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Autore: Asakura_Bloom    18/06/2018    1 recensioni
Semir,Ben e la nuova collega... Nuove avventure e nuovi casi per i nostri poliziotti preferiti!!!!!!
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ben Jager, Nuovo personaggio, Semir Gerkan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 10 - “Finché morte non ci separi”


 

Finalmente il giorno del loro matrimonio era giunto.

Le settimane prima erano state un vero e proprio inferno per tutti, non solo per i futuri sposi.

La ricerca del vestito di Selene era stata qualcosa di traumatico. Selene non sapeva scegliere, le piacevano tutti e tutti le stavano divinamente. Era andata a cercarlo con la madre e la sorella, le persone che la conoscevano meglio. Anche loro, ad un certo punto, erano confuse. Ne avevano visti troppi indosso alla futura sposa. Non sapevano più quale consigliarle. Selene ci mise quasi una settimana intera a scegliere il suo vestito, ma alla fine lo aveva trovato. Quando lo aveva provato la prima volta, si era sentita come una vera e propria principessa.

Tutti gli altri dettagli erano stati scelti di comune accordo con Ben, ma anche quelli senza non pochi intoppi.

Chiese che non celebravano matrimoni nel giorno scelto, sistemazione dei tavoli da decidere, colore dei vestiti delle damigelle e dei testimoni. Tutto era difficile da scegliere. Decisioni su decisioni, che avevano messo a dura prova i nervi di Ben e Selene, ma erano giunti a quel giorno.

Era fine Giugno, e il caldo iniziava a sentirsi più del dovuto.

Ben era lì, sul terrazzo di casa sua. Doveva ancora finire di vestirsi. Era troppo nervoso. Semir lo chiamò, ma lui non si mosse. Il suo testimone, allora, gli si avvicinò.

“Sei nervoso?” gli chiese. Lui annuì.

“Aaaah... lo ero anche io quando ho sposato la mia Andrea” ricordò Semir, con un sorriso “ma vedrai che andrà tutto bene” continuò. Gli diede una pacca ben assestata sulle spalla e disse “Vieni... devi finire di vestirti, non puoi presentarti alla cerimonia così”.

“Perché? Sono stupendo anche così!” scherzò Ben. Ed entrambi risero, mentre rientravano nella stanza.

Qualcuno bussò alla porta.

Era il padre di Ben. Nonostante tutti i dissapori avuti duranti gli anni, Ben lo voleva al suo fianco durante il suo giorno speciale, e da quando lo aveva aiutato con la vicenda di Selene si erano sempre di più riavvicinati.

“Signor Jager” salutò Semir.

“Gerkhan... Ben” si avvicinò al figlio, abbracciandolo.

“Papà” ricambiò lui.

“Nervoso, eh?”

“Un po'... tanto”

“Coraggio.... andrà tutto bene, tu ami quella ragazza,no?” Ben annuì “Allora non c'è niente di cui preoccuparsi. Comunque sono venuto a consegnarti questi. Questi gemelli appartengono alla famiglia Jager da un bel po'. E come mio padre li ha dati a me, io li passo a te. Sii felice, figliolo, importa solo questo.” e lo abbracciò di nuovo prima di congedarsi da lui.

Ben finì di sistemarsi e insieme a Semir, si diresse verso il luogo della cerimonia.

Anche Selene era nervosa. Si torturava le mani, mentre le sistemavano i capelli e il velo. Indossava il bracciale che le aveva regalato Ben e il velo da sposa era quello della madre.

Era bellissima. Tutti ne rimasero affascinati. Si commossero tutti.

“Su su... risparmiamoci le lacrime per dopo” disse Lavinia, mentre si asciugava le lacrime anche lei.

“La zia è bellissima” disse innocentemente Layla, mentre era in braccio alla madre, che annuiva.

Il padre con gli occhi lucidi, le porse la mano dicendo che era ora di andare.

Erano in macchina lei e il padre.

“Papà... ho paura” disse improvvisamente.

“Tesoro mio... Hai affrontato cose più terribili di questa. Perché dovresti avere paura? Ben è lì che ti aspetta. Ti ama e tu ami lui, tutte le altre cose non contano. Contate solo voi due. Non aver paura, affronterete tutto quello che verrà insieme. Voi due, come una famiglia.”

“Grazie” disse Selene appoggiando la testa sulla spalla del padre.

Arrivarono davanti alla chiesa. Gli invitati erano già tutti all'interno.

L'unico fuori era Semir, che appena li vide arrivare entrò ad avvertire tutti, per poter iniziare.

Selene venne presa sottobraccio dal padre, mentre con l'altra mano teneva il bouquet.

Dietro di lei c'erano le sue damigelle: la sorella e la cognata nei loro vestiti turchese, e Layla davanti a far da paggetta con il cuscino delle fedi.

Iniziò la musica, che l'accompagnò fino all'altare dove Ben, con un sorriso, l'aspettava.

Il padre si staccò dalla figlia e posò la sua mano in quella del futuro marito e le baciò la fronte.

Ben e Selene si sorrisero e si girarono verso l'altare e il prete, che iniziò il rito di celebrazione.

Arrivò il momento del fatidico sì.

Ad entrambi tremava la voce per l'emozione.

Il sacerdote iniziò: “Carissimi Ben e Selene, siete venuti insieme nella casa del padre, perché la vostra decisione di unirvi in matrimonio riceva il suo sigillo e la sua consacrazione davanti al ministro della chiesa e davanti alla comunità. Voi siete già consacrati mediante il battesimo: ora Cristo vi benedice e vi rafforza con il sacramento nuziale, perché vi amate l'un l'altra con amore fedele e inesauribile e assumiate responsabilmente i doveri del matrimonio. Pertanto vi chiedo di esprimere davanti alla chiesa le vostre intenzioni... Ben e Selene siete venuti a contrarre matrimonio, senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione'”

“Si” risposero gli sposi.

Siete disposti nella nuova via del matrimonio ad amarvi e onorarvi l'un l'altra per tutta la vita?”

“Si”

Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e ad educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?”

“Si”

Se dunque è vostra intenzione ad unirvi in matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso.”

Ben: “Io, Ben Jager, accolgo te Selene Hush, come mia sposa. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita” lo disse con voce rotta dall'emozione.

“Io, Selene Hush, accolgo te, Ben Jager, come mio sposo. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita” una piccola lacrima le rigò una guancia.

Il sacerdote continuò: “Il signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e si degni di ricolmarvi della sua benedizione. L'uomo non osi separare, ciò che Dio unisce.”

Un amen risuonò per tutta la chiesa.

Il signore benedica questi due anelli che vi donate scambievolmente in segno di amore e di fedeltà. Per Cristo nostro Signore”.

“Amen” Ben prese una delle fedi appena benedette “Selene, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del padre, del figlio e dello spirito santo” e la mise all'anulare della ragazza.

“Ben... ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del padre, del figlio e dello spirito santo” e con mano tremolante mise, anche lei, la fede a Ben.

Si guardarono, mani nelle mani. Si sorrisero, felici.

Con il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa” concluse il sacerdote.

I loro volti si avvicinarono, lentamente. Si scambiarono un bacio dolce, tenero. Si staccarono. Poggiarono le loro fronti una sull'altra, risero.

Partì la marcia nuziale. Erano ufficialmente marito e moglie. La commozione tra gli invitati era tanta, come era la felicità.

Uscirono dalla chiesa accolti da una cascata di petali, pronti ad iniziare la loro vita insieme.
 

* * *

Erano passati due anni dal loro matrimonio. Erano felici. La loro vita insieme procedeva come in una favola.

Quel giorno era come tutti gli altri. Erano in autostrada, stavano facendo i soliti controlli. La giornata sembrava non finire mai, erano stanchi. Tutti.

“Non vedo l'ora di andare a casa” sbottò all'improvviso Semir. Gli altri due annuirono. Finalmente il loro turno finì e poterono tornare alle loro rispettive case.

I coniugi Jager, appena entrarono, si buttarono letteralmente sul divano, esausti.

“Stai bene?” le chiese Ben, mentre l'abbracciava e baciava la testa. Lei annuì, anche se non era la verità. Erano diversi giorni che non si sentiva affatto bene. Era sempre spossata, stanca. Non voleva far preoccupare Ben, per quello non gli aveva ancora detto niente.

“Devo preparare cena” disse all'improvviso Selene, liberandosi dalla presa del marito.

Si alzò, ma un forte capogiro la fece rimettere seduta sul divano. Si portò le mani alla testa, che continuava a girare. Ben, preoccupato, le si inginocchiò davanti e le portò le mani al volto: “Ehi... stai bene?”.

Lei fece cenno di no con la testa.

“Mi gira la testa” disse “Sarò solo un po' stanca” gli sorrise.

“Allora... ti porto a letto.” Ben la prese in braccio e la portò nella loro camera, e poi andò a preparare qualcosa da mangiare.

“Su, mangiamo” disse portando la cena, su di un vassoio, a Selene.

“Sarei venuta di là” protestò Selene, ma venne subito zittita da Ben con “I malati devono stare a letto” e si mise vicino a lei e iniziarono a mangiare.

Selene si addormentò quasi subito dopo mangiato.

Deve essere proprio stanca” pensò Ben, e le rimboccò le coperte.

La mattina seguente si svegliarono al suono della loro sveglia. Selene si sentiva un po' meglio, ma non benissimo. Non era al 100%.

“Buongiorno, come stai?” la salutò Ben.

“Meglio, grazie” e gli sorrise.

Si diressero verso il lavoro. Quel giorno avrebbero lavorato sempre in ufficio.

Come ogni volta che erano in ufficio, le ore sembravano non passare mai.

“Scusate, è il mio stomaco” disse Semir all'improvviso, causando l'ilarità dei due colleghi.

“Vado a prendere da mangiare per tutti” disse Selene “ Cosa volete?”. Prese le 'ordinazioni' degli altri due e fece per alzarsi, ma un altro capogiro, come quello della sera precedente, le fece appoggiare una mano sul bordo della scrivania.

“Selene!” alzarono la voce Ben e Semir, mentre si avvicinavano a lei.

“Tranquilli, sto bene... mi sono solo alzata troppo velocemente” li rassicurò.

Si rimise eretta, ma la testa continuava a girarle. La vista le iniziò ad offuscarsi e le gambe iniziarono a tremarle. Cadde a terra. Perse quasi subito i sensi. L'ultima cosa che sentì fu la voce preoccupata di Ben.

Si risvegliò in ospedale. Aveva un paio di flebo attaccate al braccio e Ben al suo fianco a tenerla la mano.

“Ehi” le disse piano appena notò che si era svegliata. “Ci hai fatto prendere un colpo, lo sai?”

“Scusami” rispose, mentre di metteva seduta. Ben l'aiutò e poi l'abbracciò.

“Perché hai detto che stavi bene, quando non era così?” la rimproverò.

“Ma poco prima stavo bene poi, improvvisamente, mi sono sentita come svuotata di tutte le mie forze e bam per terra”.

Entrò il dottore. Aveva i risultati delle analisi della donna.

Ben non riusciva a credere alle sue orecchie.

Chiese più volte al dottore di ripetere quello che aveva detto.

Sua moglie è incinta”

Quelle parole gli rimbombarono nelle orecchie.

Non ci credeva.

Sarebbero diventati genitori.

Selene si era portata le mani alla bocca per lo stupore.

Ben era in stato catatonico.

Non si muoveva, sembrava non respirare neanche.

“Ben...” lo chiamò Selene, ma lui era fermo... totalmente fermo.

“BEN JAGER” lo richiamò, mettendogli una mano sulla spalla per scuoterlo. Lui si girò verso di lei, ancora sconvolto, e l'abbracciò con le lacrime agli occhi.
 

* * *

“Quando hai detto che manca?” chiese Semir, tentando di far passare quella giornata, che non finiva più. Ben ci pensò su un attimo e rispose: “La scadenza è tra circa due settimane, ma pare”.

“Dai... manca poco. Andrea dovrebbe essere con lei, se non sbaglio.”

“Mhmh... Ho paura Semir” ammise.

Semir rise. Mise una mano sulla spalla al suo collega e disse: “Lo so. Anche io ne avevo e ne ho tutt'ora, ma vedrai che appena terrai quella piccola creaturina tra le tue braccia... tutte le paure svaniranno. Vorrai proteggere quel fagottino con la tua stessa vita. E' spaventoso diventare padre, quello si, ma sarà la cosa più bella che ti possa capitare” e sorrise.

Il telefono di Semir squillò. Era Andrea.

“Ehi... Amore!” disse allegro. “Si,si... è qui con me. COSA?... Ok,ok... Arriviamo subito” chiuse la chiamata e accese la macchina.

“Che succede Semir?” chiese Ben.

“Caro Ben... quel momento è arrivato!”

“Cosa? Scherzi? Ma prima le ho telefonato... stava bene... Oddio Semir... E' sola... Io sono qui... Dobbiamo muoverci” Ben era nel panico.

“Ok, Ben... respira. Non puoi farti prendere dal panico ora che tua moglie ha bisogno di te... Per ora c'è Andrea con lei. Ricorda solo... non svenire come me”.

Arrivarono all'ospedale.

Selene era in travaglio. Ben entrò nella camera dove Selene era appoggiata al letto, sofferente.

“Ben!” disse, con una smorfia di dolore, appena lo vide. Lui corse al suo fianco e le prese una mano fra le sue, e le baciò il dorso.

“Come stai?” chiese preoccupato, tra i bip dei monitor ospedalieri.

“Fa male... e non vedo l'ora di vedere nostro figlio” rispose con un mezzo sorriso e la fronte imperlata di sudore.

Il tempo passava. Semir e Andrea erano in sala d'aspetto, non se la sentivano di lasciare i loro amici da soli in un momento del genere.

Un'infermiera gli si avvicinò. “L'hanno riportata in camera. Hanno chiesto di voi. Stanza blu 23” e indicò una stanza al fondo al corridoio.

Si avviarono felici, come se i genitori fossero loro. Entrarono. Li accolse un bel quadretto, come quelli che si vedono nei film.

Ben, seduto sul letto, di fianco a Selene con un braccio a cingerle le spalle. Selene teneva in braccio quella piccola creaturina appena nata.

Entrambi i neo-genitori avevano le lacrime che gli rigavano le guance.

Erano il ritratto della felicità.

Alzarono lo sguardo sui coniugi Gerkhan e sorrisero.

Tutti sorrisero.

“Vi presentiamo la piccola Melanie Jager” presentando la loro primogenita.

 

FINE

 

NOTE AUTRICE:

AWH *^* si sono sposati e hanno avuto una bimba! Poco scontato, eh? XD

scusate, ma volevo concludere in allegria.

La parte delle promesse e dei “discorsi” del prete sono prese da internet e dai matrimoni a cui ho assistito nell'arco della mia vita XD (Troppi matrimoni xD).

Bene, ora arriva la parte dei ringraziamenti.

Grazie a tutti coloro che hanno seguito la mia storia, anche dopo anni che non l'aggiornavo.

Grazie a chi ha avuto tempo di lasciare una recensione.

Grazie per averla letta.

Davvero, davvero grazie!

Spero vi sia piaciuta!

Bye bye ^^

  
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