Good morning, bitch. Good morning, asshole.

“Buongiorno Puttana”
“Buongiorno Coglione”.
Ecco gli appellativi con cui, ogni giorno, Bellatrix e Lucius si salutavano a colazione nell'enorme sala da pranzo di Villa Malfoy.
Narcissa aveva provato, le prime volte, ad ammonire entrambi con lo sguardo ma, quando aveva capito che non sarebbe servito a nulla, si era arresa ignorando semplicemente quello scambio di battute per poi dare il buongiorno a sua sorella senza, ovviamente, i brutti appellativi che le dedicava suo marito.
Era convinta che si odiassero; le faceva male questa cosa? A volte si a volte no, non era bello avere due persone che si odiavano in famiglia ma, la maggior parte delle volte, semplicemente non le interessava. Se avesse saputo quello che poi si ritrovano a fare la sera, con la sua idea del sesso ancora come unico fine di procreare con la persona amata, si sarebbe chiesta come potessero insultarsi in quel modo dopo che la notte prima avevano condiviso un letto.
No, la loro non era la solita storia della ragazza innamorata del promesso sposo di sua sorella. Lucius e Bellatrix non si amavano, anzi, il loro rapporto era molto più simile all'odio perché, sin dal primo momento, erano stati nemici senza alcuna tregua. Anche durante il sesso, erano in lotta continua e lo dimostravano i lividi ed i graffi che, una volta usciti dalla camera da letto, dovevano ogni volta o curare con incantesimi o, se erano fuori dalla loro portata, nascondere con i vestiti. Quando Bellatrix lasciava graffi più profondi con le sue unghie affilate sulla schiena di suo cognato, lui arrivava a non farsi vedere nudo da sua moglie anche per tre settimane o un mese.
Sì, il loro rapporto era basato principalmente su questo; era solo l’ennesima dimostrazione dell’odio che provavano nei confronti dell'altro ma, anche se era l’unico segreto che i due cognati non si sarebbero mai confessati, c'era un altro sentimento dentro di loro in quei momenti. Quello che non permetteva a nessuno dei due di separarsi dall'altro.
Entrambi erano chiusi in un matrimonio scomodo e, tradire il loro partner, era l'unico modo per respirare un attimo sentendosi di nuovo pronti a ritornare all’inferno. Era la loro boccata d'aria fresca, la loro ora d'aria dalla prigionia del matrimonio, quel momento di sollievo senza cui non potevano andare avanti.
Appena finivano, non si guardavano neanche negli occhi, come se fossero due estranei. Lo stesso copione di ogni mattina, con un buonanotte al posto del buongiorno, e poi ognuno tornava alla sua vita con i polmoni stretti in una morsa in attesa della prossima ora d’aria.
Ovviamente, non prima di aver respirato per un'ultima volta il profumo dell’altro sui propri vestiti.