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Autore: angelo_nero    15/06/2018    16 recensioni
[Pre Cyborg]
La rabbia e la disperazione di una donna abbandonata dall'uomo che amava, perchè lei ci credeva. Lui no.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un vaso si infranse contro il muro, lasciando che i suoi cocci cadessero a terra.
Un urlo furioso seguì il suono dei pezzi che si frantumavano sul pavimento.
Aveva il respiro spezzato, il polmoni bruciavano ancora così come gli occhi nell’immenso sforzo di trattenere le lacrime che non voleva versare. Si passò le mani nei capelli con gli occhi spalancati fissando un pavimento che in realtà non vedeva. Le scoppiava la testa al cui interno ricordi martellanti giravano come impazziti.
Se n’era andato.
L’aveva lasciata sola, incinta di suo figlio.
Se l’era data a gambe, il bastardo!
Afferrò il bicchiere posato sul tavolo e lo lanciò contro la parete, facendogli fare la stessa fine del pregiato vaso.
Era stata una stupida a pensare che lui potesse veramente cambiare! Che potesse farlo per lei!
Aveva recitato lo stronzo! Quel tanto che bastava per farle aprire le gambe a suo piacimento. Tutti i progetti, le promesse. Tutto buttato nel cesso. Tutto finto.
Si morse il labbro con rabbia desiderando di non averlo mai incontrato. Il sapore del sangue le inondò la bocca, ricordandole prepotentemente quando era lui a morderle le labbra. Ricordandole che le piaceva da morire quel suo essere così rude.
- Vaffanculo!-
E anche la tazza venne scaraventata via in preda alla rabbia più ceca.
L’aveva mollata lì, voltandole le spalle come se niente fosse. Fregandosene altamente di quella vita che cresceva nel suo grembo, troppo occupato a pensare a se stesso e al suo desiderio di diventare Super Saiyan. Intenzionato più che mai ad allontanarsi da lei era partito alla volta dello spazio sconfinato. Quando le aveva promesso che non l’avrebbe lasciata.
E lei stolta si era fidata. Fidata delle parole di un assassino. Di un coglione che stava fuggendo con la coda tra le gambe.
Urlò di nuovo, l’avrebbe fatto fino a distruggersi le corde vocali. Piuttosto che piangere per lui sarebbe rimasta senza voce. Non meritava le sue lacrime.
Si lasciò cadere lungo la parete con gli occhi spalancati e lo sguardo fisso nel vuoto. Rivide in un secondo tutti i momenti passati assieme, tutte le volte in cui lei ci aveva creduto davvero. Quando per lui era stata solo un giocattolo.
Sbattè con forza la testa contro il muro, dandosi della cretina.
Lui l’aveva abbandonata ma lei lo amava. Come una deficiente.
Si passò nuovamente le mani tra i capelli azzurri portandosi le ginocchia al petto. Non poteva ancora crederci ma il silenzio irreale di quella stanza, la sua, non lasciava scampo.
Un singhiozzo. Poi una lacrima. Fu tutto ciò che si concesse.
- Fottiti Saiyan.-

[430 parole]



 

Angolo Autrice:

Cosa succede se mentre scrivi il capitolo di una long ascolti la musica? Che ti vengolo idee malsane per altra roba da scrivere.
L'ho scritta di getto, ascoltando "V.A.I." dei Gemelli Diversi. Non so per quale motivo ma il testo della canzone mi ha fatto venire in mente una Bulma incazzata nera che lancia oggetti perchè Vegeta l'ha abbandonata incinta di suo figlio. 
Ed ecco qua il delirio dell' 1:30 di notte. 
Ma perchè non me ne vado a letto? Boh, perchè ho una long da scrivere. Invece mi perdo in cavolate :D
Vabbè spero vi piaccia questa angst introspettiva sulla scienziata, molto poco da me. 
Alla prossima!

angelo_nero

  
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