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Autore: Miryel e Kurecchi    16/06/2018    0 recensioni
Guidato dal consiglio della sua migliore amica Aranea, Prompto Argentum, bisognoso di denaro, decide di iniziare a fare il Cam Boy in un sito per adulti, ben sapendo che quell'avventura non avrà un futuro, a causa della sua timidezza.
Noctis, invece, ha un migliore amico sempre pronto a punzecchiarlo che, per imbarazzarlo, lo invita a frequentare qualche sito per adulti in modo che possa comprendere quanto è importante avere qualcuno vicino e sfogare le proprie frustrazioni.
A dimostrazione che non è così, Noctis decide di entrare nel sito dove Prompto ha appena iniziato una live e i due iniziano semplicemente a parlarsi, grazie anche alle molteplici cose che scoprono di avere in comune. Questo attiverà una sorta di feeling, portando i due a sentirsi ogni sera, col solo intento di passare dei momenti in compagnia a chiacchierare mentre, nel frattempo, la vita fuori dalla chat inizia a mostrare i suoi primi disagi.
[Promptis - AU - fanfiction scritta a quattro mani da Princess Kurenai e Miryel]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fandom: Final Fantasy XV
Character(s): Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Gladiolus Amicitia, Ignis Scientia, Aranea Highwind, Un po' tutti
Relationship(s): M/M
Pairing: Promptis
Rating: SAFE
Warnings: Alternative Universe (AU), Modern!AU
Genere: Introspettivo, Fluff
Conteggio Parole: 4720
7 6 su ?
Note Generali:
1. La fic è ambientata in una Eos Moderna dove non esiste la magia!
2. Noctis in questa fic NON è un Principe, ma è il figlio dell'uomo più ricco di Lucis. Regis, infatti, è il presidente della società elettrica che illumina tutta Lucis. Prompto, invece, non è frutto di esperimenti ma è un semplice ragazzo che studia fotografia e che ha parecchi problemi finanziari.
3.Per i nomi di alcuni siti/imprese/app/ecc ecc ci siamo ispirate a cose esistenti nel nostro mondo unite all'universo di Final Fantasy.
4.La fic verrà aggiornata settimanalmente. Quindi aspettatevi un nuovo capitolo ogni sabato!


Capitolo 7 - Strepitoso! Si Danno Appuntamento A Un Distributore Automatico E Succede QUESTO

Prompto era estremamente consapevole di essere uno degli esseri umani più maldestri della terra ma quel giorno era così distratto che si rese conto di aver persino superato i suoi standard giornalieri.

Aveva quasi rotto la fotocamera, mentre apriva la porta di casa, perché non era stato in grado di fare due cose semplici come infilare la chiave nella serratura e nel frattempo sorreggere le sue cose.

Aveva troppi pensieri nella testa e non riusciva a sostenere quel discorso interiore senza provare del panico.

In meno di due giorni erano successe troppe cose, e da che si era ritrovato a piangere sul bancone del bar di Aranea per i problemi economici, ora si ritrovava col conto rinvigorito da sonori guil, un amico virtuale di cui cercava di convincersi di non averne una cotta e un nuovo amico conosciuto all’università che per qualche ragione gli era entrato in testa senza uscirne più.

Sapeva che confondere l’amicizia con altro non era difficile per uno come lui che quei sentimenti così forti li aveva provati di rado, ma aveva un caos nella testa che non riusciva proprio a mettere a posto.

KingOfFishing era così carino con lui, lo aveva sostenuto, anche economicamente e per due sera la sua compagnia era stata una delle più belle cose gli fossero mai successe in vita sua. Il tempo con lui correva veloce, le ore passavano con niente e avrebbe dato così tanto per poterlo conoscere, per sapere se anche lui si trovava così bene quando parlavano e soprattutto, se anche lui gli aveva incasinato la testa a quel modo.

Noctis a suo modo gli faceva quasi provare lo stesso.

Era più schivo, più silenzioso e riflessivo forse, ma era vero che KingOfFishing gli scriveva da dietro un monitor senza paura di doverlo magari guardare negli occhi, ma a suo modo anche il figlio del presidente della Lucis Spa era diventato in meno di ventiquattro ore una presenza piacevole che in qualche modo gli risollevava il morale.

Soprattutto quel suo modo goffo di cercare in tutti i modi di essere socievole e riuscendoci, paradossalmente.

Gli somigliava. Non era ansioso e logorroico come lui, ma i motivi di quei disagi erano gli stessi e Noctis era una persona con cui si trovava bene proprio per quella condivisione del dolore e della paura di essere inadeguato.

Si appoggiò alla porta, non appena entrò e si chiese se tutte quelle belle esperienze non fossero altro che una gigantesca candid camera. Sospirò.

“Prompto, uno scherzo non può durare così tanto. Sii coerente”, si disse, scuotendo la testa mentre raggiungeva la cucina, in disappunto sul fatto che stesse di nuovo parlando da solo.

Mise di nuovo l’acqua a scaldare sul fornello, come il giorno prima. Avrebbe mangiato di nuovo Cup Noodles e non gli importava della vocetta della sua coscienza - fin troppo simile a quella di Aranea - che gli diceva che facevano male.

Accese il portatile e quando finí di mangiare si infilò la mascherina, si mise su una maglietta di Justice Monsters Five vecchia di almeno dieci anni e pure scolorita e fece login sul sito, in attesa trepidante che l’altro ragazzo si connettesse.

Aveva il cuore a mille, accelerato dall’impazienza e dall’emozione e sentiva la punta delle dita fredde per colpa dell’ansia. Poi, quando finalmente lo vide entrare in chat, sorrise dietro la maschera e un battito al cuore gli saltò.

“Ehi! Sei puntualissimo come sempre!”, disse, accorgendosi della voce che gli tremava leggermente.

- Saranno solo due giorni che ci sentiamo ma mi sento di dire che non mancherei mai ad un nostro appuntamento-.

Scrisse prontamente KingOfFishing, aggiungendo poi un:

- Come sempre i tuoi gusti in fatto di magliette mi sorprendono. Forse al posto di dirci cosa di piace facciamo prima a scrivere cosa non ci piace-.

Prompto non riuscì a trattenere un guizzo divertito da quel commento, oltre ad una sensazione indescrivibile dopo aver letto la prima la prima frase.

“Nemmeno io mancherei mai ad un nostro appuntamento…”, ammise, titubante nel fare quella confessione ma sapeva che non lui poteva essere se stesso. “E ti piace anche Justice Monsters… come dici tu, facciamo prima a dire cosa non ci piace, e io su tutto odio gli insetti, mi fanno letteralmente ribrezzo - rabbrividì al sol pensiero - magari invece a te piacciono”, rispose, notando quanto quel ragazzo risultate spigliato quel giorno, rispetto a quelli precedenti. Come se avessero davvero buttato giù quel muro sottilissimo che era rimasto da distruggere.

- Oh no no no! Odio gli insetti! Sono orribili!-.

Digitò l'altro e, subito dopo, apparve la dicitura "KingOfFishing sta scrivendo".

- A me non piacciono le verdure. Non c'è modo di farmele mangiare-.

Prompto rise forte: “È ovvio che gli insetti facciano schifo a tutti! Non dovevo nemmeno chiederlo. Le verdure invece le tollero abbastanza, dai. Non dirmi però che sei uno di quelli che se le sogna di notte, che lo rincorrono senza sosta fino a convincerlo a mangiarle!?”.

L'altro ragazzo iniziò subito a scrivere e presto giunse la sua risposta.

- Non scherzare! Sono dei veri e propri incubi quelli!-.

Prompto rise di nuovo, e sentì un'estrema empatia in quella frase che non seppe descrivere. Mancava davvero solo che stessero nella stessa stanza e poteva ritenere quel momento perfetto.

"Forse è una mia impressione, e non prendermi per pazzo avendolo capito solo da frasi scritte ma oggi sembri... felice e la cosa non può che contagiarmi", ammise.

KingOfFishing sembrò esitare visto che la risposta tardò ad arrivare, ma alla fine il rumore della notifica giunse nella stanza di Prompto.

- Effettivamente sì. Penso di aver... trovato un altro amico. Il ragazzo di ieri. Ci ho parlato anche oggi e siamo molto simili.-.

Prompto rimase spiazzato qualche secondo, per un attimo di nuovo schiacciato dal peso della confusione mentale che aveva cercato di domare prima di entrare in chat.

Era vero che anche lui stava praticamente per raccontargli la stessa, medesima cosa; anche lui aveva trovato in Noctis un amico, qualcuno con cui poter iniziare a fare tutte quelle cose che non era mai riuscito a fare con nessuno perché sempre solo come un cane.

Eppure non poteva nascondere di aver provato una punta di fastidio nell’apprendere quella notizia che non sembrava esattamente gelosia quanto la paura che qualcun altro potesse portarglielo via, proprio ora che si sentiva così a suo agio insieme a lui.

“Oh, ne sono felice! Insomma, se ti fa sentire bene non può che sollevarmi. Vi trovate bene insieme? È amichevole? Ti tratta bene?”, chiese, comunque sollevato che lo avesse detto con sincerità, perché malgrado la sensazione che sentiva, era felice che anche lui fosse riuscito ad aprirsi un po’ di più con qualcuno, come c’era riuscito anche lui con Noctis.

- Beh si. Ci assomigliamo parecchio e... penso che tutto stia succedendo grazie a te. Non... fraintendermi, ma da quando ti ho conosciuto, anche se sono passati solo due giorni, sembra che tutto stia... cambiando-.

Il ragazzo dall'altra parte dello schermo aveva chiaramente aperto il suo cuore, confessando un qualcosa di imbarazzante ma che sembrava aver bisogno di confidargli.

Prompto di fronte a quelle parole sentì quel fastidio sparire, completamente rimpiazzato da una sensazione di calore che non sapeva come descrivere. Sapeva solo che nessuno al mondo lo aveva mai fatto sentire così importante, in grado di cambiare le cose.

“Bizzarro”, esordì, accarezzandosi un braccio con lentezza, “Oggi anch’io sono riuscito ad aprirmi di più con quel tipo di cui ti parlavo ieri e… ho pensato anche io che, se ci sono riuscito, è solo grazie a te e a quella sorta di sicurezza in me stesso che hai smosso. Non so come hai fatto, ma è stato tipo un incantesimo e spero che duri per sempre”.

- Stiamo... diventando romantici ed è solo la terza chat. E non mi hai ancora offerto la cena-

Era una frase ironica, forse fatta per nascondere l'imbarazzo.

Prompto si prese in viso tra le mani, poggiando i gomiti sulla scrivania. Il suo viso non era visibile dalla cam, specie i suoi occhi e ne fu felice perché dovevano brillargli come le stelle, in quel momento e malgrado forse non c’era nulla di male in quel fatto, si sentì più a suo agio sapendo che l’altro non potesse vederli.

Era letteralmente in brodo di giuggiole, ora che gli aveva sentito dire quella frase, seppur spiritosa.

L’intraprendenza acquisita da quel ragazzo era ammirevole e quell’invito… avrebbe tanto voluto farglielo ma sapeva che malgrado tutto, era passato troppo poco tempo sebbene avrebbe voluto offrirgli il mondo solo per l’aiuto che gli aveva dato.

Così, senza pensare, sentendosi per una volta sicuro di se stesso senza alcuna paura nel cuore, rispose: “Magari un giorno non troppo lontano, potrei farlo”, poi rendendosi conto che continuando così sarebbero arrivati non si sa in quale direzione, cercò di cambiare argomento. “Allora, a parte l’enorme passo avanti con quel ragazzo, con tuo padre come va? Vuole ancora trovarti per forza qualcuno?”.

- Insiste un po' e spero non scopra mai che sto ancora parlando con quel ragazzo né che mi sto sentendo con te, perché temo che per conoscerti... beh... potrebbe cercare il tuo indirizzo IP o altre cavolate elettroniche che non so come funzionano o se siano possibili.-.

Il messaggio era lungo e con una vaga nota di preoccupazione.

"Tuo padre mi fa sinceramente paura... Sei sicuro di essere figlio suo? Insomma, tu sembri così libertino, lui così tradizionalista...", chiese Prompto, ironico ma non del tutto.

Il padre di KingOfFishing sembrava davvero una persona opprimente, di quelle che non lasciavano spazio alle decisioni, troppo occupato a pensare ad un futuro certo per il proprio figlio piuttosto che alla sua felicità.

L'altro iniziò subito a scrivere e la sua risposta arrivò subito, divertita e leggera.

- A volte me lo chiedo anche io! Ma ora basta parlare di me! Dimmi che cosa hai fatto oggi!-

"Mmh, vediamo", iniziò Prompto con una mano sul mento coperto dalla mascherina, tamburellando le dita dell'altra sulla scrivania. "Oggi ho quasi rischiato di farmi schiacciare dalle porte dell'autobus. Pensavo volessero trascinarmi via mentre ero incastrato ma per fortuna mi hanno aperto; poi nulla... con quel ragazzo che ho conosciuto ieri ho parlato moltissimo, abbiamo scoperto di essere affini, in un certo senso e come ti ho detto questo mio coraggio lo devo soprattutto a te. Ero un vero e proprio disastro fino a due giorni fa. Ora lo sono lo stesso ma, grazie a te, è come se avessi capito che fa parte di me e che è qualcosa che dopotutto può anche avere i suoi lati positivi...", disse, con determinazione, "Comunque a parte questo nulla di che. Ho praticamente passato tutta la giornata all'università ma ormai è come una seconda casa e ci ho fatto l'abitudine", concluse, ridacchiando.

- Il nostro incontro, anche se su un sito del genere, è servito a entrambi...- .

Rispose KingOfFishing, sempre con la sua sincerità genuina, aiutata probabilmente dal monitor che li separava.

“Già… e secondo me nulla accade a caso”, si sentì di dire Prompto, con un tono di voce tanto dolce che sorprese persino se stesso. Si sentì quasi in imbarazzo ad aver detto quella frase così, per non risultare troppo smielato, si agitò e mugugnò qualcosa di sconnesso prima di riuscire a dire, per cambiare discorso: “Comunque… ehm… anche domani hai lezione?”.

Il ragazzo dall'altra parte del computer iniziò subito a scrivere velocemente.

- Sì, ma inizio un progetto con il ragazzo di cui ti ho parlato. Cercherò di non essere troppo di intralcio, ma sono abbastanza fiducioso. Soprattutto dopo questa chiacchierata-.

“Sono sicuro che farai del tuo meglio e… se ti può consolare anche io ho qualcosa in programma con il ragazzo che ho conosciuto e mi auguro di non essere troppo molesto. A volte chiacchiero così tanto che mi confondo da solo”, rispose Prompto, con disappunto ma divertito dalla cosa, perché dopotutto si sentiva bene e, anche se non sapeva il perché, era certo che il giorno dopo con Noctis sarebbero riusciti a costruire un nuovo gradino in quel rapporto che si stava creando. “Ma sono sicuro che grazie a questa chiacchierata con te riuscirò a dare il meglio, specie se so che per te è lo stesso. È un progetto interessante? Domani mi racconterai come è andata… sempre se ti andrà, ovviamente", continuó, raggiante all’idea che ormai gli appuntamenti al giorno dopo fossero quasi entrati nella routine di entrambi.

- Ti racconterò tutto di sicuro.-.

Scrisse prontamente l'altro, proseguendo poi con la scrittura.

- Solo però se poi tu farai lo stesso.-.

"Certo che lo farò! Per una volta che avrò l'occasione di raccontarti qualcosa di avvincente!", esclamò, decisamente entusiasta della cosa, specie perché negli ultimi tre giorni non solo le cose andavano meglio, ma la sua vita sembrava aver preso una piega interessante e, allo stesso tempo, impegnata nel sociale.

Il che lo tirava decisamente su di morale.

- Puoi raccontarmi qualsiasi cosa che per me sarà sempre avvincente, visto tutte le cose che abbiamo in comune dubito di potermi annoiare-.

Ammise KingOfFishing, dopo aver scritto e ricancellato più volte la frase, visto che ci impiegò un po' di tempo per rispondere.

"A parte il fatto che tu hai più roba nerd, rispetto a me... il che è abbastanza sconsolante. Giochi di vantaggio, tu", sbuffò Prompto, fingendosi scocciato, poi rise e guardò l'ora sul monitor, "Mi sa che si sta facendo tardi... e domani mi aspetta una lunghissima giornata. Mi duole dirlo, ma forse è meglio che vada. Comunque... ci sentiamo domani, no?", chiese speranzoso, ma meno del solito. Sapeva che la risposta sarebbe stata positiva, ormai era un appuntamento troppo importante per entrambi e, sebbene sentiva una nota di tristezza nel cuore, era anche motivato ad affrontare il giorno dopo con più carica, sapendo che c'era qualcuno ad aspettarlo, una volta tornato a casa, interessato a sentirgli raccontare la sua giornata e non gli era mai successa una cosa del genere.

Si sentiva... felice.

 

...

 

Noctis ascoltò quelle parole con un sorriso e, sorridendo, scrisse un:

- Ovviamente. E hai ragione è davvero tardi... ma non mi dispiace- .

Era imbarazzante ma, sinceramente, non si sentì poi così a disagio come pensava. Provava una sorta di sollievo nel riuscire a scrivere quelle cose, perché non era abituato ad aprirsi con nessuno.

"Nemmeno a me", rispose RideMyChocobo69 e, malgrado la mascherina che la camuffava, si poté notare una nota impacciata nella voce. "Quindi... buonanotte. Spero che... tu possa sognare qualcosa di... bello".

- Anche tu. A domani-.

Rispose e, come sempre, il ragazzo dall'altra parte dello schermo lo salutò agitando la manina prima di interrompere la connessione. A quel punto, a Noctis non rimase altro se non osservare a lungo lo schermo del pc. Non si era neanche reso conto del tempo che era trascorso nella sua chiacchierata con RideMyChocobo69 ma era tardi, come aveva già ammesso poco prima, e sapeva che l'indomani sarebbe stato davvero complicato alzarsi.

Nonostante ciò, Noctis non si sentì assolutamente arrabbiato con se stesso ma anzi, si sentiva quasi più leggero e strano al tempo stesso. Si sentiva davvero legato a lui anche se non sapeva in che modo né era certo di poter dare un reale nome a quei sentimenti - non per il momento almeno. Era però certo nel poter dire che era importante per lui.

Sorrise tra sé e sé e, riponendo il portatile, si distese pensando a quando sarebbe stato magari meno stupido o invadente cercare di spostare le loro chiacchiere in una chat meno pornografica di quella e più intima. E con quei pensieri, Noctis, si lasciò andare addormentandosi.

 

...

 

Come previsto, l'indomani mattina per lui fu un vero e proprio dramma alzarsi e ringraziò mentalmente il non dover quasi mai guidare grazie a Ignis che lo andava a prendere ogni volta davanti a casa - con o senza Gladio.

Senza di lui non si sarebbe mai alzato né sarebbe arrivato in orario a lezione. Inoltre, quel giorno, aveva davvero bisogno di andare all'università perché aveva un appuntamento con Prompto per il suo progetto e non poté non pensare a come anche quel ragazzo, conosciuto recentemente come RideMyChocobo69 lo facesse sentire bene.

Forse, si disse scherzando, era entrato in un tunnel spazio-temporale dove tutto gli sarebbe andato per il verso giusto, indipendentemente dalle sue scelte. Una sorta di... Tunnel della Fortuna.

Scosse la testa per le stupidate che si era messo in testa e quando uscì dal portone di casa, assumendo la sua solita espressione stanca e assonnata, si ritrovò come sempre davanti la macchina di Ignis.

"Buongiorno Principessa. Passato un'altra notte in bianco?", chiese sorridendo, quando gli si avvicinò e notando sicuramente il poco riposo che poteva mostrare di aver avuto.

Noctis, imbronciandosi, mugugnò in risposta un qualcosa di simile ad un: “La vicinanza di Gladio ti sta rovinando!”, e si lanciò senza troppe cerimonie sul sedile posteriore della macchina. Non voleva affrontare discorsi troppo complicati, almeno non in quel momento.

Chiuse lo sportello e prese il cellulare in mano, incerto se mandare o meno il "buongiorno" a Prompto e magari chiedergli conferma per il progetto.

Fu in quel momento, quando tirò fuori il cellulare, che quello vibrò e una notifica a comparsa gli occupò lo schermo, con su scritto: - Buongiorno collega, pronto per il progetto? Io non vedo l'ora. Chi ritarda paga il caffè!-, e accanto a quella frase, la faccina di un Chocobo che ammiccava.

Nel leggerla Noctis non poté sorridere e premette subito sul pulsante di risposta, digitando rapidamente il suo messaggio.

-Buongiorno a te! Sono pronto per il progetto e... ci credi che stavo per scriverti? Mi hai fatto letteralmente vibrare il cellulare in mano!-.

Non scrisse niente per il caffé perché, in un modo o nell'altro, sarebbe stato lui a offrirlo a Prompto. Aveva tanti soldi e poche persone con cui condividerli e... gli piaceva usarli per quelle piccole attenzioni.

"Quindi questo pomeriggio non dovrò venire a prenderti, dopo le lezioni. Giusto? Se dovesse cambiare qualcosa, mandami un messaggio", disse Ignis, mentre arrivava il messaggio di risposta di Prompto, che recitava: -Sta volta ti ho battuto, la prossima volta prova a fare meglio di così BD-.

"No no. Non devi", rispose distrattamente più interessato a rispondere all'altro ragazzo per messaggio.

-Mi impegnerò per batterti, vedrai!-.

La giornata era già iniziata bene e lo doveva sicuramente a Prompto.

"Noct... Va tutto bene? Sei distratto. Più del solito", intervenne Ignis, sebbene il suo tono fosse tutt'altro che severo. Sembrava anzi sollevato della cosa e intanto un nuovo messaggio fu segnalato da una notifica.

-Solo Aranea può battermi, ma solo quando è arrabbiata :P! Argh, mi iniziano le lezioni! Ci vediamo dopo, okay?-.

-A dopo! Cerca di non farti buttare fuori!-, rispose divertito e solo in quel momento alzò lo sguardo verso Ignis. Gli aveva chiesto qualcosa?

"Cosa?", domandò confuso.

Ignis lo guardò dallo specchietto retrovisore, aggrottando la fronte visibilmente stupito da quella domanda e, sbuffando divertito, rispose semplicemente, mentre accostava l'auto di fronte all'entrata dell'università: "Niente, divertiti con il progetto e salutami Prompto".

Noctis accennò un sorriso per quell'augurio, e neanche se ne rese conto, era davvero di buon umore e non poté non annuire.

"Certo. Ci sentiamo più tardi allora", lo salutò a quel punto lasciando la macchina e il suo amico per poter entrare in facoltà, pronto ad affrontare le lezioni fino al suo incontro con Prompto, lasciandogli infatti un messaggio di appuntamento alla macchinetta del caffé al termine delle lezioni mattutine.

Difatti il biondino era già lì, all’ora stabilita e quando i loro sguardi si incrociarono lo vide alzare un braccio per salutarlo e quando si avvicinò, Prompto gli disse, dandogli una pacca sulla spalla, decisamente raggiante: “Sei in ritardo di esattamente… un minuto e mezzo… circa”, informó, poi poggiò il braccio piegato sulla macchinetta del caffè, “Ho vinto di nuovo, a quanto pare!”.

"Quindi offro io", concluse Noctis divertito, sentendosi subito a suo agio davanti all'atteggiamento naturale dell'altro, "Prendi sempre lo stesso?", domandò poi guardandolo.

“Oh sì, grazie! Due di zucchero, se puoi”, sorrise Prompto, a trentadue denti, poi mentre lui infilava le monete nella fessura, continuò: “Ah, il professor Caligo mi ha dato il numero di un suo allievo che potrebbe fare da modello al mio set fotografico! Prima di iniziare lo chiamerò, dice che è sempre molto disponibile. Così magari se riesco a dargli un appuntamento non dovrai subire questo supplizio per troppo e riusciremo a finire il set in poco tempo!”, informò, visibilmente ottimista a quell’idea.

"Per me non c'è nessun problema", commentò l'altro, selezionando il più due sul pulsante dello zucchero, "Ma immagino che per te sia uno stress organizzare queste cose".

Lo guardò curioso, aspettando che la macchinetta finisse di fare il suo lavoro.

“Fa parte del gioco, ma ammetto che a lungo andare organizzare i set è parecchio stressante, specie quando devi interagire con le persone ed io non sono bravo con le relazioni umane, ma questo ormai devi averlo capito”, ammise, poi sorrise quando gli porse il caffé e ringraziò, e continuò: “Devo mettercela tutta però. Il riposo dovrà attendere, ma se verrà fuori un bel lavoro ce lo saremo meritato”, concluse, e ammiccò nella sua direzione, poi sorseggiò del caffè e aggiunse: “Ovviamente se riterrai la cosa troppo pesante non esitare a dirmelo, Noctis. Insomma, non voglio che diventi una specie di stress anche per te, dopotutto ti ho chiesto di aiutarmi per fare… insomma… amicizia”, concluse e si grattò la testa.

Noctis annuì. Trovava strano sentire il biondino dire di non essere bravo nelle relazioni umane, perché Prompto sembrava essere una persona luminosa e spigliata. Un ragazzo normalissimo che avrebbe visto benissimo come parte integrante di un folto gruppo di amici. Però sapeva che la realtà era ben diversa e che le apparenze spesso e volentieri erano ingannevoli, per quel motivo stava trovando sempre più semplice accettare di aver trovato una persona davvero simile a lui.

"Se proprio vuoi fare amicizia con me...", commentò, prendendo il suo succo di frutta dalla macchinetta degli snack, accanto a quella del caffè, "Allora potresti iniziare a chiamarmi 'Noct'...".

Era un diminutivo che usavano solo Ignis e Gladio, e di tanto in tanto anche suo padre, e si sentiva a suo agio all'idea che anche Prompto potesse chiamarlo in quel modo.

Il biondino strabuzzò gli occhi, mentre gli si allargava un sorriso raggiante sulla faccia, dimostrando di aver apprezzato quella sua proposta con particolare entusiasmo e lo dimostró quando ripeté, in tono quasi emozionato: “Noct!”, come se volesse assimilare il suono del suo nomignolo detto dalla propria voce, “Noct. Noct va bene! Insomma… Se va bene per te!”, esclamò e arrossì leggermente.

Anche allo stesso Noctis venne spontaneo arrossire un poco e, bevendo un sorso del suo succo di frutta, annuì.

"Beh... se te l'ho proposto non vedo perché non dovrebbe andarmi bene, no?", rispose cercando di mantenere il suo solito controllo.

“Hai ragione”, ridacchiò l’altro, alzando la testa dal suo bicchiere, “Io… beh, non ho soprannomi. Insomma, Aranea mi chiama shortcake o mi insulta ma con affetto e quelli non li chiamerei propriamente dei nomignoli”, spiegò, facendo quel ragionamento con una mano sul mento, pensieroso.

"Posso chiamarti 'Prom' se ti piace", propose a quel punto Noctis, sentendosi quasi un idiota per aver aperto la bocca.

"È... un soprannome bellissimo!", esclamò Prompto, con gli occhi che gli brillavano come due fari, il che non lasciò alcun dubbio sul fatto che lo avesse apprezzato per davvero.

Cosa che, ovviamente, strappò un piccolo sospiro di sollievo nell'altro ragazzo che per un momento era quasi arrivato a convincersi di aver fatto il passo più lungo della gamba. Non voleva rischiare di rovinare quel rapporto appena nato di amicizia, perché la considerava già importante.

"Non credevo che il mio nome potesse trasformarsi in qualcosa di così immediato! Prom e Noct, insieme uniti per combattere il malvagio set fotografico!", esclamò ancora il biondino, partito per la tangente grazie alla sua sconfinata fantasia, stringendo un pugno a mezz'aria.

"L'importante è ricordarsi di scuotere l'Albero di Zell", commentò Noctis, citando involontariamente King's Knight e lasciandosi trascinare dall'entusiasmo dell'altro. Era fin troppo semplice farlo a dirla tutta, non si sentiva forzato o a disagio.

"Esatt- ehi, aspetta!! Tu giochi a King's Knight?", gli domandò Prompto, alzando un sopracciglio, palesemente sconvolto da quella rivelazione.

Noctis annuì subito per quella domanda.

"Sì... e se riesci a intuire la citazione, immagino che anche tu lo conosca...", realizzò a quel punto, con gli occhi un po' più vispi. Era come se, in seguito a quelle affermazioni, si fosse aperto un intero mondo dinanzi a lui.

"Scherzi? Se dovesse mai esistere un lavoro che richiedesse di giocare a King's Knight mi impegnerei così tanto che probabilmente diventerei la persona più importante di Eos", sbuffò divertito il biondino, "Me lo avessi detto prima, avremmo giocato insieme, quel giorno che ho fotografato te e tuo padre. Perché è quello che stavi facendo tutto assorto, mentre ti facevo il ritratto, non è così? Abbi il coraggio di ammetterlo, Noct!", scherzó, in una pantomima goffa di un tono minaccioso.

"Ammetto le mie colpe", ammise con finto tono colpevole, stando istintivamente al gioco dell'altro, "Ma possiamo rimediare: scambiamoci gli ID", aggiunse, già desideroso di avere un nuovo compagno con il quale fare le campagne in cooperativa.

"Dopo questo affronto non meriteresti di giocare con me, ma dato che mi aiuti col progetto facciamo che chiuderò un occhio per questa volta", sospirò con tono magnanimo, poi tirò fuori il cellulare aprendo velocemente l'app di King's Knight.

Noctis lo imitò subito commentando un basso: "Ti ringrazio per la tua magnanimità", mentre attendeva che il gioco caricasse del tutto. Non si sentiva così esaltato da mesi, da quando - grazie all'aiuto di Gladio - era riuscito a coinvolgere nel gioco anche Ignis. Finalmente, con Prompto, avrebbero potuto fare le missioni in quattro e gli sembrava tutto assolutamente perfetto.

Così si scambiarono gli ID e quando quella azione giunse al termine entrambi poterono scorgere i rispettivi nickname, e mentre Noctis leggeva mentalmente quello del biondino, quest’ultimo trattenne a stento una risata e disse: “Qualcuno qui si è montato un po’ la testa… vero, Prince?”, commentò alzando gli occhi dallo schermo per guardarlo.

Il moretto ridacchiò senza mostrare il men che minimo imbarazzo per quelle considerazioni.

"Beh, non sapevo che mettere! Penso che scegliere nomi o titoli sia la cosa più difficile al mondo! E comunque, Ignis e Gladio mi prendono in giro chiamandomi 'Principessa', quindi ho solo preso il cosiddetto male minore", rispose, leggendo poi a voce alta il nick di Prompto, "E il tuo? Lokton... Mi pare di averlo già letto...".

“Ahem… beh, siccome ho passato ore intere a pensare ad un nome adatto senza riuscirci alla fine ho optato per la marca della mia Reflex… insomma, Lokton suona figo, se non sai che cos'è, no?”, cercó di giustificarsi, grattandosi la testa e guardando da un’altra parte forse imbarazzato nel raccontare l'origine di quel nick.

Era troppo strano pensare che un tipo fantasioso come Prompto potesse aver avuto problemi in una cosa stupida come scegliere un nome per un gioco.

"No, è un'idea carina. Sempre meglio di Ignis che ha usato il suo nome", scrollò le spalle Noctis, piegando le labbra in un piccolo sorriso per togliere Prompto dall'imbarazzo.

Difatti l'altro lo guardò per un attimo strabuzzando gli occhi, visibilmente colpito da quel fatto, per poi scoppiare a ridere: "Davvero? Ed io che pensavo di essere scemo ad aver usato il primo nome a caso che mi è venuto in mente! Ha decisamente alzato la mia autostima. Grazie Ignis!", esclamò.

"Dice che non si vergogna, ma per me ha confuso il campo del nickname con quello dell'interfaccia utente", commento il moretto, con tono cospiratore ma chiaramente ironico e furbo, "Visto che ci siamo, che ne dici di fare una battaglia in cooperativa prima di tornare a lezione per l'ultima ora?", propose poi subito dopo, guardandolo speranzoso.

Prompto gli regalò un sorriso di puro entusiasmo, poi assunse una finta aria di sufficienza e rispose: "Sarà un piacere dimostrarti le mie innate capacità. Cercherò di non farti sfigurare troppo, tranquillo".

"Proverò a fare lo stesso", ribatté Noctis preparandosi già alla battaglia. Era particolarmente esaltato all'idea, forse anche a causa della sintonia con Prompto e di quel sorriso luminoso e carico di gioia che gli aveva donato. Non ne certo, ma era felice come mai lo era stato in tutta la sua vita.




 
Disagi Finali:

Miryel: Quando io e Kurecchi abbiamo deciso di scrivere questa storia, di comune accordo (ahaha Accordo ahahah… giuro, la smetto), eravamo consapevoli dell’entusiasmo che entrambe ci avremmo messo nel portare avanti questo progetto ma, parlo anche a nome suo sapendo che la pensa come me, non credevamo potesse essere COSÌ tanto entusiasmante. Abbiamo iniziato pensando che questo potesse essere un semplice esperimento, infine abbiamo creato un mondo vero e proprio, con background ben precisi, a volte studiati sul momento che hanno reso questa fic più lunga ed elaborata di quanto potessimo credere persino noi due.
Era il lontano 16 febbraio del 2018, quando fu scritto il primo paragrafo e ad oggi, il 5 maggio, siamo pronte a pubblicare il primo capitolo con immensa gioia e DISAGIO. Sì, disagio. Sentirete questa parola più di quanto possiate credere perché questa fic fonda le sue basi sul disagio e noi ne siamo completamente consapevoli.
Era un esperimento, che ha funzionato, ci ha scoperte affini e questa fusione di stili e di idee così parallele, ha reso possibile questo progetto che noi ci auguriamo possa piacervi. Che dire, augurandomi che questo progetto vi abbia incuriositi, vi rimando al prossimo capitolo! Un baciozzo disagioso *w* *risata con voce doppia satanica*

Kurecchi: Okay! Sono emozionata! Non so esattamente cosa dire se non che spero vivamente che questa fic vi piaccia tanto quando io ho amato scriverla insieme alla mia collega. Iniziare questo progetto è stato... illuminante oltre che interessante! Mi sono divertita dalla prima all'ultima ultima battuta e so, per quanto ho sclerato insieme a Miry, che questi sentimenti sono pienamente ricambiati XD
Quindi niente, Miry ha già detto tutto quello che serve sapere** e vi auguro un buon viaggio con i prossimi capitoli!
A presto *lancia amore e disagio*

Curiosità: La storia è stata scritta interamente su una chat di Telegram e ognuna di noi ha mosso dei personaggi (Nel caso dei protagonisti, Miryel è Prompto e Kurecchi è Noctis, così giusto per buttarvela lì nel caso vi interessi XD). Veniva scritto un paragrafo da una e poi dall’altra; una perfetta catena di montaggio che ha portato, in modo ordinato, questa fic a vedere la luce ed è stato estremamente figo!
EXTRA DISAGIO!:

Qui verranno raccolte alcune cavolate fatte da Kurecchi e Miryel durante la stesura della fic. Quindi... ecco a voi l'homepage di Chatctuar.eos


(Clicca per Ingrandire) 
   
 
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