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Autore: Honowl    15/06/2018    0 recensioni
[Splatoon]
[Splatoon]Quando il tempo passa così in fretta, un vecchio calamaro come me non può far altro che tuffarsi nei ricordi, per stare di nuovo con coloro che li hanno generati.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Hei Dan. Eccomi qui, sono tornato, come ti avevo promesso. Stavolta ho portato anche papà. Guarda è lì, vicino a quell'albero. Gli ho detto di venire a salutarti, ma non ne vuole sapere. Perdonalo, sai com'è, ha tanti pensieri per la testa. 

No tranquillo, sto comodo sull'erba, così posso anche parlarti a bassa voce. Ti volevo far vedere questa, la prendo dalla tasca aspetta. 
L'ho trovata a casa di papà mentre cercavo la sua patente la settimana scorsa. Quanti anni avevamo? 6, 7? Certo che ne è passato di tempo.
Questa la fece papà con la sua prima Sclicker a colori. Ti ricordi? Diventava rosso di rabbia quando la prendevamo per giocarci, diceva sempre che gli era costata un mucchio di soldi e che se l'avessimo rotta ci avrebbe spezzato i tentacoli. Quante ne facevamo. Alla fine l'abbiamo rotta poco dopo che venne scattata questa foto.

Si, l'ho rotta io, sei il solito pignolo. Ma papà non si arrabbiò affatto. Non che ne avesse avuto il tempo. Eravamo ancora ad Anguillosta, nella villetta del nonno. Avevano appena suonato l'allarme, e mi è scivolata di mano mentre correvamo verso il bunker. Che disastro, l'obiettivo è andato in mille pezzi. Stavo per mettermi a piangere dalla paura di quello che mi avrebbe fatto papà. Adesso trovo strano che in quel momento mi stessi preoccupando più della Sclicker che dei bombardamenti. Quando sei così piccolo non riesci a capire fino in fondo cosa significhi la guerra, sai solo che è una cosa brutta e che ci sono delle persone che ti vogliono male. Certo, questa cosa ci ha aiutato parecchio. Già al secondo giorno bazzicavamo per le tende a chiedere chi volesse giocare a palla-pesce. In fondo è così che abbiamo incontrato Martin, e quella brutta ranocchia di sua sorella Jennifer.
Quella ti stava sempre incollata come una vongola Dan, diceva sempre che ti avrebbe sposato. L’ho incontrata tre giorni fa, penso che anche suo fratello sia da queste parti. Mi ha detto che ha sposato un operaio della Ursus, ma dalla faccia che ha fatto non sembrava granchè felice. Te lo dico io, con quel nasone, al terzo Rito della Luna senza un partner ha deciso di abbassare i suoi standard.
Lo so, lo so, è una brava ragazza. Ma resta brutta. Non riesco nemmeno ad immaginare che avrei potuto averla come cognata.

Sai invece chi non vedo e sento da un pezzo? I gemelli Lansen. Dopo la celebrazione della vittoria non li ho più incontrati. Dicevano di voler aprire una distilleria di Succo di Totano a Largo Tavolozza, ma non si è ancora mosso nulla da quelle parti. Forse troppa concorrenza. Ti ricordi come li abbiamo conosciuti?

Quanto ero furibondo. Si erano arrampicati fino al davanzale dell’appartamento qui a Coloropoli e si sono presi la torta che avevamo preparato per papà. La torta per il suo compleanno, non potevamo fargliela passare liscia. Ci siamo fiondati giù dalle scale all’inseguimento, e quando li abbiamo raggiunti diamine se gliele abbiamo suonate! E papà che ci ha trovati pieni di lividi sotto casa con il signor Lansen e i gemelli? Non l’ho mai visto sbiancare così, nemmeno con gli octariani alle porte. Il giorno dopo ci ha costretti a fare un’altra torta per scusarci e quando ci siamo presentati li, anche loro ne avevano fatta una. Alla fine ce le siamo mangiate entrambe. Devo dire che mi piacerebbe scambiarci quattro chiacchiere, anche solo per vedere se Geremia si è fatto mettere il canino nuovo dopo che te lo sei preso con un pugno, ha! Li distinguevamo praticamente solo per quel dettaglio, nessuno di noi due si azzardava a chiamarli per nome non prima di averli visti ridere. A proposito di sorrisi, mi hanno detto che se continuo a rosicchiare gusci di uova salmonoidi dovrò mettermi presto una dentiera. Ci credi? Ci hanno fatto rosicchiare quegli affari ogni giorno durante la Grande Guerra, ormai non riesco ad apprezzare altro. Ho il palato fine, heh!

Una cosa però la mangerei ancora molto volentieri: lo stufato di plancton che fa tua moglie.
Quella mollusca sa il fatto suo in cucina. Ormai non si diverte più come un tempo ai fornelli, non ha molte persone per cui cucinare in casa. Da quando non vivete più assieme ha perso un po’ del suo spirito, ma non ti preoccupare, è una tosta. L’unica che sia mai riuscita a tenerti testa.
Non mi hai mai raccontato il vostro rito. Dicevi sempre che lo avresti fatto una volta vinto la guerra, quando ci sarebbe stato spazio solo per le belle conversazioni. Ormai la guerra è finita, non ti sarai mica dimenticato vero?
Tranquillo, non lo dico a lei, hai sempre avuto una memoria debole. E poi non sai raccontare le storie, preferisco sentirla raccontare da lei.

Hei Dan, ti ho mai raccontato del mio Rito della Luna?
   
 
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