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Autore: ciaociaoneko    16/06/2018    1 recensioni
"Pensala come una legge psicologica
della fisica: più paura hai di una cosa
più potere le dai"
-cit. American Horror Story-
Genere: Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È ancora buio profondo.

La luna, pallida in volto, ruota su se stessa len-tamente, su un manto oscuro che divora ogni bagliore.

Guardandola anche noi veniamo risucchiati lì, in quel buco nero che silenziosamente sbiascica alle nostre orecchie, inoltrandosi nell’intimo del nostro cuore, aspirando ogni singola particella di luce positiva che emette.

L’oscurità mangia lentamente il fiato, lo stritola sino alla sua completa resa, facendoci entrare nel panico e nella disperazione, nel dolore di non avere più una vita che pulsa.

La notte, questo tipo di notte, ci sfiata. È come un ombra puramente malvagia che senza segni distintivi striscia verso di noi mimetizzandosi con la nostra… in attesa di poterci avvolgere senza fretta quando meno ce lo aspettiamo.

Si stira affianco a te. Ti sta lì davanti e tu non la percepisci. Si avvicina senza emettere alcun rumore. Tentacoli oscuri si fanno strada su tutto il tuo corpo. L’ombra si avvicina al tuo volto negandoti la possibilità di vedere, in caso di risveglio, facendoti credere di star sognando, di star facendo un incubo senza fine, mentre lei scuoia le tue carni: prima la pelle, ed essa è così brava da non farti sentire solo un leggero bruciore; poi passa a masticare ogni singolo muscolo, qui ti accorgi di star provando dolore, di star provando agonia. Tutto brucia, il sangue bolle e scoppia, il cuore moribondo pulsa invano cercando un appiglio di ossigeno ma l’ombra le leva anche quella. Il tuo cervello è così agonizzante dal dolore che cessa anche esso insieme al cuore.

L’oscurità spolpa tutto della sua vittima, la tortura, la martirizza nel peggior modo possibile e nel più acuto dolore, tant’è che il termine “dolore” non basta per descrivere le pene infernali a cui le vittime soccombono.

Nessuno può prevedere il suo arrivo e nessuno può contro essa difendersi.

Ogni essere vivente è succube di essa, annientata dalla paura di avercela accanto, tanto da non dormire nemmeno la notte, ma è ciò che la nutre, ma nessuno realmente pensa a come fermarla tanto è il terrore che li invade, dunque nessuno ha mai provato a far qualcosa per contrastarla, perché appena sentita questa storia, il povero sciocco che l’ascolta viene automaticamente condannato dalla sua maledizione.

Ma questo nessuno lo sa, la gente continua solo a raccontare della sua presenza ma nessuno sa che l’oscurità è nata proprio dal loro credo e che continua a diffondersi e infiltrarsi nelle nostre vite tramite le nostre labbra, perché quella è la sua tana, poi, il cervello invece, insieme alla sue emozioni e il suo pasto.

Ricordati:
Prima, l’oscurità si insinua dentro di noi;
poi arriva al nostro cervello e lo controlla, lo persuade a credere;
infine scombussola le nostre emozioni con lentezza, senza farsi avvertire.
Ecco che la maledizione è messa in moto perché una volta azionata, nulla le può far più niente.
Perché  anche se semplicemente leggi, lei ti infetta, il solo sapere della sua esistenza  ti infetta e ti divora pelle per pelle, muscolo per muscolo, osso per osso.

Perché la paura rende cannibale l’oscurità.
   
 
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