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Autore: Red Saintia    14/06/2018    7 recensioni
Accettare il proprio destino non è facile se sei un cavaliere diviso tra il dovere e i propri sentimenti. la possibilità di una vita normale, accanto a colei che ha scelto di amarlo? O la consapevolezza di mille tribolazioni insieme alla donna che lui ha sempre amato?
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ophiuchus Shaina, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo una dura battaglia finalmente Nettuno, il signore dei mari, era tornato a dormire nell’anfora che fin dai tempi del mito lo teneva prigioniero. Ancora una volta Seiya e i cavalieri di bronzo avevano salvato la terra e la dea Athena. L’inganno di Kanon, fratello di Saga dei gemelli, era stato svelato e finalmente la pace avrebbe regnato in Grecia come in tutto il mondo.

 Athena aveva ripreso il suo posto al Santuario insieme ai cavalieri d’oro sopravvissuti alla battaglia delle dodici case, e Mur cavaliere dell’Ariete, era stato designato come nuovo Gran Sacerdote della dea. La giovane Saori a pochi giorni dal termine della battaglia convocò in tredicesima casa i cinque cavalieri di bronzo.

“Cavalieri di Athena, ancora una volta avete dimostrato il vostro valore e coraggio, avete protetto la terra e difeso la mia persona. Non ci sono parole per ringraziarvi, ve ne sarò eternamente grata, ed è per questo che il mio più grande desiderio è che voi adesso viviate una vita normale lontano dalle guerre e dai campi di battaglia. Vivete da giovani uomini quali siete, seguite la vostra strada e realizzate i vostri desideri. Io e il Gran Sacerdote vi concediamo di riporre le vostre armature.” Concluse Athena. I giovani guerrieri si guardarono tra loro con aria perplessa e sorpresa, non si aspettavano una simile decisione, eppure una parte di loro ne fu sollevata.

“Milady noi saremo sempre cavalieri di Athena anche lontani dal Santuario. Credo di esprimere il pensiero di tutti dicendo che il nostro braccio sarà sempre al vostro servizio. E se e quando ci richiamerete in battaglia noi saremo al vostro fianco” disse Shiryu trovando l’approvazione degli altri.
Così il cavaliere del Dragone insieme ad Hyoga, Shun e Ikki si apprestarono a congedarsi dalla loro dea per recarsi nelle terre natie. L’unico che era rimasto stranamente silenzioso dinanzi alle parole della fanciulla era Seiya. Con la testa bassa e lo sguardo malinconico sembrava avere i pensieri altrove e anche i suoi compagni se ne accorsero.

“Seiya allora? Non vieni con noi?” disse Shun.

“Certo, andate avanti vi raggiungo” disse loro

Athena stava ancora discutendo con il Gran Sacerdote, ma si accorse subito che Seiya non era andato via insieme ai suoi compagni.

“Milady, permetti una parola…” chiese

“Dimmi pure Seiya” rispose la fanciulla

“Ho bisogno di parlarti da solo” disse senza mezzi termini com’era suo solito fare. E Mur, che lo conosceva bene, non fece caso ai suoi modi, congedandosi con disinvoltura.

“Bene mia signora, visto che il cavaliere di Pegasus desidera conferire con voi da sola io mi ritiro, se avete bisogno sapete dove trovarmi” disse

“Ti ringrazio Gran Sacerdote” rispose la dea.

“In quanto a te, testa calda, ricordati che sei al cospetto di Athena quindi cerca  di contenere la tua irruenza.”

“Ci proverò” rispose Seiya

Il cavaliere dell’Ariete lasciò la sala del trono e i due si ritrovarono da soli. Seiya la guardò negli occhi e Saori avvertì l’intensità di quello sguardo come se volesse scavarle fin dentro l’anima.

“Come puoi mandarmi via così? E’ tutto qui quindi? La guerra è finita e io non ti servo più. Ti liberi di me come qualcosa di usato e inutile.” Le disse quasi urlando. Lei si sentì ferita.

“Proprio tu dici una cosa simile. Io vi sto dando quello che avete sempre desiderato, quello per cui non vi è mai stata data una scelta. Una vita nuova lontano dalle guerre… e tu mi vieni a dire che ti sto buttando via? Come ti salta in mente!” rispose con tono duro.

“Tu mi concedi la libertà lontano dalle battaglie, lontano dal Santuario, ma questo significa anche lontano da te” le disse bloccandola per un braccio. Lei ebbe un sussulto a quel tocco ma si ritrasse subito.

“Non era questa la vita che volevi, non l’hai mai voluta, dal tuo ritorno dall’addestramento. E adesso vorresti restare?”

“Le cose sono cambiate, io sono cambiato e lo sei anche tu Saori”

“Tu puoi essere libero Seiya, puoi vivere e amare come i ragazzi della tua età. Io sono Athena e questo per me non potrà mai cambiare, io non posso vincolarti ad un qualcosa che non ha futuro” disse la fanciulla voltandogli le spalle.

“Io ti amo Saori, ti ho amato da quella notte quando rischiammo insieme la vita saltando da quel dirupo, e il mio unico pensiero era che non ti accadesse nulla. Quando ti ho stretta per la prima volta tra le braccia e ho capito che il mio destino era quello di restare al tuo fianco.” continuò Seiya.

“Forse il tuo destino è un altro, non quello di restare al mio fianco. Ci hai mai pensato?”

“Cosa dici?”

“La sacerdotessa dell’Ofiuco che un tempo era nostra nemica, ti ama, lo so. Lo capito da tempo ormai, lei non ha mai voluto farti del male voleva solo proteggere se stessa dall’amore che prova per te. Un sentimento che le faceva paura, io lo so bene, perché provo la stessa cosa. Non si può amare un uomo come te senza essere consumata.” disse con le lacrime agli occhi.

“Io non ti capisco Saori, dici di amarmi e mi stai spingendo tra le braccia di un'altra donna? E’ un assurdità.”

“No, non è un assurdità, è un sacrificio che sono disposta a fare purchè tu sia felice”

“Se vuoi la mia felicità lasciami restare accanto a te” le disse stringendola tra le braccia. Lei per un attimo si lasciò andare in quell’abbraccio, stringendolo a sua volta e respirando a fondo il suo odore che spesso le ricordava quello della brezza del mare. Avrebbe voluto perdersi in quell’abbraccio, ma c’era sempre qualcosa a frenarla. Si scostò cercando di assumere un aria dura e severa.

“Arriverà un momento che questo non sarà più sufficiente per te, e ti sentirai frustrato e incompleto, perché se ti lascio vincolato a me avrai sempre una vita a metà fatta di rimpianti e privazioni. Finiresti per odiarmi ed io non lo sopporterei”

“Sono disposto a provare, e sul fatto di odiarti questo non potrà mai accadere è fuori discussione” le disse

“Ma io non sono disposta a rischiare…” disse scostandolo bruscamente  “Va via cavaliere, la tua dea ti ha concesso una vita da uomo libero, qui non c’è niente per te” si voltò nel pronunciare quelle parole stringendo le unghie nei palmi delle mani.

“Mi stai mandando via Saori, sei sicura di quello che dici?”

“Se tu non sei capace di capire che per noi non c’è futuro  sarò io che deciderò per entrambi. Cerca la tua felicità da chi può dartela senza vincoli ne timori, te lo meriti Seiya più di chiunque altro. Non posso essere egoista stavolta, non con te.” Si incamminò verso le sue stanze senza voltarsi. Se l’avesse fatto non avrebbe avuto più la forza di mandarlo via.

“SAORI!!!” gridò lui facendola bloccare di colpo. “Io ti amo, questo non puoi impedirmelo”

“Lo so, anche io ti amo” disse silenziosamente senza sapere se lui avesse udito quell’amara risposta.
   
 
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