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Autore: DewoftheGalaxy    16/06/2018    3 recensioni
La notte in cui Shen fece una strage fra i panda cercando di cambiare il proprio destino.
Ma non ci riuscì.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lord Shen
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Dovevano morire.
Tutti.
Quegli stupidi e grassi panda dovevano morire, ogni loro singolo pelo bianco e nero doveva scomparire dalla faccia della terra.
Shen lo sapeva.
Shen lo voleva. Ora. Immediatamente.

 

Nessuno l’avrebbe sconfitto, nemmeno un “guerriero bianco e nero”. Gongmen avrebbe avuto il suo erede, la dinastia dei pavoni sarebbe continuata per molto tempo ancora, forte e invincibile. 
Invincibile soprattutto se avrebbe usato i fuochi d’artificio come arma: allora nessuno avrebbe potuto mettersi sulla sua strada.

 

Ma prima bisognava togliere di mezzo il primo ostacolo.
I panda.

 

Shen guardava il loro villaggio bruciare e quelle sciocche creature correre ed urlare in ogni dove. Ora erano deboli, il fuoco appiccato a sorpresa li aveva colti impreparati.
Bene.
Il momento propizio era ora.

 

La sua armata di lupi dietro di lui aspettava un suo ordine.
Sorrise.

 

<< La caccia ha inizio. >>

 

In un attimo i suoi soldati stavano irrompendo nel villaggio, seminando distruzione e morte.
Il principe godeva.

 

Entrò anche lui.

 

Sentiva intorno a sé le urla disperate di quegli insulsi animali, li vedeva correre in ogni dove, cercare di fuggire.
Con la spada mieteva vite, giovani o vecchie che fossero.
Ma tanto che cos’era una inutile vita di un panda, di animali che dopotutto erano solo agricoltori e si sporcavano ogni giorno con la terra che lavoravano, in confronto a quella dell’erede?
Di lui Gongmen ne aveva bisogno, di loro poteva pure farne a meno.

 

La sua attenzione fu attirata da due cuccioli.
La più grande, una femmina, cercava di proteggere il fratellino ancora in fasce dai suoi scagnozzi.

 

<< Vi prego, vi prego! Non fateci del male! >> piagnucolava.

 

Patetico. Pensò Shen, e in un secondo li zittì.
Non aveva mai avuto nessuno che si preoccupasse veramente per lui, neanche la sua tata, neanche i suoi genitori, troppo impegnati negli affari regali per badare al loro albino e cagionevole figlio.

 

 

Abbandonati i due piccoli, guardò per un secondo il cielo notturno.
Le stelle erano coperte delle nuvole e dal fumo, la neve cadeva ma veniva presto sciolta dalle fiamme emanate dalle case.
Forse anche gli dei e l’Imperatore di Giada, tanto cari a sua madre, stavano guardando la scena ed erano dalla sua parte per la difesa della dinastia.
No, per il cambiamento del suo destino.
Dopotutto il destino non ce lo scegliamo forse noi? Quindi nessuna stupida profezia uscita dalle labbra di una vecchia capra poteva fermarlo.

 

 

Continuò a compiere il suo dovere, fino a quando…
Un cucciolo.
Un neonato.
Occhi verdi come la giada brillanti nella notte e una bambola di pezza fra le zampine. Stava piangendo sulla porta di casa alla vista di tanta ferocia.
Ma quello che più stupì il principe fu che era solo, solo come era si era sempre sentito lui dentro, abbandonato al mondo. 
I suoi genitori erano talmente idioti da lasciarlo lì ad attendere la morte? Quasi gli venne da ridere.

 

Ma fu breve, perché sapeva ciò che andava fatto.
Dovevano morire tutti, anche un neonato di pochi mesi che sapeva ancora di latte materno.
Tutti.
Dal primo all’ultimo.

 

<< Prendeteli tutti! >> Ordinò urlando ai suoi lupi che i men che non si dica si stavano già gettando sul pargolo.
Se non che il padre, o chiunque cavolo fosse quello stupido panda, comparve all’improvviso per difendere il piccolo e con un martello ferì l’occhio di uno dei lupi.

 

<< Cosa…>> Shen non capiva e guardò il suo soldato  toccarsi l’occhio ferito con la zampa. Probabilmente non avrebbe più potuto vedere da quell’occhio.

 

Giusto il tempo di quella distrazione che il neonato era stato affidato alla madre che ora correva per mettersi in salvo.

 

<< Prendeteli! >> 

 

Insieme ai suoi scagnozzi le corse dietro ma poi, fra la neve e gli alberi la perse di vista. Cavolo! Dov’era finita?!

 

<< Cercatela idioti! >>

 

 

Non ce ne fu bisogno: la panda apparve poco dopo e i lupi la trascinarono ai suoi piedi.
Sembrava non opporre resistenza, strano. 
Ma cosa ancora più strana era che era da sola, che fine aveva fatto il cucciolo?

 

<< Dov’è il tuo cucciolo? >>

 

Lei lo guardava fisso. << L’ho gettato nel fiume. >>

 

Gettato nel fiume?! Che razza di metodo era per salvare il proprio figlio?! Stupido. Ecco cos’era. Stupido come quegli animali bianchi e neri.

 

Beh almeno uno ce lo siamo tolti senza sporcarci noi le mani. Pensò Shen.
Eppure quella versione non lo convinceva appieno.

 

<< Stai dicendo il vero? >>

 

<< Questa è la verità mio signore. >>

 

<< D’accordo. >>

 

Alzò la sua spada che brillò al riflesso delle fiamme.

 

————————————————————————

 

Tornò poco dopo l’alba, ancora sporco della notte precedente.
Non vedeva l’ora di dare la notizia ai suoi genitori! Annunciare che non avevano di che preoccuparsi visto che il loro figlio non sarebbe stato sconfitto da nessun guerriero bianco e nero.
Che non ci sarebbe mai più stato un guerriero bianco e nero.

 

Li trovò nella sala del trono.

 

<< Shen! >> Sua madre sembrava sollevata nel vederlo. << Stai bene! Il villaggio a nord è andato in fiamme e noi non ti trovavamo da nessuna parte….>>

 

La voce le si spense in gola quando vide in che stato era ridotto il figlio: il piumaggio candido e il vestito di seta era sporchi di sangue e nei suoi occhi aveva una luce diversa.
Troppo diversa.

 

<< Non preoccuparti madre, sto bene. >>

 

<< Sì lo vediamo figliolo. >> Fu su padre ad intervenire. << Ma dove sei stato questa notte? >>

 

Il principe sorrise.

 

<< A cambiare il mio destino. >>

 

I suoi genitori sembravano non capire.

 

<< Il tuo destino? >> chiese suo padre.

 

<< Sì, il mio destino: la profezia. Non dovete più preoccuparvi, la città avrà il suo erede e anche la dinastia. Nessun guerriero con il pelo bianco e nero potrà più sconfiggermi. >>

 

Sua madre si strinse al marito ed insieme lo guardarono come se avessero visto un mostro.
Ma Shen non capiva il perché: lui l’aveva fatto per loro, per la città, per il futuro glorioso al quale aspirava!
Perché lo guardavano così?

 

<< T-tu….hai….>> Sua madre non riusciva a formulare una frase.

 

<< Ti sei macchiato di sangue innocente Shen! >>

 

Questa voce la conosceva bene.
La Divinatrice. La sua cara e vecchia tata di quando era un pulcino spaurito.

 

La vecchia capra gli si avvicinò.

 

<< Perché, perché l’hai fatto? >> La sua voce nascondeva del dolore. 

 

<< Per la tua stupida profezia vecchia sciocca! >>

 

Perché non capivano?! Per quale motivo?!

 

Guardò i genitori: erano abbracciati l’un l’altro e lo guardavano ancora come prima.

 

<< Vai via. >> Questa non era la voce di suo padre, del suo Bàba, era la voce del regnante. << Via da Gongmen: sei esiliato. >>

 

Cosa?! Lui faceva una cosa per loro, per il loro regno e lo esiliavano?!

 

<< Vai via! >> Ripeté ancora il padre.
Era un ordine.

 

Se ne andò ma giurò di tornare e quando sarebbe tornato tutta al Cina si sarebbe inchinata ai suoi piedi.
Avrebbero visto. Oh sì avrebbero visto.

 

I genitori lo guardarono andar via.

 

<< Dove abbiamo sbagliato caro? Cosa abbiamo sbagliato? >>

 

<< Non ne ho idea tesoro mio, ti giuro che non ne ho idea. >>

 

 

“Spesso ci si imbatte nel proprio destino sulla strada presa per evitarlo”.
Oogway.








Nota autrice

Salve gente! Sono tornata alla ribalta nel mondo di Kung fu Panda e questa volta con una fanfic sul pavone più figo del grande e del piccolo schermo! Il mio amore Shen!
E ho voluto fare la sua backstory che nel film ho sempre adorato (sembra veramente di vedere un teatrino delle marionette cinesi  fatte di carta ^^) e anche la strage/ genocidio dei panda perchè mi ha sempre fatto piangere.

Nota: il cosidetto "Imperatore di Giada" nominato in questa fanfiction è il più importante dio del pantheon taoista, una delle tre/quattro grandi religioni (insieme a shintoismo, confucianesimo e buddismo) da sempre diffuse in Cina, é il capo del paradiso, il loro Zeus diciamo.

E niente.

Arrivederci!







 

   
 
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