all'angolo di un parco ricoperto da così tante foglie morte d'autunno, da sembrare un tappeto rosso vivo.

Le seconde e quarte parole del discorso furono di Chris, conosciuto ai più come Blaze Ya Dead Homie, e le prime, terze ed ultime parole del collega e vecchio amico di lunga data James, conosciuto come Anybody Killa, nomignoli artistici creatosi durante la loro prima età adulta.

Chris stava addentandosi dei grossi hot-dog, osservato dal divertito Killa, intento a godersi invece una grossa bottiglia di Jägermeister. 

"Che stai guardando adesso?" chiese Chris, con mezzo wurstel e ketchup traboccare dalla bocca semiaperta.

"Sarai anche più giovane di me, ma sembri il più rimbambito." rispose James, bevendo un altro sorso dal suo bottiglione.

"E tu sei un alcolizzato" aggiunse Chris. 

"Dobbiamo ancora continuare a battibeccarci come bambini?" domandò infastidito James. "Ma se sei stato tu a cominciare!"controribattè Chris. "Sbagliato, io ho solo detto la verità." disse Killa ridendo.

"Bah..." finì Chris voltandosi verso chissà quale panorama davanti ai suoi occhi. James rise ancora. 

"Va bene, siamo rimbambiti entrambi, contento? Guarda come siamo ridotti..." 

Chris si rivolse di nuovo verso il collega:"Sei troppo ambiguo, non fai che dire di essere meglio di me, per poi ammettere solo alla fine di essere uguale a me, se non peggio" fece notare.

"Io ho una reputazione da difendere... Cioè... Avevo." rispose Killa.

"Vedi? Pensi ancora di essere come ai tuoi vent'anni, e poi ti accorgi che ormai quel tempo è finito" aggiunse Chris.

"Lo so benissimo, mica son scemo. Non fai che peggiorare i miei timori in questo modo. Anche se quasi sul finire della mia esistenza, anche se ubriaco e rintontito, voglio far rimanere quel poco di rispetto che mi son guadagnato in tutta la mia misera vita".

"Sei tu che hai deciso di stare molto all'oscuro, non io." 

"Ah beh certo, tu e gli altri volevate fare i bambini troppo cresciuti" continuò Killa "Però guarda adesso. Io sarò pure stato poco infantile e giocherellone, ma almeno mi sono preparato".

"Certo, preparato a non godersi la vita, ed attaccandosi ad una bottiglia..." sbofonchiò Chris.

"Sempre meglio che fare il buffone come fai tu, e non dire altro che non voglio certo arrabbiarmi" intimò Killa.

"Di te sanno tutto ormai: cosa ti piace, cosa mangi, che fai durante il giorno, grazie a quei social di internet... O dei cellulari..." cercò di correggersi.

"I miei fan mi hanno amato per questo infatti. Anche se ero un mezzo fattone" aggiunse l'altro.

"Perché a me han solo sputato merda? Pure io son stato apprezzato, e forse più di te".

"Va bene, questo è vero, tu sei molto più artista di me, molto più bravo ecc... Solita storia che sento da anni, sai? Ne ho piene le tasche" aggiunse Chris gesticolandosi addosso.

"Cazzo, hai già finito tutta l'erba che possedevi?" rise Killa.

Blaze lo guardò in modo buffo e Killa rise di nuovo.

"Siamo due completi idioti, lo confermo e lo confermerei un sacco di volte" aggiunse l'ultimo.

"Vaaaa beeeene. Allora cambiamo discorso. Che cosa pensi che accadrà nel nuovo secolo?" continuò James guardando la stradina di ciottoli vicino a se' che si estendeva per chissà quanti metri decorati da grossi olmi dalle foglie tinte di fuoco. Vicino a loro due c'era anche un salice piangente.

"Perché ancora questa domanda..." sussurrò Chris guardando per terra. 

"Hai paura, Chris?" domandò Killa, volgendo lo sguardo verso l'amico.

"Non dovrei averne per caso? Tu dici pure che son come un bambino che non vuole crescere, sarebbe strano che non ne avessi, di paura" disse continuando a guardare in basso.

"Ti diverti a tormentarmi, vero? L'hai sempre fatto. Vuoi vedermi smontare, vuoi vedermi aprire gli occhi alla realtà, so benissimo che lo fai per questo motivo. Non vuoi essere il solo ad aver terrore della vecchiaia e non essere solo nella morte".

Killa fece una smorfia e si distese sulla sedia di plastica per alleviare la tensione.

"Va bene, diciamo che in effetti detesto vederti sempre così ritardato. Va bene che detesto essere così allontanato da te, e allora? Che ci posso fare se mi viene naturale fare tutto questo? Non mi fosse importato di te non avrei sviluppato certi modi di fare, penso. E poi sei tu che non batti ciglio quando ti offendo" fece notare James, volgendo lo sguardo al cielo, fumandosi una pipa.

"Hai la memoria corta, vedi? In realtà una volta mi feci rispettare da te. Non era nemmeno passato così tanto tempo da quella volta. Faceva freddo, c'era la neve eppure noi dentro eravamo ardenti. Io specialmente, poi dopo te, perché avevamo litigato per la prima volta" ricordò Chris.

"Oh ricordo sì, volevi ammazzarmi quasi. Mi ero terrorizzato quel giorno, e volevo anche troncare i nostri rapporti, anche se duraturi" confermò il ricordo condiviso, prendendosi un'altra boccata dalla pipa sua personale.

"Sì, ma poi facemmo pace. Non so se dire se sia stato un bene o no. E poi ci son state altrettante volte" continuò Chris.

"Ti sbagli stavolta te, Chris. Non litigammo più, almeno non come quel giorno" corresse James.

"E spero tu te ne ricordi il perché" aggiunse James un po' arrossito in faccia all'improvviso.

"Oh. Sì, come potrei dimenticare una cosa del genere?" disse Chris un po' imbarazzato.

"Ci son state delle volte in cui è successo." ricordò a Chris l'amico, ancor più rosso nelle guance.

"Quando eri su di giri ammettevi certi interessi in me, per poi non ricordare niente qualche tempo dopo. E' per questo, tra le tante motivazioni che mi spingono a farlo, che ti ho sempre insultato. Ti odiavo e ti amavo nello stesso tempo" aggiunse.

"Allora anche io ho fatto quasi lo stesso modus operandi".

Killa rise.

"Volevo che tu ti rivelassi prima o poi, perché provavo le stesse cose per te, non sapendo se erano reciproche o no, e nella sofferenza allora ho sempre preferito pensare alle cose positive, così come fare lo scemo del villaggio." raccontò Chris tradendo una lacrima scivolargli da un occhio. 

"Ti rendi conto, tutta una vita a penare solo per timore di essere derisi, quando potevamo benissimo fregarcene..." Chris tradì anche dei singhiozzi e leggeri tremori.

Anche a Killa adesso, ai suoi occhi scuri, venne una sorta di tremante luminosità, come un fiume scuro che stava appena trasformandosi in leggera tempesta.

"Meno male che non c'è nessuno qui intorno, sembra tutto così morto..." fece notare Killa, abbracciando la schiena dell'amico con le sue braccia.

"Non è morto, non ancora almeno" aggiunse Chris, avvicinando al suo petto il collega sempre più rosso in volto.

"Detto da uno che si è sempre rappresentato come un morto vivente è ironico" disse James.

"Sai, ricordo anche io qualcosa, ricordo proprio di quando convinsi te ad essere noi stessi sempre ed ovunque. Ma nonostante tu ti fossi aperto una buona volta, ho notato, che come adesso, hai questa fissa della dignità, perché reputi tristemente la nostra relazione come mal accettata" continuò Chris.

"Allora vedi che tanto scemo alla fine non sei? Se solo te ne rendessi conto più spesso... Ma io ti odio anche, è destino che sarebbe stato così il nostro rapporto" rise Killa.

Chris accarezzò i lunghi capelli corvini un po' sale e pepe del collega, ma quest'ultimo si alzò leggermente, solo per agguantarsi al cappello di lana dell'amico, e baciarlo a stampo sulla bocca.

Adesso anche Chris arrossì violentemente, ed i suoi occhi verdi si illuminarono ma di grande emozione, come dei prati nel buio percorsi da venti fortissimi.

"Questa però non è anche una cosa da ragazzini?" sorrise Chris, guardandolo negli occhi.

"Oh, non rompere ciccione fattone" scherzò Killa ridendogli pure addosso, un po' ubriaco ma seriamente innamorato come sempre è stato.

Chris allungò il sorriso e ricambiò il bacio di James, col cuore che batteva, nonostante l'età, in contemporanea all'altro.

"Sai, penso già che cosa potrebbe capitare nel nuovo secolo..." sussurrò James.

"Che cosa?" domandò curioso Blaze abbracciando fortemente l'amico verso di sé. 

"Penso che le nostre anime non si abbandoneranno mai."

   
 
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