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Autore: Ellen_    16/06/2018    2 recensioni
E se Regina fosse entrata nella locanda che le aveva indicato Trilli? Avrebbe trovato la felicità o sarebbe stata solo l'ennesima delusione?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Allora Once upon a time è ormai finito da un po' ma io ho questa storia nel computer da qualche anno e dato che non mi sono ancora ripresa dal trauma ho deciso di pubblicarla ora nella speranza che possa piacervi. 



Trilli condusse Regina in una strada buia, non c’era praticamente nessuno in giro e l’unica luce presente proveniva da una porta a vetri chiusa. 
-L’inizio della tua felicità è li dietro quella porta-
esclamò entusiasta la fatina portando Regina li davanti e indicando una scia di magia verde che  andava dritta verso un uomo.
-Eccolo li l’uomo con il leone tatuato, la polvere magica non mente. […]
Coraggio vai a prenderlo.-
Cosi dicendo Trilli se ne andò lasciando li Regina.

Regina rimase lì impalata ad osservare la scia verde per qualche secondo, non sapeva minimamente come comportarsi.
Presa da uno slancio di coraggio aprì  la porta e osservò la taverna, non era di certo il posto che una come lei era abituata a frequentare.
Entrò piano e si rese conto di essere l’unica donna all’interno.
Pensó che non poteva  semplicemente andare da lui e presentarsi come aveva detto Trilli, sarebbe sembrata pazza; decise così di provare a  passargli davanti  per poi dirigersi verso il bancone.
Mentre gli passava davanti si assicurò che lui la vedesse, si scambiarono uno sguardo. Lui era davvero un bell’uomo e aveva degli occhi blu che risplendevano nell’oscurità del pub.
Regina si avviò verso il bancone e si sedette, la cosa più ovvia da fare, per non destare particolare attenzione, era ordinare qualcosa: così chiese un sidro di mele che le fu subito portato.
Stette lì qualche minuto quando sentì qualcuno avvicinarsi a lei, si girò ed era lui.
-Cosa ci fa una ragazza come voi in un posto come questo?-
-Perché una ragazza non può andare a bere qualcosa? E’ una battuta maschilista non trovate?- disse Regina ridendo, anche l’uomo sorrise rivelando due bellissime fossette.
-Chiedo perdono milady, riformulo la domanda: come mai siete qui? In una locanda così brutta?-
Regina non sapeva bene che dire non poteva dire la verità, non ancora almeno, cosi decise di dire una mezza verità.
-Avevo bisogno di staccare un po’ dalla mia realtà e questo era il posto più vicino..-
-Capisco, anche io spesso sento il bisogno di staccare, ma non sempre mi riesce. Comunque non mi sono ancora presentato ‘Robin di Lockesley’ al voatro servizio.- Disse porgendole la mano
-Regina- disse lei ricambiando la stretta.
-Quindi voi siete il ladro giusto? Quello che ruba ai ricchi per dare ai poveri, un uomo molto generoso direi..-
-Si esatto sono io, ma non mi sopravvalutate ho fatto moltissimi errori ed è da poco tempo che ho capito che fare così non mi avrebbe portato da nessuna parte e ho deciso di cambiare.-
Regina lo guardò, avrebbe voluto dirgli la sua vera identità, ma non era ancora il momento e poi temeva che sarebbe scappato, del resto lei era la regina e i ladri, buoni o cattivi che fossero, avrebbe dovuto punirli.
-Anche io ho fatto degli errori, ma non sono ancora riuscita a cambiare del tutto, ogni tanto vorrei solo prendere tutto e scappare lontano..-
-Oh tutti possono cambiare Regina. Io sono scappato per moltissimo tempo e anche se ora non sento più questo costante bisogno ogni tanto lo continuo a pensare, ma sapete ho imparato una cosa: puoi fuggire ovunque tu voglia ma finirai sempre imbatterti in te stesso. Ora però basta parlare di me, di voi so solo il nome.-
-Non sono cosi interessante sapete? Non saprei proprio cosa raccontarvi. disse Regina abbassando lo sguardo e bevendo un sorso del suo sidro.
-Bella e anche misteriosa. Sono sicura che nascondete una grande storia milady ma sono abbastanza paziente da poter attendere.- disse il ladro sorridendole.
Regina ricambiò il sorriso e stette qualche secondo a guardarlo, avrebbe voluto conoscerlo meglio e fargli altre domande ma doveva andare. Era tardi e temeva che il re se ne sarebbe accorto, non poteva permetterlo o non l’avrebbe fatta uscire mai più.
-Io ora devo andare, è stato un piacere Robin.-
Cosi dicendo la donna fece per alzarsi quando il ladro la prese per un polso.
-Aspettate-disse l’uomo alzandosi a sua volta.
-Mi piacerebbe davvero molto rivedervi. Domani sera è la notte delle stelle cadenti e in paese ci sarà una festa.. vorrei trovarvi li se possibile.- Parlando la guardò fissa negli occhi e Regina non potè fare a meno di pensare che fossero gli occhi più belli che avesse mai visto, voleva assolutamente esserci la sera seguente.-
-Vedremo, forse potrei esserci o forse no..- disse lei con un sorriso malizioso per poi uscire dalla locanda.
 
                                                                                        
Mentre tornava di corsa al castello pensò a quanto fosse stata strana e al tempo stesso bella quella serata, forse Trilli aveva davvero ragione. Forse poteva essere davvero felice.
Tornata al palazzo andò di corsa in camera sua sperando che il re dormisse gia. Non voleva passare un’altra notte come la precedente.


 

Okay, eccomi di nuovo. Spero in breve tempo di pubblicare gli altri capitoli, non dovrebbero essere molti circa tre o quattro. Fatemi sapere cosa ne pensate!

  
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