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Autore: Attendre et esperer    15/06/2018    0 recensioni
[Eugénie Danglars/Louise d’Armilly]
dal testo: "Eugénie è convinta che non donerà mai amore e che mai ne riceverà.
Ma Eugénie ancora non ha incontrato Louise."
{ATTENZIONE: Il testo qui proposto è la traduzione di un racconto pubblicato su tumblr. L'autrice mi ha dato il suo consenso nell'adattarlo dall'inglese all'italiano, perciò ogni merito va solo ed esclusivamente a lei.
Tra le note a fine capitolo sarà possibile trovare il link alla storia originale}
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Eugénie è come la stagione invernale: gelida, dura, inflessibile, ad un’età così giovane come quella dei diciassette anni. Non sa cosa sia davvero l’amore, esso è una condizione sconosciuta e ancora mai sperimentata – suo padre è freddo, calcolatore, disprezzo ed un tocco di crudeltà accompagnano ogni sua azione, assieme ad un ghigno sulle labbra e monete che tintinnano in una mano quando sua figlia si fa avanti per qualunque richiesta, convinto che tutto al mondo può venir comprato, compreso l’affetto. Ma non è affetto ciò che egli cerca in Eugénie, lo sanno entrambi che non vi è nulla per lui da agognare, ma solo indifferenza. Una cosa del genere l’avrebbe di certo ferita nel profondo, come già accadde in passato, quando al suo posto vi era ancora una ragazzina dalla disperata brama di attenzioni e empatia.
Fortunatamente, ciò non durò a lungo, Eugénie aveva presto realizzato che, nel suo cuore, le opinioni di un simile uomo importavano allo stesso modo che le proprie in quello del padre, ovvero poco, se non nulla.

E sua madre?

Hermine è troppo impegnata a svagarsi e vivere lontano la propria vita che approcciarsi ad una figlia così tremendamente distaccata eppure così simile a lei al tempo stesso.
Madame Danglars è uno spirito libero, amante della libertà e dell’essere indipendente da qualsiasi condizione, esattamente come Eugénie. E forse proprio per questo amore ella è così pragmatica e coi piedi per terra.

Eugénie è un’artista – alla ricerca del bello, della luce che alla sera cade sui ciliegi in fiore, dell’eleganza in cui le vesti e gli abiti delle signore cadono e volteggiano mentre queste concedono una danza, desiderando di sostituire quel pesante e dorato gioiello dalla chioma della piccola mademoiselle-quale-sia-il-suo-nome e sostituirlo con una corona di freschi nontiscordardimé.

La ragazza sa che Hermine, di lei, non è affatto incurante, ma aldilà di ciò, c’è veramente amore materno da parte della donna? Le mancherebbe sua figlia se quest’ultima partisse per qualche luogo distante senza tornare mai più?

Perciò, a diciassette anni, Eugénie ancora non conosce cosa sia il vero amore, convinta che il suo cuore sia come il suo carattere: di ghiaccio, che non perdona e che è incapace di affetto.

E’ convinta che non donerà mai amore e che mai ne riceverà.

Ma Eugénie ancora non ha incontrato Louise.





Madamoiselle d’Armilly, al contrario, è piena d’amore, di calore, di luce. Louise è come il periodo primaverile, luminoso, mite, accogliente: una primavera che, inaspettatamente, passo dopo passo, fece breccia nella fredda stagione che dominava il cuore di Eugénie, distruggendo, pietra dopo pietra, ogni muro, ogni barriera – portandone la gioia e la spensieratezza di uno spirito sereno ed indomito.

E’ tutta sorrisi timidezza, la pelle morbida e candida, al contrario delle guance, colorate sempre da una profonda sfumatura vermiglia, le dita lunghe ed affusolate che circondano i polsi di Eugénie per indicarle la posizione corretta al pianoforte – mentre entrambe sanno perfettamente che questa in realtà è conosciuta alla perfezione da madamoiselle Danglars, e allora osserva quelle mani di porcellana sulla proprie, e con sguardo impassibile sposta lo sguardo su quello della sua insegnante, la quale arrossisce ancora una volta, abbassando il capo, tentando di spezzare la tensione creatasi una risata cristallina.

La più giovane non partecipò direttamente con la sua voce, ma dentro, nel suo cuore, qualcosa aveva già cominciato a sbocciare.

Eugénie è come l’inverno, e Louise rappresenta i bucaneve che brillano e luccicano come cristalli nella brina – l’unico fiore che potrebbe mai sopravvivere durante quel periodo freddo, l’unico fiore, appunto, che il gelo non può uccidere.








Angolo della Traduttrice: A chiunque sia giunto fin qui a leggere, grazie di cuore.
Link alla storia originale: https://monte-cristo-incorrect-quotes.tumblr.com/post/174827087737/not-exactly-a-first-meeting-but-when-have-i
   
 
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