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Autore: 7vite    15/06/2018    1 recensioni
Una lista dei motivi per farla finita stilata da Jessica Davis.
La mia OS è ambientata nella seconda stagione, prima dell'episodio 2x12 e prende in considerazione tutti gli avvenimenti degli episodi precedenti.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jessica Davis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Jessica’s reasons why
 
  1. "Puttana": il soprannome poco lusinghiero che mi era stato affibbiato dai compagni di scuola subito dopo il mio ritiro. Tutti a scuola conoscevano la (falsa) storia di come io avessi tradito Justin con Bryce e anche quelli che non mi avevano mai neppure rivolto la parola avevano preso l´impegno di riferire la mia storia alle matricole. Il pettegolezzo saltava di bocca in bocca con leggerezza e si era diffuso come una malattia all’interno della Liberty High. Non potevo più percorrere quel corridoio  senza sentirmi addosso i loro sguardi maligni che mi facevano sentire sudicia e avevano persino il potere di farmi dubitare di me stessa.
  2. Hannah Baker: Continuavo a pensare a lei, a sentirmi colpevole dei miei errori, errori che consideravo piccolezze ma che a lei erano costati la vita. Se avessi ignorato i pettegolezzi sul suo conto, se le fossi stata al fianco e avessi creduto alle sue parole, se avessi continuato ad essere sua amica, lei oggi sarebbe ancora qui?
  3. Alex Standall: Sparandoti un colpo in testa hai solo contribuito ad alimentare le mie paure. I primi tempi, quando giacevi in ospedale senza dare alcun segno di vita, quando i medici sfogliavano la tua cartella clinica scuotendo la testa preoccupati, quando il coma era cos´profondo da farti sembrare già morto, il terrore aveva preso il sopravvento privandomi persino del sonno. Se anche tu fossi sparito dal mondo, se anche tu avessi seguito Hannah nel suo folle cammino, se anche tu mi avessi abbandonata, come avrei fatto da sola a sopravvivere in questo meschino mondo? Come avrei potuto svegliarmi ogni giorno e fingere che nulla di brutto mi fosse accaduto senza nemmeno avere una spalla su cui piangere? Alex, se te ne fossi andato, come avrei fatto io senza te? E adesso che grazie al cielo sei vivo – anche se un po’ ammaccato – continui a piangerti addosso ripetendo che non vali nulla, che sei solo un peso e che preferiresti non essere mai sopravvissuto. E queste parole mi fanno maledettamente male Alex, perché non sei l’unico su questa barca, lo sai? Sei davvero così egoista da pensare solo a te stesso?
  4. I miei genitori: Da quell’orribile notte non facevano che domandarmi se ricordassi qualcosa, se sapessi chi fosse il mio aggressore, se potessi sforzarmi di rimettere a posto i pezzi di quel puzzle che una volta incastratisi per bene avrebbero condotto alla verità. Ed io ho mentito. Ho mentito loro perché, pur essendo conscia della verità, non ero in grado di affrontarla. Mi nascondevo dietro una finta amnesia, sperando che i miei costanti dinieghi li facessero desistere, proteggendo così colui che mi aveva arrecato tanto male.
  5. Chloe Rice: L’ennesima pugnalata al cuore. Dopo averti finalmente convinta a vuotare il sacco su Bryce cosa fai? Ti presenti in tribunale e affermi l’esatto contrario scagionandolo da ogni accusa. Credevo che fossi una ragazza coraggiosa, ma di fronte al tuo stupratore hai preferito tacere e fingere che fosse tutto ok, e invece non è ok, non è ok per un cazzo! Quelli come Bryce non possono sempre passarla liscia, devono pagare per le loro colpe affinché tutte le ragazze come me, te, Hannah Baker e chissà quante altre ricevano giustizia. Ma la vita è così dannatamente ingiusta…
  6. Le minacce: Una bambola gonfiabile col nastro adesivo sulla bocca, una scritta intimidatoria che recitava “taci puttana” proprio nel cortile di casa mia, l’unico posto al mondo in cui riuscissi ancora a sentirmi al sicuro. Le fotografie di una serata un po’ esagerata che mi ritraevano su di giri sul quale brillavano le parole “chi crederebbe mai a una puttana ubriaca?” La consapevolezza che non avrei mai potuto rivelare la verità perché nessuno vi avrebbe dato credito.
  7. Il tribunale: Le parole della difesa nei confronti di Hannah Baker sono state assurde. Hanno travisato tutta la storia facendo passare una ragazza bella e gentile per una puttana schizzata alla costante ricerca di attenzioni. Hannah non si meritava – di nuovo – questo trattamento. Sono stati giudizi di questo genere a portarla al suicidio, ed anche dopo la sua morte continuano a circolare delle false voci che mirano a distruggere la sua reputazione e il ricordo di lei. Tutto questo mi fa sentire sempre più impotente, se Hannah, la meravigliosa e altruista Hannah, colei che sapeva vedere il bene in chiunque e illuminava il mondo col suo sorriso, viene umiliata in questo modo, che possibilità ho io?
  8. Olivia Baker: Mi dispiace di averla delusa. Lei faceva affidamento su di me, lo so, ma non posso farlo. Non posso farmi avanti e denunciare Bryce è… troppo doloroso. Il ricordo dei suoi occhi pieni di dolore e delusione non mi da pace, mi dispiace ma non posso farlo! Voi adulti credete che tutto sia facile, continuate a ripetere che noi giovani abbiamo il mondo in pugno ma vi sbagliate. Noi subiamo il corso degli eventi, non abbiamo alcun potere di cambiare le cose. Mi dispiace…
  9. Justin Foley: Come hai potuto? Io ti amavo e anche tu dicevi di amarmi, ma allora perché hai lasciato che accadesse? Io mi fidavo di te, eri il mio ragazzo e ti amavo più di quanto avessi mai fatto. Volevo un futuro insieme a te, già ci vedevo: io tu, due bambini mulatti dagli occhi chiari come i tuoi, una villa immersa nel verde e foto del nostro matrimonio appese ovunque. Ci credevo davvero, lo sai? Ma tu hai rovinato tutto. Hai reso la mia vita un inferno, perché cazzo lo hai permesso, Justin? Non m’importa un fico secco della tua fottuta amicizia con Bryce, tu avresti dovuto proteggermi. Io mi fidavo di te e tu mi hai delusa. Sai quante notti ho passato in bianco piangendo? Sai quante volte mi sono chiesta cos’avessi fatto di sbagliato per meritarmi questo? Forse, se non ti avessi mai conosciuto, mi sarei evitata tutto questo. Sì, sono giunta alla conclusione che se tu non fossi mai entrato a far parte della mia vita, adesso sarei una persona più felice. Ma allora perché non riesco a dimenticarmi il tuo dannato viso? Perché continuo a conservare quella cartolina? Quando sei tornato a scuola il cuore mi è diventato duro come un sasso e lo stomaco ha cominciato a ribollire. Eri così diverso… Nei tuoi occhi leggevo la sconfitta e lo sapevo che eri dispiaciuto, sapevo che anche tu, come me, ti eri crucciato troppe volte su quella storia, ma non mi bastava. Avrai anche sofferto Justin, ma tu a differenza mia, te lo meritavi. Ma perché non riesco a odiarti come vorrei? Perché il mio cuore continua a mancare un battito quando ti penso? Io ti odio Justin Foley, ti odio con tutta me stessa… Ti odio… Giuro che ti odio…
  10. Bryce Walker: Schifoso stupratore bastardo, hai rovinato la vita a me ed Hannah Baker, come diavolo fai a non sentirti minimamente in colpa? Cosa diavolo hai al posto del cuore e del buon senso? Come fai a guardarti nello specchio ogni giorno sapendo quello hai fatto? Io per mesi ho faticato a guardare la mia immagine riflessa sentendomi sporca, scegliendo con cura gli abiti più appropriati, quelli che non lasciassero intravedere nemmeno un pezzo di pelle, che non provocassero nessuno. Mi sono interrogata più volte sull’accaduto, è stata colpa mia? Ho forse fatto qualcosa che può averti indotto a credere che lo volessi? Ma alla fine sono giunta alla conclusione Bryce: io, Hannah, Chloe, Nina e chissà quante altre ancora, non abbiamo mai fatto nulla che ti lasciasse intendere che ci stessimo. Tu hai usato i nostri corpi senza il benché minimo rispetto, hai lacerato la nostra anima per una schifosa svuotata di palle. Per mesi ho dormito nel lettone coi miei genitori per sentirmi più al sicuro, per esser certa che tu non potessi entrare dalla finestra per farmi altro male. Quando sono tornata a scuola mi salutavi come se nulla fosse, come se non mi avessi distrutta emotivamente. Ma sai qual è la cosa peggiore Bryce? Che nessuno ti abbia mai punito per i tuoi crimini, che tu l’abbia fatta franca continuando con la tua vita di sempre: giochi ancora a football, hai una dolcissima ragazza al tuo fianco e l’intera scuola ti osanna come se fossi un idolo. Ma io so chi tu sia veramente, Bryce e mi disgusti. Il mondo intero deve conoscere la verità, e dato che, nonostante tutto, non sia riuscita a trovare 13 ragioni per farla finita, ho deciso che continuerò a vivere. Metterò di lato la paura e farò quello che mi spetta: ti denuncerò. Parlerò alla corte a nome mio, di Hannah, di Nina, di Chloe, di tutte quelle ragazze apparse nelle polaroid, di quelle che hanno subito uno stupro (finalmente sono riuscita a pronunciare questa parola) e che non hanno avuto il coraggio di farsi avanti per raccontare la loro storia. Darò voce a tutte le donne del mondo che hanno conosciuto a loro volta un Bryce Walker, perché tutte noi ci meritiamo giustizia. La pagherai Bryce, ti giuro che la pagherai.
  
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